..ma la crisi?

...ma la crisi?

Riflettevo oramai da un po' di giorni che in realtà tutta questa storia della crisi sia diventata piano piano una questione di terrorismo mediatico. Ultimamente qualsiasi testata giornalistica, stampata o meno, ha propinato le stime sui consumi di stagione, o meglio si riportavano dati statistici (su campioni, prodotti, tendenze che decidono arbitrariamente quindi falsando la realtà delle cose come meglio aggrada) sull'andamento delle spese natalizie quest'anno: si parla di un 20% in meno di fatturato. Non considerando che questo 20% non riguarda TUTTI i settori commerciali e che quindi magari potrà essere una tendenza, una moda che quest'anno si è speso di meno in abbigliamento e di più (anche rispetto agli anni precedenti) in apparecchi tecnologici. Non solo considerando anche il fatto che già da almeno un mese in cui paventavano la crisi dei consumi natalizi, e che avevano deciso già illo tempore di anticipare i saldi (guarda caso) al 3 gennaio (al che mi pare ovvio che la gente preferisca aspettare solo una settimana in più per comprasi queste cose piuttosto che spenderci dal 20% al 50% una sola settimana prima)...quindi a mio avviso la crisi sul settore l'hanno voluta loro. Infatti se facevate un giro nei negozi prima di Natale si faceva letteralemnte a botte in quelli in cui potevi comprare libri, telefonia mobile, apparecchi teconologici di ogni tipo (mai visitati i centri commerciali a Roma sotto le feste? Io li ho subiti più di una volta purtroppo) e in effetti quelli di vestiti erano pressochè deserti. Ma se c'è crisi globale, in realtà non si dovrebbe spendere in generale, non che in un settore (che nemmeno è così "economico") come quello tecnologico (markettaro per giunta!) si, mentre per l'abbigliamento no...è semplicemente contraddittorio, almeno dal mio punto di vista.

Ma la riflessione è anche un'altra: non è che la questione crisi economica globale (che nessuno sta negando) ulteriormente ingigantita dai mass media possa essere un deterrente per molte aziende, imprese per far si di poter licenziare più personale del dovuto?
Voi che ne pensate? La vivete questa crisi dei consumi come la descrivono i mass media o no? E a livello lavorativo?

A voi...

 

Beh, la gente ormai compra anche i televisori con le finanziarie, quindi si accontenta restare in mutande ma comprare a rate un plasma deve essere una regola di tendenza...

Qua in Emilia, nel settore Coopservice in cui è mio fratello, alla Maserati hanno fatto tagli non indifferenti, non solo per quanto riguarda quelli con il contratto a termine, mentre in Ferrari dov'è lui, per fortuna, questa crisi non si vede.

La crisi c'è, e sicuramente la chiusura per quattro settimane degli stabilimenti FIAT, Marchionne che dice il 2009 sarà l'anno più difficile che abbia mai visto e le navi cariche di Toyota ferme ai porti, sicuramente sono uno dei sintomi; ma c'è da dire che l'effetto mediatico gioca un ruolo fondamentale... per fare un sempio, magari la crisi sta a 100, e con il tam tam mediatico arriva a 105. Mi sono soffermato sul termometro del settore auto, perchè da quello che ho capito, è quella che maggiormente sta soffrendo la crisi, e giù giù tutto il resto ovviamente, come una grande catena.

 

Per quanto ne sappia è difficile che un'azienda licenzi per sadismo o a scopo ludico, se riducono il numero di personale è perché la contrazione dei consumi rende economicamente svantaggioso il mantenimento delle normali capacità produttive. Se ci fosse possibilità di vendere di più e la crisi fosse solo una montatura mediatica lo si vedrebbe proprio dalla mancanza di licenziamenti, a mio parere.

 

io smisto prodotti alimentari, e quando mi si parla di crisi mi vien da ridere, siccome quest'anno sotto le feste i prodotti che venivano acquistati di più dai negozi erano le forme di parmigiano da 40 kg ed i salmoni norvegesi (notoriamente non molto economici)...


credo che effettivamente la crisi si usi un po' come un paravento, ci sia ma anche no (l'olio italiano per esempio quest'anno ha fatto i botti) e si paventi dove e quando fa comodo per tirare la cinghia (nel mio caso, per esempio, per potersi permettere i salmoni norvegesi i negozi hanno "risparmiato" sulle... mozzarelle! )

 

Vero, ho sentito che quest'anno, le spese dei consumi alimentari per le feste, non hanno subito variazioni, ma si sono mantenuti nella media degli altri anni, cosa che mi ha sorpreso non poco....

 

no aspetta, io non ho detto che la crisi è solo una montatura mediatica, ci mancherbbe...però non riesco a togliermi l'idea dalla testa che se hanno il contributo mediatico le aziende hanno un deterrente in più, come se fossero giustificate e in questo si trovano meno lagnanze a seguito...non so se mi spiego...

 

Purtroppo la crisi c'è eccome!!!
Forse le festività, hanno nascosto un pò questo, e la tredicesima ha fatto rifiatare un pò le famiglie e concesso qualcosa....

Ma i numeri da osservare sono ben altri, non i soldi spesi per il cenone e i regali di natale, ma nel mio caso solo nel trevigiano quest'anno il 15% delle fabbriche hanno chiuso e ci sono oltre 10.000 persone che sono in cassa integrazione o peggio hanno perso il lavoro!!
Il calo della produzione c'è ed è evidente, e la Cina da il suo modesto contributo!

 

Mi aggiungo al coro dei pessimisti. Non saprei definire il comportamento dei giornali.. ma farò di peggio: ci son forti rischi che la crisi abbia ancora da venire.
Ovvio: tutto nato dal panico... il crollo delle borse in piccola parte dipende dai mutui.. è quasi tutta paura. Ma andando la cosa per le lunghe i segni si vedono e si vedranno. Nessuna azienda media o mediogrande (e nemmeno piccola per lo più) può sopravvivere a lumgo sneza prestito, e la carenza di liquidità può fare un numero imprecisato di vittime. Un anno di vacche magre pare ci tocchi, e sopratutto, riguardo alla crisi, potremmo non aver ancora visto nulla...

...problema ancora più grave è che la crisi potrebbe essere l' "occasione" (come previsto da diversi analisti) perché i nodi vengano al pettine e l'assurdità del sistema economico italiano, toltegli le rendite del passato di cui viveva, si potrebbe rivlelare in tutta la sua obsolescenza. Potremmo scoprirci un'economia primitiva, che quando gli altri risalgono la china rimane fermo nella sua povertà davanti all'ascesa di nuove economie. Potrebbe non mancare molto al giorno in cui saranno gli italiani ad emigrare in Romania...

 

già...

ahimè... triste ma spaventosamente verosimile...

 

Purtroppo temo che hai ragione! Questo potrebbe essere solo l'inizio.
I governi stanno cercando di studiare qualche contromisura, ma non si può rempiere la botte con un bicchere!

 

Perchè tu un lavoro ancore ce l'hai!!
Ma non credo che tra gli italiani che vanno in vacanza o fanno le code nei negozi ci fossero dei disoccupati/cassaintegrati.
Ma soprattutto, che diavolo ti compri un profumo di marca che sei separato con figlio?

 

Giusto
Comunque il popolo italiano è notoriamente un popolo di spendaccioni!!
Vogliamo il SUV, l'ultimo telefonino, l'IPOD vestiti di marca, e per finire aggiungiamoci anche un piccolo mutuo di 20/30 anni!!
Dobbiamo renderci conto che abbiamo un certo tenore di vita, e che se guadagni poco più di 1.000 euro non ne puoi spendere 400 per un paio di jeans firmati!!!
MA SCHERZIAMO!!!
Ci stiamo indebitando troppo, e posti di lavoro nuovi in giro non se ne trovano!!!
Tra poco tocca sul serio a noi emigrere, un mio ex collega lavora in nero per una ditta di rumeni!! Di meglio non ha trovato!