Eutanasia

beh ma una persona in una bara e una persona su un letto d'ospedale sono due cose completamente diverse, ed il passaggio dall'una all'altra non è facile, né quantomeno scontato...
è come se la bara segnasse qualcosa di veramente definitivo...

 

nel caso della morte cerebrale non c'è differenza, credimi. Ripeto, qua non si tratta nemmeno di eutanasia.
Se venissero a dirmi che un mio amico è in morte cerebrale resterei di sasso,comincerei a piangere, perchè in un istante mi avran detto che il mio amico l'ho perso per sempre, mi avran detto che è morto. Non si tratta di un moribondo, di un malato terminale, di un amico che sta solo dormendo un lungo sonno...mi avran detto che il mio amico è decapitato, questo significa morte cerebrale.

 

Nn è il caso di eluana , no?

 

Teoricamente no. Eluana respira autonomamente, non ha i "segni" indicativi della morte cerebrale, altrimneti la spina l'avrebbero staccata 16 anni fa.

 

Stato vegetativo (medicina) - Wikipedia

Morte cerebrale - Wikipedia

è spiegato bene secondo me.

 

il tronco encefalico di Eluana è evidente che funzioni ancora. In caso di morte cerebrale c'è la "decapitazione" totale.
Comunque quel "teoricamente" nel post precedente non l'ho messo per caso

 

qui il problema è ke bisognerebbe arrivare al testamento biologico ke risolverebbe molte controversie.ma i nostri cari politici sono in grado di attuare tutto ciò?ci sono molte divisioni in tutti e due gli schieramenti politici.

 

Morte celebrale... morte naturale... ce le inventiamo tutti noi uomini. Per me la morte è una: morte e basta. Ecco perchè la spina dovrebbe essere staccata. Il cuore non ha più la possibilità di funzionare per sempre? Allora è inutile lasciare in vita... celebrale, quando la persona non si alzerà più, ne parlerà, ne muoverà. Sofferenza a go-go inutile... meglio che vada in paradiso e smetta di soffrire....

 

oddio, il cuore batte da solo, non ha bisogno del cervello, basta che abbia nutrimento a disposizione...puoi benissimo staccarlo e metterlo dove vuoi assicurandoti che abbia di che nutrirsi e quello va avanti a battere tranquillamente...per questo la morte non si basa sull'attività cardiaca.

 

Ah, ma se è solo per quello il Paradiso sarà senza ombra di dubbio meglio di QUALUNQUE possibile vita umana.
Dunque: perché non ammazzarci tutti subito?
Avremmo solo da guadagnarci, no?
Prima comincia la pacchia, meglio è.

.... naaah, non mi pare "sano" come ragionamento.

 

Ma che vuol dire Dreki oddio mio, che centra?!?!?!
Lo so che il cuore batte da solo, e so anche che l'attività cardiaca è indipendente. Ma se il cuore smette di battere PER SEMPRE, in modo irreversibile, allora le macchine che stanno li che lo tengono in vita (finchè il cervello funziona) sono tutte diabolerie contro i principi morali della Chiesa. L'ho detto prima, e tutti hanno capito, compreso te :P

Ps: ehm ho detto paradiso per non dire "il vuoto", per me non esiste

 

Sta bene: ma siccome ti sbagli (se vuoi aggiungo "per me", ma è ovvio che non è ciò che penso), ti ho risposto in modo serio.
Altrimenti, rischiamo di non capirci.


EDIT: non facciamo "finta" che la morte sia qualcosa su cui si può pretendere di avere una risposta che unisca atei e credenti... non è così. Non esiste proprio. Si può discutere su quanto senso abbia una cura (o la scelta di non praticarla), ma non su ciò che c'è dopo.

 

la cosa va al contrario...si ha un cervello ancora parzialmente funzionante (anche se solo nella sua parte evoluzionisticamente più primitiva), e quindi non un cuore fermo. Se il cuore si ferma possono collegarti a una "macchina sotitutiva" (chiamiamola così) per un po', ma se non vuole saperne di ripartire e funzionare autonomamente si dichiara la sconfitta.
Per dichiararti morto bastano venti minuti di totale mancanza di battito, appunto perchè si è sicuri che quei venti minuti di anossia hanno mandato in necrosi ogni singolo centimetro del sistema nervoso centrale.

Più che di eutanasia qua stiamo discutendo di accanimento teraputico. L'eutanasia vera e prorpia era quella come nel caso Welby, in cui un uomo decideva di rinunciare alla cure ma di essere "addormentato" (e nelle sue condizioni significava essere ucciso) per non sentir dolore.

 

Se parli di Eluana... neppure: tecnicamente, il nutrimento non dovrebbe essere accanimento terapeutico... lo ribadisco: ci sono troppe cose che mi impediscono di giungere a una mia opinione serena

 

Infatti è un ragionamento che dovrebbe fare una persona convinta nell'esistenza di una vita di beatitudine nell'aldilà. Uno ateo non lo penserebbe mai. :grin: