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Dream Theater

Discussione in 'Progressive' iniziata da Daniele "dani66" D'Adamo, 22 Settembre 2011.

  1. dreamwarrior

    dreamwarrior
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    22 Agosto 2021

    E così.
    16 dischi (tutti pieni zeppi), vari solisti e progetti paralleli: a meno di non cambiare genere, prima o poi il riciclo diventa obbligatorio.
    Però bisogna dare merito ai Theater di avere rimandato l'inevitabile per molti anni.
     
  2. The Transgressor

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    22 Agosto 2021

    Beh in teoria un "grande autore", "grande artista" produce spesso roba "alta" attraversando varie fasi che seguono la sua vita quindi giovinezza, maturità e consapevolezza dell'età adulta, maturità ulteriore con l'avanzare degli anni.
    Posto che è difficile fare un parallelo totale tra "grande autore" per la musica popolare dove abbiamo un "insieme di persone" (un gruppo) e poi c'è la dinamica del mercato, dei periodi ecc. e quindi tocca considerare il gruppo come una entità.
    Ora, senza dubbio i DT lo sono stati: grandi. Il problema dei DT è che sono stati una band eccezionale, che ha fatto un album (e qualche altro) eccezionale, che ha segnato la storia ecc. E non si può far finta che non sia stato così, perché fare Images & Words comporta pure, come minimo, aspettative alte ad ogni uscita cioè degli oneri, quelli di dover essere all'altezza di ciò che si è stato e ciò che si è dato. Ma sappiamo che non è più così per loro (da un bel po' direi) e le cause sono molte: ora sono una buona band (ma il cantante no, cioè qui siamo alla decadenza totale), che fa dischi carini a volte migliori a volte peggiori senza infamia e senza lode, fondamentalmente inutili...una produzione media (per alcuni sono una ciofeca, ma son punti di vista). Che andrebbe bene per altri, non benissimo per loro ma poteva sempre andare peggio, potevano finire come i Queensryche che da eccezionali sono finiti a spazzatura per poi solo recentemente assestarsi su "produzione media carina"; però va detto che poteva andare francamente meglio eh e è un dovere se ti chiami Dream Theater.
     
  3. dreamwarrior

    dreamwarrior
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    22 Agosto 2021

    Ma infatti lo vado ripetendo da tempo: i Theater album brutti non ne hanno fatti (ok, forse Systematic Chaos), ma di sufficienti, carucci e sostanzialmente inutili, tanti. Che una band di questo valore abbia le possibilità e il dovere di fare di più (senza pretendere il capolavoro) mi sembra il minimo. E che i fans debbano pretenderlo pure, non accontentandosi di dischi dove ci sono due-tre brani di buon/ottimo livello e il resto trascurabile (se non peggio).
     
  4. The Transgressor

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    22 Agosto 2021

    E qui si arriva a una delle note dolenti: i fans. Per me c'è una certa correlazione tra successo o meglio tra dimensione del successo e qualità media della produzione. Tradotto in maniera semplice: ritengo che una delle cause dell'appiattimento dei DT sia dovuto alla dimensione del successo che hanno raggiunto (come per i Queensryche, per me letteralmente travolti dal megasuccesso).
    In generale, ma soprattutto per i gruppi prog metal, ritengo che sia più agevole avere a che fare con un pubblico "consapevole" e non generalista: al di là dei fanboy. Non è che le band debbano restare nell'ultranicchia, facendo la fame e faticando anche a pubblicare dischi ma penso sia meglio per la qualità media della produzione avere un successo "di nicchia" "contenuto" che mantenga un pubblico consapevole ed esigente rispetto ad uno "largo" (per non dire il megasuccesso popolare); una percentuale non indifferente del pubblico dei DT, a parte una marea di fanboy adoranti, è "generalista", questo porta ad un allentamento da parte della pressione della band per il disco da pubblicare, tanto bene o male sarà accolto discretamente e in più hanno attorno la "cappa" di fanboy adoranti che gli fa credere che sono sempre "i mejio".
     
  5. Mik 92

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    22 Agosto 2021

    Ma certo capisco che l'autoriciclo è necessario ed automatico dopo una carriera simile, ma il dubbio era legato al fatto che loro hanno una schiera di fan estremisti su molti punti (tecnica, parti strumentali ecc.) e suonando prog il citarsi così continuamente riprendendo proprio pezzi di canzoni vecchie, non li mette in buona luce.
    E' un discorso che si può fare per migliaia di gruppi, ma il prog lo vedo come un genere difficile anche dal punto di vista del rapporto e delle aspettative dei fan.
    Soprattutto se ti chiami DT..il problema è che non saprei come si sarebbero potuti salvare da questa cosa.
    Forse solo iniziando a suonare djent estremo forse
     
  6. dreamwarrior

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    22 Agosto 2021

    Ma il fan estremo può anche vedere il bicchiere mezzo pieno e ritenere che l'autocitazione è dimostrazione di intelligenza, di adattamento, ecc., neanche sbagliando, perchè ci si può autocitare male ma anche bene.
    Dallo stallo e ripetitività si esce lavorando incessantemente sui pezzi, migliorandoli, riscrivendoli, facendosi supportare da produttori e anche ampliando le proprie conoscenze musicali ascoltando altri artisti.
    Ma se ti autoproduci ed esci con un disco ogni due anni, scritto per lo più in un paio di mesi, la vedo molto dura.
     
  7. thunderrising

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    22 Agosto 2021

    Niente di più diverso tra i Queensryche e i Dream Theater dal punto di vista artistico e del rapporto col successo, però.
    I primi, nonostante il successo di OM ed Empire(dischi, peraltro, molto diversi tra loro)non si sono curati di pensare a fare qualcosa di sicuro e già testato ed hanno tirato fuori quel capolavoro di Promised Land che, piaccia o non piaccia, è comunque un'ulteriore sperimentazione lungo un percorso musicale molto più eterogeneo dei DT.
    Anche i tanto vituperati lavori successivi targati QR, per quanto discutibili, rimangono per me molto più interessanti dell'ennesimo copia ed incolla dei DT.
     
  8. The Transgressor

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    22 Agosto 2021

    Ma Promised Land, vero e proprio canto del cigno, nasce proprio dall'esperienza avuta, dal megasuccesso piombatogli addosso (ma questo va detto, anche volutamente cercato), esprime proprio la disillusione, frustrazione, per la vacuità del music business e del Sogno Americano. Ovvio che fosse ispiratissimo e veramente sentito, era il loro "vaffanculo" generale e definitivo.
     
  9. thunderrising

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    22 Agosto 2021

    Bè, le critiche alla società americana nel suo complesso c'erano perlomeno già dai tempi di OM...parlavo proprio della scelta stilistica di Promised, album molto oscuro, se vogliamo, e, comunque, molto meno commerciale di un Empire.
    Non si adagiarono su una formula indovinata ma cercarono qualcosa di diverso.
    Cosa che, purtroppo, i DT sostanzialmente non hanno mai fatto o, perlomeno, non con la stessa determinazione.
     
  10. The Transgressor

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    22 Agosto 2021

    Beh Awake a me non pare proprio la stessa formula eh, ma al di là di questo io parlavo proprio del perché è venuto fuori un grande album. Era un gruppo ancora "in palla" e tutta la situazione li ha aiutati a "canalizzare" questo in Promised Land; la prerogativa di provare a fare altro e non ripetersi è sempre stata presente nei 'ryche e Hear in the now frontier non è da meno, anzi ma è il primo disco non eccelso della band, avulso completamente dal contesto prog metal (di cui hanno fatto sempre parte come "a modo loro"), heavy metal ma pure rock in generale e per la prima volta un disco che non aggiunge niente, fino ad allora ogni album era stato un tassello storico/stilistico importante.
    Per me il megasuccesso c'entra nella crisi d'identità che poi li ha colpiti e nel non riuscire a fare più dischi significativi. Ma non è certo la sola causa, comunque.
     
  11. dreamwarrior

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    22 Agosto 2021

    Ai Ryche l'ispirazione è finita al quinto disco e, nonostante l'encomiabile volontà di rinnovarsi sempre, i risultati sono stati a dir poco disastrosi, sia da un un punto di vista qualitativo che di ritorno di immagine (e quindi economico). La mia sensazione è che finisca prima quando raggiungi le vette che hanno raggiunto loro (e anche i Theater), quasi come se l'avessi usata tutta per quello scopo. Non è un caso che solo quando hanno abbracciato il porto sicuro del riciclo hanno ricominciato a tirare fuori prodotti almeno accettabili.
     
  12. thunderrising

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    22 Agosto 2021

    Il problema è che praticamente non ce ne sono di band che hanno fatto più di 4-5 capolavori di seguito, soprattutto evolvendosi nei suoni:hihi:
    Magari trovi il gruppo che usa la stessa formula e ne ricava 4-5 grandi dischi(magari come i Dt) ma sperimentando cose diverse è davvero difficile.
     
  13. dreamwarrior

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    22 Agosto 2021

    Dagli esordi almeno fino a Train of Thoughts, pur non componendo tutti capolavori, non hanno mai suonato uguale. Hanno mantenuto una loro riconoscibilità di fondo, ma quei dischi avevano suoni ed idee diverse l'uno dall'altro. A quel punto, con la benzina dell'ispirazione in esaurimento, farsi aiutare nelle composizioni, nella produzione, non è certo un'onta. David Bowie (e lui si che è un alieno) pure collaborava con Brian Eno e Robert Fripp! Ma già uno che cambi i suoni delle tastiere di Rudess, sarebbe come manna dal cielo.
    Che poi, a volerla dire tutta, la questione è sempre buona musica vs brutta musica: Count of Tuscany o Breaking All Illusion, non brillano certamente in quanto innovazione, ma sono ottimi pezzi. Untheterd Angel o Paralyzed no.
     
    A Tarotman piace questo elemento.
  14. Tarotman

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    22 Agosto 2021

    Le idee finiscono prima o poi per tutti, si questo non ci piove, mi aspetto però che una band di metal o rock progressivo abbia qualche freccia in più nel proprio arco perché questo é ciò che le rende uniche. King Crimson, Jethro Tull, Genesis, Yes a un certo punto della loro carriera hanno rimescolato le carte prendendosi anche dei rischi, persino band più recenti come Leprous e Pain Of Salvation lo hanno fatto pur con risultati talvolta controversi, tutte queste band hanno mostrato col passare del tempo una fortissima attitudine progressive. La nicchia di fans dei Dream Theater é troppo grande per essere nicchia e troppo piccola per essere considerata mainstream, quanto basta per adagiarsi ma come ho già scritto, di bravi musicisti é pieno il mondo oggi più di ieri. Fino a vent'anni fa in pochi suonavano come loro, oggi le cose hanno preso una piega diversa per i motivi più svariati.
     
  15. The Transgressor

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    23 Agosto 2021

    Oddio poi si inizia con "eh ma più di 3-5 dischi" e uno "ma no vedi la band x, y, z han fatto" "no ma per me..." ecc
    Ecco: solo per dirne una, la band che ho in avatar, Meshuggah: dal 1991 al '16 tutti, tutti dischi di alto livello. Certo, sono solo 8 full-lenght ma conta il tempo in cui sono rilasciati e sono 25 anni di musica che ad ogni uscita è assolutamente al livello di quello che uno si aspetta dai Meshuggah (poi la conta, questo è un capolavoro, questo è più importante, quello meno altro conto); nota dolente certo, proposta un po' troppo monotona ma la perfezione non esiste.
    Tutto questo non per tirare fuori le magiche "liste" (c'è questa band, e questo e questo e questo) ma solo per dire che sì è difficile che una grande band mantenga un livello alto per tutta la carriera, sì ce la fanno in pochi rispetto alla media ma non è una cosa impossibile, si può fare e soprattutto, per le grandi band che han fatto la storia e capolavori assoluti, è il minimo da richiedere ed aspettarsi.
    Accettare la mediocrità da un gruppo che ha fatto album eccezionali è triste, almeno per me.

    No, io ai DT non richiedo un Images&Words ad ogni uscita, ci mancherebbe (certo, non mi lamenterei), richiedo semplicemente musica di alto livello allineata al peso del nome e soprattutto dischi complessivamente migliori di quelli pubblicati negli ultimi 15 anni.
     

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