Tool

Io sinceramente continuo a sperare che non ci sia nessuno ad aprire il concerto... Poi, a voler essere obiettivi, i Lacuna Coil non mi sembrano per niente il gruppo giusto per fare da opener ai Tool, le due band non hanno niente in comune: non lo stile musicale, non il pubblico, non l'attitudine, niente di niente.
Ma comunque, a volersela proprio dire tutta, macchemmenefregadichiapreilconcerto?!?
Finalmente il momento è arrivato, gli ultimi giorni incominciavano a diventarmi un pochino pesanti, questo benedetto 19 Giugno sembrava non voler arrivare mai. Ma alla fine è arrivato, cacchio se è arrivato. Ancora una 20ina d'ore e sarò la persona più felice sulla faccia della terra, non vedo l'ora!

P.S. non pogatemi addosso, non potrei sopportarlo stasera...

 

sul corriere milano di oggi diceva che i lacuna coil saranno alla fnac di via torino per le 18.00.
di solito chi fa così poi si esibisce in concerto...poi boh.

 

Ragazzi volgio assolutamente sapere la scaletta dei tool fatta a Roma!!!

 

Tornato ... Dal vivo l'impatto è devastante, le canzoni rendono di brutto... maynard ha costantemente dato le spalle al pubblico e non si è mosso più di tanto, ma a quanto ne so fa sempre così e comunque a me la cosa non ha dato fastidio, anche perchè la voce c'era tutta... anche gli altri grandi, Carey in particolare O_o ... insomma, dal punto di vista esecutivo sono stati impeccabili... per me è stato un vero e proprio trip, anche grazie alle immagini trasmesse dagli schermi...
Per quanto riguarda la scaletta, ovviamente ci sono state defezioni dolorose, ma facendo un paio di conti dopo il concerto ho realizzato che per tutte le canzoni che volevo sentire avrebbero suonato quattro ore se non di più , grande rammarico comunque per la mancanza di Wings for Marie/10000 Days...
ecco la scaletta, se li vedrete nei prossimi giorni attenti agli spoiler:


--------------------SPOILER ---------------------------------------

Lost Keys / Rosetta Stoned
Stinkfist
The Pot
46&2
Jambi
Schism
Right in Two
Sober
Lateralus
Vicarious
Aenema

------------------FINE SPOILER--------------------------------

 

che concerto :o non ho capito perchè maynard sia stato tutto il tempo girato, avevo visto parecchi video loro e mi sembrava cantasse normalmente come tutti.. vabbè a parte questa cosa un pò fastidiosa, per il resto è stato tutto bellissimo.. come ha detto overactive il misto musica+immagini è un vero trip.
e ieri sera ho avuto la conferma che 10000days è un gran disco, essendosi confermato pienamente live.. e nel finale hanno fatto aenima :Q__. goduria.

 

a roma suonano domani

 

col senno di poi, forse ho capito... dopo Rosetta Stoned Maynard ha chiesto al pubblico di fare subito tutte le foto che volevano e poi di spegnere i flash, visto che veniva abbagliato costantemente (o almeno ho capito così :\)... invece il solito pubblico italiano lo ha bombardato di flash per tutto il concerto, e Maynard si sarà scazzato non poco... infatti sul finale ci ha salutato con un bel dito medio ...
Comunque a parte la storia dei flash, bel pubblico di merda ieri sera ...

 

TOOL report

Chi viene con me a Bologna giovedì?
Cinque lunghissimi anni: questo il tempo durante il quale tanti hanno atteso con pazienza e devozione una nuova calata italica dei Tool. Finalmente in questo Giugno 2006 i quattro grandi musicisti si sono materializzati in quel del Forum di Assago, che, nonostante il tour prosegua anche a Roma e Bologna, ha avuto una buona affluenza, sulle 7000 unità circa (tra cui anche due simpatiche ragazze di nome Silvia e Manuela: grazie ancora per il biglietto e la compagnia!).
Nessun supporter presente (nonostante le voci ricorrenti volessero prima gli Isis, poi gli Jesu e quindi i Lacuna Coil) e un palco dalle dimensioni piuttosto ridotte, molto intimo: sullo sfondo svettano quattro grandi schermi separati da altrettante colonne di fari e di fronte a ciascuno si posizionano, sui due lati, Adam e Justin mentre al centro, ognuno sul proprio palchetto, Maynard e - con la sua canotta di Bryant - Danny. Semplicemente fantastici i visuals che accompagneranno ogni singolo istante dello show, sia con i video ufficiali che con altri appositamente ideati a base di fiamme, visi, pulsazioni colorate e strane simbologie: tutti probabilmente opera dello stesso Adam, mago delle grafiche e degli effetti speciali.
Dopo l'avviso registrato che ricorda il divieto di scattare fotografie ( i flash disturbano effettivamente lo show), nel giro di venti minuti si spengono le luci e quattro macchine da fumo poste agli angoli del palco sprigionano nuvole che raggiungono il soffito del palazzetto; si ascoltano intanto più che volentieri i Meshuggah, seguiti da una strana musica elettronica che molto probabilmente viene dalla mente di Danny, grande sperimentatore sonoro. Quando alle 21:20 giunge il momento atteso, le urla si alzano un pò da ovunque e Justin posa finalmente i piedi sulle assi del palco, sprigionando dal suo basso il feedback di Lost Keys (Blame Hoffman): sarà un'occasione di costante sorpresa osservare di quante parti strumentali sia responsabile il bassista, la cui gamma di soluzioni sonore sembra senza fine; Adam intanto tesse con perizia il suo arpeggio finchè anche il batterista fa il suo ingresso manipolando alcune valvole poste ai lati del suo originalissimo drum kit. Maynard sale sulla sua postazione per "Rosetta Stoned" all'improvviso - a torso nudo e con il cappello da cow-boy, cantando in una specie di megafono effettato che non rende assolutamente come nella registrazione: poco importa però, i volumi sono altissimi, prossimi alla saturazione - ma non saturi, e l'equalizzazione ottima, così che il pezzo si lascia seguire con la dovuta partecipazione ed attenzione; il frontman oltretutto non lesina la riproposizione delle urla più difficili presenti nella composizione.
Ho sempre apprezzato la sua scelta di non occupare il centro del palco, che oltre a mostrare una probabile timidezza e grande rispetto per i compagni, contribuisce alla creazione di una geometria visiva importante per l'esito dell'esibizione: se poi ha cantato - eseguendo le sue mosse caratteristiche - girato di spalle praticamente sempre, quello fa parte del suo modo di essere creativo, anche se in questa scelta gioca sicuramente un ruolo importante il costante assillo dei flash, che lui sembra soffrire particolarmente (e infatti al termine di "Rosetta" invita a scattare tutte le foto e a posare poi macchine e telefonini, che tra l'altro sarà l'unico momento in cui parlerà ai presenti).
Strana canzone (15 minuti) per cominciare un concerto, ma che i Tool non siano normali lo si sa ormai da un pezzo. Si torna sulla terra quindi con una "Stinkfist" decisamente appesantita e nelle prime file si scatena un pandemonio: prima della fine i quattro trovano anche modo di inserire un interessante break progressivo ma potente, che provoca grande attesa per il finale, su cui arriva la prima profonda goduria della serata.
Dall'alto della sua posizione MJK intona "The Pot" ma solo per un attimo, viene sovrastato infatti dalla voce del pubblico e si ferma, riprende il secondo verso e viene quindi aiutato dalle magiche dita del bassista: grande, grandissima resa live per questo pezzo, ma era più che prevedibile. Il rumore bianco di "Useful Idiot" invade il Forum prima che "Forty Six & Two" aizzi gli astanti al canto: è su questo brano che si nota maggiormente la diversità del live rispetto al disco per le Tool song, tutto è infatti più alto, più distorto, più dannatamente heavy, e se da un lato è un peccato perchè la lacrimuccia che era lì in attesa non riesce proprio a scendere, dall'altro è un grande piacere distruggersi i timpani pensando che tanto la commozione è arrivata e arriverà ogni volta che un loro disco fa capolino nello stereo; semplicemente meraviglioso il delirio ritmico conclusivo dove non si possono staccare gli occhi dalla batteria e dal mostro che ci sta dietro, che pesta manco stesse suonando death metal, spargendo sudore a profusione.
Si torna di nuovo all'ultima fatica "10.000 Days" con "Jambi", dove Adam si prende le luci della ribalta con l'assolo a modulazione vocale, eseguito alla perfezione mentre il Mainardo esalta con il suo"Wishin' away". Arriva anche il momento del singolone "Schism", il brano - credo - che molti bassisti vorrebbero essere in grado di suonare visto quello che combina Justin: è lui l'unico responsabile della riuscita del pezzo che, accompagnato dal bellissimo video, riesce a stordire e ad emozionare non poco, specie quando sul grande finale musica e video sbocciano come enormi fiori traboccanti emozione.
Sorpresina in arrivo con "Right in Two" - di cui sinceramente non mi aspettavo la riproposizione - che tra la melodia iniziale e il greve riffone conclusivo colpisce come forse nessun pezzo aveva fatto finora, incrementando allo spasmo la corda della tensione cardiaca, con Carey ancora protagonista grazie ai suoi ipnotici patterns dispari di percussioni.
Il punto più alto della performance arriva solo ora e, non essendo uno di quei nostalgici che "Ah, i primi dischi!", non pensavo di arrivare a questa conclusione: devo però ammetterlo, sentire dopo una breve intro il giro di basso di "Sober" è stato come accendere tutte le lucine del cervello ed entrare in uno stato estatico, facendo dentro e fuori dal video con la mente, saltando e gridando assieme ad un fantastico Maynard il "Jesus won't you fucking whistle".
Estasi completata poi dall'esecuzione della strepitosa "Lateralus": visuals eccelsi che seguono i versi di Maynard (bianco e nero, rosso e giallo) con strane simbologie e ridondanti cromatismi; riuscita perfetta grazie alla geometrica perizia di tutti e quattro gli Utensili che, finito il pezzo, invece di uscire come fanno tutti (appunto!) si allontano dai loro strumenti e si riuniscono seduti per due chiacchere (mi ricordo un paio di errorini di Adam, ed è di quelli che in tutta probabilità il chitarrista discorre con Justin) vicino alla postazione del cantante, godendosi cori, applausi e urla tributatigli. Quando ritengono di averne abbastanza si rimettono a suonare ed ecco che "Vicarious" viene sparata con tutta la sua potenza dagli amplificatori, seguita a ruota da un piccolo saluto - "Bye, Bye" - e dall'affannoso "eh!eh!eh!" di Aenema, che chiude il set in un tripudio di miccette (per dirla con Elio) facendoci toccare di nuovo il cielo con l'incazzato e commovente" Learn to swim". E mentre il frontman si allontana saltellando e mostrando i due medi, gli altri si fermano qualche momento per salutare come si deve: la malcelata commozione che emerge dagli occhi di Adam è almeno pari alla nostra, che dopo aver atteso questo momento per secoli lo abbiamo sentito sfuggirci tra le mani in un respiro, e ci muoviamo solo perchè la sete ci muove istintivamente verso il rubinetto più vicino.
Peccato per la durata: un'ora e tre quarti, che poteva essere tranquillamente allungata almeno da una "Parabol/a", "Prison Sex" e - anche a scapito di un altro degli ultimi pezzi (eseguiti praticamente tutti) - "Wings for Marie": bisognerebbe ricordare a questi losangelini che i gruppi rock più evoluti devono suonare due ore e mezza!
Cos'altro dire: non li conoscete? Non vi piacciono? Non li volete conoscere? Peggio per voi: perchè se li scoprirete tra un mese poi dovrete aspettare tanti anni per vederveli e il vostro cuore sarà messo a rischio dallo sfogo di tanta attesa in un soffio.
Chi viene con me a Bologna giovedì?

Luca Marini

 

Grazie per la trcklist e i commenti!
Ma di foto non ne esiste traccia?

 

Sono passati due giorni ma non mi sono ancora ripreso: è passato il male al collo, sono passate le botte alla schiena rimediate grazie a quel simpaticone che mi è venuto addosso durante "Aenima" (dedico una grossa mole di dito medio a te e al tuo maledetto pogo, mi auguro che prima o poi ti capiti di inciampare in mezzo alla calca e di essere di persona lì nei paraggi, caro sconosciuto...), il mio orecchio destro ha finalmente deciso di tornare a sentire ma io non mi sono ancora ripreso.
Chi ha postato prima di me ha già detto tutto (scaletta, impatto scenico e visivo, qualche piccola lacuna nella setlist, etc etc... -la "lacuna" dei Lacuna invece è stata da me molto gradita...), non c'è niente da aggiungere. O meglio non ci sarebbe: perchè se solo riuscissi a spiegare cos'ho provato durante quella sacra ora e tre quarti penso potrei riempire pagine intere.
Ho praticamente visto dal vivo tutti i gruppi che più amo, mi sono sempre emozionato tantissimo a guardare e a godere dei miei artisti preferiti in sede live, ma questa volta è stato qualcosa di completamente diverso, non una semplce esibizione, ma qualcosa di più, un'esperienza: a molti potrà sembrare un'esagerazione, ma chi era lì presente sa benissimo che non lo è.
Spero solo, essendo impossibilitato ad andare a Roma e a Bologna, che questa volta i Tool facciano un'eccezione, che non mi facciano aspettare 5 anni per poter di nuovo vivere quello che ho vissuto, solo il pensiero mi deprime.

Non so che altro dire, continuo a pensare a quello che ho visto due giorni fà e non riesco a farmi andare via dalla faccia questo sorriso ebete che mi si è stampato addosso da lunedì sera. Perchè sono conscio del fatto che ho vissuto qualcosa di incredibile e che quello che ho provato durante gli ultimi 3 minuti di "Lateralus" non ha e non avrà mai pari all'interno del mio percorso musicale, di questo ne sono certo e quasi in maniera infantile me ne faccio vanto.
Grazie Tool, davvero di cuore.

 

ragà, prendetela con le molle, ma al Superrock a Lisbona Maynard ha detto al pubblico "See you in the fall"...

 

Beh, a noi c'ha fatto il dito medio, mica male...
A parte gli scherzi, per me sarebbe un sogno, andrei subito a vederli di nuovo, di corsa. Chissà...

 

Domani sera sono a bologna.
Peccato per Parabola e The grudge...

 

Per essere italiani direi che c'è andata anche troppo bene

eh, pure a me è dispiaciuto... beh, mi è dispiaciuto anche per Prison Sex, Hooker with a Penis, The Patient, Pushit, Ticks and Leeches (anche se questa non la faranno mai ), Wings for Marie e tante altre... in effetti un paio di canzoni in più potevano farle

 

Vi ringrazio per aver postato commenti sul concerto Non sono potuto andare per mancanza di denari, sennò ci avrei fatto un serio pensierino!
Non ho capito la storia del concerto fatto girato di spalle...non vorrete farmi credere che solo qui scattiamo le foto ai concerti (io tra l'altro nn le faccio mai) =)
Per me è il modo di fare di Maynard che lo porta a queste "stranezze" =) Cmq quel che conta alla fine è la musica...e pare che siano rimasti tutti soddisfatti (leggendo anche altre fonti al di fuori di qui)...alla prossima calata italica vedrò di non mancare