Alcest

si ma su play dà 1-2 settimane prima che me l'inviano, praticamente fra 3 settimane ce l'avrò...
comunque l'ho già ascoltato. Il disco mi piace molto ma Souvenirs è un altro pianeta

 

Su Play sto giro son lenti eterni cazzo...
Preordinabile 2 settimane prima che esca e neanche lo hai pronto da spedire alla data d'uscita? Mah...

 

Sono d'accordo con questa tua affermazione, anche se in senso diverso dal tuo..stanno su due pianeti diversi secondo me perchè non sono paragonabili..

Mi spiego meglio: è come se in Neige convivessero due anime diverse..quella che emerge, preponderante su Souvenirs, e quella che emerge in altri suoi progetti, che è emersa in Percées de Lumière tempo fa con lo split, prima ancora su Le Secret e ora su (parte del) full length..

Per l'appunto, su questo full convivono due anime, quella più "black" (anche se continuiamo a parlare di "post-black", black non canonico), e quella più shoegaze/dream pop..ritengo che, per quanto concerne la prima anima, questo nuovo capitolo non sia paragonabile a Souvenirs, è qualcosa di diverso, ma al contempo "necessario" per la completezza di Neige.

Per quanto riguarda l'anima più shoegaze invece, comparando questo lavoro col precedente, effettivamente questo risulta meno "genuino", spontaneo e brillante di Souvenirs, per quanto rimangano episodi stupendi (la seconda parte di Ecailles de lune part II e Sur l'Océan Couleur de Fer - che a mio parere, è un capolavoro).

 

lo ordinavate all'atmf
i prezzi sono piccoli anche lì

 

sono in parte d'accordo con mircoas.
tralasciando le differenze sul "concept", come specificato da erik, credo che il nuovo disco sia certamente splendido, ma con qualche difetto.
in effetti è difficile fare un paragone con souvenires... perchè son due lavori diversi, però probabilmente il primo era più compatto nel senso che c'erano un gruppo di brani dello stesso genere, molto omogenei e di ottimo livello.
il nuovo disco è invece più spezzettato e disomogeneo (da prendere comunque con le pinze).
bellissime le prime tre canzoni (forse un pò dilatata e meno emozionale in alcune parti la seconda traccia), poi un inutile intermezzo instrumentale (abysses), un brano bello ma non trascendentale (solar song), e l'ultima traccia acustica anche qui bella ma che conclude il disco con un pò di amaro in bocca.

sottolineo comunque che stiamo parlando di un album meraviglioso, ma che forse come detto, finisce troppo presto e senza un ulteriore brano nel vecchio stile alla Les Iris.



vorrei far notare anche la bellezza del debutto dei loro "cugini" Les Discrets, altro gruppo dal notevole potenziale emotivo/espressivo.
il disco sarebbe stato anche qui un capolavoro, ma lo trovo un pò spezzettato da trascurabili intermezzi acustici di un paio di minuti, mentre altre tracce (quelle più "dure", che hanno un ottimo tiro) come l'échappé (comunque ottima), finiscono sul più bello al quarto minuto.
insomma, altro bellissimo disco ma da migliorare.

 

io quest'ultimo lo voglio ascolatare bene poi magari li raffronto
per bene

 

Ho appena guardato anch'io... I miei Alcest e Les Discrets risultano ora in packing.. Speriamo in bene..

 

Fiuuuu, pure il mio!
I Les Discrets ordinati ieri alla ProMedia, alla fine ho preso l'Artbook, non ho resistito mannaggia a me; spero arrivi presto.

 

devo dire che l'ho ascoltato troppo poco per poter dare un giudizio definitivo.

come e' stato detto da qualcuno, l'album e' molto valido, buona fusione past/present, sua tipica melodica questa volta con meno femminilita' (ma non va vista necessariamente come un errore), suo tipico stile sognante.
ma c'e' un ma.
probabilmente non ha, o non ho ancora trovato, il colpo di genio. abituati a souvenirs di qualche anno fa e' chiaro che la nostra esigenza e' notevolmente alta.
tutt'ora preferisco lo split di qualche mese fa. 2 gemme (una ripetuta qui, e probabilmente x conoscenza di lunga data e' quella che preferisco del nuovo album; e l'ultimo capitolo dei poeti maledetti francesi, non trovo altri aggettivi x la strumentale).
un diamante in mezzo alla fronte.

quest'album non ha le ovvie caratteristiche di un diamante in mezzo alla fronte. e' un bellissimo collier, ma non e' degno della Regina d'Inghilterra.

altra cosa, si': 1 o 2 canzoni in piu' avrebbero potuto rendere il lavoro piu' atmosferico, dando modo di immergersi per piu' tempo, e quindi piu' profondamente, nel suo mondo magico e magnetico.

 

Finalmente l'hanno spedito; ormai sono l'unico che non l'ha sentito...

 

idem, è partito pure a me ieri. Vediamo a chi arriva prima

 

Digibook pure tu?

 

Spedito ieri!

 

io come voi lo trovo molto bello, anche se forse Souvenirs era più fico.

però un'obiezione: vero quello che dite sull'essere 'disomogeneo', ma far convivere pezzi come la parte iniziale del primo brano e sfuriate di black (per quanto dolce e melodico possa essere il Black di Alcest) come gli ultimi due minuti dello stesso brano non è comunque facile, e il mood generale del disco viene comunque mantenuto sicuramente bene.

voglio dire, se gli opeth spezzettano un pezzo di orchid o morningrise con vent'otto frammenti acustici e trentasei parti di prog/death metal innestate sopra senza troppe transizioni va bene, e poi Ecailles non va?
a me sembra abbastanza abituale che un certo tipo di Metal viaggi sull'accostamento di sonorità diverse (acustico/elettrico, ad esempio), a volte accostate senza nemmeno troppi lavori di 'mixing' (perdonatemi il termine inesatto, non riesco a rendere meglio l'idea: insomma presente quando un DJ fonde la fine di un pezzo nell'intro di un altro in maniera perfetta? ecco), anzi a volte anche in modo brutale (finsice il riff e dal nulla parte un giro acustico).

quindi direi che sì, gli ultimi due minuti della prima traccia sembrano "attaccati lì", però è un'obiezione che mi aspetterei da un ascoltatore di postrock o shoegaze (abituati alla 'continuità' dei dischi di quei generi), non su un forum metal, diciamo.
insomma: unendo quella specie di alt/post rock dolcissimo (e shoegaze) al bm non è che puoi fare proprio i miracoli, è chiaro che uno sbalzo emozionale ci sarà sempre (
in questo miricorda molto il modo in cui gli Amesouers del disco omonimo hanno legato postpukdark e black metal, spesso alternandoli più che coagulandoli.). a volte la transizione ti viene bene, altre volte no. in generale ci lavora su meglio di molti altri gruppi metal.vabè, sono comunque dettagli, il disco è molto piacevole secondo me.

prima parte direi ottima, la seconda cala un pochetto perchè Abysses è inutile, Solar Song (l'unico pezzo con cui si può fare un confronto integrale con Souvenirs) è un pelino fiacca (diciamo che non è male, ma i pezzi di Souvenirs se la mangiano), mentre trovo bellissima l'outro finale da dieci minuti, Sur l'Ocèan... - non so nemmeno se la considerate un'outro, chissenefrega, fatto sta che è splendida, ti culla proprio come le onde del mare.

insomma, atmsofere splendide.

ah, anche il disco dei Les Discrets è molto bello. rispetto ad alcest c'è molto meno Black (pochissimo) e molto più (post)rock/partiacustiche.

madò che papiro sconclusionato che ho scritto. è pure sgrammaticato blame the hurry!

 

io intendevo un pò disomogeneo (ma comunque bello), non tanto per le varie situazioni all'interno di un singolo brano, ma per come notavi poi anche tu, per il fatto che la prima parte del disco ha delle caratteristiche (ottime), e la seconda altre (buone)
troviamo infatti un inutile brano strumentale di 1.30, un pezzo (solar song) bello ma non trascendentale (dove ripete per 5' grossomodo la stessa frase), e il finale acustico (molto bello) ma che conclude un pò frettolosamente il disco.
manca magari in chiusura un'altra Precees de Lumiere (o un brano sullo stile di Souvenires...) che avrebbe reso il disco perfetto.