La canzone del giorno

Mi gira in testa dal Lunedì della settimana scorsa, ed oggi è un nuovo Lunedì ma continua a girare....

Un pezzo meravigliosamente malinconico, con un'interpretazione di Blaze sopraffina.
Per me Virtual XI rimane uno dei dischi più sottovalutati e bistrattati della storia a causa di ragioni poco solide derivate dalle puzzette sotto il naso dei vari "fun".

 

Mah, riguardo quel pezzo non saprei.
Certo, ridurla di due o anche tre minuti e magari togliere anche quella fastidiosissima tastierina Bontempi che accompagna il riff principale non sarebbe stato male, ma non mi è mai sembrato un pezzo osceno, anzi.
Certo è atipica, se poi aggiungi che sopra ci cantava Blaze allora per il "fun" la frittata è fatta.

Riguardo il disco in se non è un capolavoro indubbiamente ma non è neanche quella roba mostruosa di cui si legge in giro, voglio vedere quanti di questi recensori abbiano ascoltato questo disco scevri di pregiudizi circa un paio di cose:
A) ora riguardo Blaze e la sua voce "brutta" (mah!);
B) ora riguardo il presunto "calo di idee" (mah!) di Steve Harris;
C) ora riguardo la produzione "oscena" (mah!) del disco;
D) ora riguardo il fatto che "Janick Gers non fosse un sostituto all'altezza di quell'altro là" (MAH!), insomma se le sono proprio inventate tutte per dare contro a questo disco, nonostante Gers suonasse con loro sin dall'era di Bruce....

Ora, le mie risposte in merito ai punti A, B, C e D.
A) Blaze non ha una brutta voce ma solo completamente diversa dagli standard fino ad allora toccati dai Maiden, era e tuttora è un singer a suo modo storico dell'underground britannico (oltre che il più sfigato a livello di carriera nonostante un livello di coerenza artistica e dignità umana che non si ritroverebbe in molti suoi colleghi e compatrioti, Maiden inclusi) e semmai la colpa è di Harris che non si era impegnato minimamente nello scrivere pezzi sulle sue righe, basta infatti vedere il divario enorme a livello vocale tra il Blaze maideniano ed il Blaze solista/nei Wolfsbane;
B) Harris non mi sta simpaticissimo (per questioni non legate a lui bensì al fatto che la critica musicale secondo me tende a sopravvalutarlo come compositore) ma è indubbio che il materiale scritto da No Prayer in poi fosse più oscuro, malinconico, via via meno tirato e che i dischi dell'era Bayley fossero meno cattivi e più riflessivi;
C) bellissimo come moltissimi sconosciuti tirino il mezzo termini come "chitarre plasticose, batterie plasticose, voci plasticose" quando si potrebbero obiettare cose ben più evidenti e consistenti, segno che le opinioni di molti sono solo copia-incolla di cose lette e/o sentite da altri e non sia mai a pensare di testa propria quando si mettono in dubbio certe [VIRGOLETTE]opinioni consolidate[/VIRGOLETTE] della storia dei critici artristici della grande stampa e dei Maidenfuns;
D) Gers è entrato sia nel periodo "oscuro" dei brani di Harris sia a partire dal disco più schifocessoso (No Prayer....bleah, neanche lo cito), quello si, mai rilasciato dai Maiden, seguito a ruota da uno dei dischi più ricchi di filler della storia (Fear of the Dark) che, se avesse avuto qualche brano in meno, forse ora non sarebbe quella raccolta di scarti degli anni passati e forse sarebbe riconosciuto in maniera migliore. Insomma, se proprio volevano criticare Gers, perchè un'ampia dose di critiche spuntò di colpo proprio in concomitanza dell'uscita di Virtual XI? Ricordarsi 8 anni prima no? E pure che fosse, se Harris componeva pezzi in questo stile, lui che colpa ne aveva?

Traducendo il tutto in un unico punto X, anzi XI: aria fritta.

Il disco è da 6,5/7, non certo tutte quella ciurmaglia di 3/4/5 rilasciati in serie....meno male che, a quanto vedo, alcune persone in rete hanno recensito il disco come merita e molti altri stanno cominciando a rivalutarlo, sempre sperando che quest'ultima azione sia sincera e non fatta per la voglia dell'impopolare fighissimo ed incompreso.

Ah sia chiaro, nulla di personale , alla fine si parla solo di musica ed opinioni.

 

Se sei arrivato fino alla fine, ritieniti fortunato .

A me Dickinson solista fa annoiare, è un polpettone, lo scrivo senza problemi.
Maggiormente espressivo in questa veste, ma anche orfano delle imponenti strutture maideniane che già allora facevano saldamente parte delle atmosfere legate alla sua voce.
Riguardo la questione "nome = disco preso" anch'io ne ho fatte di cazzate, non ultima quella di aver accalappiato una copia di quella boiata di Edward the Great !

Comunque quasi quasi in settimana mi ridò un'ascoltata a The Chemical Wedding, chissà....