Ye Olde Death Metal (Old School Death Metal)

Molto buoni gli Shub Niggurath, messicani.
e Nunslaughter, un sano pane quotidiano.

 

Ombre dal passato; scheletri nell'armadio; fardelli pesanti, troppo pesanti da trascinare sulle spalle. Cosi, i gruppi divenuti di successo che hanno cambiato stile musicale, guardano ai loro debut album. Acerbi, grezzi, incompiuti, tecnicamente poveri; questi trascorsi musicali sono visti come il fratello gemello :-x di Bart Simpson, destinato in soffitta a mangiare teste di pesce. Eppure, a distanza di circa venti anni, quegli stessi primi passi hanno in un certo modo influenzato la scena Death Metal e dato forti emozioni a chi da sempre mastica queste sonorità.

Capitolo 3: PARADISE LOST.

Il capitolo che vado a trattare è quello a cui sono più legato ma anche quello che mi ha dato più dolore. La band dello Yorkshire infatti, dopo aver dato alle stampe capolavori quali Gothic e Draconian Times, decide di sperimentare nuove sonorità a partire dall'album One Second. Ma non solo, nelle interviste dell'epoca, i deus ex machina Holmes e Mackintosh non mancheranno occasione per ritrattare il passato e definire i loro primi album incompleti, grezzi, malregistrati da imberbi adolescenti. Che poi i nostri siano rinsaviti di recente con In Requiem prima e Faith Divides Us Death Unites Us poi, riproponendo proprio quel sound è un'altra (piacevole) storia. Quello che voglio porre sotto i riflettori oggi è la ristampa dei loro primi demo nella raccolta "Drown in Darkness - The Early Demos" di recente pubblicazione su Century Media. Internal Torment, Morbid Existence trasudano odio e dolore da ogni solco, trascinandoci in un viaggio senza ritorno nel mondo oscuro e decadente che i nostri magistralmente creano. Il bootleg live a fine cd è la vera chicca, e mostra Mr. Holmes aizzare la folla come un cinghiale inferocito a suon di "Your God is dead...", roba da far impallidire perfino Will dei Mortician. Our Saviour o Plains of Desolation sono baluardi di ciò che significa(va) death/doom, anzi sono IL death/doom, sofferenza pura unite a liriche antiDio che un pò anticipavano i tempi. Chiudo citando il buon Hellbound: Ye Olde Paradise Lost.

 

Questa presentazione mi ha fatto sbudellare dall'eccitazione nel leggerla, giuro!
Da qualche giorno sto rispolverando questa roba:

Brutality - Screams of Anguish (1993)



Mi fanno impazzire, old school e brutali da far paura!
Il pezzo iniziale poi, "These Walls shall be your Grave", è da annali del death metal, ed inoltre mi ricorda un bel pò i primissimi Morbid Angel, sebbene i Brutality abbiano un loro preciso stile ben definito...per me 'sto disco è da avere assolutamente!

 

Benvenuto nel club degli anziani
Hai postato un signor gruppone. Quel disco è veramente grande, una bestia di death amerigano. Son secoli che non li sento e ora è arrivato il momento di riprenderli dallo scaffale e ricominciare a far esplodere timpani e a togliere l'intonaco dal muro dietro le casse.

E sarebbe anche il caso di riprendere questi:


Sono stati solamente citati nel topic, ma i finnici Demigod meritano un post tutto per loro. Il disco in questione, Slumber Of Sullen Eyes, è un classico del death ignorante e becero della scandinavia, passato un po' in secondo piano. Qua ci sono ritmi tupatupa, voce gutturale, belle atmosfere e un po' di influenze americane a livello di songwriting che vi faranno sicuramente godere come maiali da monta. YEYYE!

 

mi sento in dovere di ringraziare in questo topic due gruppi grandiosi che mentre io venivo concepito sono sorti e hanno fatto maturare il death degli anni '90

unleashed - obituary
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tra l'altro sono fra i pochi che a mio avviso continuano a cagar fuori album più che decenti

 

Ebbene si caro Panzerfaust, hai messo proprio il dito nella piaga. Ricordo ancora quando avevo circa 16 anni e chiedevo il permesso a mio padre di poter ordinare dischi per posta. Presi "Slumber of Sullen Eyes" alla Obscure Plasma Records di Milano (forse la ricordi anche tu) ed era un'emozione quando arrivava il postino con il succitato pacco . Che tempi ragazzi, che tempi... cassette, 7 pollici, vinili, flyer... oddio sto piangendo .

 

Unleashed si, ma Obituary proprio no eh...

 

mah effettivamente stavo pensando agli unleashed, però anche frozen in time degli oby non è male, xecutioner's return è un po' più tamarro ma secondo me ha i suoi momenti, l'ultimo è forse il più flaccido.

 

Bel gruppozzo capperi, grazie dell'ottima segnalazione !

Beh grazie, anche se "anziano" non lo sono! Solo che ascolto questa musica da tantissimi anni ormai .

Sia benvenuto il tuo intevento guastatore! Questi non li conosco affatto, mi hai messo davvero l'acquolina in bocca...chitarre motosega, horror, vecchi Entombed....GNAM !

I primi si, ma i secondi lasciano solo cagate !

 

ho sentito dei pezzi su youtube..
questo disco è, è ......

 

Tesori, courtesy of il nostro El Feroce:

Recensione: Sanguis Imperem, The Stagnation of Centuries - TrueMetal.it

Divertitevi e non sporcate troppo.

 

niente male davvero i vacant coffin, ricordano i migliori terrorizer

 

È giunto il momento di dimostrare al nero e lanoso ovino di che pasta siete fatti. Accendete le candele, ululate alla Luna.



Prendete e godetene tutti. Spargete la voce e date il via al tupatupa selvaggio \o/

 

Normalmente non sono il tipo, ma questo è puro CULTO.

 

era da anni che sognavo sta ristampa dei demos, uno dei gruppi più grandi di sempre.