Opeth

però questo topic è diventato un terreno di battaglia di due bambini che litigano se il gelato al cioccolato è più buono con o senza panna, se mi passate la metafora

 

Facevo il verso ai fan(presunti tali) traditi..

 

Nel senso che è pieno di figa, hai ragione :grin:

E' l'unico pezzo del disco che ho sentito, tra l'altro e mi è piaciuto un sacco...se tutti l'album è così, growl o non growl, mi piacerà sicuramente, anche perché probabilmente sarà più vario rispetto a "Damnation", che ho sempre fatto fatica ad ascoltare per intero (i singoli brani mi piacciono un po' tutti però).

Mi lascia un po' con l'amaro in bocca invece la scelta della setlist del concerto: io ogni volta spero di beccare Blackwater Park, ma mi sa che anche a sto giro non se ne fa nulla :\ Comunque gli Opeth li andrei a vedere dal vivo pure se facessero un concerto fischiettando =)

 

no è diverso da Damnation, questo è molto più complesso mentre Damn è più minimalista..

 

sì la tipa è veramente fregna, ma giuro che non lo penso solo per lei

Anticipazione (Spoiler)

 

hanno ancora valore le faccine sul forum?.

 

Vi ricordate i "Trasferelli"? Quegli adesivi che ebbero un gran successo tra gli anni 70 e gli anni 80? Che scarbocchiandoci sopra con la matita si imprimevano su una base già preparata? Ecco con "Heritage" Akerfeldt ha usato la stessa tecnica. Ha preso il sound prog settantiano dei grandi gruppi dell'epoca è l'ha inciso sopra a un abbozzo di idea che aveva precedentemente preparato per l'occasione. Il risultato è un revival artificioso del prog d'antan miscelato con parti di basso jazzate e qualche percussione per dare un tono esotico e vintage a tutto il condimento, ma a questo punto mi chiedo: non poteva fare un disco di cover che magari faceva prima? Soluzioni già sentite e strasentite fatte passare per "grande prog originalissimo" e che fanno solo storcere il naso a un orecchio smaliziato e uso a certe sonorità. Stutture musicali sempliciotte e abbastanza banalotte: Slither ad es. è quanto di più patetico e pomposo potesse concepire un musicista, un tappeto NWOBHM che sfocia in un ritornello in cui si rasenta addirittura il power-metal.

Se questo è un album complesso "The lamb lies down on Brodway", giusto per citarne uno fra i tanti, che cos'è? L'ermetismo tramutatosi in musica?

 

è un album complesso, gli opeth sono un complesso.

 

Premessa n.1: non sono un ascoltatore del death metal (ho l'intera discografia dei Dark Tranquillity, che amo. E basta).

Premessa n.2: ascolto tonnellate di progressive.

Premessa n.3: Heritage è il primo disco degli Opeth che ho comprato.

Fatte queste premesse non sono d'accordo con la recensione dove dice che sarebbe un disco "difficile", da comprendersi "con ripetuti ascolti". Secondo me questa frase andrebbe completata con "...per un ascoltatore death metal". Perchè in realtà, il disco - bello - è quanto di più compendistico e tradizionale si possa pretendere in ambito progressive scandinavo.

Come già detto in calce alla recensione: vi piace Heritage? Ok, piace anche a me! Ma è praticamente quello che, per esempio, i Beardfish fanno da anni (in modo più sperimentale e meno conservatore, però).

Insomma: è un buon disco di progressive rock, molto piacevole da ascoltare. Sorprendente se lo si guarda con gli occhi di chi ascolti pane e death metal. Assolutamente nella norma e privo di qualsiasi sussulto o "difficoltà" per chi conosca il genere proposto e la scena.

 

Straquoto Savior qui sopra...

 

Concordo con l'analisi di savior: come ho scritto nella pagina precedente, ritengo heritage un buon album nella discografia degli opeth (sia per novità, che per personalità opethiana), perde un pò se inserito nelle produzioni prog rock oriented.
d'altronde si può anche considerare heritage, vedendo il bicchiere mezzo pieno, come un album in cui si cimentano in qualcosa "per loro" nuovo, come è stato detto "spogliati" di una struttura ingombrante. il rischio di fare il passo piu' lungo della gamba era preventivato.
oppure, vedendo il bicchiere mezzo vuoto, può essere visto come "un braccino corto", "ok, il l'album carino prog rock lo avete fatto, ora ritornate a fare ciò che vi riesce meglio".
io, per natura e per fiducia, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.

 

Ottima la recensione, concordo in tutto, ma personalmente gli darei un voto più basso, tipo sul 77 perchè penso che i margini di miglioramento
ci siano e ci saranno! Come hanno detto in molti non è un disco per tutte le occasioni e non è un disco da mettere su tanto per avere qualcosa
di sottofondo mentre si fa altro, va ascoltato molto bene soprattutto le prime volte e possibilmente con un impianto decente!
Poi tutta questa smania di metterli a confronto con i grandi del prog non vedo a cosa serva, non credo che nemmeno loro si sentano a quei livelli, logico
che è un confronto perso, ma ce ne fossero di band pronte a gettarsi nel confronto col grande prog!

 

E' impressionante come l'incipit di "The Devil's Orchard" assomigli all'attacco di "Dance on a Volcano" dei Genesis (album "A Trick of the Tail"). E in "Folklore" dal minuto 00:47 al minuto 1:03 si possa sentire uno strascico di "The End" dei Doors.

 

Pensavo di essere pazzo nel aver notato solo io queste cose...