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Il P2P oggi

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da Daniele "dani66" D'Adamo, 23 Maggio 2007.

  1. Daniele "dani66" D'Adamo

    Daniele "dani66" D'Adamo
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    23 Maggio 2007

    Siccome ho notato che l'argomento interessa tutti noi, e che è pure di grande attualità (basta acquistare una qualsiasi rivista di informatica per rendersene conto), proviamo a parlarne, secondo però le semplici regolette che vi elencherò, affinché il topic stesso abbia vita lunga.

    Parto dal post di chiusura dell'altro topic:
    "Direi che avete avuto più che occasione di esprimere le vostre idee.
    Il P2P è solo un mezzo, un oggetto; come avere un coltello da cucina: sta a chi lo usa farne un uso legale/illegale.
    Di fatto, da sempre, viene usato principalmente per condividere materiale protetto da diritti d'autore.
    Il che è vietato.
    Ciò, giusto o sbagliato, è la Legge, che alcune sentenze fuorvianti od originali non possono cambiare.
    Inoltre, non sta a noi giudicare la legittimità o meno di tali leggi, o addirittura giustificare atteggiamenti in contrasto con esse.
    Pertanto, in linea con il Regolamento, chiudo."

    Siccome quanto sopra rimane valido, le regolette che fisso affinché questo topic possa andare avanti senza problemi, sono le seguenti:
    1)- riferirsi all'argomento sempre in via generale (evitare frasi tipo "ah... ottima cosa, il P2P... ho scaricato a sbafo 10 Giga di mp3);
    2)- partire dal presupposto che ci sono delle leggi specifiche in merito (criticabili nei modi dovuti), ma che dobbiamo rispettarle, giuste o sbagliate che siano;
    3)- riportare, magari, dichiarazioni dei gruppi stessi (es., tempo fa ne lessi una di Biff in materia) in merito all'argomento;
    4)- commentare senza delegittimare le leggi stesse e senza istigare alla violazione delle stesse.

    Detto ciò, vediamo che ne esce fuori, ma siate ben consapevoli che se si sgarra (soprattutto se leggo/leggiamo di commenti/comportamenti illegali), si chiude.

    A voi... :)
     
    #1
  2. Daniele "dani66" D'Adamo

    Daniele "dani66" D'Adamo
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    23 Maggio 2007

    Allora... inizio io.

    La mia opinione è allineata all'intervista di Biff che lessi qualche tempo fa, il quale sostanzialmente non cosiderava il P2P la morte della musica (soprattutto nel caso specifico dei Saxon), in quanto, volente o nolente, contribuisce a far conoscere a più gente possibile la musica stessa.
    E siccome, evidentemente, questo concetto di universalità doveva esser ben caro a Biff, considerò positivi gli effetti del loro materiale scambiato via P2P.

    Questo perché, P2P o meno, il "metallaro" è grande appassionato di musica e, quindi, alla fine compra sempre (come feci io insieme a centinaia di ragazzi, comprando il loro ultimo CD).

    Alla fine i tempi cambiano, la Società si evolve, e comporamenti oggi illeciti domani potranno diventare leciti.

    Il P2P utilizzato per scambiare materiale protetto da diritti d'autore è ora illecito, e su questo non ci piove.
    La materiale impossibilità di controllare quanto diposto dalla legislazione, tuttavia, potrebbe in futuro portare alla modifica della legislazione stessa, in modo da garantire il giusto diritto della difesa delle opere di ingegno con altri mezzi legislativi, diversi da quelli attuali.
     
    #2
  3. epic86

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    23 Maggio 2007

    secondo me molti usufruiscono dei p2p anche per dimostrare che sono grandi (sfigati) e sapendo che ci sono leggi che tutelano il diritto d'autore o che considerano il p2p un reato hanno la voglia di trasgredire la legge perchè si credono chissachì.
    se un giorno dovessere legalizzare il p2p questi qua che cosa si inventano?
    qualche programma a distribuzione puibblica che consente agli utenti di entrare nelle banche e prelevare a loro insaputa denaro?

    è un po come la questione degli hacker
    un hacker è per definizione uno che di informatica sa il fatto suo e non gli interessa fare tutti i virus che vuole e propagarli via etere...
    quelli che mettono virus online sono solo degli stronzetti che si credono chissachì solo perchè hanno copiato il codice sorgente di un virus e lo hanno messo on line.

    quandi la legalizzazione stessa dei p2p (secondo me) è un'arma a doppio taglio...

    spero di aver fatto capire il mio pensiero, perchè rileggendo manco io ci ho capito nulla :D
     
    #3
  4. Daniele "dani66" D'Adamo

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    23 Maggio 2007

    Guarda che il P2P, in linea teorica, è legale.

    E' ciò che si condivide, che può esserlo o meno.

    Per fare un esempio, se io uso e-Mule per condividere il mio film delle vacanze, non commetto alcun reato.
     
    #4
  5. Journey

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    23 Maggio 2007

    Sarà che io, come dani66 e diversi altri utenti, siamo di un'altra generazione, ossia di quella che acquistava i vinili e annusava l'acetato e le copertine fresche di tipografia (no, non ci facevamo di colla) perché avevano tutto un loro fascino, ma avere un album in mp3, senza booklet e cd serigrafato, per me equivale a non averlo affatto. ;)

    Probabilmente, per i ragazzini, è un discorso leggermente più difficile da comprendere, dato che si sono trovati questi mezzi belli e pronti all'uso (e all'abuso), ma ce la potete fare anche voi... :)
     
    #5
  6. angusyoung

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    23 Maggio 2007

    mmm un hacker non fa assolutamente ciò che hai detto tu, ahahaha e fidati che se uno scarica materiale protetto non lo fa per la voglia di trasgredire..

    comunque gran cosa il P2P
     
    #6
  7. atheist81

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    23 Maggio 2007


    guarda il problema è l'abuso e cmq, diciamolo le nuove generazioni nn sanno ke significa sentire musica conoscono quei tre quattro gruppi principali e poi nietne, questo si denota anke nella situazione dei live in italia, xke suonano solo cover band e i gruppi underground so ridotti a suona in cantina?
    il mercato della musica è stato rovinato, stanno facendo fuori l'underground, ke ha come unico mezzo di promozione il P2P oppure myspace, bisognerebbe rieducare i giovani all'ascolto di cio ke sta sotto il big
     
    #7
  8. Sixx77

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    23 Maggio 2007

    è una bella invenzione che però fa più danni che vantaggi!

    I diritti d'autore esistono,se mi consentite anche giustamente, il che rende questo mezzo, almeno con il loro utilizzo primario, un FURTO in piena regola.

    Il problema è che la cosa è analoga al problema "droghe leggere", anche se la cosa è vietata e illegale non è mai punita, il che equivale a renderla legale.

    Il Ladro si sente talmente sicuro(e lo è) che ne parla liberamente accampando spesso anche diritti, esattamente come succede per droghe leggere.

    Di per se spesso una droga vera e propria lo è anche, con assuefazione e dipendenza. Conosco gente che scarica roba(musica e film) tutto il giorno tutti giorni, probabilmente solo per il gusto di averla gratis.

    Esattamente come gli utilizzatori di droghe leggere, quando messi davanti ai loro crimini tirano fuori le stesse storie (Alcol legale,ecc ecc)anche chi ruba scaricando lo fa tirando fuori storie tipo "prezzi dei Cd troppo alti".

    Se i CD costano troppo(cosa verissima sopratutto qui in Italia) la soluzione è una: NON COMPRARLI!
    LA musica o il cinema o cos'altro si possa scaricare NON è UN DIRITTO!

    ANche le automobili costano tantissimo, siamo autorizzati per questo a rubarle???

    Riguardo i Pregi che questo sistema dovrebbe avere, come quello della maggiore diffusione citato da Dani66 io non credo di potermi ritenere completamente d'accordo, visto che a mio avviso il fenomeno contribuisce ad una diffusione Superficiale della musica, non ad una sua diffusione vera.

    In pratica invece di comprarsi 1 cd alla settimana che però si ascolta bene più e più volte, godendoselo a pieno(come facevamo noi e quelli della generazione di Dani66 sopratutto..) se ne scaricano 6 al giorno che non sia ascolteranno mai...
    Direte che "dipende dai casi" ma sappiamo tutti che alla fine dei conti è così...

    Senza contare che, a risentire della mancanza di introiti per i furti è per prima proprio la qualità della musica.

    Insomma, "File sharing" è un mezzo legale di furto che sta a noi avere il buon senso di NON USARE!
    Esattamente come sta a noi NON FARE USO DI DROGHE!
     
    #8
  9. Nicola Furlan

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    23 Maggio 2007

    C'è anche da dire che non sempre la qualità risulta elevata. Sopratutto i più giovani secondo me non si rendono conto che se prendono la strada della sola musica mp3 posso incorrere in una sacco di bassa qualità, non cogliere il fascino del profumo di un booklet (...non parliamo ora di acetato perchè tanto non ci sta paticamente più...eh eh) e del configurare nel cd un vero prodotto artistico e culturale che salda nella memoria qualcosa e che diventerà in futuro un ricordo impagabile... Se p2p è legale che venga utilizzato, se non lo è che si cerchi di fare un piccolo sforzo per rispettare un mercato che altrimenti può subire danni irreparabili come un abbassamento della qualità della musica stessa
     
    #9
  10. angusyoung

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    23 Maggio 2007

    proprio come per le droghe leggere forse sarebbe meglio documentarsi prima di sputare sentenze
     
    #10
  11. The_Metal_Priest

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    23 Maggio 2007

    a me personalmente l'argomento interessa molto...e non solo legato al mondo della musica.
    credo che prima di tutto sia davvero l'invenzione più bella legata al computer, in quanto, se usata con criterio, può davvero abbattere qualsiasi barriera.
    magari proprio rispetto alla musica, potrebbe funzionare più dei myspace che adesso tutti usano. Un gruppo per farsi conoscere, per cercare di trovare qualcuno interessato alla loro musica, può tramite il p2p far avere a tutto il mondo la sua musica.

    riguardo invece i diritti d'autore, o la morte della musica, del cinema e di quant'altro....beh..io non credo.
    Come riportava dani le parole di biff...è un mezzo per conoscere.Il metallaro (anche se di una generazione diversa dalla vostra journey :sadic:) vuole avere un supporto fisico in mano, fosse anche solo per sfoggiare la sua collezione di cd in camera! non si può sfoggiare una collezione di mp3!!!
    piuttosto crea disagio a chi fa musica da commercio, chi "diventa famoso" per una canzone e tutti i fighettini la scaricano, che tanto tra due mesi ne esce uno diverso e di quello se ne dimenticano tutti!

    non dimentichiamo che nel mercato legato al mondo del metal, o del rock in generale, almeno dalle mie parti è davvero difficile poter reperire tutto! trequarti dei gruppi che ora ascolto li ho scoperti sentendone il nome e poi grazie al p2p ho trovato del loro materiale per capire se mi piacevano o no...e a quel punto poi facevo di tutto per procurarmi il cd prima e la discografia dopo!
    o addiritura...ci saranno gruppi di cui mai potrò avere il cd(penso ai vanadium) e gli LP non sono decisamente facili da procurare! hanno perso i masters e quindi non possono reinciderli in digitale!
    grazie al p2p però ho potuto scoprirli, e ben magra consolazione il fatto che pino abbia fatto un album tributo...io volevo la discografia!

    quindi non è tutto da buttare via, o tutto da santificare...dipende solo ed esclusivamente dall'uso che se ne vuole fare...anche lo scaricare file protetti da copyright, non è secondo me, del tutto sbagliato se il fine è quello di conoscere per poi ampliare la conoscenza in maniera legale.
     
    #11
  12. Journey

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    23 Maggio 2007

    Io aggiungo anche che la qualità audio di ciò che viene condiviso non è mai pari all'originale (nella quasi totalità dei casi vengono tagliate molte frequenze).
    Per chi, oltre ad essere appassionato e collezionista, è anche un perfezionista in fatto di audio, gli mp3 e tutti i files compressi li vede come il fumo negli occhi...

    Vero che esistono dei cd originali che suonano come una radiolina gracchiante in uno scantinato, ma questo è un altro discorso...

    Le piattaforme di p2p, di per sé, non sono illegali, perché mettono a disposizione solo il programma per la condivisione di files. Poi sta agli utenti che usufruiscono di questi programmi usarli attenendosi alle disposizioni di legge (che, va da sé, in pochi realmente conoscono, anche perché la legislatura in materia ancora non è riuscita a fare piena chiarezza sul modo d'uso corretto: una sentenza condanna e quella successiva scagiona, pur con dei distinguo).

    Mi torna in mente Napster: ecco, Napster venne chiuso perché non si limitava solo a fornire la piattaforma e poi demandava le responsabilità al singolo fruitore, ma aveva un vero e proprio database da cui era possibile attingere ogni genere di musica, tutelata da diritti d'autore, e questo lo rendeva direttamente responsabile delle infrazioni e dell'uso improprio che si faceva del mezzo.

    Tornando all'esempio di dani66, lui, come chiunque altro di noi, è liberissimo di mettere online un filmato personale delle sue vacanze, e non c'è nulla di illegale in questo, ma se, girando per la rete, dovesse vedere che il suo filmato è stato usato su un sito di un'agenzia turistica per pubblicizzare, tra le proprie attività, delle escursioni a cavallo, oppure vedere le sue foto o immagini in costume da bagno su un portale gay (è solo un esempio; non c'è omofobia in questo) senza che gli sia stata richiesta l'autorizzazione a usare i suoi video personali (anche se non tutelati da diritto d'autore), è evidente che si contravviene le regole e si è perseguibili a norma di legge.
     
    #12
  13. The_Metal_Priest

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    23 Maggio 2007

    beh è chiaro che qualsiasi cosa messa in rete è soggetta a dei rischi..lo stesso mio postare foto qui potrebbe esser rischio..qualcuno passa le vede..vede che sono una bella ragazza e per quello che lui crede essere una cosa simpatica fa un fotomontaggio del mio volto su un immagine pornografica.
    è successo (non su questo portale ovviamente :D), sono cose che succedono spesso, sono "rischi" che uno sa di correre mettendo su un mezzo a portata mondiale del materiale personale.
    questo sta poi all'intelligenza degli utenti di tale servizio..ovvio però che poi i deficenti ci son sempre!

    riferendomi a quello che ho detto prima volevo portare un esempio:
    un mio amico (nonchè mio capo al lavoro)ha un gruppo, tali "cerbero" e fanno un rock all'italiana sullo stile di..boh...chitarre acustiche, zero distorsioni...non saprei definirlo, cmq loro hanno inciso un disco (e altri due prima di quello..ma erano di musica demenziale fatta in gioventù :P) e per passarlo a tutti noi l'ha messo sul mulo, noi l'abbiamo scaricato e lo teniamo in condivisione, cosi ci sono molte più fonti per chi è interessato.
    questo è protetto si da copyright, le loro canzoni sono registrate alle siae, ma non essendoci in mezzo una casa discografica, in quanto album autoprodotto, hanno deciso di tentare questa via.
     
    #13
  14. maxthecat

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    23 Maggio 2007

    Anch'io ho cominciato ad usare i Peer To Peer fin dagli albori della loro esistenza.... diciamo che agli inizi col famoso Napster (penso si possa nominare perchè ora non esiste più come P2P) era una vera e propria morbosa curiosita quella di poter prelevare dalla rete musica e poi funzionava solo con mp3 non con qualsiasi file (soprattutto gli odierni zip e rar dovrebbero essere vietati). Non permetteva il recupero del file quando s'interrompeva il downloading.... non c'era l'ADSL praticamente in Italia, (ci si metteva anche 3 ore per scaricare una canzone)... insomma era tutto più artigianale! Ora con i P2P dell'ultima generazione, con le connesioni ultrarapide (ADSl, T1,T3, Fastweb ecc.) la situazione è notevolmente pricipitata ed è giusto che tutto ciò sia stato in un certo senso una legge che vietasse tutto ciò... peccato che quasta legge equipari ad un criminale chi ne fa uso strettamente personale di ciò che ha usufruito.... anche perchè una volta si faceva la stessa cosa prestendo CD agli amici che poi se li copiavano oppure si facevano le cassette.... insomma rimaranno sempre persone che per motivi economici vorranno conoscere musica spendendo poco.... Ma io credo che chi ama un certo genere, un certo gruppo fa "carte false" per comprarsi un CD originale, per avere e scoprire la sua discografia poco alla volta, ed infine andare ai concerti. Come ha già detto in precedenza Metal Priest, i P2P dovrebbero esistere per motivi promozionali visto che le Radio e le TV commerciali si occupano solo di generi adatti alla massa... e non tutti vivono a Roma o nelle grandi città che possono permettersi il lusso di andare nei megastore (tipo Ricordi o Feltrinelli) e ascoltarsi in anteprima CD.... e poi fanno sempre ascoltare in cuffia album di big affermati e di generi commerciali.... come si vede alla fine.... tutto questo discorso "è un cane che si morde la coda".... chi vuole esplorare "musica di nicchia" è costretto a ricorrere ad internet.... secondo me bisogna colpire che di musica fruita illegalmente ne fa un commercio, (magari schivizzando gli extracomunitari... oppure esercita lo spaccio nei mercatini di provincia) coi DVD di film che escono prima che le sale cinematografiche li possano proiettare ecc. Insomma, scusatemi la provocazione, esistono cose dannose e letali che ha creato l'uomo come le armi.... e nessuno sognerebbe mai di vietarle. Questo è quello che penso condivisibile o meno!!!!:)
     
    #14
    Ultima modifica: 23 Maggio 2007
  15. Savior

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    23 Maggio 2007

    In realtà la legislazione, oggi, è piuttosto chiara. E la giurisprudenza sorprese non ne riserva (diversamente in tema di software, ma si tratta di argomenti diversissimi). Come ho già scritto più dettagliatamente nell'altro topic, ora chiuso, condividere materiale protetto da diritto d'autore è reato. Il mero scaricamento, non accompagnato da altre condotte (ovvero praticamente impossibile), sanzionato amministrativamente.

    Il problema non è affatto giuridico. E a mio parere, nemmeno morale. Il problema è politico. C'è stata una rivoluzione tecnologica con effetti spiazzanti per il mercato. Ma i parlamenti hanno legiferato molto per tutelare le Case Discografiche e niente per per tutelare i consumatori. C'è un forte squilibrio di poteri, anche se le Majors (e anche le piccole etichette) piangono per i profitti fortememente diminuiti.
     
    #15

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