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Knut Hamsun, premio nobel per la letteratura dimenticato

Discussione in 'Nordheim' iniziata da Impaled Nazarene, 11 Settembre 2005.

  1. Impaled Nazarene

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    11 Settembre 2005

    Volevo riportare alcune informazioni per ricordare questo scrittore, uno dei massimi esponenti della letteratura nordica.



    [​IMG]

    Il secondo vincitore norvegese del Nobel, Knut Hamsun (1859-1952), fece il suo esordio sulla scena letteraria con Sult (Fame), un romanzo autobiografico che segna l’ingresso in Norvegia del neoromanticismo. Hamsun vinse il premio Nobel nel 1920 con Markens Grøde (La crescita della terra), pubblicato nel 1917. Le opere di Hamsun sono caratterizzate da una profonda avversione al progresso e dalla convinzione che l’uomo può trovare la sua realizzazione solo nel suo rapporto con la terra. Tale primitivismo (e la sua contemporanea sfiducia nella modernità) trova la sua massima espressione in Markens Grøde, spesso considerato il suo capolavoro. Le prime opere di Hamsun sono spesso incentrate su un outsider, o un vagabondo, in rapporto conflittuale con la civiltà. Durante la fase centrale della sua produzione, l’aggressività di Hamsun ha lasciato spazio a una rassegnazione malinconica, riconducibile alla perdita della giovinezza. Le sue opere sono considerate classici della letteratura norvegese, e Hamsun resta uno degli autori norvegesi di narrativa più tradotti. Nei suoi celebrati lavori su Hamsun Enigma e The Life of Knut Hamsun (La vita di Knut Hamsun, 1987), Robert Ferguson lo cita come uno dei più significativi e creativi letterati del ventesimo secolo, sostenendo che praticamente nessun autore vivente europeo o americano può affermare di non essere stato più o meno consapevolmente influenzato dalle opere di Hamsun. Knut Hamsun scrisse oltre 40 libri, molti dei quali sono considerati dei classici.

    Knut Hamsun nacque a Lom [Gudbrandsdal] nel 1859 (morì a Noerholm nel 1952), di origini contadine, trascorse gran parte della giovinezza nel Norland, il cui grandioso scenario naturale fa da sfondo a tanta parte della sua opera. Autodidatta, seguì presto, senza successo, la vocazione letteraria. Fece diversi mestieri sia in Norvegia che negli Stati Uniti, dove trascorse alcuni anni: da mandriano a merciaio ambulante, a calzolaio, a commesso e controllore di biglietti del tram in America. Dopo vari tentativi giunse al successo letterario con il racconto autobiografico Fame (1890). In esso Hamsun dichiarava la sua poe tica, rifiutando la rappresentazione realistica e positivistica della società e esaltando la vita inconscia dell'anima, il sogno, il mistero. Il romanzo segnò una rivoluzione nella produzione letteraria norvegese e ebbe forti influenze anche in Europa: nasce qui il prototipo dell’eroe-viandante, espressione di anarchica libertà dell’individuo, ma anche di invincibile solitudine e raggelante percezione del nulla. Fu seguito da Misteri (1892) il cui protagonista è permeato di spirito nietzscheiano. Pan (1894) è una esaltazione romantica del ritorno alla natura misteriosa e arcana del Nord. Nel 1904 Hamsun pubblicò una raccolta di poesie, Il coro selvaggio ispirate alla natura e all'amore, e il romanzo Fanatici che aprì una nuova fase nella sua narrativa: alla polemica subentrava l'umorismo, e una certa rassegnazione. Segnato dal rimpianto per la civiltà contadina che scompare è il suo capolavoro, Il risveglio della terra (1917), per cui ebbe il nobel nel 1920. L'ultima grande prova di Hamsun è stata la trilogia Vagabondi (1927), Augusto (1930), Ma la vita continua (1933), il cui protagonista richiama il Peer Gynt ibseniano. Con l'occupazione nazista Hamsun si schierò con il regime di Quisling. Accusato di tradimento, dopo la sconfitta nazista, fu rinchiuso in una casa di cura (1945-1948), processato e privato dei beni.

    "Al più grande poeta del suo tempo! La stessa cosa si fece in Norvegia, e per l'identica ragione, con Knut Hamsun. Anche la sua Guida, perdente in una battaglia di extraterrestri, fu torturato, calunniato e, infine, incarcerato nei ghiacci del Polo Nord, dove un giorno sarebbe sorta l'Ultima Thule. I perdenti sono sempre trasformati qui nei demoni storici leggendari..."


    Le motivazioni del premio nobel: "for his monumental work, Growth of the Soil".
     
    #1
  2. Fenrir

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    Hammerheart

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    11 Settembre 2005

    Ho avuto Hamsun davanti agli occhi ogni volta che uscivo da casa perché il locale più "chic" di Tromsø si trova proprio nella parallela della mia via di casa e si chiama appunto "Markens Grøde", che ha dipinti sulle pareti scenari agresti ed è tutto di legno.
    Comunque probabilmente qua più di uno è stato costretto a leggere PAN (non faccio nomi ;P), e per chi studia norvegese seriamente Hamsun è tutt'altro che dimenticato, anzi.
    Per chi invece ignora buona parte della letteratura, se non tutta, lui non è di certo quello da cui cominciare - Ibsen è imprescindibile.
    Comunque Imp, almeno una finta connessione con la musica potevi inventartela... non mi piace che si aprano topic esclusivamente letterari, storici o religiosi perché poi sennò si crea un precedente e attaccano tutti ad aprire topic troppo distanti dallo scopo di NH.
     
    #2
  3. Impaled Nazarene

    Impaled Nazarene
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    11 Settembre 2005


    E' fuori dubbio ritrovare lo spirito di questo animo forte nella musica che ha "vomitato" la Norvegia negli ultimi 15 anni.
    Personalmente ritrovo più una sfumatura Viking nelle sue prime opere, poi c'è lo sfociare dei lineamenti più melanconici, quasi depressi e tristi.

    "La lingua deve risuonare con tutte le armonie della musica. Lo scrittore deve sempre, in ogni occasione, trovare la parola palpitante che cattura la cosa e che è capace di ferire la sua anima fino alle lacrime per la sua esattezza. La parola può essere trasformata in un colore, in un suono, in un odore. E' compito dello scrittore usarla in modo tale affinchè la parola sia efficace, mai errata, e non rimbalzi. Lo scrittore deve essere capace di divertirsi e di inebriarsi nell'abbondanza delle parole. Deve conoscere non solo la forza diretta della parola ma anche quella segreta. Vi sono ipertoni e sottotoni in una parola ed anche echi laterali".

    Senza dimenticare le prerogative e le caratteristiche del genere Black Metal... un forte nazionalismo, attaccamento alla terra, durezza d'animo e nobiltà nella sensiblità, individualismo e rifiuto della modernità.

    Possiamo utilizzare persone come lui per dimostrare come questo genere musicale abbia radici forti e prestigiose.

    Personalmente amo pensare che la Norvegia sia stata posseduta da un alito divino che ha fatto partorire immensi capolavori, questo per lanciare un grido che potranno udire anche nelle vette più alte e innevate.
    Un grido in ricordo del nostro passato, della nostra lotta e del nostro amore per noi stessi - contro il mondo moderno abbiamo lottato e sempre lotteremo. Così echeggiano nell'aria le dure e ferme parole di questo scrittore, così come un gelido riff Black fa suonare le corde del nostro orgoglio.
    Oggi e per sempre.


    Miguel Serrano lo descrive così:
    "Knut Hamsun disgraziatamente, non riuscii a conoscerlo. Ma ho letto tutta la sua affascinante opera, piena della poesia del Grande Nord, della nostalgia di Iperborea, forse dell' Ariana Vaiji Chi delle nuove generazioni legge oggi un Knut Hamsun, godendo delle sue descrizioni sulla natura trasfigurata, del suo amore magico per le alte latitudini del mondo e dello spirito? Il ferreo controllo sulle pubblicazioni e la divulgazione di ciò che si scrive, la propaganda diretta, il cinema che costruisce e disfa artificialmente le glorie, gli scrittori compromessi al servizio del vincitore, la vendetta spietata, sono caduti sulle loro teste e - faranno preda fino dell'ultimo dei suoi discendenti spirituali -."
     
    #3
  4. corvotempesta

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    11 Settembre 2005

    :rotfl:
     
    #4
  5. Krevads

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    11 Settembre 2005

    Eh, quanti ricordi...
     
    #5
  6. Grey Star

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    11 Settembre 2005

    Dimenticato un paio di palle :x
     
    #6
  7. Impaled Nazarene

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    BANNATO

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    11 Settembre 2005

    Se non dimenticato abbastanza trascurato, su Nordheim mi sembra un argomento interessante. Sinceramente non vedo problemi a riguardo se non i classici paraocchi e la non consapevolezza di quello che si esprime attraverso questo tipo di musica. Poi non riesco a decifrare due parole come commento, sono ambigue.
     
    #7
  8. Mjöd!

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    12 Settembre 2005

    Interessantissimo!! questa presentazione mi ha fatto venire subito voglia di leggere questi capolavori che ha scritto.. :love:
    si trovano facilmente qua?

    ma..

    xhè è meglio iniziare da Ibsen? chi è?
    scusa la profonda ingnoranza :(
     
    #8
  9. Fenrir

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    12 Settembre 2005

    Ibsen è in assoluto l'autore norvegese più importante, un tragediografo molto profondo e ossessionato che scrive nella lingua del regno. Chi dice letteratura norvegese dice innanziutto Ibsen. Puoi trovare le sue opere teatrali in qualunque libreria, e tutte quante danno uno scorcio del modo di pensare dei norvegesi di un secolo fa, e trasmettono la desolazione dei luoghi in cui sono ambientate. La più famosa in italia credo sia "Casa di Bambola", ma se posso consigliarti le più riuscite direi "Quando gli Spiriti Camminano Sulla Terra" (l'ultima sua opera) - oppure Spettri, non so come è stato tradotto, oppure ancora la mia preferita, Jon Gabriel Borkman. Comunque trovi le collezioni a poco.
    Anche di Hamsun trovi qualcosa quasi facilmente - Pan non dovresti aver problemi. Facci sapere.
     
    #9
  10. Mjöd!

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    12 Settembre 2005

    certo!! grazie tantissimo dei suggerimenti e delle informazioni!! ^__^
    frampo' parto, torno mercoledì..e già giovedì dovrei riuscire a passare in libreria, al più tardi venerdì! :)
     
    #10
  11. Hel

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    17 Ottobre 2005

    E non solo PAN è un grande libro di zio Hamsun, dico io. Voglio dire... sarà un po' che lo stile di Hamsun mi è sempre piaciuto, sarà un po' per quell'aria di Norvegia che si respira dai suoi libri... io Hamsun lo conoscevo già prima di cominciare a studiare il mio bel norvcegese. Grande premio nobel, purtroppo dai più dimenticato. Ecco, questo mi fa davvero arrabbiare... tutti ricordano solamente i premi nobel italiani o i più grandi inglesi; quando poi si nominano grandi autori nordici vincitori di premi nobel (che sia la Lagerlof o Pontoppidan o Hamsun o altri) allora c'è il vuoto. Per carità... non biasimo nessuno, io stessa mi intendo ben poco di letteratura slava e altri potrebbero lamentarsi con me... Ma ci sono autori così grandi che si devono conoscere a prescindere della loro notorietà, della loro nazionalità o della loro diffusione attraverso la stampa. Purtroppo mi sembra che i veri amanti della letteratura siano i soli a conoscere altre letterature, che non siano quelle di consumo spicciolo (come dico io... sono quelle molto pubblicizzate su diversi mezzi di comunicazione)... Attacchiamoci allora, che solo il metallo ci salverà... No questa era una citazione da Atroci.
    Io consiglio di leggere Sult (Fame), Vagabondi (il mio preferito di zietto Hamsun del nord di mamma Norge) Sotto la stella d'autunno e Sognatori. Poi fate vobis!:shutup:
    §PS Per quanto riguarda Ibsen: Guerrieri a Helgeland, dovrebbe essere tradotto così in italiano... mooolto vichingo! Molto Snorre, linguaggio di saga, bello succulento!!!!:grin:
     
    #11
  12. Hel

    Hel
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    17 Ottobre 2005

    E non solo PAN è un grande libro di zio Hamsun, dico io. Voglio dire... sarà un po' che lo stile di Hamsun mi è sempre piaciuto, sarà un po' per quell'aria di Norvegia che si respira dai suoi libri... io Hamsun lo conoscevo già prima di cominciare a studiare il mio bel norvcegese. Grande premio nobel, purtroppo dai più dimenticato. Ecco, questo mi fa davvero arrabbiare... tutti ricordano solamente i premi nobel italiani o i più grandi inglesi; quando poi si nominano grandi autori nordici vincitori di premi nobel (che sia la Lagerlof o Pontoppidan o Hamsun o altri) allora c'è il vuoto. Per carità... non biasimo nessuno, io stessa mi intendo ben poco di letteratura slava e altri potrebbero lamentarsi con me... Ma ci sono autori così grandi che si devono conoscere a prescindere della loro notorietà, della loro nazionalità o della loro diffusione attraverso la stampa. Purtroppo mi sembra che i veri amanti della letteratura siano i soli a conoscere altre letterature, che non siano quelle di consumo spicciolo (come dico io... sono quelle molto pubblicizzate su diversi mezzi di comunicazione)... Attacchiamoci allora, che solo il metallo ci salverà... No questa era una citazione da Atroci.
    Io consiglio di leggere Sult (Fame), Vagabondi (il mio preferito di zietto Hamsun del nord di mamma Norge) Sotto la stella d'autunno e Sognatori. Poi fate vobis!:shutup:
    §PS Per quanto riguarda Ibsen: Guerrieri a Helgeland, dovrebbe essere tradotto così in italiano... mooolto vichingo! Molto Snorre, linguaggio di saga, bello succulento!!!!:grin:
     
    #12
  13. Lazlow

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    26 Agosto 2007

    Magari non interessa a nessuno, ma riporto su il topic...Ho finito oggi di leggere "Fame" e l'ho trovato stupendo. Lo consiglio a tutti,dopo un inizio al rilento l'ho praticamente divorato!
     
    #13
  14. Fleba_il_Fenicio

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    26 Agosto 2007

    LAzlow se non riesumavi questo topic io nn potevo leggerlo dannazione. Hamsun se non ho allucinazioni è da me in libreria qui a Roma; è nelle edizioni verdi che la Utet pubblicò con tutti i Nobel per la letteratura.
    Preziosissima nota questa per chi come me è ignorante in materia di letteratura norvegese.
    Lunedì corro a mettermene da parte una copia. Poi appena ho visto quali romanzi sono contenuti in quel volume posto tutto quanto.

    Sto topico è d'oro cacchio.
     
    #14
  15. Mantis

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    20 Ottobre 2007

    devo dire ke anke le sue poesie ke sto leggendo tramie i testi dei Lumsk sono davvero belle, c'è un senso di angoscia per la vita e una sete di risposte da Dio e dall'universo davvero esistenzialiste, spero ke Iperborea pubblicherà anke le sue poesie in traduzione così da farle conoscere a tutti
     
    #15

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