Metro di giudizio: oggettività VS soggettività

Mai!

Forse ho capito male eh, ma non stiamo dicendo la stessa cosa? Che esistono parametri oggettivi e soggettivi?
A quanto mi sembra l'unica differenza tra "noi" e "voi" è che voi nei secondi mischiate un pò di primi (lol). Io non riesco, nè vedo ragioni per cui dovrei.

 

Forse e dico forse una battaglia sul soggettivo e oggettivo in campi quali Arte e musica non sono il campo migliore su cui battersi . Sono troppo di parte in sè. E vanno troppo a gusti .

proporrei di cambiare il campo di esempi.
E' naturale che un quadro sia soggettivo, o un pezzo musicale.

E' il creatore che va valutato non tanto il pezzo in sé .
La tecnica la composizioni le sfumature l'abilità del padre di esse vanno valutate, lui e la sua esperienza . poi l'opera può piacere o meno

 

Il merito/la colpa dell'artista e la bellezza del prodotto in sè per me sono due cose distinte. Quindi posso dire che un musicista è tecnicamente bravo, molto preparato, molto esperto... ma che per me l'opera X non è bella, perchè non mi piace. Devo giudicare il prodotto, non l'artista.

Ogni individuo si mette per forza di cose al centro dell'universo, perchè ogni giudizio parte inevitabilmente dalla sua prospettiva.:P

 

Inutile corrersi dietro in cerchio, tanto continuo a leggere sempre la stessa cosa

Allora spiegami perchè un'opera è lì, ferma e immutabile come è stata concepita, mentre i gusti sono dinamici e cambiano col tempo (mai cambiato parere su un qualche tipo di opera?).

 

Certo che ho cambiato parere, e cosa dimostrerebbe questo?

Certo che l'opera è immutabile, perchè è un oggetto.. ma non lo è il giudizio sul suo valore.

 

Che il tuo (mio/suo/nostro/vostro/loro) gusto non è un buon indice per determinare l'impossibilità di un qualcosa di oggettivo in nessun campo, essendo mutabile di per sè. Mentre un'opera, essendo statica, è di per sè immutabile, e quindi reca con sè il suo effettivo valore. Logico che qualcosa di variabile, come appunto il gusto, non ne possa misurare nulla, quindi il gusto NON è un buon indice.

 

Di solito non è la non esistenza di qualcosa che va dimostrata, ma caso mai l'esistenza.
Io semplicemente sostengo che non ci sono ragioni abbastanza valide per parlare di oggettività del valore artistico, e quindi non sento alcun bisogno di introdurre tale concetto nella mia visione generale delle cose. E' una questione di rasoio di occam, diciamo.
Il fatto che l'opera sia immutabile non implica che debba per forza avere un valore intrinseco oggettivo. Per me anzi il valore è un concetto inevitabilmente legato a soggetti che lo osservano e lo giudicano, altrimenti non avrebbe alcun senso. L'opera da un punto di vista oggettivo è un oggetto materiale come può esserlo la mia sedia.

 

certo, ma siamo sicuri che tutti i soggetti abbiano la capacità di capire il valore di "X"?
voglio dire, tu dai più peso al parere di un esperto o del primo passante che incontri per strada?

per me l'oggettivo assoluto non esiste, ma una sorta di oggettivo può essere dato dal parere di chi se ne intende..
ovvero: raduni 100 persone che se ne intendono e vedi cosa viene fuori..
ci saranno dei pareri discordanti, ma non mi pare improbabile che si verifichi la presenza di una corrente in maggioranza: ecco quello è l'oggettivo per me.....sperando che gli esperti siano in buona fede, ovviamente

 

Che vuol dire scusa?
Se piace a tanti allora è "oggettivamente bello" (partendo dall ovvio presupposto che la sogg. assoluta non esiste) mentre se pochi apprezzano allora è "ogg. non bello?"

Se per te è così allora ti risponde quotandoti:

C'è qualcosa che non quadra oppure ho capito male io?

Comunque per quanto mi riguarda nessuno sarà mai in grado di fare un analisi qualitativa rispettando i canoni assoluti di oggettività ( approposito: quali e cosa sono?). Al massimo possiamo giudicare un album sotto il punto di vista prettamente tecnico. Es: questo è "oggettivamente" più difficile da suonare rispetto a quest'altro.
A questo punto potreste muovermi la seguente obiezione: ' se un assolo è difficile per te, non è detto che lo sia anche per me'. Concordo pienamente.
Ritengo, però, che la pretsazione tecnica di un certo musicista sia l'unica cosa in grado di essere valurara quanto più oggettivamente possibile.
Alla fine la musica è matematica, non scordiamolo

 

ehm, non proprio
io ho parlato di "esperti" vs "passante che incontri per strada" non a caso: se io devo chidere un'analisi di tal quadro, vedo di rivolgermi ad un critico d'arte e non al mio panettiere!
ecco, per una eventuale "storia della musica" ci vorrebbero, che ne so, 30 critici esperti..
poi si può decidere/vedere a che livello: esperti del genere specifico (magari più comuni da trovare), esperti del ramo principale, esperti totali (capaci di muoversi su più fronti)..

come si fa a stabilire chi può essere adatto? beh, il dialogo, il confronto: così si scambiano idee, esperienze, ecc e si può cercare di giungere ad un'analisi condivisa..
ovviamente ci vuole onestà (lasciare da parte i gusti personali) e umiltà (non "ho ragione io, tu sbagli blabla").....cooperazione insomma!

infatti nel medioevo rientrava nel quadrivio

 

Ah ok, ho afferrato il concetto
Nel frattempo vatti ad ascoltare la roba che ti ho conisgliato nel topic Martial Industrial :grin::grin:

 

A un esperto. Non perchè il suo giudizio è oggettivo, ma per via delle conoscenze più elaborate su cui lo basa.

 

eh appunto!!
ma allora tanti pareri di esperti (il confronto di cui ho scritto qualche post fa) non fanno un qualcosa di simile ad una "analisi oggettiva"?
non intendo assoluta e immutabile, ma almeno una sorta di punto di riferimento, se si può definire così..

 

Io do più peso al parere di persone con gusti affini ai miei.

 

In pratica siccome miliardi di mosche mangiano la merda, essa è per forza buona.