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Songwriting

Discussione in 'Musicisti' iniziata da Dustx85, 20 Giugno 2018.

  1. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    20 Giugno 2018

    Ciao a tutti, apro questo topic per sapere se vi dilettane a scrivere canzoni e se si qual é il vostro processo compositivo.
    Io ho provato ma mi sento abbastanza negato, soprattutto (o meglio dire anche) nella stesura dei testi.
    Probabilmente ho molti preconcetti riguardo al songwriting ovvero penso che chi scrive canzoni debba sempre puntare ad ottenere un "prodotto" quanto piú "originale" e personale possibile.
    É anche per questo che molta musica di oggi non mi smuove piú di tanto perché mi sembra tutto un riciclo di quello che c'é giá stato.
    La mia idea, anche in ambito metal, é che di base ci sia un'idea di canzone al di lá dei riff (che spesso sono ripetitivi), che si possa sviluppare anche con accordi basilari e semplici. Per esempio amo gli ultimi lavori dei Carcass (hearwork e swansong) che in primo piano mettono le canzoni e i riff rivestono un ruolo in qualche modo secondario. Poi ci sono i testi che, al di la della tematica, devono riuscire a dire o raccontate qualcosa.
    Per esempio amo la scrittura di Hansi Kursh dei Blind Guardian che riesce (o riusciva) a raccontare storie fantasy con un ottimo gusto per la melodia, oppure testi poetici come Black dei Pearl Jam.
    Insomma queste sono alcune delle mie idee e mi piacerebbe confrontarmi con voi.
     
    #1
  2. Il Luppoooo

    Il Luppoooo
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    Piglia schiaffone su chiappa

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    22 Giugno 2018

    Questo è sacrosanto e ormai è diventato un problema enorme nella scena. Una frazione enorme dei gruppi metal che girano adesso sono inutili.

    In ogni caso l'argomento è enorme, complicato e tocca punti molto personali. Io ormai compongo da 12 anni ma a basso ritmo. Col mio gruppo ho fatto un paio di EP casarecci prima di uscire col primo vero album 4 anni fa. Adesso è in produzione il secondo, tutto già scritto da più di 2 anni, ma sta passando attraverso una serie di casini inimmaginabili che ci mettevo di meno a partorire un branco di elefanti.

    Personalmente, oltre ad avere sempre un occhio per l'originalità, prediligo roba complicata e/o pazzoide.
     
    #2
  3. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    22 Giugno 2018

    Tipo Frank Zappa?
     
    #3
  4. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    23 Giugno 2018

    Il problema penso sia molteplice.
    1. Gli appassionati che diventano musicisti e vogliono suonare come "tizio"
    2. Le case discografiche che pubblicano dischi che suonano eattamente come "tizio" perché tira.
    3. Gli appassionati di un genere che comprano e ascoltano musica esclusivamente della loro comfort zone.
    4. (Che potrebbe cozzare col 2) La possibilitá al giorno d'oggi di pubblicare un disco a "bassissimo" costo con la controindicazione che nessuno supervisiona la qualitá del prodotto. E parallelamente quando un gruppo diventa "grande" e riesce ad acquistare autonomia sembra che nessuno riesca a dirgli che potrebbero fare di meglio.

    Ovviamente nel bene e nel male parlo sia di gruppi che adoro sia di gruppi che non riesco ad ascoltare.
    Per esempio da ragazzo pensavo mi piacesse il power ma in realtá mi piacevano solamente Blind Guardian (sia per le influenze thrash del primo periodo sia nel "power prog pomposo" da IFTOS fino a ANATO, i dischi dopo non mi prendono), Helloween (per la componente allegra, per il basso atipico nel genere e per le composizioni incredibili) e gli Angra (nonostante forti richiami agli Helloween hanno sviluppato una loro formula e penso che siano ampiamente sottovalutati anche in ambito non metal, almeno nel periodo Matos), mi spiaciucchiavano gli Stratovarius (troppa doppia cassa a manetta ma trovavo comunque interessante e personale la loro proposta). Invece dai Rhapsody, Domine, Kamelot, Sonata Artica in poi non ho trovato niente che mi comunicasse qualcosa. Forse qualcosina dei Nightwish e delle band non di stampo power europeo (Savatage).
    Per l'Heavy classico penso che i Maiden abbiano forgiato il loro sound che ha spiccato sopra tutti e abbiano scritto grandissime canzoni.
    E potrei andare avanti ma il succo é che il genere spesso é relativo e la qualitá delle composizioni parla sia che la tua band si chiami Death, Iron Maiden, Blind Guardian, Opeth o Pantera
     
    #4
  5. ReignInBlood_1986

    ReignInBlood_1986
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    De la Coronilla y Azevedo

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    23 Giugno 2018

    Volevo aprirlo anni fa un topic su questo argomento, ma ci avrebbero scritto due o tre persone e quindi ho lasciato stare
     
    #5
  6. Vince Summers

    Vince Summers
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    23 Giugno 2018

    Una cosa che ho notato in diverse band emergenti è che non c'è più fantasia. Prendiamo l'AOR. Il genere è quello, si sa, ma a volte basta un niente per rendere più originale o almeno fantasiosa la proposta. Eppure senti i pezzi e sono tutti fatti con lo stampino: strofa/ritornello/strofa/ritornello/assolo/pausa/ritornello. Praticamente dopo l'assolo puoi tranquillamente passare alla canzone successiva, perché tanto hai già sentito tutto del pezzo. Questo mi fa indiavolare, perché basterebbe uno stacco diverso, un bridge, una modulazione, una parte solo batteria e voce per rendere il pezzo più variegato e interessante fino alla fine. In questo erano maestri i Bon Jovi, ma non bisogna essere necessariamente ai loro livelli per scrivere in maniera "fantasiosa", basta un nulla.
    Ho fatto l'esempio dell'AOR odierno perché è un genere che è tornato di "moda", ma questo vale per tutti i generi.
    Prendete i Blind Guardian, che hanno sempre prediletto una struttura dei pezzi molto variegata, con assoli che partono quando meno te lo aspetti e strofe diverse l'una dall'altra. E infatti piacevano anche ai black metaller.
    Ecco, per me oggi come oggi manca un po' di fantasia a livello di struttura del brano, e una banalità sconcertante anche nella scelta delle melodie.
    Per quanto mi riguarda, scrivo senza pensarci troppo e senza pormi troppi limiti, cercando di rendere la proposta orecchiabile ma non per questo scontata.
    I testi variano a seconda del progetto.. per il mio gruppo principale, in cui facciamo heavy rock anni 80, riempio i testi di doppi sensi ma in maniera intelligente (alla Paul Stanley), senza essere mai esplicito ma facendo intendere a chi ha orecchie per intendere :D
     
    #6
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  7. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    23 Giugno 2018

    Ora siamo in quattro a ballare l'hully gully
     
    #7
  8. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    23 Giugno 2018

    Vince, non sapevo che avessi una band! E soprattutto non sapevo che scrivessi liriche alla Bon Scott!
     
    #8
  9. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    Cialtrone

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    23 Giugno 2018

    Di quelli ce ne sono troppi. Un mucchio di gente si lamenta dell'offerta e della concorrenza eccessive però poi se le chiedi di rinunciare per prima, di tirarsi fuori visto che emergere è quasi impossibile, non ne vogliono sapere.
    La motivazione? Quello che non sa suonare e scrivere canzoni è sempre un altro. Si facessero da parte loro.

    Da ascoltatore "puro" (nel senso che non ho e non ho mai avuto una band) dico che c'è un'attenzione eccessiva nei confronti della tecnica strumentale, roba che peraltro notano solo i fighetti dello strumento, quelli pronti a puntare l'indice non appena uno sbaglia una nota sul palco. Come se al fan della buona musica interessasse davvero, una nota sbagliata in più o in meno.
    Si è passati dal "voler suonare bene" al "voler suonare perfettamente e/o meglio degli altri", una rincorsa che crea per forza di cose invidie e malintesi. Oggi come oggi questo atteggiamento crea addirittura parametri sbagliatissimi per cui perfino un Hendrix viene considerato mediocre (non superato: mediocre). Di contestualizzare e storicizzare non son capaci, tutti 'sti fenomeni da YouTube, sempre impegnati a far vedere quanto sono veloci e come riescono a replicare - se non addirittura migliorare! - le composizioni altrui.

    E così arriviamo al nocciolo della questione: quelle composizioni sono state create da altri. Scrivere una bella canzone, di qualunque genere, costituisce la vera sfida ed è roba per pochi. Io ho gusti abbastanza ampi, pur muovendosi soprattutto in ambito rock, e di belle canzoni ne scovo sempre ma c'è anche tanta piattezza. Mi piacciono i brani ignoranti ma - pur restando nei margini del genere di competenza - occorre anche saper variare un minimo le strutture.
    Belle parole associate a belle note costituiscono il quid in più. Non sono strettamente necessarie in ambito rock però possono fare la differenza. Dipende anche dal target di riferimento. Voglio dire, se i Metal Church avessero scritto una canzone che inizia con la frase "Polly wants a cracker, I think I should get off her first" avrei storto il naso.
     
    #9
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  10. qwerty

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    23 Giugno 2018

    Sono d'accordo con il buon Dwight per quanto riguarda l'ossessiva ricerca della sboronaggine tecnica a tutti i costi. Metto le mani avanti dicendo che io stesso certe volte non resisto, e negli assoli (sono chitarrista) magari la parte veloce o "pirotecnica" (non che io sia Jason Becker, eh) ce la metto, ma comunque ho conosciuto gente proprio ossessionata dal mettersi in mostra, che se ne usciva sempre con "ma dai, abbiamo scritto una canzone tutta in 4/4, almeno una parte col tempo dispari ci vuole!", o magari gente che diceva che Jimmy Page è un chitarrista mediocre perchè live era spesso impreciso... Come no, e The Rain Song (esempio a caso) infatti è una canzone che potrebbe scrivere un qualunque chitarrista mediocre...
    Ora, va bene essere capaci di suonare perfettamente (ci mancherebbe, è quello a cui aspiriamo tutti), però ci sono altri aspetti che vanno considerati.

    Pure io cerco di essere il più originale possibile, ma non è certo facile rendersi conto da soli della bontà dei propri pezzi (sia come persona singola che come gruppo, spesso). Probabilmente scrivo solo merda, ma pazienza, io mi diverto ugualmente :headbang:

    Comunque, parlando del "processo compositivo", il 99,9% delle volte parto dalla musica. A volte mi viene in testa una melodia (rigorosamente nei momenti più sbagliati possibili, tipo mentre sono a letto o a lezione :lookaround:) e appeno prendo la chitarra ci lavoro sopra. Altre volte inizio a scrivere direttamente con la chitarra e l'idea viene mentre suono. Ho notato però che in generale sono troppo prolisso: quando penso "questo pezzo è troppo corto" poi controllo il minutaggio e vedo che dura almeno 5 minuti :lookaround: Esempio: dopo aver giocato a Ocarina Of Time, ricordo che ci scrissi un pezzo che mi venne fuori di 13 minuti :facepalm: però in realtà mi piace ancora :piacesoloatecoglione:
    Poi evito alcuni clichè... per dire, non cerco il "ritornello alla Eagle Fly Free" a tutti i costi, anzi.
    A scrivere i testi sono proprio negato, al massimo le parole per il ritornello e la melodia, ma a gestire le lyrics son bravo solo se si va sul demenziale :lookaround: ho sempre bisogno di qualcun altro che faccia il lavoro sporco.
     
    #10
  11. Dwight Fry

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    23 Giugno 2018

    E' quello cui aspirate voi che suonate ma non quello che cerchiamo noi acquirenti. Noi vogliamo grandi canzoni, come quelle che scriveva Jimmy Page e che nessuno sfigato che si masturba guardando i video dei fenomeni da baraccone su YouTube saprà mai emulare.
    Occhio eh, che di Page tutti gli amanti della buona musica sanno citarti almeno dieci capolavori TOTALI mentre di un fenomeno come Batio nessuno conosce un cazzo di brano. Chissà come mai.
    Forse i Led Zeppelin erano commerciali.
    Menomale che ci siete voi, Qwerty: mele buone. Suonate veloce ma sapete quant'è difficile suonare piano e comporre bene. E davanti all'esigenza di appiccicare parole e note alzate le mani e dite "cazzo, è difficile e io non so farlo".
    Non perdere questa umiltà, è importante.
    @ReignInBlood_1986, voi come eravate messi coi testi?
     
    #11
  12. qwerty

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    23 Giugno 2018

    Naturalmente sono d'accordo, il mio era più un discorso del tipo "visto che ci piace suonare, puntiamo a saperlo fare il meglio possibile". Non obbligatoriamente mettendolo in mostra con virtuosismi random, ma chiaramente, almeno in teoria, più si è "bravi", meglio si suona qualsiasi cosa, che siano le 3 note (bellissime) dell'assolo di Little Wing o anche una geniale idea che la tua mente ha appena concepito.

    Fra l'altro volevo citare Batio per fare il tuo stesso esempio, ma poi ho cambiato idea perchè stavo scrivendo troppo :sisi:

    La ringrazio, mister.
    E i testi sarò sempre lieto di lasciarli ad altri :lookaround:
     
    #12
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  13. ReignInBlood_1986

    ReignInBlood_1986
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    De la Coronilla y Azevedo

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    23 Giugno 2018

    Avevo un gruppo death metal, con gli amici

    Noi lo chiamavamo death metal neoclassico in quanto ci ispiravamo alla vecchia scuola quanto a gente come i Cacophony

    Volevamo scrivere testi interessanti, "impegnati" tanto quanto la musica

    All'epoca io mi cimentavo solo nella composizione di metal estremo e per me in quel macro-àmbito tutto ruotava attorno ai riff di chitarra e ai pattern di batteria da metterci sotto, perché, anche se i testi ci piaceva che fossero di un certo livello, erano comunque growl + screaming, quindi non melodie vocali ma "ritmiche" vocali

    Dei testi ci occupavamo in diversa misura un po' tutti; capitava che ci mettessimo a tavolino in tre o quattro a lavorarci ma principalmente lo facevano il mio amico che cantava e il chitarrista principale, anche se la prima mezza strofa della nostra prima storica canzone (omonima) la partorii io

    Il mio amico che cantava cercava di buttarci dentro anche termini latini o sofisticati o aulici presi dai libri

    Grossomodo dai nostri testi trasparivano sensazioni di angoscia, empasse, dubbio, fine inevitabile, e musica e testi dovevano andare nella stessa direzione (Metal Archives dice "Lyrical themes: Introspective")

    Cercavamo di metterci qualche assonanza o qualche rima, in inglese ovviamente, e tutt'ora penso che quel demo fatto in casa dalla qualità audio orrenda che pubblicammo nel 2011 sia la cosa migliore che io abbia fatto nella mia vita


    Poi abbiamo messo su un gruppo rock; eravamo grezzi e sporchi, ci ispiravamo a mostri sacri come AC/DC, Motörhead, Judas priest, ZZ top, ma i miei preferiti nonché ispirazione/aspirazione massima erano gli Airbourne

    Ci importava zero dell'originalità, volevamo solo divertirci, fare ciò che ci piaceva ed essere tutto ciò che dalle nostre parti non esisteva (tutti fissati con il post rock triste, le frociate e le cover commerciali)

    Componevo quasi tutto io e, approcciandomi seriamente al rock, ho imparato che nella musica hard n heavy la linea vocale viene prima rispetto ai riff di chitarra e ai pattern di batteria da metterci sotto, poiché due o tre riff di chitarra buoni possono diventare la cosa più inutile del mondo se non sono adatti a metterci delle buone linee vocali sopra

    Partivo da un'idea che potesse darmi titolo + ritornello, dato che in ciò che volevo fare io il ritornello efficace orecchiabile e cantabile tipo AC/DC, magari cantato in coro da due o tre voci unite o intrecciate, è la cosa più importante, e da lì sviluppavo tutto il resto

    Parlavamo di cose grezze e terra-terra come fare casino, ubriacarsi, donne, di quanto fossimo palesemente fighi e cazzuti e cose così, ed era veramente divertente, anche perché ognuno di noi aveva un approccio strumentale tipicamente metallaro (con tanti background diversi) e questo ci faceva avere una gran botta

    L'unico testo al quale ho lavorato poco e niente era per una canzone in stile Motörhead dedicata a Lemmy prima che lui morisse, testo scritto dal mio amico chitarrista che, essendo laureato in lingue straniere, ha un vocabolario molto più vasto del mio, e questa canzone è piena di citazioni e richiami a canzoni famose dei Motörhead sia nel testo, appunto, che nella musica
     
    #13
  14. The Dweller

    The Dweller
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    23 Giugno 2018

    Io ho una band thrash/groove. Di solito componiamo tutti insieme in sala prove, partendo da un'idea di qualcuno, un riff, un cantato, e poi ci lavoriamo su tutti insieme. Abbiamo notato che è il sistema che ci dà i risultati migliori: un paio di canzoni le ho ideate da solo (la struttura, i riff di chitarra), ma ho notato che tendo a ripetermi troppo nelle idee. Inoltre componendo in quattro abbiamo un mix di idee, influenze musicali diverse, e i risultati sono molto più interessanti.
    Discorso virtuosismo esibizionista: non essendo dei fenomeni tecnicamente neanche da lontano, il problema non si pone :rotfl:
    Discorso testi: interamente compito del cantante, roba decisamente ignorante :D
    Poi per quanto mi riguarda la cosa che amo di più comporre sono gli assoli, su cui lavoro parecchio soprattutto dal punto di vista melodico, finchè non arrivo a qualcosa che mi soddisfa appieno.

    Ignore your gooood :headbang:
     
    #14
    Ultima modifica: 23 Giugno 2018
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  15. The Eternal Wayfarer

    The Eternal Wayfarer
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    23 Giugno 2018

    È il tuo avatar che sta prendendo il sopravvento :lookaround:
     
    #15

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