Favorevoli alla pena di morte?

Delfino puo essere pericoloso anche in carcere

 

Tanzi che sie' fatto 2 settimane di galera non e' una minchiata,minchione..

 

In Italia? Assolutamente no. All'estero? Assolutamente si.

 

Senti bello, un conto è esser schifati per la situazione della certezza della pena nel nostro paese o esprimere i propri argomenti a favore della pena di morte, ma sparare a zero con slogan qualunquisti sul lavoro dei magistrati italiani è un'altro discorso. Limitati a quello che sai per favore.

 

Non e' sparare a zero,e' un dato di fatto che in italia chi ha soldi e potere se la cava al peggio con un esilio dorato a santo domingo.Obietterai che queste cose sono ovvie e avvengono dappertutto o quasi.....,beh per me non e' cosi',nel senso che queste cose avvengono ormai solo nelle repubbliche delle banane.Certo che quando vedi che in una delle piu' grandi raffinerie del sud italia per anni sono stati rubati decine di migliaia di litri di carburante con lavori di scavo a cielo aperto e km di condutture su decine di ettari di terra privata senza che nessuno se ne "accorge"....,beh forse lo siamo anche noi dei bananari.I responsabili pagheranno forse 2000 euro di multa e qualche giorno di gattabuia e poi riprenderanno....

Questo e' quello che so,tu forse essendo parente di qualcuno di questi onesti lavoratori togati mi potrai spiegare meglio la situazione....

 

e vai.....

così dopo un pò rimaniamo solo noi!

 

Delfino è una persona completamente pazza scatenata malata di mente.

Se la malattia mentale prappresenta un "attenuante" in termini di pena lui di certo "merita" l'attenuante.

C'è poco da fare!

SI può discutere su ciò, ma la legge a mio modo di vedere ha fatto il suo corso in modo relativamente corretto.

 

Da bo... e poi chi ce lo fa più il Kebab? E i prodotti cinesi contraffatti e tossici chi ce li manderebbe? E che dire di tutti i terroristi?

Per non rimanere nel vago... io sono agnostico e dei preti, del Papa, del Paradiso, dell'Inferno, di "quel che verrà" e della "giustizia divina" non me ne può fregare di meno. Ergo sono assolutamente per la pena di morte per coloro che ammazzano, ecc. (ovvio poi dipende dal sistema giudiziario vigente in ciascun Paese in cui essa é praticata... e l'uomo, lo sappiamo, non é INfallibile, e quindi sbaglia, tuttavia...)...

Detto questo sono favorevolissimo alla pena di morte all'ESTERO... ma MAI in Italia, ma solo per un motivo puramente ironico/cinico/critico: visto il modo di fare in Italia...

... perché alternativamente, fosse per me, sarebbe in vigore da decenni!

 

beh...
poi ai mondiali avremmo molte più probabilità...

 

Pensa, io parto dalla stessa premessa per arrivare alla conclusione opposta. Essendo la vita una ed unica non posso certo conferirmi il diritto di toglierla a qualcuno.

 

Hai perfettamente ragione, ma la tua tesi é errata dal momento in cui qualcun altro, non pensandola al tuo modo, lo fa, ammazza qualcun altro. In tal caso, matematicamente, non v'é tesi, o meglio, basta anche un solo caso per invalidare la regola.


Ci sono vari modi per punire qualcuno per aver fatto qualcosa contro le regole della società. Si comincia con uno schiaffo quando si é bambini (o una ramanzina fatta come si deve) e quando ancora le regole sono quelle "di casa", per arrivare alla complessa legislatura penale, ecc (che credo tu conosca bene, essendo, come credo di aver letto, se no, poi scusamene, studente/dottore in giurisprudenza). Una di queste é la pena di morte, vecchia come il mondo.

Le pene sono state "inventate" per "insegnare" a tutti che "chi si comporta male paga". Paga con la vita con tot anni di carcere (es: il nostro ban per un tempo breve), paga con la vita, a livello di morte (es: il ban permanente). Oppure paga in altri modi, non ultimo finanziariamente (uno dei tantissimi esempi é la classica "cauzione" che chiunque abbia visto un film americano, conosce). E' un comportamento universale, tanto che lo sanno tanto le civiltà progredite quanto tutti baluba delle foreste e quelli ancora sconosciuti.

Ma il fulcro della teoria non cambia: la pena serve a insegnare che "così non ci si comporta, se no...".

Vuoi dirmi che sono per la pena di morte à-la-Hammurabi? Perfetto, lo sono e vado fiero di pensarla a questo modo, ovvero stessa pena per stesso crimine. Tu, voi, tutti, nel mondo o in questo forum, potete essere contrari, ma non c'é ragione che tenga e che mi possa dar torto sulla perfetta linearità di questo discorso.

 

pensavo....è particolarissima la posizione di coloro che sono assorbiti dalla musica (magari Black e Death Metal) e quindi con varie e distinte implicazioni soprattutto per ciò che concerne le idee sulle umane vicissitudini, per poi schierarsi comunque per i valori "universalmente riconosciuti".

Con un amico un pò di anni fa ci ritrovammo a parlare di umanità, principi, di visione della vita e del mondo, di spiritualità, letture, musica, ossessioni, compulsioni e commistioni varie ed ancora ecc, ecc, ecc.

Si cominciò dai cd e dalla musica per arrivare a strane congetture e convinzioni

insomma ragazzi, non la faccio lunga e giungemmo alla conclusione (tra risate che ora non vi sto a dire) che alcune persone, quando discettano di misantropia, odio e terzeguerremondiali dovrebbero ascoltare "Meno DarkThrone e più Jethro Tull"

 

La linearità del tuo discorso è soggettiva in quanto si basa per l'appunto sulla premessa "stesso crimine, stessa pena" che tu consideri un'assioma, non il risultato di un sillogismo logico. Quindi come tale il tuo discorso è (come quello di tutti) solo un'opinione e non un teorema. Secondariamente, trovo difficile credere che tu veda nella pena di morte una funzione pedagogica, essendo difficile insegnare come comportarsi ad un morto.

 

Se ben ricordo, dal liceo, un assioma non dev'essere dimostrato, é vero a prescindere da tutto :P
Seconda cosa: gli insegnamenti non sono finalizzati solo per l'apprendimento di una persona; la punizione dev'essere esemplare, tale, cioé che l'imparino tutti, nessuno escluso.
Infine dici che trovi che una persona che erri a tal punto da ricevere la morte come punizione non impara più... ma 1) ci pensava prima e 2) si spera che la sua morte serva da insegnamento, e qui ci ricolleghiamo alla funzione pedagogica.

Non é un teorema, hai ragione, é un assioma

 

Certo, poi, Metalgrinch, é ovvio che non si tornerà mai alle usanze dei tempi di Hammurabi, se no ci ritroveremmo veramente con una popolazione di zoppi, storpi, monchi, ciechi, castrati, e via dicendo.
Bosogna quindi valutare caso per caso, e soratutto bisognerebbe rendere le pene tali da essere uno spauracchio per i criminali.