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Prodotto Interno Lordo

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Dead Warrior, 5 Ottobre 2009.

  1. Dead Warrior

    Dead Warrior
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    5 Ottobre 2009

    questo discorso a suo tempo mi ha colpito molto:
    YouTube - Bob Kennedy e il PIL - 1968 - ITA

    il prodotto interno lordo è veramente un indicatore utile per capire il benessere di un paese secondo voi?

    essendo il nostro pianeta limitato mi è sempre sembrato strano che la produzione dovesse sempre crescere, insomma, deve salire all'infinito?
    è impossibile
     
    #1
  2. mental_suicide

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    5 Ottobre 2009

    La produzione non crescerà all'infinito ma hai aperto una questione sulla quale si basano intere sessioni univesitarie di economia, statistica economica, e chi sa che altro, ti dico solo questo...
     
    #2
  3. HeadlessChild

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    5 Ottobre 2009

    E' una domanda che ultimamente si pongono in tanti. In realtà una domanda simile se la poneva già Malthus a fine 700: se la ricchezza di fatto viene dalla terra (gli artigiani e le fabbriche ci sono perché esiste un surplus di agricoltura che può essere scambiato con altro), e le terre sono limitate, arriverà un momento in cui finiranno le terre, il saggio di profitto crollerà, e con esso tutto il sistema.
    Questo a grandi linee affermava.
    In realtà la storia gli ha dato torto; a parte che della terra è stato possibile aumentare anche l'efficienza, e non solo il numero di terre coltivate, comunque una volta disposta una produzione di cibo per la sussistenza di tutti gli occupati lo sviluppo industriale è stato inesorabile perché si fondava sulla continua innovazione tecnica, logistica e tecnologica.
    Oggi ci troviamo davanti ad un problema abbastanza simile: non sono le terre fertili a finire ma tutto il sistema di risorse fondamentali (aria compresa) ad essere a rischio.
    Questo sicuramente avrà delle implicazioni e avrà dei costi (possiamo solo scegliere se costi preventivi, di riconversione del sistema, o successivi, per riparare alle catastrofi naturali che si genereranno); certo è ragionevole pensare che qualche bene che adesso diamo per scontato, in futuro sarà più scarso (mi vengono in mente la carne, le vacanze in aereo a 5 euro con la ryanair, giusto per dire die cose immediate).
    Questo non significa che lo sviluppo non possa continuare; perché non si basa sulle materie ma sull'innovazione.
    Esempio stupido: l'airbag. Una macchina con l'airbag non è che consumi le risorse sul pianeta molto più di una con l'airbag.. però vale molto di più.
    Esempio colossale: internet! Una volta per comunicare si utilizzavano sistemi che non solo erano più lenti e costosi, ma a parità di informazioni scambiate richiedevano materiali e infrastrutture che "consumavano di più il pianeta"... e per quanto ci si lavorasse, se ne riuscivano ad avere di meno.
    Energia: non è un problema da poco.. probabilmente in futuro se ne avrà una quantità X inferiore a quella attuale (o più probabilmente... i costi per ottenere quella quantità X saranno maggiori). Tuttavia il risparmio energetico potrà fare la sua parte. Se quell'X che oggi paghiamo 10 domani lo pagheremo 20, questo non significa che se oggi abbiamo bisogno di X domani dovremo necessariamente aver bisogno di X. Magari ci saranno auto che fanno 40 chilometri con un litro o materiali isolanti per la casa che consentono di riscaldare 200 metri quadri con un accendino :D
    Insomma,io non credo che il problema si ponga in termini di possibilità di sviluppo. Si pone invece in termini di gestione delle risorse. E' vero che il PIL rappresenta in modo estremamente parziale le condizioni di vita di una popolazione. Questo comunque non significa che sia un indicatore inutile.
     
    #3
    Ultima modifica: 5 Ottobre 2009
  4. CUBIC84

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    5 Ottobre 2009

    Per me non del tutto... La faccio semplice ponendo un esempio

    2005

    Signor.X guadagna 100 (100%)

    Signor.Y guadagna 100 (100%)

    Signor.Z guadagna 10.000 (100%)

    Totale 10.200 (100%)

    2006

    Signor.X guadagna 80 (-20%)

    Signor.Y guadagna 50 (-50%)

    Signor.Z guadagna 15.000 (+50%)

    Totale 15.130 (148,33%)

    In un anno il Pil è aumentato del 48,33%, quindi si potrebbe dire che il benessere è aumentato in maniera marcata ma.. X e Y hanno guadagnato, rispettivamente, il 20% e il 50% in meno rispetto all'anno precedente.

    Guardando solo il 48,33 in più, non si vedono gli squilibri... Non so se mi spiego.

    Ci sono parametri più efficaci per capire lo stato di salute di un paese (sempre dal punto di visto economico)... la % di disoccupati sul totale e la quantità di debiti che ciasciuno ha, per dire...
     
    #4
    Ultima modifica: 5 Ottobre 2009
  5. HeadlessChild

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    5 Ottobre 2009

    A Cuba non hanno ne disoccupati, ne credo debiti significativi.
    Il PIL non è un indicatore inutile. Solo che va messo a sistema con altro
    - percentuale occupati
    - reddito medio confrontato con mediana di reddito
    - numero poveri
    - costo della vita (PIL PPA)
    - costo/accessibilità/qualità di beni/servizi fondamentali (casa, salute, istruzione, asili, trasporti ecc..)
    - numero di ore di lavoro (media, mediana ecc...)
    - ammortizzatori sociali per emergenze
    - ecc...

    ...a parte i problemi di misurazione che molte di queste cose pongono, è indubbio che più il PIL è alto a parità di altre condizioni, più è facile innalzare la qualità e la quantità di beni/servizi pubblici e ammortizzatori sociali. Certo, a parità di altre condizioni. Se il PIL cresce perché non funziona il sindacato e si lavorano 12 ore al giorno i ambienti malsani, si passano 4 ore al giorno in coda in macchina perché riuscire a pagarsi la casa a distanze decenti dai luoghi di lavoro è lusso per pochi e comunque i mezzi pubblici (come gli altri servizi) che pure costano un casino allo stato fanno schifo, ed in ogni caso l'aumento del pil finisce nelle tasche di una parte ridotta della popolazione mentre gli altri si "godono" solo l'inflazione, allora forse c'è qualcosa che non torna. Allora forse si è italiani.
     
    #5
  6. Dead Warrior

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    5 Ottobre 2009

    beh questo è il problema di sempre della statistica no?
    due persone, un pollo, una persona ha il pollo, l'altra no
    per la statistica hanno mezzo pollo a testa, ma in realtà uno non mangia

    comunque, capisco che probabilmente l'efficienza e il risparmio energetico potranno fare grandi cose in futuro e quindi "compenseremo"
    però, non so se avete mai sentito quella storia delle anime all'inferno
    non la ricordo benissimo, però qualcuno aveva calcolato che dall'alba dei tempi devono esserci arrivate tantissime anime all'inferno, e che essendo questo in un certo modo limitato lo stiparsi di tante anime deve per forza aver alzato la temperatura media dell'inferno, e ogni anima che si aggiungeva alzava ancora la temperatura

    mi viene in mente questa storiella pensando alla crescità della produzione
    perchè comunque le risorse sono limitate quindi un limite ci deve essere, considerando che altri paesi stanno aumentando la loro produzione e che comunque questo sistema è sbagliato perchè se tutto gli stati al mondo dovessero seguirlo avremmo in pratica una locomotiva in discesa lanciata verso un crepaccio pronta a sfracellarsi con fiamme e tripudi degni di un film americano degli anni ottanta

    il fatto è che non me li vedo i capi di stato trovarsi un giorno e dire "bon, signori, ora siamo a un livello accettabile, da oggi il pil deve rimanere stazionario"
    e poi tutti li come equilibristi a farlo oscillare il minimo possibile.. mah
     
    #6
  7. mental_suicide

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    5 Ottobre 2009

    Non te lo vedi perché in effetti mantenere costanti quegli indicatori é un macello; si parla di politiche macroeconomiche ad hoc, roba che ogni mese i più grossi cervelloni di economia, macroeconometria, statistica, e matematica in Europa e nel mondo (non quelli che periodicamente vediamo in tv) si riuniscono e si confrontano allo scopo.
    Magari non avviene proprio così ma ci siamo piuttosto vicini.

    Ad ogni modo vi ricordo (ma probabilmente lo immaginate/sapete pure da soli) che una variazione di anche pochi centesimi perentuali nel PIL equivale, nella realtà, a centinaia di miliardi in più o in meno, o centinaia di migliaia di tonnellate di prodotti in più o in meno.
    Si tratta di indici di medie ponderate ;) (il PIL é un indice dei prezzi di tipo Paasche)
     
    #7

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