Nevermore

Permettimi d'essere in disaccordo con te. I Nevermore senza Dane dietro al microfono non sarebbero tali.
Le canzoni del gruppo non richiedono un cantante, bensì un interprete adatto. E l'ex-biondo è l'unico in grado di reggere tale ruolo.
Che abbia abusato in passato di alcol anche prima di concerti purtroppo è vero, ma è tornato sulla retta via. (vedi sua richiesta all'Evolution dell'anno scorso di non mettere sostanzaìe alcoliche nel suo camerino).

 

Magari Murphy!

 

Perfettamente d'accordo con te. Un interprete....intonato però

 

va beh, per quanto teatrale siano le linee vocali dei nevermore resta sempre un cantante. E come tale deve essere all'altezza anche nelle esibizioni dal vivo

 

Ahì che leggo? SOSTITUZIONE DI DANE? ditemi che sbaglio.

Vengo qui a declamare letteralmente sul suo album solista dopo una scialba impressione pre acquisto e scarsissima aspettativa. E' un album che per alcune canzoni in particolare ha letteralmente Senso nel panorama musicale e non lo scrivo perchè c'è Dane ma perchè dietro di lui ci sono parole e melodie semplici ed al contempo capaci di personalità; c'è quanto di lui c'è nei nevermore e poi c'è Lui; c'è una August con quella scansione finale dei giorni della settimana che pare l'epica del quotidiano minimalista americana e toccante;c'è il lessico nevermoreano (non so in che canzone quel solito "deniaaal"); c'è "If could I play God" in Brother. Insomma un album del quale mi sono prepotentemente ricreduto con ascolti drogati e continui in venti e passa giorni. Forse perdono in intensità la cover Patterns ma ben bilanciata dalla bellissima Lucretia my reflections. Voi che ne dite? facili entusiasmi prima del nuovo nevermore fra un triliardo di eoni?

 

no... dicevamo che bisogna sostituire il neo-megadeth chris broderick...

 

Declamiamolo quell'album declamiamolo....ne vale davvero la pena.

Vorrei citare una canzone che tu non hai citato..ovvero Equilibrium. Per me è il pezzo migliore del disco....strofe trascinanti e ritornello fantastico..una canzone da repeat continuo. e poi pure Let you down e l'opener non scherzano..mi sono girati in testa per giorni e giorni certi ritornelli..e ancora continuo ad ascoltarlo molto volentieri. Non un capolavoro..ma un disco interessante e decisamente godibile.

 

Tranquillo che sbagli Fenì Dane è fondamentale nei Nevermore, si discuteva solo della qualità di molte delle sue esibizioni live, spesso e volentieri sotto tono, anche rispetto al resto del gruppo, che invece suona sempre benissimo.:P

Sul solista di Warrel: confermo le impressioni postate tempo fa, è un bel disco, ma è già diverso tempo che non lo ascolto più....longevità, questa sconosciuta

 

Temevo anch'io per la longevità ed invece è sempre lì come un tarlo, anche quando non c'è il lettore.Mi sembra un album veramente voluto con canzoni quasi "meditate", ricercate anche nella parola. Non a caso Let your down è una canzone che esprime questo concetto insieme a Equilibrium, pezzo in assoluto più tirato del disco. Se forse manca la grandezza assoluta pur avendo forte senso d'esistere è per l'assenza di qualche altro pezzo all'altezza di august, let your down, messenger a bilanciare le comunque non poche cover (bellissima in ogni modo Lucretia my reflection).

 

a me non dispiacerebbe un ritorno di Steve Smyth...

 

questo mi attira di più del solista di Dane...

 

Mi auguro solo non sia un semplice esercizio di stile..altrimenti tralascerò.

 

cacchio però con tutti questi lavori solisti il tempo da dedicare ai nevermore si riduce