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Miti e leggende

Discussione in 'Chiacchiere' iniziata da Attila, 29 Dicembre 2005.

  1. Ratzial

    Ratzial
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    4 Gennaio 2006

    Visto che è appena iniziato per noi l'anno nuovo,vi scrivo le leggende sul capodanno Celtico:

    SAMHAIN - 31 Ottobre: IL CAPODANNO CELTICO
    (conosciuta come Halloween - sua "recente" versione americana)
    Con Beltain è la festa più importante. In queste due feste si pensava che le porte del annwn (regno degli spiriti) e sidhe (regno delle fate) fossero aperte.
    A Samhain si celebrava il Capodanno celtico, e poichè il freddo era dominio di Cailleach, i rituali riguardavano il mondo dei morti, attraverso divinazione e narrazione di storie.
    A Samhain (sam + fuin =" fine dell’estate" ma usato nell'accezione di "riunione") ogni fuoco viene spento e riacceso solo il giorno successivo.
    In verità non esistono testimonianze archeologiche o letterarie per poter affermare esattamente se Samhain indicasse solamente un periodo dell’anno o fosse una divinità. A favore della prima ipotesi vi è il fatto che esistevano altre divinità celtiche con un ruolo simile: per esempio per i Britanni il Dio della Morte era Gwynn ap Nudd, per i Gallesi Arawn, ma gli Irlandesi pare che non avessero tale divinità.

    In questo giorno, spiriti e creature fatate invitano i mortali a trascorrere insieme un anno sulla collina delle delizie insieme a loro; in senso inverso agiscono i druidi, che scrivono messaggi per i defunti e li affidano al fuoco. Con il cibo e le bevande dell'aldilà, vino, birra e idromele, si banchetta per tutta la durata della festa, che si svolge da un minimo di 3 giorni a un massimo di 6 settimane, fra riunioni, battaglie, profezie, incantesimi e sacrifici rituali, in onore del dio della fertilità Dagda e della sua sposa Morrighan. Nel racconto celtico "The Wasting Sickness of Cuchulainn" ("La Devastante Malattia di Cuchulainn"), la festa del Samhain viene celebrata per un totale di 7 giorni, di cui 3 antecedenti e 3 successivi alla notte di festa.

    Una leggenda irlandese riferisce che tutte le persone morte l’anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere per l’anno prossimo venturo. Così nei villaggi si spegnava ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni soggiornassero nel villaggio: il rito consisteva appunto nello spegnere il Fuoco Sacro sull’altare e riaccendere il Nuovo Fuoco il mattino seguente. Questo simbolizzava l’arrivo del Nuovo Anno. Quando il mattino giungeva, i Druidi portavano le ceneri ardenti del fuoco presso ogni famiglia che provvedeva a riaccendere il focolare domestico.
    Probabilmente la migliore spiegazione del motivo che spingeva i Celti a spegnere il fuoco non era quello di scoraggiare gli spiriti maligni, bensì questa usanza nasceva dal fatto che tutte le tribù celtiche dovevano riaccendere il fuoco da una sorgente comune, il Sacro Fuoco Druidico che era lasciato bruciare nel Mezzo dell’Irlanda a Usinach (secondo altre fonti a Tlachtga,a 12 miglia dalla sacra collina di Tara).


    Le bestie venivano radunate e rinchiuse in recinti per svernare.
    Ciascun gruppo di famiglie (clan) spesso si recava in un villaggio più piccolo e riparato per svernare. Il villaggio vero e proprio si separava, e si sarebbe riunito solo a Beltain. Il clima era sfavorevole a qualsiasi festa pubblica, e per di più nella notte di Samhain i morti e gli spiriti tornavano sulla terra. Nessuno osava avventurarsi fuori dalla propria abitazione. Probabilmente non c'erano dunque rituali comunitari o feste gaudenti pubbliche (notturne) come invece spesso si è portati a credere. Solo i druidi si riunivano nelle antiche radure delle Selve Sacre o fra i megaliti sparsi lungo i ley, le linee in cui scorreva l'energia della Terra, e lì celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno.
    Con l'ultima raccolta delle mele, abbiamo l'inizio di un nuovo ciclo e di un nuovo anno. Il periodo vede l'approssimarsi dell'oscuro inverno, quando la Terra si riposa per una rinnovata fertilità.

    Chiamata anche SAMHUIN, SAMHIUNN o HALLOWEEN, questa festività prende anche il nome di TRINOUX SAMONIA, o "Tre Notti dalla Fine dell'Estate".
    Samhain è un lasso di tempo in cui gli spiriti possono liberamente mischiarsi agli esseri umani (da qui l'idea delle maschere nate proprio per confondere gli spiriti). Hanno così luogo tutti quegli avvenimenti magici e leggendari che costellano la mitologia irlandese e gallica. Ed ecco allora apparire spiriti disincarnati, fate, folletti e ninfe dei boschi che, conoscendo il futuro, lo rivelano ai mortali attraverso particolari rituali eseguiti in questa occasione. Ed è proprio durante questi riti che i folletti invitano gli umani a trascorrere con loro un anno sul sídh.
    Il sídh (o sidhe), chiamato anche "Faerie Hills" ("Colline Fatate") è il luogo degli spiriti dell'altromondo, così come il terrapieno di Brugh na Bòinne, a Newgrange in Irlanda. Questa sospensione del tempo si estende anche alle leggi della società, così tutte quelle manifestazioni chiassose e disordinate possono essere viste con maggiore indulgenza da tutti. Alla fine della festa molti animali venivano sacrificati in onore del dio Dagda e della sua sposa Morrighan, in modo che la loro energia vitale potesse fornire, al dormiente suolo, una nuova fertilità. Samhain era anche una festa pastorale mirata ad ottenere la fertilità della tribù, placare la morte e le forze maligne, per far piacere agli déi (dopo rimpiazzati dai Santi) e creare una netta distinzione tra i divertimenti dell'estate e le asprezze dell'imminente inverno.
    Il raduno delle Cinque Province d'Irlanda sulla collina di Tara, il mitico trono del re d'Irlanda, prese il posto del Samhain e si contraddistingue con le sue corse dei cavalli, mercati, riti pastorali, discussioni politiche e luttuosi rituali per la fine dell'estate.



    Nella tradizione cristiana, queste due date sono celebrate come "Giorno dei Morti" e "Giorno di Tutti i Santi". Durante la festa viene data molta importanza al cibo: i raccolti mietuti poco tempo prima sono usati, come anche molte varietà di frutti e noci, per la preparazione dei banchetti. Ma vi sono altre usanze di cui parlano fiabe e leggende.
    La tradizione popolare riferisce che la notte di Samhain si praticavano dei riti divinatori che riguardavano previsione del tempo, matrimoni e la fortuna per l’anno venturo.
    Vi erano due riti (probabilmente si tratta di riti irlandesi medievali che si ispirano a memorie celtiche): quello dell’immersione delle mele e quello dello sbucciare la mela.
    L’immersione delle mele era una divinazione per un matrimonio: la prima persona che mordeva una mela si sarebbe sposata l’anno seguente.
    Sbucciare la mela era una divinazione sulla durata della vita. Più lungo era il pezzo di mela sbucciato senza romperlo, più lunga sarebbe stata la vita di chi la sbucciava.
    In Scozia la notte di Samhain le persone seppellivano delle pietre nella terra e venivano ricoperte di cenere e lasciate indisturbate. Al mattino se una pietra era stata smossa, significava che la persona che l’aveva seppellita sarebbe morta entro la fine dell’anno.
    In Irlanda è tipico, in tutte le famiglie, preparare il cosiddetto colcannon, piatto tipico di questa ricorrenza. Il nome deriva dall'irlandese e significa "cavolo chiazzato": è una ricetta fatta con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nascondeva una moneta ed il fortunato che la trovava aveva il privilegio di poterla tenere.

    La festività del Samhain, pur avendo radici ed origini irlandesi, è una tradizione che si è esportata in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti dove è molto sentita.

    Uff...Mi fanno male le mani...:D
    Spero vi sia piaciuta...:)
     
    #46
  2. Ratzial

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    4 Gennaio 2006

    Doppio,scusate...
     
    #47
  3. SteelGuardian

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    4 Gennaio 2006

    ...ehhh, si vedesse da quello...
    Guarda che ufficialmente il più vecchio e il più saggio sei tu... ;)

    ...ora lasciamo perdere l'OffTopic, sennò si incaxxano (giustamente)...
     
    #48
  4. dimensionzero

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    4 Gennaio 2006

    è il ponte del diavolo di cividale.
    http://www.cividaleonline.com/tour/schede/tesiponte.htm
     
    #49
  5. Valpaz

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    4 Gennaio 2006

    Mio caro,
    ma lo sai che il mito di Atteone e quello di Orione sono spesso raccontati insieme ( o comunque nei libri li trovi sempre vicini), in quanto legati alla figura della dea Artemide (Diana) ?

    in realtà, poverelli fanno tutte e due una brutta fine....... :(

    atteone sbranato dai cani, orione muore però viene trasformato in costellazione

    baci
     
    #50
  6. Valpaz

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    4 Gennaio 2006

    oddio, scusate se ho scritto due post al posto di uno, ma volevo ringraziare Ratzial perchè la storia che ha scrittto è veramente bella e interessante! :)

    sai che al mio paese (in puglia) il giorno dei morti si regala una calza tipo befana ai bambini (mia zia quest'anno me l'ha fatta :D ) spiegando loro che durante la notte gliel'hanno portata i morti?
     
    #51
  7. suttoman

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    4 Gennaio 2006

    ah ok avevo ragione...non l'ho scritto xk non ero sicuro;)

    bravo ratzial bel lavoro...:applause:


    tornando a parlare di ponti del diavolo riporterei le prime frasi del link postato da dimensionezero:
    "In Europa esistono diverse versioni della leggenda del Ponte del Diavolo, nate allorquando i costruttori si trovavano a fronte di un'opera di grande difficoltà.
    Quasi sempre si tratta dell'invocazione del Diavolo che in una notte riusciva a costruire il ponte chiedendo poi, come compensa l'anima del primo che lo avrebbe attraversato. Naturalmente il sant'uomo di turno, oppure un'anima candida, beffeggiava il Diavolo facendo passare attraverso il ponte un animale."
    questa è la conferma di quanto detto prima...
     
    #52
  8. Ratzial

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    5 Gennaio 2006

    Valpaz,suttoman,di niente,in fondo è sempre stata una mia passione,e mi fa piacere che interessi anche agli altri (come a me interessano anche le mitologie nordiche e greche,anche se tutt'ora non ci capisco molto...:D )...;)
    Quando verrà il tempo,metterò anche altre festività...(la prossima è il 31 gennaio)...:)
     
    #53
  9. Attila

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    5 Gennaio 2006

    Mah, mah come hai9 fatto a scoprirmi??? Dì che te sei arrapato pure te... :D
    Comunque bel lavoro Ratzial. Questo mi è piaciuto. :)

    Tanto per rimanere in tema (NO! volevo indicarvi il sito dal quale l'ho presa ma l'ho chiuso per sbaglio :ueeee:... )
    Narra la storia che, tanti e tanti anni fa viveva in Irlanda un vecchio fabbro di nome Jack, ubriacone e taccagno, e che costui, la notte di Halloween, aveva incontrato per caso in un pub il Diavolo, venuto per reclamare la sua anima.

    Il vecchio stava per cadere nelle mani di Satana, quando, con uno stratagemma, riuscì a imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe dato la sua anima in cambio, però, di un'ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l'oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire a intascarsela. Poiché, poi, possedeva anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua anima. Satana accettò.

    Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del Principe delle Tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso nel Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell'Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto la rapa che stava mangiando.

    Si dice che da allora Jack vaghi con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome Jack O' Lantern, Jack della Lanterna) e sia il simbolo delle anime dannate ed errabonde. Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro Paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non erano in America così diffuse come in Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche. Da allora, la zucca intagliata con la faccia del vecchio fabbro e il lumino all'interno, è il simbolo più famoso di Halloween.

    E pensare che 'sta leggenda la conoscevo pure (devo averla letta da qualche parte), ma non sapevo che il fabbro si chiamasse Jack...
     
    #54
  10. suttoman

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    5 Gennaio 2006

    io invece non sapevo k jack fose un fabbro!:grin:
     
    #55
  11. simona

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    5 Gennaio 2006

    Esco un attimo dal contesto nordico/celtico per postare una leggenda mediterranea sui delfini che mi ha colpito molto.
    Amo questi animali, al punto che spesso quando li vedo mi commuovono senza motivo,...e forse questa leggenda spiega poeticamente questo sentimento.

    Quando la terra era giovane, i delfini vivevano nel loro mondo sottomarino, senza pensieri, lieti della vita che scorreva in pace.
    Poi, qualcuno di loro iniziò a sbirciare fuori dalla superficie dell'acqua e scoprì un mondo...un mondo nuovo, mai visto,...bello, pieno di verde, silenzioso e affascinante. Tanto affascinante che, per alcuni di loro inizio' a diventare un' ossessione.
    "Che bello.."si dicevano"..se potessimo visitare quel mondo, se potessimo abitarlo come abitiamo il Grande Mare."
    Si consultarono con gli anziani, ne discussero tra di loro, ma non tutti erano d'accordo ad iniziare questa strana migrazione:c'era chi voleva ardentemente partire, e chi era spaventato da questo mondo nuovo.
    Venne così deciso che coloro che se la sentivano potevano farlo, ma gli altri non erano tenuti a seguire il loro esempio.

    La colonizzazione ebbe inizio. I delfini che visitavano la terraferma lentamente mutarono il proprio aspetto, fino ad essere completamente diversi dai loro antenati sottomarini.
    Nonostante questa nuova vita, però, queste creature chiamate ora uomini conservarono un ricordo inconscio del loro passato e per tutta la loro vita guardarono ai delfini come a persone care per sempre perdute.

    Ecco perchè uomini e delfini sono a volte così simili, e così in sintonia gli uni con gli altri,...li lega l'amore ancestrale e una vita remota in comune.

    Mi sembra bellissima, ed ogni volta che la sento (l'ho scritta sull'onda dell'emozione) mi dà i brividi.
    Scusate x il papiro...
     
    #56
  12. Ratzial

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    5 Gennaio 2006

    Io quella statua non so nemmeno com'è fatta...:D :D :D
    Comunque,grazie brothers per i complimenti,ma in fondo non ho fatto nulla di divino (cioè "di mia tipicità"...:D :P )
    Anche la leggenda di Jac della Lanterna è interessante,a dire la verità non la conoscevo...

    simona,non preoccuparti per il "papiro",non è nè troppo lungo,nè assolutamente pesante...
    Anzi,è carina anche questa,come leggenda...:)
     
    #57
  13. suttoman

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    5 Gennaio 2006

    anke io la sapevo questa...ma 6 sicura k sia celtica?
    xk mi sembra tanto k sia di popolazioni italiche preromane...adesso non chiedermi chi k non ne ho idea...
     
    #58
  14. Attila

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    6 Gennaio 2006

    Suttoman, Simona ha scritto che NON è una leggenda nordica :)

    "Esco un attimo dal contesto nordico/celtico per postare una leggenda mediterranea sui delfini che mi ha colpito molto."

    Comunque mi è piaciuta :happy:
     
    #59
  15. simona

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    6 Gennaio 2006

    Dovrebbe essere una leggenda egea,..forse cretese, i quali veneravano i delfini.
    Ma potrei essere imprecisa :)
     
    #60

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