Metronomo in salaprove (consigli)

Per ora col sistema che ho descritto ci troviamo abbastanza bene, riesce a sentire sia il metronomo che la musica.

Adesso infatti stiamo iniziando a preparare le basi coi cambi di tempo

Poi se avremo bisogno di maggior precisione ci organizzaremo diversamente...

 

Direi che questo è senz'altro il posto più idoneo per lo scambio di pareri circa i propri gruppi

http://www.truemetal.it/forum/musicisti/32224-le-nostre-band-consigli-e-confronti.html

 

Quoto molti di voi, si capisce che ne sanno..

Se posso dire la mia, uso degli auricolari shure scl2 e sono fantastici, si sentono benissimo, sono fighi, comodi e isolano il giusto..non faccio proprio jazz, quindi capirete che possono andare bene per qualsiasi contesto estremo..li uso anche live, le cuffie sono proprio antiesetetiche ah ah..
Oltretutto tolgono tutte le frequenze zozze che abbruttiscono i suoni, li uso anche per i fatti miei per esercitarmi con il click, e mi pare di suonare su una batteria registrata per quanto si sente bene..
Suonare con il click è importantissimo, ma non limitatevi ad usarlo solo per esercitarvi, ma anche con la band, migliorerete molto e capirete in fretta i comuni errori che fate senza..
Poi per il click in sala, se siete dotati di una scheda auido decente potete comprarvi tutti un paio di cuffie o auricolari e attaccarceli..
Per i primi quattro click non capisco dove sia il problema..se non avete tracce preregistrate può benissimo far partire il click e quando gli pare dare il quattro, mica deve inventarseli..

 

Credo che all fine la soluzione sia quella di comprare delle cuffie adatte. Sicuramente il primo a farlo dovrebbe essere il batterista, che credo siano decisamente importanti anche per gli altri membri del gruppo, per tre ragioni:

1) Se il batterista segue il metronomo, e tutti seguono il batterista, in caso di errore di quest'ultimo tutti si troverebbero sfasati. Certo un errore comporta comunque la necessitá di rifare tutto, ma in caso di prove 'normali' e sicuramente piú semplice riprendersi se tutti si ha accesso al medesimo riferimento.

2) Un pezzo potrebbe non avere sempre la batteria dietro: eventuali stacchi, pezzi strumentali, intro o outro senza batteria comportano la necessitá di seguire un altro riferimento costante e sempre presente.

3) Credo che suonare seguendo un metronomo sia diverso dal suonare seguendo una batteria. Io personalmente (suono la chitarra e sono scarso, premetto) ho sempre trovato abbastanza significativo il passo dalle prove casalinghe in solitaria munito solo di metronomo alle prove vere e proprie, dove devo seguire il batterista. E viceversa. E a meno di non registrare tutti in presa diretta, una registrazione in multitraccia effettuata in tempi diversi presenterá sempre una traccia di metronomo che tutti useranno come riferimento. E credo non sia immediato abituarcisi.

Chi ha l'orecchio assoluto puó permettersi di accordare il proprio strumento senza utilizzare un accordatore. Ma quanti musicisti lo fanno? Io credo che tutti quanti, anche chi ha l'orecchio assoluto, alla fine ricorrano ad un accordatore per suonare in gruppo. Veloce, pratico, sicuro :-) Stesso discorso vale per il metronomo... Anche se hai il ritmo dentro, un metronomo puó salvare il ritmo a te e a chi ti suona attorno :-) A lui la precisione, a te il tiro. Mi pare equo, no?

 

Se un batterista è incapace a tenere il tempo di una canzone, è meglio che si abitui a suonare, in prova e live, col metronomo. Per forza. In base al genere suonato questo rende molto più tranquilla e scorrevole l'esecuzione e ci si abitua a suonarla sempre alla velocità in cui il pezzo è stato scritto (che è cosa buona e giusta).

Suono come turnista in un gruppo heavy/power e il batterista utilizza il metronomo anche perchè quasi tutti i pezzi hanno campioni di tastiera e quindi BISOGNA andare perfettamente a tempo, ed è facile come cosa perchè le canzoni hanno la stessa velocità dall'inizio alla fine.
Certo, ogni qualvolta c'è uno stacco in cui rimane una sola chitarra, il batterista deve necessariamente tenere il tempo sul charlie, anche se in verità questa costrizione non è poi una cosa grave.

Con il gruppo principale suono death metal, e i pezzi sono abbastanza complessi almeno per quanto riguarda i cambi di velocità, che sono sia repentini che "a sfumare"; nel primo caso siamo riusciti in una prova a suonare col metronomo, perchè appunto i tempi della canzone cambiavano di botta; sarebbe buono anche abituarci a farlo sempre visto che è difficoltoso per il batterista fare tutto alle giuste velocità; nel secondo caso invece viene molto più difficile perchè le velocità cambiano sfumando, accelerando e diminuendo; in questo caso già è più dura, anche da organizzare, ma vedremo se riusciamo a trovare una soluzione.

Nel secondo caso è più difficile anche in fase di registrazione in multitraccia, perchè tutti gli strumenti dovranno essere registrati con i cambiamenti di velocità repentini anche se in realtà sarebbero a sfumare, e poi editare applicando dunque lo sfumare delle velocità, così tutti gli strumenti andranno di pari passo.

Per quanto riguarda il registrare, io suono il basso e ogni volta che devo registrare delle parti di basso utilizzando ovviamente con click del metronomo vado fuori di testa. Cioè mi fa sclerare davvero. Suonando senza click le stesse cose che devo apprestarmi a registrare suono bene, mentre appena clicco su REC del Cubase e parte il click divento una pippa, vado in crisi e perdo 3 ore per una canzone che suono da un anno.
Maledetto click, ti odio.

 

A me capita sulla chitarra classica. Quando studio un pezzo senza metronomo e poi provo a usarlo vado in panne, e mi concentro solo sul tempo e a livello tecnico/esecutivo ci perdo tremendamente, col risultato di imprecisioni maggiori e uscite di tempo colossali.
Ma è anche vero che io ho grossi problemi di ritmica, e quindi lo studio con metronomo è fondamentale.

 

Concordo con quanto detto: il metronomo è secondo me IMPRENSCINDIBILE, ma soprattutto per chi SA GIA' andare a tempo: in fase di studio di un pezzo nuovo è fondamentale avere un riferimento chiaro e preciso per poter imparare a creare il giusto groove: se non hai un metronomo, la prima volta che imbastisci i pezzi, è molto difficile che tu riesca a suonare "in avanti" o "indietro" sul battito.
Il metronomo serve proprio per far diventare automatico questo modo di suonare.
Per quanto riguarda il metodo visivo credo possa andare bene solo quando il genere suonato non impone anche "esigenze sceniche": se fai una prova-live, e devi saltare e sbatterti, guardare il led rosso o l'asticella diventa quanto meno proibitivo...
Personalmente, con delle buone cuffie AKG da 60 euro, non ho mai avuto problemi a sentirmi, anche con due chitarre belle pompate e una batteria martellante...può essere magari utile comprare un piccolo pre a cui collegare, se possibile, il metronomo, in modo da alzare un po' l'uscita...
Slàn!

 

Un buon metronomo e un buon paio di cuffie nelle orecchie del batterista.
Regolate i volumi senza esagerare e siete apposto.

 

utili indicazioni sull'uso e le caratteristiche del metronomo