Libri

Da un anno a questa parte mi sono appassionato alla lettura. I miei autori preferiti sono Stephen King e Charles Bukowski. L'ultimo libro che ho letto è 'Sunset limited' di Cormac McCarty,veramente eccezionale,mi ha dato una nuova concezione dell'argomento trattato. Mi hanno regalato 'Una fortuna pericolosa' di Ken Follet ma non trovo la voglia di leggerlo,mi sa tanto di banale.

 

Non posso che quotarlo!

Non l'ho letto ma Papà Goriot mi era piaciuto molto

Dovresti leggere anche Fiesta! anche festa mobile (il suo ultimo scritto) a me è piaciuto molto.. sarà stato il periodo in cui l'ho letto ma ha un mood molto particolare..

é l'autore di "non è un paese per vecchi" vero? mi son sempre riproposto di leggerlo.. ma a questo punto potrei iniziare da quello che hai citato..

 

Mito!!!
Qual'è il tuo romanzo preferito in assoluto?!?

E io non ho letto Papà Goriot... Vedro di rimediare...

Mi sono ripromesso di leggere sia Fiesta sia Il Vecchio Ed Il Mare.

Proprio lui, io ho iniziato con La Strada, ma mi intriga non poco anche la trilogia del confine di cui fa parte per l'appunto "non è un paese per vecchi". Comunque La Strada te lo consiglio vivamente.
Tra l'altro ieri ho letto che ad ottobre\novembre dovrebbe uscire il film basato sul romanzo, e dovrebbe avere come protagonista Vigo Mortensen!


P.S:Oggi ho iniziato a leggere Cuore Di Cane Di Bulgakov... Qualcuno l'ha letto?!? Impressioni?

 

Io l'ho letto diversi anni fa, e anche se ormai non ricordo più tutto alla perfezione, ti posso dire che ne vale assolutamente la pena! Ben pensato, ben scritto, e fa riflettere!

 

Di Ken Follett 'Una fortuna pericolosa' è uno dei miei preferiti

 

Sto leggendo con soddisfazione "Papi", di Marco Travaglio. Chiaramente, ho già fatto i biglietti per l'Austria, dato che in Germania non si può più andare, perchè Cosa Nostra è arrivata anche lì...

Dario

 

Stanotte inizio "Guerriere, ermafrodite, cortigiane" di Margherita Giacobino.


buon ferragosto

 

Mi è stato prestato "Brisingr" da un amico visto che mi erano stati regalati "Eragon" ed "Eldest" ero curioso di sapere come proseguiva e sono prossimo alla fine.
Che dire... pareri discordanti, tutto sommato è andata meglio di quel che credessi, è ben scritto ed appassiona abbastanza; il problema sono alcune parti, palesemente messe lì per allungare un po' il brodo che innervosiscono abbastanza... per chi non lo sapesse doveva essere una trilogia, all'ultimo si è deciso che i libri fossero quattro, così sono comparsi lunghi capitoli fini a se stessi ed ampiamente trascurabili...
nel complesso comunque non è brutto

 

Que va? EYE? "Per chi suona la campana": l'ho preferito ad "Addio alle armi". La ragione sta nell'impressione fortissima che nel primo storia e personaggi godano di più ampio respiro; è come se dietro soffiasse un mantice più potente, come se fosse al lavoro una fucina immensa e lontana dall'influenza del personale che traspare nel primo romanzo. Forse è scontato dirlo ma si sente maggiormente il respiro della storia che fa non-retoricamente, per fortuna, più grandi i personaggi. Forse ti piacerebbe anche "Omaggio alla Catalogna" del buon Orwell.

ENGASH: ho terminato anche "Il Demone". L'impressione che ho avuto forte in "Furia" ha dilagato in convinzione nell'ultimo libro della trilogia di MAgdeburg. Entrambe potevano essere lunghi la metà, contenere uno stile sempre secco e lapidario, con visioni d'armageddon ma NON così ripetitivo. Capisco i formulari, alcuni suggestivi come "nient'altro che un viandante in nero" ma ad esempio ripetere ogni volta gli stessi sintagmi per descrivere luoghi come Kolstadt o Bad Hachem o Bad Hoch (monastero di morti/monastero di vivi) mi ha spesso lasciato perplesso; altre volte infastidito e con dispiacere, perchè la storia in sè regge, perchè i personaggi, se avessero ricevuto la stessa maniacale attenzione prestata alla descrizione di stili di spada e prese e armi della guerra dei trent'anni, sarebbero cresciuti considerevolmente!
Resta comunque una lettura piacevole, che soddisfa parzialmente però, a fronte di queste considerazioni.

(PS: "l'avevo capito da un pezzo Chi era")

 

In vacanza ho letto La furia (non proprio una lettura da spiaggia) e condivido pienamente le tue osservazioni: tra le altre cose ho trovato decisamente fastidiosa la massiccia presenza di domande retoriche. Inoltre mi è sembrato che verso la fine del libro gli eventi accelerassero parecchio: magari Altieri poteva tagliare qualcosa nella prima parte, ne sono uscita stremata. Ciononostante non vedo l'ora di leggere Il demone, sono molto curiosa di vedere come andrà a finire

Essendo in fremente attesa del "seguito" di Q mi è venuta voglia di leggere qualcosa di Wu Ming. Ho iniziato Manituana e vabbè, sono solo a pagina 60 ma non decolla, è lentissimo, insomma due p. Se qualcuno l'avesse letto e volesse darmi la sua opinione farebbe cosa gradita

 

L'avevo capito anche io :P

E più o meno la penso come te in generale...

 

Ma, é morta Fernanda Pivano?

 

Ho finito giusto oggi di leggere Rossovermiglio di Benedetta Cibrario. Un libro abbastanza bello. Il personaggio principale, una donna di cui alla fine non saprete neanche il nome, vive una vita fatta di pensieri che la portano in una dimensione quasi irreale, come intoccabile da parte dei fatti di ogni giorno o dei fatti storici. Lei riesce infatti ad attraversare la sua epoca senza subire i mutamenti di una intera nazione o le perdite di una guerra mondiale. Questo suo distaccarsi dalla realtà la porterà purtroppo a comprendere, alla fine della sua vita, quanto fosse vago tutto ciò in cui lei ha creduto e soprattutto a rivedere i suoi giudizi su molte persone a lei vicine. L'incantesimo di una vita privilegiata si spezza poco prima della sua fine e ciò che resta è solo un senso di smarrimento e inettitudine.

 

Sto leggendo "la prosivendola" di Pennac, è il primo libro che leggo di questo autore e, dalle battute iniziali, devo dire che mi piace molto il suo stile.
Purtroppo, se non ho capito male, non è il primo della serie, quindi sto ammattendo un po' a capire i vari personaggi, visto anche che il protagonista ha una situazione familiare piuttosto ingarbugliata...

 

Io invece ho appena finito di leggere "Tolleranza Zero" di Irvine Welsh (Trainspotting tra gli altri). Il protagonista è un ragazzo in coma da 2 anni che riesce a sentire ciò che gli accade intorno ma piuttosto che tornare dalla sua squallida famiglia di sociopatici ed alla sua squallida vita preferisce restare nella sua condizione, in cui in un'immaginaria Africa nella sua mente dà la caccia all'uccello Marabù, che simboleggia la cattiveria dentro di lui e che cerca dis opprimere, mentre ricorda la sua vita passata, l'infanzia e l'adolescenza nei quartieri poveri di Edimburgo, la sua entrata in un gruppo di hooligan a cui è legato l'episodio di uno stupro in branco di una ragazza, cosa pe cui il rimorso non smette di tormentarlo. Il libro è intenso, crudo, nello stile di Welsh, in grado di proporre sia lo squallore e la bassezza sia del singolouomo sia della società, in particolare della Scozia povera, disagiata ed incazzata di cui lui tanto spesso scrive.