Punk & Hardcore

Stimpy, “Takin' Care Of Business” (punk rock, 1998)

Preferisco parlarne qui, è il posto più appropriato.

Band tedesca autrice di quest'unico album.

Anticipazione (Spoiler): copertina album

Suonavano un punk rock melodico che può ricordare sia i Buzzcocks che gli Stiff Little Fingers più “pop” (quelli da “Go for it” in poi, quindi). Di norma prediligo un punk più roccioso ma il CD veniva venduto da Medimops a meno di 3 euro e ho voluto tentare, anche perché come fai a ignorare un gruppo il cui chitarrista si fa chiamare Aki Fanculo?

Devo dire che la band aveva un senso innato per la melodia e mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia fiutato il potenziale commerciale di una “Stay wild”

Anticipazione (Spoiler)

ma soprattutto di una “Underground”

Anticipazione (Spoiler)

che con quel ritornello poteva fare sfracelli nella scena pop-punk dei '90 e invece non la conosce nessuno. Ravvedo proprio le caratteristiche della hit da classifica, non so se utenti più ferrati sul pop-punk anni '90 come @Flea o @Mucchina Volante convengono col sottoscritto.

L'album non è un capolavoro e qualche filler c'è (normale, su 17 pezzi) ma scorre che è una bellezza e qualche brano meno ortodosso rende più interessante la tracklist, tipo “King of kings” e “Coeur de glace” (cantata in francese, poteva diventare la nuova "Ca plane pour moi"), oltre a una interessante carica rock 'n' roll che emerge a sprazzi ma in modo prepotente, d'altronde l'album è dedicato a Elvis.

Non potrà mai piacermi quanto i lavori di Bovver Boys
I nostri ascolti
e Radio 69
I nostri ascolti
che ho scoperto di recente e che sono maggiormente in linea coi miei gusti, però sono felice di aver investito i miei 3 euri nell'acquisto di questo simpatico complessino punk.

 

Mi ascolto qualcosa di questi tedeschi, che non avevo mai sentito (con un unico album poi, era quasi impossibile beccarli), la descrizione sicuramente mi incuriosisce

 

stasera provo a sentire!

 

Veramente godibile, grazie @Dwight Fry

 

Teniamoli presenti per il contest - parte II, allora.

 

Assolutamente d'accordo, ho ascoltato un po' il disco, anche se 17 canzoni son tante e ovviamente la maggior parte non me le ricordo, ma in generale è vero che è un po' tutto incentrato su ottime melodie pop punk che all'epoca andavano anche parecchio, per cui fa strano anche a me che non se li sia calcolati nessuno.
Penso che uno dei motivi può essere che magari si sono sciolti subito dopo, per cui non innovando nulla sono rimaste solo queste melodie lì in giro per la Germania e pace, anche perché la qualità di registrazione poi è quella che è, non pessima, ma si sente che la voce non è nemmeno a volume costante e l'unico modo che avevano per farsi conoscere era magari un secondo album, prodotto meglio e con la stessa qualità melodica, che però pare non ci sia mai stato.

 

Da CD il suono è buono, forse la compressione di YouTube gli toglie qualcosa.
Ammetto però di essere abituato a cose peggiori (gli album della Knock Out, per esempio, spesso molto "ovattati"), la qual cosa potrebbe spingermi ad apprezzare anche produzioni non esattamente adamantine.

Dei classici non ho mai amato un granché il suono dei primi Rancid, con la batteria "inscatolata".

 

L'ho sentita su Spotify, ripeto non è pessimo il suono, ma non è da radio, ecco, per un disco di esordio ci sta pure. In ogni caso poi ci sono tanti fattori che determinano il successo, il fatto che abbiano smesso prima di avere una produzione top, li ha mantenuti nell'anonimato, pure se le melodie funzionano, ma come sappiamo ci sono tantissimi casi simili.

 

Recensione libro: Sex Pistols, Dio salvi la Regina (e il Punk Rock) - truemetal.it

Non se ne avvertiva propriamente il bisogno, immagino, ma ai neofiti può tornare utile.
In effetti è da un po' che mi chiedo come se la passa la scena punk dal punto di vista dei punk.
Nel metal siamo tutti molto sfiduciati e continuiamo a ripetere che non c'è ricambio generazionale (io ho dei dubbi ma frequento poco), che ai concerti vedi solo gente dai 35 in su, che la trap e altri generi commerciali hanno monopolizzato i gusti dei ragazzi, eccetera. Il che potrebbe essere vero.
Nel punk/hardcore secondo me se la passano meglio, ogni tato leggo i report di Punkadeka e mi diverto a guardare le foto. Mi pare che ai concerti dei grandi gruppi (tipo i Cock Sparrer a Barcellona, quattro mesi fa) vecchia e nuova guardia siano equamente distribuite, mentre i concerti più piccoli sono giustamente frequentati dai più giovani.
Tutto sommato è rimasta una musica adolescenziale o almeno con uno zoccolo duro piantato nelle università, e questo in accezione sia positiva che negativa, mentre il metal mi sa che è diventato un po' troppo adulto. Nel bene e nel male, anche in questo caso.

P.S.
@xavier-75 , tu lo sapevi che i Menace sono ancora in giro? A gennaio sono venuti in zona Milano.

 

Questa sera:


Screamo a tutto spiano.

 

Ho un coltello nella tasca sinistra. Lo uso raramente. La maggior parte del tempo è un peso. Abbastanza per farmi affogare, E altre metafore sul mare. È come se quello che avevo da dire Io l'abbia già detto, Quindi cosa rimane? Ma ti ricordi le nostre conversazioni? Pensavamo non fossero niente, Ma pesavano come coltelli Sepolti nelle mie tasche. Come cicatrici e tatuaggi, Il tuo nuovo taglio di capelli: Non sono ancora cresciuti. Tu sei un simbolo di ciò in cui credevo, Tu sarai un simbolo di quello in cui credo di nuovo. Mi hai prestato un paio di forbici, le ho tenute da parte. Ho una scatola trasparente a casa, piena di fogli, Ho un orologio in cucina che non va oltre il dodici. E ripenso alla tua stanza e a tutte le foto sui muri Che guardavo mentre uscivi per farne di nuove In quelle piazze deserte d'estate. Ti vedevo tornare dalla finestra. Ma tra le mie, di finestre, c'è una ragnatela da tempo. Io non la tocco, perché non butto via quasi niente. Lascio che la polvere faccia il suo dovere, E pensavo fosse normale. Ma dove sono finite le cose importanti? Le piramidi e i dinosauri, Le videocassette e i primi viaggi in macchina. C'è una ragnatela negli angoli tra le finestre della mia stanza, L'ho costruita io a partire dai vent'anni. Ho intrappolato la mia vita preferita E tutte le cose che sapevo, Rinchiuse tra nuove ambizioni E una pressione costante. Ho un coltello in tasca e sto tornando, Non lo userò contro di me quest'anno. Aspetto solo il momento giusto Per tagliare il filo Di una ragnatela che arriva fino allo specchio E al me stesso che raramente riesco a guardare. Ho un coltello in tasca e non lo uso, La maggior parte del tempo è un peso, A cui mi stavo quasi abituando.

 

Avevo appreso che sono ancora in attività dal loro sito ufficiale, che ti condivisi quando cercavamo la discografia...
Ma mi era completamente sfuggita la loro recente calata in Italia: vedo ora, Rozzano 13/01/23!

 

C'è un topic per queste sonorità, magari puoi provare a rianimarlo:
Emoviolence, screamo e dintorni

Ma pensa: tre giorni prima che iniziasse il contest sul punk!
Tra l'altro seguo regolarmente alcuni shop online ma i prezzi dei loro CD continuano a essere proibitivi, per le mie tasche.
Sogno un cofanetto della Cherry Red: ne hanno realizzato uno per un sacco di gruppi street-punk, dai Cock Sparrer ai Business ai 4 Skins, per cui spero vorranno investire due sterline anche sui Menace, prima o poi.

 

Decisamente valido il nuovo singolo dei Rancid, un netto ritorno alle origini e quindi alle sonorità dei primi due album.
Buonissima la parte finale quasi hardcore, belle le strofe street-punk, il ritornello invece poteva essere più incisivo.
Divertente l'assolo con posa plastica da guitar hero di Lars (quello bravo).

 

Sì un bel brano, anche il video in bianco e nero che ricorda un po' la grafica di Rancid 2000. Penso che la proporranno anche dal vivo.

Tuttavia non sono per niente in hype per un eventuale nuovo album, dal momento che gli ultimi 2 penso di non essere nemmeno riusciti a finire di sentirli, ma tanto si sa che quando vai a un loro concerto ti basta aver sentito And Out Come The Wolves e Let's Go e sei già più che pronto.