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Metal ribelle...?

Discussione in 'Chiacchiere' iniziata da MetalMusic666, 27 Dicembre 2017.

  1. Maelstrom

    Maelstrom
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    "Ecco le Ventimila!"
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    27 Dicembre 2017

    Aldilà di alcuni interventi pienamente condivisibili (il Caprey Lannister, Zanna e la citazione agli Al-Namrood) oggi gira la falsa convinzione che la ribellione non ha senso in quanto si presuppone che sia stata del tutto sputtanata tramite i social network (...uuuh ke kazzo oggi 1 gruppo metal ha 1 paggina Fessbucc nn è + cattivo e verooo!11!v3nduTi!1!111!1!!) però, se consideriamo il dissenso che generano certi gruppi tutt'oggi "scomodi" presso parte di coloro che fanno di questi ultimi uno strumento di buona morale e i soliti religious maniacs lavati di cervello o individui normaloidi in genere, tutto torna.
    Certo, non è ribellione vera, ma comunque genera dissenso e non è nemmeno cosa da poco.
    Il metal fa ancora paura. Il problema è che il metal non si presuppone di fare paura, bensì shockare al massimo...
    Poi, in Stati a maggioranza nazislamica, è VERA ribellione. La cosa bella è che oggi noi ammiriamo con stupore certe band tipo gli Al-Namrood per il loro coraggio pazzoide, appunto perché da noi in occidente la ribellione è sempre intesa senso troppo lato (poi le cose variano da Stato a Stato ma la maggior parte delle Nazioni permette ancora una certa libertà di espressione) mentre per fare un certo tipo di cose in Arabia Saudita ed affini devi davvero avere le palle: la ribellione VERA, pura e dura, è quella.
    Da noi il metal genera solo dissenso, però non è comunque una reazione da sottovalutare.

    Sì ma non sei cattyvo :sìsi:.
    Ti voglio cattyvyssymo :sìsisìsi:.
     
    #16
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  2. Thrashead

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    28 Dicembre 2017

    Però il dissenso è fisiologico in una società pluralista e democratica.
    Ogni argomento può generare dissenso, lo possiamo vedere anche in questo forum, a casa o al bar.
    Elvis Presley in particolare, e il rock'n'roll in generale, rappresentavano la ribellione in una società puritana anni 50, per esempio. Oggi qui di puritano non c'è più nulla, anzi.
    La maggioranza delle persone non si immola per ideali o per idee religiose. I martiri e i militanti non esistono più.
    C'è conformismo nei "valori" del politically correct, che non coincidono con quelli religiosi o delle ideologie del XX secolo, li possono solo lambire.
    Ma il conformismo non vuol dire combattere per qualcosa, vuol dire solo appiattirsi.
    Ritornando in tema, qual è la portata eversiva del metal oggi?
    Il gruppo metal X parla contro la religione? beh, ne conosco tantissimi che parlano contro la religione, non sono metallari, e magari ascoltano Gigi D'Alessio.
    I suoni sono estremi e quindi il metal ha una forza eversiva contro la musica di massa? Anche questa non è una novità, basti pensare alla dark ambient o all'industrial.
    Il metal oggi, per me, qui in Occidente ha poco di ribelle.
     
    #17
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  3. Aslan

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    28 Dicembre 2017

    Secondo me, nella contrapposizione apparente, dite tutti la stessa cosa. Il punto è che la ribellione non è per forza un qualcosa di violento e antagonista, o un pestolare i piedi facendo i bambini contrariati alla ratm. Esiste una forma di ribellione piú profonda che consiste nel non allinearsi allo "stile" di una società che cambia. In questo senso il metal è molto conservatore (termine che non ha nessuna connotazione politica in questo senso). E' coerente con sè stesso perchè è sempre uguale a sè stesso, e quand'anche si apre al cambiamento, tende a fagocitare le nuove influenze (musicali e non) anzichè esserne inglobato. Quando accade il contrario, diventa qualcos'altro, che difficilmente viene accettato, spesso piuttosto espulso dal cerchio, quando non adirittura cagato senza pietà.

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    #18
    Ultima modifica: 28 Dicembre 2017
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  4. Dead Philosopher

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    28 Dicembre 2017

    Secondo me nel caso del metal (parlando in generale senza far riferimento a questo o quel gruppo in particolare) non si può parlare di ribellione, perché quando vengono trattati argomenti come la religione, la società, ecc. chi scrive la musica può avere idee trasgressive, che magari shockano l'ascoltatore, ma non cerca a tutti i costi il suo coinvolgimento o il suo supporto, la sua approvazione.

    In poche parole, chi tratta questi temi lo fa perché sente la necessità di sfogarsi, non vuole a tutti i costi cambiare le cose, per questo generalmente non vengono proposte alternative possibili alla realtà, al presente, e per questo non si cerca la condivisione delle proprie idee.

    Ecco perché secondo me sarebbe più corretto parlare di bisogno di trasgressione invece che di ribellione, che può essere un termine un po' ambiguo, a giudicare anche dalle diverse opinioni di ciascuno.
     
    #19
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  5. Zanna

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    3 Gennaio 2018

    Mah, non sono del tutto d'accordo.

    Per esempio i Gamma Ray nel 2001 hanno rilasciato l'album No World Order, che era un concept basato su un libro che parlava della setta degli Illuminati e di come controllassero il mondo. Ovviamente è un concept riletto in chiave fantasy/power metal, come nel loro stile, ma questo non significa che il messaggio che c'era dietro non fosse di reale ribellione verso questo nuovo ordine mondiale imposto dall'alto. Anche lo stesso Hansen lo confermava in sede di intervista.

    Canzoni come Damn the machine e Dethrone Tyranny mi sembrano piuttosto esplicite in questo senso.

    Qui non si tratta di mera trasgressione ma di vera e propria ribellione.

    Un concept molto bello, uscito in tempi non sospetti, quando ancora non si parlava di Illuminati e "compagnia bella".
     
    #20
    Ultima modifica: 3 Gennaio 2018
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  6. The Eternal Wayfarer

    The Eternal Wayfarer
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    3 Gennaio 2018

    In sostanza per conformarci alla moda degli anni '80 abbiamo dovuto aspettare trent'anni. Anche questo è ribellione :headbang:

    :lookaround:
     
    #21
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  7. Dead Philosopher

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    3 Gennaio 2018

    Ok, ma quello che intendevo è che secondo me non si può veramente parlare di ribellione senza incitare al cambiamento e coinvolgere attivamente l'ascoltatore perché agisca di conseguenza.

    Per farti un esempio rimanendo sempre in ambito di band tedesche, Ausgebombt dei Sodom per me può essere una canzone ribelle, perché si dichiara apertamente ciò che si vuole ("No more war - the solution all the nations need / No trade with death / No trade with arms") e si invita in maniera chiara e netta chi ascolta a prendere coscienza ("Dispense the war / Learn from the past").

    Questo era però un caso particolare. Io ho l'impressione che nel metal la tendenza generale sia quella di prendere un certo argomento, descriverlo in maniera più o meno cruda per sbatterlo in faccia al pubblico in modo più o meno violento (poi queste cose variano in base al genere) e che poi la cosa finisca lì: un messaggio dagli intenti volutamente impliciti senza un destinatario preciso.
    Per quello io non sono d'accordo col parlare di ribellione.
     
    #22
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  8. Dwight Fry

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    7 Gennaio 2018

    Penso che sminuire la musica che ascoltiamo (il metal è il genere col maggior numero di detrattori tra le proprie fila... in pratica è la versione musicale del PD) abbia delle conseguenze nefaste. Stando ai dati Nielsen, nel 2017 il rap/hip hop ha scavalcato per la prima volta la musica rock nel computo delle vendite totali e la cosa non mi sorprende affatto. Ormai vedo solo ragazzini col cappuccio in testa e l'andatura da gangster de noantri. Ovvio: se dici a 'sti ragazzi che il rock/metal è finto, che la maggior parte di chi lo ascolta è gente bigotta e che tutto sommato è una musica come le altre... loro girano al largo e cercano qualcosa di meglio.
    Ma il metal non è una musica come le altre. Ha le sue peculiarità, alcune non replicabili nel contesto di altri generi (Maurizio De Paola analizza molto bene l'argomento nel suo libro sull'heavy metal) e per ragioni storiche è musica senz'altro ribelle. Le stesse ragioni che spinsero un signore di nome Phil Lynott, unico nero in un quartiere di bianchi che si odiavano fra loro per questioni religiose, ad acchiappare un basso e scrivere racconti in forma di canzoni. Lui e Gary Moore, quand'erano incavolati, mettevano da parte il blues e il folk per gridare la loro voglia di ribellione attraverso pezzi di rock duro e non è un caso. Cito loro ma tutta la storia del rock è attraversata da una tensione ribelle che parte da Elvis, passa da Jimi Hendrix, arriva a Bowie, a Patti Smith, ai Led Zeppelin e agli AC/DC e da lì il passo è breve, il metal è dietro l'angolo. Che si riveli una ribellione nella forma (i coloratissimi inni antiautoritari di Alice Cooper e dei Twisted Sister, per esempio) o nella sostanza (gli Skyclad di Martin Walkyier, gli Arkangel di Paul Gillman, il thrash dei Sacred Reich o gli Accept di metà anni Ottanta sono i primi nomi che mi sovvengono, senza contare le sarcastiche invettive di Megadeth e Metal Church), il metal è sempre stato una musica ribelle e non solo per una questione estetica, che pure non va esclusa dal discorso. Stracolma di musicisti eccezionali e contraddistinto da una qualità di scrittura spesso sorprendente, il metal non è solo stravaganza né può essere ridotto a qualche blackster che paragona la gente di colore alle vacche o a qualche powerozzo che guarda con nostalgia al Medioevo. E se la musica classica ha Vedran Smailovic, il metal ha i coraggiosi membri degli Acrassicauda o dei Confess, o i peludos cubani. Altro che “primedonne che adorano il vittimismo”: quelli adorano l'heavy metal e continuano a portare avanti lo spirito di rottura che ha sempre caratterizzato il rock e i suoi illustri discendenti.
     
    #23
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  9. Zanna

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    Soldier of fortune

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    7 Gennaio 2018

    Non dimentichiamoci che l'Heavy Metal degli albori nasce proprio come espressione della working class, che si ribellava anche tramite la musica a certe regole e convenzioni che percepiva come ingiuste.
     
    #24
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  10. MetalMusic666

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    BANNATO

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    12 Gennaio 2018

    Ammetto che qui mi sono commosso.
     
    #25
  11. requiemscript

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    12 Gennaio 2018

    Bisogna vedere i motivi per cui uno denigra. Io, in un'altro topic, tempo fa dissi che il metal è un genere come tutti gli altri e le "teste" che lo ascoltano tendono a essere molto simili a quelle di persone interessate ad altri generi, sia nel bene che nel male. Ora, questo io l'ho detto per via di quella che è stata la mia "esperienza sociale" all'interno di questo genere. Ovviamente la mia esperienza sarà per forza più limitata della tua (io vado per i 28, e ho iniziato a interessarmi al metal a 14 anni, tu non so quanti anni hai, ma mi è sembrato di capire che nei '90 fossi già nell'età della ragione), e magari adesso ci sono cose che una volta non erano presenti, o viceversa. Sta di fatto che di persona non ho mai visto nessuno degli ideali sbandierati dai metallari applicato nei fatti. Ad esempio: la tanto decantata fratellanza. Voglio sapere dove sta la fratellanza in un ambiente dove il passatempo preferito della gente è parlarsi alle spalle e mettersi vicendevolmente i bastoni tra le ruote, per poi scendere di livello e passare al passatempo preferito dagli adolescenti: insultare se hai dei gusti diversi, pur rimanendo all'interno del metal. Sarà che in Romagna di metallari ce ne sono pochi, ma queste son le cose che ho visto succedere continuamente all'interno di questa "meravigliosa" comunità negli ultimi 14 anni. Per non parlare poi dell' aspetto riguardante la "ribellione"...quello sarà potuto essere vero una volta, adesso la cosa più ribelle che vedo fare ai metallari della mia zona è dare ragione ai Destruction quando si comportano da dementi "perchè questo è essere metal" (cit.). Anche quando si tratta di tirare fuori le palle per la causa e rischiare nessuno muove un dito a meno che non ci siano dei ritorni economici sicuri. Solo di recente pare che si stia muovendo qualcosa di piccolo a Imola, ma per dire, la zona da Cesena in giù è andata in malora: sempre gli stessi organizzatori che non vanno oltre i loro tristissimi dj set e il far esibire sempre e solo i loro tristissimi gruppi personali (escludendo qualche sparuto live al Wave di Misano). Chi ha provato a smuovere qualcosa ha dovuto per forza cercare il supporto di gente esterna al genere, ed è finito inculato dai metallari stessi, proprio sul più bello, e alla fine ha dovuto gettare la spugna e mandare tutto in malora. Altro ancora: cerchi musicisti? Quando va bene trovi gente che vuol fare cover e basta, quando va male gente che ti risponde con mail di insulti. Ripeto: io in questi 14 anni non ho trovato niente che possa giustificare una qualche superiorità o estraneità del metal rispetto alle dinamiche presenti in tutte le altre situazioni sociali. Forse ho trovato solo una leggera maggior densità di "casi umani", ma niente di più. L'unica cosa che lo rende migliore è l'aspetto puramente musicale, però è una faccenda limitata alle mie orecchie e al mio cervello: totalmente soggettiva. Al massimo si trova qualche nuovo disco oggettivamente geniale ogni tanto, ma è una cosa che continua a succedere anche negli altri generi musicali.
    Mi spiace ma l' "orgoglio metallaro" inteso socialmente parlando è una cosa che non mi apparterrà mai, anche se a questa musica devo tanto.
     
    #26
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  12. MetalMusic666

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    BANNATO

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    30 Gennaio 2018

    Ho riflettuto per settimane, ho letto le vostre opinioni, e finalmente ho maturato un'idea anche io.
    Secondo me, almeno in Italia, il Metal è ancora ribellione.
    Il motivo? Si trova in come il pubblico di vecchi incravattati ha trattato Eminem e i Placebo a San Remo 2001, in come i Muse siano stati obbligati a cantare in playback su Rai 2, essi si sono scambiati di posto e nessuno in trasmissione si è accorto della trollata, in come gruppi di ferventi cattolici abbiano protestato, fatto rosari collettivi contro Manson, di come il Sikelian Hell sia stato bloccato, di come il nostro Paese sia pieno di GENTE DI MERDA, BIGOTTI ed IGNORANTI.
    Ecco il motivo.
    C'è ancora troppa merda in questa Italia per considerare il Metal non controcorrente. In altri Paesi è normale. Qui no.
    E la colpa è dell'italiano medio. Che fa cagare.
     
    #27
  13. Zanna

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    31 Gennaio 2018

    Secondo me il fatto è che, in generale, non c'è molta cultura della musica in Italia.
    Si ascoltano le cose che ci sono in superficie, alla radio, in TV, a Sanremo, su MTV, ma non c'è grandissima voglia di scavare e scoprire musica magari bellissima ma sconosciuta ai più. Anche perché io penso che la musica in Italia sia quasi sempre vista come un "contorno" o un "mezzo", diciamo così: si ascolta musica in discoteca, non perché piaccia più di tanto alla fin fine, ma perché si va lì per ballare/socializzare/rimorchiare. Si ascolta musica nei pub e nei bar, ma non vedo tantissimi che abbiano proprio la passione della musica in quanto tale, magari mi sbaglio...possibilissimo. Secondo me la musica è concepita come "qualcosa per..." o ben che vada un piacevole sottofondo.

    Punto secondo (e lo dico da Cattolico, non ultrafervente, non molto rigoroso, ma pur sempre tale) considera l'influenza molto forte che il Vaticano ha sempre avuto in Italia (anche se questo Papa è un mito secondo me, un grande, precisiamolo) per ovvie ragioni (è dentro di noi, a Roma in pratica).

    Quindi la vedo dura che in Italia i gruppi Black Metal possano arrivare primi in classifica ed essere accettati da tutti senza problemi, per dire. E' logico che, generalizzando, il metal non possa essere visto benissimo da certi presunti benpensanti, magari influenzati da tanti pregiudizi: "La musica del diavolo", "sesso, droga e rock'n'roll", ecc.

    Ho generalizzato un po'...

    Io la vedo pressapoco così la questione.
     
    #28
    Ultima modifica: 31 Gennaio 2018
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  14. requiemscript

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    Bradipandoom (cit.)

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    31 Gennaio 2018

    A fare le spese di questa ignoranza poi non è solo il metal, ma qualsiasi forma musicale che non ricada nella solita minestra trita e ritrita che forma il "mainstream" nostrano. Per esempio, ieri leggevo su una pagina facebook che seguo il dialogo tra una ragazza che aveva linkato un post in cui si parlava di un concerto di gruppi simil alternative che si sarebbe tenuto in un locale qua in giro. Gente "innocua", quindi...non i brutti metallari cattivi. Bene, la risposta più gentile che si sia letta è stata "ma chi cazzo sono questi?", fino ad arrivare al "non ascolto musica di serie B, solo i grandi italiani meritano".
     
    #29
  15. MetalMusic666

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    BANNATO

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    31 Gennaio 2018

    Link please!
     
    #30

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