Nevermore

non posso che essere d'accordo con te.....

 

Concordo sul fatto che i Nevermore hanno una audience alquanto eterogenea (conosco blackster, deathster, thrasher, defender e progster che vanno matti per loro, mi mancano solo gli amanti del doom e poi direi che siamo al completo...) e concordo sulla grandezza di "The Godless Endeavor"; io in tutta onestà ero un pochino timoroso visto i due album precedenti, invece direi che è andata alla grande. L'altra grossa sorpresa del 2005 è stato il pieno recupero di Warrel Dane, finalmente ha (ri)dimostrato di cosa è capace in sede live. Direi che il 2005 è stato proprio un anno perfetto per i Nevermore (nonchè per i fan... ).

 

Già già. Riponevo tutta la mia fiducia in loro e non mi hanno affatto tradito. Anche se in realtà già quei brevi spezzoni che andy snap aveva messo on line a inizio 2005 mi avevano rassicurato abbastanza. Insomma non è stata proprio una sorpresa anche perchè mi fido ciecamente di Dane & co.
A proposito di dubbi, ormai è ora di cominciare a parlare di nuovo album, no?
Beh, forse è troppo presto, ma lo prendo come spunto di discussione. Secondo voi in che direzione si muoveranno i Nevermore nel prossimo album? This Godless Endeavor è stato un po una summa di tutto ciò che hanno fatto fino ad oggi e seppur il risultato sia grandioso, non si può dire che abbiano intrapreso una nuova strada. Già con questo le critiche di poca originalità si sono fatte sentire, se anche il prossimo dovesse essere simile allora sarebbero critiche legittime. Che ne pensate?

 

Io credo che di nuovo e originale ormai i Nevermore non possano proporre niente, il che, si badi bene, non vuol essere una critica (anche perchè come si può criticare chi ha fatto già la sua porca sgobbata lunga 10 anni e più per rimodernare il genere, riuscendoci incredibilmente?) ma una semplice constatazione. A meno che non si accettino per vere affermazioni in stile: "This Godless Endeavor ha degli spunti death e ha molti pezzi in 220 bpm - "Born" per esempio, è davvero linfa nuova per il genere", in quanto io onestamente di death non sento praticamente niente e poi perchè il fatto che ci siano degli up tempo che prima non si erano sentiti non mi sembra giustifichi l'utilizzo del termine "innovazione" (è forse "Master Of Puppets" innovativo per il solo fatto che contiene "The Thing That Should Not Be"? Naaah... ).

Detto questo, io sono piuttosto convinto che con il prossimo album si ritornerà a sonorità in stile "Dreaming Neon Black" o addirittura "In Memory" (che magari si sono sentite già in quest'album - leggasi pre-chorus di "Medicated Nation" ), chiaroscuri elettro-acustici e tanto, tanto, tanto melodiare malato e depresso. Ora che Warrel Dane si è ripreso indietro la sua magnifica voce in tutto il suo splendore secondo me i nostri potrebbero nuovamente intraprendere sentieri simili a quelli di DNB, sentieri dove l'interpretazione canora fà il bello e il brutto tempo nel creare il mood del disco.

Ah, una domandina a parte: voi preferite la produzione e il mixaggio made Andy Sneap oppure quello dei primi 3 dischi+mini curato da Neil Kernon?

 

Sono sostanzialmente d'accordo con quanto dici. Non credo proprio che cambieranno di colpo rotta, anche perchè non sono mai stati una band sperimentale e mai hanno avuto l'obbiettivo di inventare qualcosa di nuovo. Hanno sempre e solo suonato heavy metal come piace a loro e non smetteranno adesso di farlo. Senza dubbio però ogni disco ha proposto qualcosa di nuovo, basta pensare all'evoluzione che hanno avuto da Dreaming Neon Black a Enemies Of Reality con tre dischi molto diversi l'uno dall'latro. TGE se ha un difetto è proprio il fatto di non avere un'identità ben definita e caratterizzante come i suoi predecessori. DNB è caratterizzato da quei chiaro-scuri elettro-acustici e dal drammatico concept interpretato da Dane, DHIADW è più melodico e "romantico" se vogliamo, emozionale ma nuovo anche per via delle 7 corde. EOR, seppur non all'altezza dei precedenti, è comunque un disco peculiare nella sua violenza senza compromessi. TGE è invece, come ho detto, un riassunto di tutto quello che hanno detto fino ad oggi, 11 canzoni in pieno stile Nevermore che hanno sì molte cose da dire, ma risultano slegate tra loro. L'album quindi non è un blocco unico come DNB per esempio, ma una raccolta di brani dalla qualità altalenante, forse perchè per la prima volta hanno contribuito anche Sheppard e Smyth. Non fraintendetemi, adoro TGE, ma non ha un'identità propria come i precedenti. Allora mi chiedo, proseguiranno componendo canzoni in questo modo o vorranno dare un indirizzo preciso alla loro musica? Io gradirei molto un nuovo disco molto incentrato sulle vocals di Dane, come lo furono DNB e DHIAW, magari un album più emozionale, o un altro concept addirittura. Oppure sarebbe interessante se proseguissero sulla scia spiazzante e malata di The Psalm Of Lydia... Non so, aspetto che mi stupiscano, ma probabilmente un nuovo CD del tipo di This Godless Endeavor non mi esalterebbe più.

 

Andy Sneap è forse il miglior produttore metal in circolazione e il suo lavoro su DHIADW è semplicemente perfetto. Ma anche Kernon non è da meno, ha prodotto un gran numero di artisti e ha anche maggior esperienza di Sneap. Se prendiamo l'esordio non è secondo me paragonabile a quello che ha realizzato il collega inglese, ma già con The Politics Of Ecstasy è un altra storia. Dreaming Neon Black poi è l'apice, produzione pulitissima, chitarre potenti come mai (i bassi pulsano che è una meraviglia) e soprattutto il basso di Sheppard valorizzato al meglio. Il muro sonoro è impressionante, basta ascoltare l'attacco del ritornello della title-track, quando si passa dalle chitarre acustiche alle distorte... E' una produzione molto differente da quella di Sneap, più raffinata per certi versi, più varia e sfaccettata. La qualità media dei lavori di Andy d'altra parte è altissima, ma effettivamente, come qualcun'altro in passato mi faceva notare, finisce per essere troppo standardizzata. Qualche trovata è davvero fantastica, per esempio l'effetto "vecchio giradischi" all'inizio di Dead Heart In A Dead World o sempre nella stessa il crescendo di volume dopo il primo ritornello. Insomma, non saprei, sono i migliori sulla piazza ed entrambi hanno i loro punti a favore. La produzione di DNB è quella che preferiscon ma se devo fare una media dico Sneap.

 

Io invece preferisco di gran lunga Neil Kernon per due semplici motivi:

1. a differenza di Sneap, come dicevi benissimo tu, Kernon riesce sempre a dare un che di personale ad ogni prodotto su cui mette le mani. I suoni poi li bilancia in maniera splendida, DNB è a mio avviso l'album con il miglior suono di sempre in ambito metal. Su "The Politics Of Ecstasy" sono meno d'accordo, l'album ha a mio avviso un mixaggio un pelino troppo scarno per il muro di suono che i Nevermore riescono a sviluppare, preferisco a questo di gran lunga l'equilibrio sonoro dell'album omonimo, soprattutto per la voce, esce fuori splendidamente, anche se forse è un pelo troppo "sopra" gli altri strumenti come volume.

2. non dimentichiamoci che sia Sneap che Kernon, oltre che preoccuparsi del mixaggio, sono pure produttori: questo semplicemente vuol dire che, volenti o nolenti, influiscono in maniera sostanziale sullo sviluppo degli album che curano, suggerendo piccole o grandi modifiche alla struttura dei pezzi, alle melodie e quant'altro. Ovvio poi che anche la band ha il suo peso, ci mancherebbe, le canzoni in fondo le scrivono i musicisti, però bisogna pure pensare che nel 1999 i Nevermore erano ancora un gruppo parecchio di nicchia e che invece Kernon aveva già prodotto, ad esempio, i Queensryche, per citare i primi che mi vengono in mente: va quindi da se che il produttore in questione abbia sicuramente influito e parecchio su DNB con i suoi consigli personali e che la band abbia per certi versi "obbedito" tranquillamente a quanto gli veniva consigliato. Ora, se il risultato è questo, considerato pure il fantastico album precedente e pure l'incredibile mini, io spero pesantemente che Kernon ritorni a produrre un album per i Nevermore, anche se mi rendo conto per primo che la cosa è praticamente impossibile.

Ad ogni modo, con Kernon o con Sneap, gli album dei Nevermore sfoderano un sound sempre un punto sopra rispetto alla media degli altri gruppi, su questo credo non si possa discutere.

 

io credo tenteranno la carta melodica alla Dead heart....in molti hanno notato che Godless recuperava certe sonorità alla Politics o alla Neon Black,ora come ora una scelta del genere sarebbe razionale, un album nel loro stile ma + melodico ed accessibile.


per i produttori io preferisco Sneap, Kernon l'ho sempre trovato freddo e col tempo il suono risente del tempo, anche se hanno caratteristiche simili, amano lavorare con bands di generi diversi e sono...dei scassa balle

 

Se devo essere sincero io in TGE sento pochino pochino di TPOE, a parte il caso lampante di "The Psalm Of Lydia" che a livello di sonorità sembra davvero uscire dalle session di quest'ultimo. A meno che non intendessi dire che per certi versi con l'ultimo album hanno ripreso quel tecnicismo cristallino ma essenziale espresso su "The Politics Of Ecstasy", in tal caso direi che sono fondamentalmente d'accordo con te.

(so di non aver aggiunto poi granchè alla discussione, però un topic del genere andava uppato, per me era un obbligo morale... :smile

 

io dai nevermore non mi aspetto evoluzione..o grossi cambiamenti stilistici...io spero proseguano sulla scia di this godless endeavoir..senza autoclonarsi ovviamente..magari con qualche tocco in più di quelle atmosfere malsane e distorte che aleggiavano in dreaming neon black..che sto ascoltando ora...I feel so holloooooooooowww

 

Poco da fare, quell'album è nel cuore di tutti, DNB è un po' il "Reign In Blood" dei Nevermore, solo che l'unica differenza dalle produzioni di Araya e Co. è una maggiore continuità stilistica ed un centro ad ogni album...

 

Si intendevo un certo tecnicismo, però nn sono fra quelli che ci hanno visto un TPOE 2...anzi io lo sento come una via di mezzo fra Politics e DNB

 

Io invece lo sento come qualcosa di nuovo, legato in qualche modo ai lavori del passato (tutti!!!), ma fresco e spontaneo nello stesso tempo... sarò di parte ma credo che al momento nessuno regga il confronto con loro, ad ogni album ci regalano qualcosa di nuovo e aggiungono qualcosa all'ormai inconfondibile sound Nevermore!!!

 

Con quel nome lì?!? Ma va là!! :grin:
Comunque siamo in due ad essere di parte..

 

i nevermore al gods andrete a vederli in ogni caso, oppure aspettate di vedere in che giornata suoneranno? se mettono insieme opeth e nevermore penso proprio di andarci, al diavolo gli headliner