Tool

dai su, ditemi com'è quest'album, che sono curiosissimo...

quando esce il dvd degli Arcturus mi faccio un ordine unico e prendo anche questo 10000 Days...

 

ma che genere fanno?perchè a sto punto lo compro il cd,sembrano un gruppo con i contro...

 

lo sono un gruppo con i contro attributi. il genere è impossibile da definire, sono troppo oltre qualsiasi classificazione. prendi qualche loro disco e vedrai quanto sono geniali...

 

Sono uno dei migliori (il migliore?) gruppi in circolazione e fidati che hanno le palle, le contropalle e pure lo propalle.
Però permettimi di dirti una cosa: se cerchi l'immediatezza, la cantabilità e la semplicità di fruizione che trovi negli Ieed Earth o negl'Iron Maiden, beh, ti consiglio di lasciare stare. Se piuttosto cerchi musica emozionale, metal o non metal che sia, suonata con una tecnica sopraffina, con pathos e trasporto, al di là che sia musica veloce, anthemica o quant'altro, se infine cerchi testi criptici, surreali ma comunque quasi sempre profondissimi, beh, non esitare a comprarti qualcosa di loro.
A proposito, se vai sul loro sito puoi ascoltare un sample di una 20 di secondi di ogni canzone che hanno fatto, così magari ti fai un'idea, anche se va detto che i loro pezzi, in media lunghi 7-8 minuti, sono delle piccole suite che vanno ascoltate per intero e senza interruzioni per essere gustate al meglio.
Nel caso in cui ti piacciano e voglia comprare qualche loro CD fatti sentire che ti diamo una mano noi.

 

I Tool sono un buon ascolto, te li consiglio. Il genere? Non è facile da definire: a grandi linee credo si possa dire alternative-metal/progressive-metal, ma le influenze e le sfumature sono disparate dall'hard-rock all'hardcore, dal grunge allo speed metal, dal progressive al post-rock...
Prova con Undertow.

 

non ho problemi ad ascoltare roba complessa,anzi,dura di più...
penso di iniziare con l'ultimo,già che l'ho visto in giro...

 

Darkest l'hai ascoltato? dai dimmi qualcosa...

 

Certo, l'ho sentito esattamente due volte, ma è troppo presto per fare commenti, non voglio e non me la sento. Ma, per non scontentarti, caro Zoidberg88, trascrivo qualche impressione e sensazione (non proprio commenti quindi...)
1. è un album tremendamente complesso, vario, eterogeneo ma soprattutto razionalmente folle, si sente in alcuni punti l'influenza meshugghiana di cui si era parlato, sicuramente a livello chitarristico almeno;
2. le canzoni "reali" dell'album sono 8, le rimanenti tre consistono in:
* un pellerossa che fà qualche vocalizzo nella sua lingua ("Lipan Conjuring")
* un dialogo fra un dottore e un'infermiera su una paziente appena arrivato in ospedale, paziente che presenta strani sintomi ("Lost Keys (Blame Hofmann)": gli strani sintomi dovrebbero essere verosimilmente quelli dovuti all'assunzione di LSD, visto che Hofmann è stato il primo a sintetizzare quel tipo di droga);
* una serie di rumori che, a dire il vero, mi hanno angosciato non poco ("Viginti Tres", ultima canzone dell'album);
3. varie canzoni sembrano andare a coppia, un po' come succede in "Lateralus" con "Parabol(a)", nello specifico "Wings For Marie (pt 1)" - "10000 Days" (pezzi che raccontano della morte della madre del cantante), "Lost Keys (Blame Hofmann)" - "Rosetta Stoned" (in quanto la seconda di queste sembra essere davvero a livello testuale un viaggio causato da allucinogeni, con una serie di flussi di coscienza a dir poco deliziosi) e infine "Intension" - "Right In Two" (nella seconda ci sono richiami testuali alla prima);
4. tutto l'album sembra essere permeato, in un modo o nell'altro, della tragedia che ha colpito Maynard nel 2003 quando sua madre è morta; a dire il vero, cosa che mi ha stupito parecchio, sembra quasi che proprio il cantante abbia fatto marcia indietro e si sia convertito religiosamente parlando, in quanto in svariati testi appare la figura divina, ma, a differenza di quanto successo almeno fino ad "Aenima", è connotata in maniera neutra o addirittura positiva (chi ha letto invece i testi di "Sober" e "Eulogy" si sarebbe aspettato ben altro, per inciso...);
5. il disco ha una produzione MI-CI-DIA-LE, ha un suono che definire fantastico è poco, la batteria soprattutto, che nelle precedenti uscite aveva un sound che non mi convinceva al 100%, questa volta mi strappa un bel 10 e lode.

Per il momento mi fermo quì, quando l'avrò sentito un po' di più sicuramente posterò dell'altro... Ah, Zoidberg88, visto che se non ricordo male sei un batterista, sappi che in generale Carey questa volta è un pochino meno presente, un po' più essenziale diciamo, ma ti assicuro che, quando necessario, parte con qualche numeretto da sbavarci dietro... Non rimarrai deluso da quel punto di vista, ci scommetto...

 

Beh, allora in tal caso ti consiglieri di partire con "Lateralus" più che con l'ultimo, se il disco in questione ti rapirà com'è successo al sottoscritto allora ti consiglio di passare all'ultimo, perchè, da quel poco che ho potuto capire con soli due ascolti alle spalle, "10000 Days" è davvero difficile da assimilare ed è un album che secondo me piacerà solo ai fan dei Tool, mentre il suo predecessore ("Lateralus" appunto) ha sicuramente più punti di contatto con altre realtà musicali ed è di più semplice comprensione/assimilazione.
Altrimenti, se vuoi sentire il lato duro e comunque complesso dei Tool, prova con "Aenima", altra perla musicale di rara fattura.

 

ho capito, lo so che non si può parlare di un album dei Tool in modo approfondito dopo un paio di ascolti, ma era questo che volevo, le prime sensazioni.

oh, mi hai messo proprio l'acquolina in bocca. dannazione! lo voglio!

grazie comunque della spiegazione.

p.s. si, io sono batterista e Danny Carey è un mostro, non mi deluderà mai...

ah, i Tool...

 

Diciamo che è un pelo esagerato.

L' album l'ho ascoltato (poco ancora). C'è qualcosa che non mi soddisfa, ma non riesco ancora a definirla. Cominciò con il dire che i fillers (che pure ci son sempre stati negli album dei Tool) stanno cominciando a prendere troppo spazio...
La produzione è ottima. Il suono di batteria è speciale: in qualche modo valorizza ancora di più le dinamiche di Carey (che sono il suo pezzo forte).

 

ti leggo solo ora e ad acquisto già fattp di 10000 days(copertina da )e sto ascoltando giusto adesso la prima...come sound credo si aggradi ai miei gusti,poi vedremo...

 

Partendo ovviamente dal fatto che nel bene o nel male si tratta di gusti personali, ti va di darmi il nome di 3 gruppi che tu ritieni migliori dei Tool con relative motivazioni? Magari salta fuori qualche band eccezionale che non conosco e che potrei fare mia, magari viene fuori che abbiamo solo gusti diversi.

Oddio, secondo me invece è proprio il contrario, ci sono solo 2 filler questa volta, "Lipan Conjuring" e "Lost Keys (Blame Hofmann)" (dovrebbero essere 5 minuti in tutto sui 76 di durata dell'album intero), da questo punto di vista i Tool sono nettamente migliorati rispetto ad una volta, se pensi ad "Aenima" ti accorgi che ce ne sono ben 6 su 15 canzoni...

 

scusate la mia ignoranza, ma che sono sti filler di cui sento sempre parlare??

 

Sei troppo fan.

Il disco si chiude male con un filler che è Viginti Tres (non puoi dare un senso, per quanto tu possa essere buono con la band, a dei rumori campionati di quasi 5 min.). E poi ci sono 2 pezzi, cioè Intension e Wings For Marie pt1 che pur non essendo dei filler duri e puri sono sterili e ripetitivi compositivamente, brani piatti di cui negli altri albums non c'era traccia.

Riguardo band migliori non vale la pena neanche di parlarne. Però, fidati, l' underground è pieno di band straordinarie (l' ultima, i Linear Sphere, l' ho scoperta un paio di mesi fa). Questa è una ricerca senza fine che certo non si ferma ai Tool.