Violenza contro le donne

Si e' gia' parlato di violenza contro gli animali,ora vorrei introdurre una discussione sulla violenza verso le donne,sicuramente piu' grave e che purtroppo non accenna a diminuire,anzi.
Parlando di questo argomento credo che a tutti vengano in mente le mutilazioni genitali in Africa,o l'uccisione delle bambine in Cina...comunque realta' che sembrano distanti dalla nostra.
E invece la violenza e' in aumento anche qui in Italia,la cronaca recente ci ha raccontato di diversi episodi di violenza...se per quanto riguarda la violenza fisica o sessuale questo puo' essere dovuto semplicemente ad un aumento delle denuncie,ci sono fatti ancora piu' eclatanti(quando la vioelnza si trasforma in omicidio)che purtroppo ci ricordano che ancora oggi anche in Italia,in epoca di benessere ed emancipazione,il mostro e' sempre dietro l'angolo o,peggio,nella maggior parte dei casi,dentro le mura domestiche,in famiglia,negli "affetti".
A livello mondiale e' la prima causa di morte femminile,in percentuali che variano dal 40 al 70%
Poi come non parlare del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione minorile:sembra infatti che la richiesta sia verso ragazzine di eta' sempre minore,bambine addirittura.Anche qui in Italia.

Vi lascio un paio di link per farvi un'idea piu' precisa
http://www.amnestyusa.org/women/violence/
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il%20mostro%20%E8%20maschio/1416167//0
A voi la parola

 

Un crimine orribile, senz'altro, che non può trovare scusanti e che dovrebbe essere punito in maniera molto più severa di come lo è adesso, e soprattutto (per quel che riguarda lo sfruttamento della prostituzione, minorile e non) la pena dovrebbe essere accompagnata dall'obbligo di pubblicazione della notizia sui più importanti giornali a tiratura quantomeno locale. La cronaca recente ci ha raccontato di moltissimi casi negli ultimi mesi, ovviamente "sfruttando" il fenomeno e parlandone come se fosse la prima volta che si verificassero tante violenze in così pochi giorni e in così tanti posti, mentre (come confermato dai dati che ci hai fornito, che sono inequivocabili), le cose stanno in maniera diversa. Che il problema sia sociologico, psicologico, affondi le sue radici in qualche strano squilibrio genico-ormonale questo non lo so, mi rendo però conto che, oltre al danno personale (gravissimo e irreparabile), esiste una sorta di "pubblico sconcerto", che è diretta conseguenza del fatto, sicchè potremmo dire che i soggetti coinvolti non sono MAI solo l'aggressore e la vittima, ma indirettamente anche il corpo sociale.

 

Ecco il mio pensiero :





A parte gli scherzi e le battute...ho letto i vostri discorsi e sono assai interessanti,cerchiamo di moderarci perchè conoscendo come vanno le cose si rischia lo scatenarsi di Flame...

Ora sono ancora addormentato,appena connetto assemblo un discorso sensato e lo posto

 

io non ho parole

ehmm questa frase nn l'ho capita, percentuali che variano di un 30%??? si parla dell'intera mortalità femminile, roba sui 100 milioni.
Sinceramente non credo a queste percentuali, ho letto le cause di morte a livello planetario e violenza o omicidio hanno un'incidenza bassissima a livello totale...e visto che la metà (o più) sono donne i conti non tornano proprio.
Forse non ho capito.

 

articolo dell'espresso terzo paragrafo verso la fine...ho solo riportato dei dati che ho trovato

 

trovato!
Mamma mia!!!
Mamma mia!!!

Vorrei leggere questo rapporto ONU che mi sembra inverosimile, spero che il SIg. Gigi Riva abbia gonfiato i conti e 40% 70% delle donne che vengono uccise dal marito, è una frase troppo generica per un rapporto ONU, in genere si danno forbici tra il 2-3% spero di non aver sottovalutato questo fenomeno.
Cmq mi informerò.

Il modo per superare questo problema? La cultura.

 

in effetti ho cercato questo rapporto ma non sono riuscita a trovarlo...
se qualcuno riesce a trovarlo posti pure.
ho trovato pero' il rapporto di amnesty international,che comunque riporta cifre spaventose a riguardo.

 

circa un anno fa mi sembra, c'era stata un' emergenza stupri simile a quella di poche settimane or sono.
vi ricordate?
quando andava di moda immobilizzare il ragazzo che era costretto ad assistere al tutto.

ebbene, sucessivamene ai telegiornali, si erano sentite notizie del tipo che gli aggressori, erano già stati liberati o che avevano avuto pene davvero irrisorie.

il tutto si è ripetuto di nuovo negli ultimi tempi.

purtroppo in italia, finchè non si interviene con decisione punendo chi commette queste cavolate, i "criminali" saranno sempre "invogliati" a commettere atti illeciti.

mettiamo caso che ai tizi che avevan stuprato quelle ragazze, fosse stata applicata la legge del taglione, sicuramente una persona adesso ci penserebbe su due volte prima di commettere queste malefate.

purtroppo quando si lascia troppo correre, i cretini se ne approfittano, e poi ci devono scappare i morti o succedere cose gravissime per riporsi il problema.


in oltre, purtroppo la violenza sulle persone più deboli è un tipico comportamento dell' uomo.

 

Qui è possibile leggere il rapporto ufficiale (in inglese).

 

Anche se non arrivo agli estremi della "legge del taglione" (Forg III di Babilonia ) penso anch'io che serva inasprire le pene (oltre ad una seria politica di educazione: stiamo diventando tutti sessuomani e sessuofobi). Il tizio che uccise il piccolo Tommy aveva commesso proprio questo tipo di reato (violenza carnale su una ragazza con il ragazzo ad assistere alla scena) e venne condannato a 6 anni, ma uscì prima per buona condotta. Secondo me è assurdo che uno stupro (il massimo della violenza e dell'umiliazione per una persona, a mio modo di vedere sullo stesso livello dell'omicidio e del sequestro di persona) sia punito con 6 anni di galera. Servono molti anni di carcere e soprattutto non a spese dello Stato, ma con il detenuto costretto a lavorare per produrre ricchezza. I lavori forzati sono secondo me un buon modo per recuperare ciò che si è tolto alla società: abbiamo un sacco di opere pubbliche da costruire e poca manovalanza a basso costo. Usiamoli. La nostra economia ne trarrà giovamento.

 

è comunque un esempio paradossale.

per il resto, dici bene.
e come hai sottolineato, di quei 6 anni (già pochi), ne avrà fatti molti di meno, e guardacaso, una volta fuori, ha ucciso.

 

tempo fa si discuteva tanto di castrazione chimica, ma poi onestamente non so se ci siano paesi che adottano misure simili, qui da noi è certo che tra un pò ai criminali invece di fargli scontare la pena gli danno la medaglia...
cmq oltre alle violenze fisiche purtroppo molte donne sono costrette a subire violenze psicologiche che le fanno vivere prive di dignità, magari non portano alla morte, ma cmq ti rovinano l'esistenza. E queste violenze all'interno delle mura domestiche sono terribili perchè nessuno ne parla mai e spesso sono le vittime stesse che a causa della paura o dei sensi di colpa si rifiutano di chiedere aiuto.
E cmq come quotato qui sopra, se gli organi competenti non fanno un emerito cazzo, come fai a difenderti? Non è la prima volta che si sente di giovani donne ammazzate dall'ex, nonostante le segnalazioni o le denunce depositate.

 

140 paginozze, non è che ti va anche di dirmi in quale pagina ci sono questi dati, sai ho da fare...
















Sto impazzendo Sfoglio velocemente..

 

Il problema della castrazione chimica non risolve assolutamente il problema,anzi,da qualche parte ho letto che i chimicamente castrati mantengono le stesse pulsioni e tendono a sostituire il pene con oggetti che oltre ad un enorme danno psicologico aggiungono un danno fisico spesso permanente.Non ricordo proprio la fonte di questa informazione dunque prendetela con le molle.

 

Lo fanno alcuni paesi musulmani, mi pare. Io sono contrario, perchè lo Stato non si può abbassare al livello del peggiore dei criminali, ma deve sempre fare in modo che da ogni sua azione ne derivi il massimo giovamento per la comunità. Quindi: prigione (allontanamento dalla comunità)+lavoro (giovamento per la comunità) mi sembra un ottimo compromesso. Perchè ucciderli o castrarli, quando possiamo farne della forza lavoro a bassissimo costo?