Libri

Credevo avessi letto tutte le saghe fantasy

Sottogenere che infatti chiamano “della Terra morente”

 

Infatti non lo fa, manca una marea di roba. Tutto il cannibalismo per dire.

 

Visto la tragedia della Marmolada mi è tornato in mente uno degli ultimi libri che ho letto: The God is not willing, di Steven Erikson.

Si tratta del primo libro di un nuovo ciclo (trilogia) ambientato circa 10 anni dopo i fatti della saga principale (quel capolavoro di 10 libri che risponde al nome Malazan Book of the Fallen).

Erikson scrive fantasy ma parla dei giorni nostri e proprio il cambiamento climatico e lo scioglimento di un enorme ghiacciaio è il motore principale della vicenda: i profughi "ambientali" e le guerre che ne generano, la disinformazione, gli scontri di cultura... sembra di leggere i giornali.
Nel corso della saga ha trattato molti temi d'attualità come il capitalismo, l'aborto, le mutilazioni, le migrazioni, sempre integrandoli perfettamente nello sconfinato mondo fantasy che ha creato, un qualcosa che non credo sia mai stato fatto, essendo di solito gli autori in questo genere molto propensi alla fuga dalla realtà, piuttosto che a voler creare una sua trasposizione.
Questa scelta rende tutto molto più adulto e potente.

Lui sostiene che il libro sia ideale per entrare nel mondo Malazan, ma secondo me è meglio iniziare dal principio, altrimenti si perdono troppi riferimenti.

Dovrebbe essere uscito da poco anche in italiano.

 

Era da tempo che non leggevo qualcosa di autori russi,ho recuperato Un eroe del nostro tempo di Lermontov.
Nonostante l'importanza e lo status di classico non mi e' parso allo stesso livello degli altri colleghi.
Ovviamente una bella lettura,forse più per struttura,valori,contrasti che vuole trasmettere che per la storia narrata in sé.

 

Ovviamente sì, il film è tratto dal libro. Appena finisco di leggerlo lo recensisco, ho cominciato da due giorni.

 

Il libro è tostissimo, neanche io ho visto il film... però il capitolo sui Genesis vale una letta! ahah

 

Non mi è dispiaciuto ma l'avevo affrontato in modo abbastanza superficiale e ricordo pochissimo. Dovrei rileggerlo, magari come lettura "soft" tra i mattoni che ho in arretrato

Nel frattempo ho portato a termine La caduta di Hyperion (alla fine l'ho preso in biblioteca, quella versione scritta a colonne tipo dizionario mi sono rifiutato di acquistarla) e l'ho trovato molto molto bello, degno successore del primo libro.

Spoiler

Ho apprezzato tantissimo come è stato portato avanti il conflitto galattico e, soprattutto, il coinvolgimento del Tecnonucleo. Il finale mi ha lasciato leggermente spaesato, ma credo che diventerà più chiaro con la lettura di Endymion che, a questo punto, si aggiunge alla lista.

Ora invece sono a circa metà di Dune e mi sta piacendo, con qualche piccola riserva sullo stile narrativo (in alcuni dialoghi faccio fatica a capire chi dice cosa).
Il mio grosso problema è che, caso più unico che raro, leggerlo dopo aver visto il film mi ha un po' rovinato l'effetto sorpresa; tuttavia, a differenza di quest'ultimo, lo sto trovando molto meno descrittivo di quanto temessi.

 

Oggi pomeriggio andrò in una libreria nella speranza di trovare e quindi comprare "Frankenstein o il moderno Prometeo" di Mary Shelley.

 

Finita la Trilogia dello Sprawl di Gibson, dopo la breve raccolta "la notte che bruciammo Chrome". Sicuramente non una lettura tra le più veloci che ci siano ma devo dire meraviglioso, per la visionarietà, l'immaginario creato, e anche i tratti hard boiled che affiorano e tengono alta l'attenzione. Ha anche quella punta di misticismo hi-tech, un po' alla PKD per intenderci, che a me piace un sacco. Mi chiedo se al di là dell'influenza, abbia avuto qualche rappresentazione cinematografica, perché davvero sembra perfetto pure per una serie TV e mi sembra molto strano sia stato ignorato.

 

Gran bella lettura, a dire il vero ben poco scorrevole, ma lo stile è quello. La Trilogia del ponte l'hai letta?
Restando in ambito cyberpunk consiglio, se non lo hai già letto, La Matrice Spezzata di Sterling

 

No ma sono già nel mio lettore ebook

 

Altra pietra miliare del cyberpunk Snowcrash di Neal Stephenson, che era tra gli ultimi Urania nella collana della Gazzetta

 

Johnny Mnemonic è preso da un racconto di Gibson, ma anche film non ufficiali come Strange Days non si può certo dire che non siano pesantemente influenzati dalla sua letteratura.

 

Finito di leggere E non disse nemmeno una parola,secondo lavoro di Boll che approccio dopo Opinioni di un Clown.
Il primo mi era piaciuto molto(qualcuno qui dentro la pensava al contrario,non ricordo bene chi).
Questo invece non l'ho apprezzato allo stesso modo,sicuramente più che buono,lo stile e' lo stesso e la malinconia che vuole trasmettere anche,ma non e' scattata la scintilla.