Medieval Black Metal

Piccola sorpresa questa one-man band ateniese. Album a tema crociate, quindi mischia riffoni medioevali ad altri orientaleggianti, ma le composizioni sono più ricercate di quanto possa sembrare sulle prime. I riff non spiccano melodicamente, ma sono tanti e spesso sfociano in lunghi assoli, generando un flusso epico ed ipnotico. Evidenti le influenze dagli Obsequiae, ma se ne distanzia per una furia battagliera che manca del tutto agli statunitensi, oltre ovviamente alle sfumature orientali. Sembra passato inosservato, ma secondo me merita.

 

nuovo disco per i Véheménce.. ho consumato i loro due precedenti, vedremo questo.

Intanto ecco il singolo

a un primo ascolto il ritornellone con il coro mi pare un po' stupidino

 

Ho apprezzato a tratti molto questa canzone ieri sera, ma non ero sicuro di dove postarla

Approfondirò andando a ritroso intanto

 

Sono andati sul folk, sembra.

 

Sta bene qui, ascoltatelo se non lo avete ancora fatto:
Vermineux 1337 (demo)

 

Lo ascoltai quando uscì; indubbiamente c'è della qualità ma la produzione rende l'ascolto arduo e spesso è difficile capire cosa stia succedendo soprattutto a livello ritmico

 

Si, attitudine buona, ma mi sembra che ci sia una grande confusione di idee, non solo a causa della produzione. Però l'album è catalogato come demo, quindi si può sperare per il futuro.

 

Se interessa mi hanno risposto:
"influences are definitely the epic and mandatory ones of the early / mid ninetees like Emperor, Dimmu Borgir, Satyricon etc"

 

Si, infatti. Avevo citato gruppi svedesi, però la Norvegia forse è più corretta. Siamo dalle parti dei Satyricon. Io l'ho ascoltato attentamente due volte escludendo lo streaming, ma la terza non è mai venuta (il terzo ascolto, di solito, è la conferma che il disco mi è entrato nel cuore). Una sera l'avevo iniziato ma poi sono passato ad altro: cattivo segno.

Secondo me per questi c'è da attendere il secondo album.

 

L'ho ascoltato per la terza volta e purtroppo confermo il giudizio: i ragazzi hanno talento ma non si impegnano. L'unico riff memorabile è quello che apre "The Serpent's Stone", ma il pezzo dura otto minuti e non ha idee sufficienti per riempirli. Per il resto tutto buono ma poco incisivo, poche idee forti su tutti i fronti. Anche i testi, che potevano far molto in un album del genere, sono suggestivi all'inizio ma poi si perdono in un fantasy-stuff totalmente generico. Non sono neanche riuscito a capire se è un concept che racconta una storia coerente (c'è una cittadella, un mago che cerca antichi poteri, poi qualcosa va storto e una specie di regina del male conquista tutto); ma forse la colpa è della mia limitata conoscenza dell'inglese.

 

Ne ho ascoltato una ventina di minuti ma mi è venuto a noia. Però la stoffa si sente, non so. Hanno puntato molto sul folk, forse c'è troppa monotonia o poche idee, oppure ero io a non essere nel mood. Devo dire che per quanto buoni fossero i dischi precedenti non li ascoltavo mai, c'è quella scintilla che non è mai scattata.

 

L'album dei Vehemence contiene tante buone idee e nel complesso non mi dispiace ma loro restano fondamentalmente una band mediocre, non sanno strutturare i brani in modo da renderli davvero coinvolgenti e raccontare una storia con un prima e un dopo.

 

Non sembra male

 

Sentito stamattina; gradevole, anche se la componente medieval non è inserita in modo molto organico