Dove sta andando il metal??!!

Sinceramente mi piacerebbe sentire un pò di opinioni su questo argomento, per uno come me che viene dalla metà dei sessanta ed ha ascoltato veramente di tutto fino ad oggi senza precludersi nulla e sta vedendo il crollo del pop, della vena creativa in ambito rock, metal e come del resto anche negli altri generi dal blues al jazz ed al "cantautorale", mi domando cosa potrà stupirmi ancora musicalmente parlando, anche l'estremo ormai è già storia, per ora sto sentendo cose "diverse" che provengono dai paesi dell'est, perchè si portano dentro una cultura di base appunto "diversa" e la riversano nel modo di suonare, ma per il resto, dall'America all'Europa ormai è tutto fermo!!
La speranza di poter ascoltare finalmente qualcosa che generi emozioni nuove e che magari riesca a creare un movimento (come è successo in passato con l'avvento via via dei generi più disparati che rispecchiavano i cambi generazionali), la speranza dicevo ce l'ho ancora, ma si sta affievolendo, ci sarà ancora qualcuno che lo farà??!!

 

Vorrei dirlo ma non posso.
Comunque si, hai ragione..come anche l'arte di oggigiorno, l'arte moderna è il regredimento dell'arte stessa. C'è chi la chiama evoluzione, ma in realtà è un'involuzione. Sebbene pochissime cose si salvano sulla sufficienza. Ma se paragonati a gente di secoli scorsi (solo per citarne due, Botticelli, Michelangelo, e via scorrendo), si ha la sensazione che non sappiano neanche dipingere gli artisti di oggi.
Anche nella musica è così, e quindi anche nel metal.
Non si sa più cosa inventarsi e c'è sempre meno poca originalità e sostanza.

Però si dice..che almeno ogni secolo c'è un uomo che la sa lunga. Che fa la storia.

 

Appoggio perfettamente la tua tesi, eh.... le rivoluzioni in campo musicale oltre che dalla genialità delle composizioni sono state date dalla tecnologia applicata agli strumenti musicali..... ditemi che c'è di nuovo nelle chitarre elettriche dal punto di vista tecnico-costruttivo?.... forse c'è la "settima corda" messa in campo da Steve Vai? E le tastiere....? il basso? Addirittura nella Batteria siamo tornati al passato... negli anni '80 molti gruppi Pop provatono ad utilizzare quelle elettroniche.... oggi nessuno se lo sogna di utilizzarle nei concerti!!! In fin dei conti oggi si riesce a far qualcosa di nuovo solo "mischiando" "fondendo" generi precedenti.... all'orizzonte non riesco proprio a trovare qualcosa di veramente rivoluzionario....

 

direi che sta andando qui...
YouTube - Zero Hour - Dark Deceiver

e qui....
YouTube - Tool - Vicarious

ci sono gruppi, come i suddetti che hanno le carte in regola per proporre ancora qualcosa di innovativo...

 

quoto!aggiungo anche i ulver

YouTube - ULVER - Solitude -

 

Concordo anche se il Titolo del Topo è "dove sta andando il Metal?" :P

 

Come non considerare le nuove proposte di gruppi come Lantlos, Alcest, Les Discrets? il cosiddetto Shoegaze Black Metal?chi più, chi meno... ma comunque quel connubbio di base Black e influenze post-rock dove si possono aggiungere anche gli ultimi Drudkh, certi Agalloch, e tanti altri gruppi meno conosciuti. Secondo me questa sonorità, che ha comunque un certo range di possibilità all'interno della stessa, accogliendo anche influenze come il folk, doom, e altro, tutto però per bene impastato in un qualcosa di davvero originale, sta veramente offrendo una grandissima boccata di aria nuova nel panorama metal. Io ne sono entusiasta come non mai.
Comunque in America ne stanno succedendo di cose interessanti, eccome, sopratutto in ambito estremo.

 

aggiunta una nota al punto 1

Dove sta andando? Semplice: in circolo, riproponendo continuamente l'uguale, salvo qualche piccolo gruppo underground che coraggiosamente sperimenta.
Secondo me non viviamo grandi cambi generazionali per due motivi, sostanzialmente, che sarò lieto di approfondire meglio nel corso della discussione se ve ne sarà l'occasione:

1) La musica, almeno a livello mainstream e di massa, ha perso la sua componente sciamanica, magica e irrazionale per diventare semplice sottofondo intercambiabile. Si è manifestato un appiattimento sociale / culturale senza precedenti, sia da parte degli artisti mainstream sia da parte del pubblico, che non pretende e non si pone domande.Ovviamente anche l'industria ci ha messo lo zampino e ha rotto il delicato equilibrio che sussisteva fino fine anni '80 fra ragioni dell'arte e ragioni di mercato in favore di queste ultime, senza sapere però di incularsi da sole così .

2) Viviamo anni profondamente vuoti, viviamo il fallimento di un sistema sociale ed economico (quello ultraliberista di stampo americano) ma visto che tale sistema era stato assunto a religione, non si sono formate alternative sufficientemente forti per ora e quindi passiamo gli anni a contemplare il nulla.
Gli anni '90 sono stati quelli del conformismo e del trionfo del marchio come elevamento della persona, gli anni '00 sono stati conformismo e basta senza alcun desiderio di elevamento, cosa saranno i '10? Solo la storia ce lo potrà dire :P

 

bello mi piace!!

secondo me attualmente si sta campando di rendita su quello che hanno proposto nel tempo gruppi come Tool, Meshuggah, Fear Factory, At The Gates

relativamente i generi estremi *core vedo un grosso appiattimento, tutti con gli stessi suoni, tutto ipercompresso, spesso non si riconosce un gruppo da un altro

penso anche io che i generi più vivi siano quelli più vicini al black, al folk e in generale la scena europea (prendiamo ad es. i Gojira)

trovo interessante anche il ritorno al thrash dei Warbringer, anche se poi si sono evoluti verso lo swedecore

il problema di fondo è che dopo il Nu-Metal e oggi col Metalcore, il metal pesante è stato definitivamente sdoganato a livello commerciale e si va sempre di più verso la cacofonia e il casino

 

Questo è un problema verissimo a mio avviso, e non coinvolge solo le produzioni estreme.

Oppure verso un ipertecnicismo esasperato, freddo e asettico.

Per quanto riguarda la "direzione" verso cui il rock e il metal sembrano andare, l'impressione che personalmente ho avuto da un po' di anni a questa parte è si tenda a giocare sempre di più sulla contaminazione tra generi ed elementi diversi, che comunemente, nel calderone di influenze che ormai si fanno convivere, viene percepita come originalità o innovazione... mi pare che si tenda sempre più spesso a confondere "contaminazione" con "innovazione" e, forse ancor più a sproposito, con "sperimentazione".

 

io credo che purtroppo la musica sia diventata un fenomeno usa e getta come tutto nel quotidiano. tutto di fretta, tutto veloce, non c'è tempo per interiorizzare e digerire.

intendiamoci, la musica volenti o nolenti (cioè anche quelli che la subiscono solamente, senza sceglierla) è presente ovunque e da molti anni. ma quando questa finisce col servire da strumento ad altre manifestazioni umane risulta essere talmente in secondo piano che perde le sue peculiarità.

per questo motivo credo che il metal stia andando dove va tutta la musica e tutte le manifestazioni artistiche.

ciò non toglie che i capolavori ci siano ancora e ci saranno sempre. tutto è fruibile in un attimo. la sfida è ancora piu' accesa.

personalmente non mi pongo queste domande. tanto la realta' supera sempre la fantasia. e preferisco ascoltare band del passato che con classe hanno fatto capire a molti che quando c'è genio musicale un genere musicale, seppur enorme come il metal, spesso va troppo stretto:

YouTube - The 3rd and the Mortal - veiled exposure

 

Secondo la mia personale opinione, in primis questione non è tanto dove andrà il metal, ma quanto il panorama musicale sia cambiato. Con le nuove tecnologie, la musica è producibile da chiunque abbia un computer e una tastiera, non serve più saper studiare uno strumento; ne vien di conseguenza che chiunque può produrre musica, anche senza avere delle vere idee musicali. Da un certo punto di vista è bene così, io stesso suono musica ambient, ma questo cambia se, dal produrre musica per un piacere personale, si passa invece a farsi pubblicare la propria musica. A quel punto, pubblicando tanti dischi mediocri, di band che non hanno idee, si da l'idea al pubblico che la scena sia piatta, quando invece escono lo stesso numero di buoni dischi che uscivano, per esempio, negli anni '80, con la differenza che questi son sommersi dalla marea di dischi mediocri che ci sono (non so se ho reso l'idea).

Non è solo questo, però. Per esempio, un disco come Into The Night degli Enforcer non ha nulla di speciale, è semplice heavy metal classico, anche se del 2008: a me piace molto, ma ci sono molti che lo etichettano come banale; per me invece non lo è, è un ottimo disco heavy, e non importa se i suoni sono quelli e non ha nulla di progressivo, o particolare, è un disco ottimo con idee ottime. Se succede però che lo prendono tutti come banale, significa evidentemente che il pubblico è cambiato, che si cerca sempre l'innovazione, invece che la qualità in se, un disco diventa bello solo se ci son tanti cambi di tempo, o se è brutalissimo, ma per me si è persa "l'anima" del metal, e non è solo negli ultimi anni, la cosa è iniziata già dagli Slayer, da una parte, e dai Dream Theater dall'altra. Non fraintendetemi, mi piacciono moltissimo entrambi i gruppi; dico solo che da una parte gli Slayer hanno elevato la brutalità allì'estremo con Reign In Blood (capolavoro per me, niente fraintendimenti), ma quelli che son venuti dopo hanno frainteso la loro musica, pensando che il metal è solo essere più brutali possibile: non parlo del death metal, in cui ci sono grandissimi gruppi, ne del primo black, ma penso che gran parte dei gruppi dell'ultimo decennio, almeno in campo extreme, recepisca il messaggio sbagliato, pensando che metal sia uguale a suonare il più cattivi e il più veloci possibili: ecco così che sorgono band black che pestano due minuti senza controllo, senza le melodie dei Darkthrone o le atmosfere di Burzum, e gruppi death che non recepiscono le melodie dei Morbid Angel, per esempio, e suonano solo a mille di metronomo. Dall'altra parte, invece, ci sono i gruppi che vogliono fare qualcosa di specialissimo, scrivere il nuovo Images And Words (altro capolavoro), e nel loro suono inseriscono di tutto, da parti jazz a parti brutalissime: e così ci sono gruppi così progressivi che non si capisce che genere suonino, e gruppi estremi con così tanti cambi di tempo che non si capisce quasi nulla.

Questo discorso ovviamente non è per dire che tutto il death o il prog non sono di qualità (a parte che non sarei mai così oggettivo), al contrario: dico solo che suonare brutali o progressivi è inutile, senza idee, e sono queste che in alcuni casi mancano: in altri, tanti casi, ci sono, ma non sono, come dicevo prima, riconosciute, perché anche amanti di sonorità classiche possono non riconoscere un gruppo odierno che fa metal classico, bannandoli come "cloni dei priest" quando invece le idee ci sono, ma si disperdono in un mare di gruppi con poche idee. Quindi in conclusione, c'è un doppio problema: uno nel pubblico, troppo esigente, e uno nelle idee, che ci sono in numero pari a quante ve ne erano nel glorioso passato, ma che vengono sommerse dal numero decisamente maggiore delle produzioni senza idee.

(spero di esser stato chiaro, è un discorso un po' intrigato e l'ho scritto di getto)

 

quanto hai ragione, ora la musica è diventata sempre di più una lista di file da ascoltare per gasarsi quando si va a correre o per far passare momenti pallosi in una sala d'aspetto o alla fermata del pullman..la musica ora cos'è? un bene di consumo come un altro, funzionale ad altri gesti ed azioni quotidiane..e quando si è finito di usarlo lo si butta nel cestino del computer. E' per questa evo(inv)oluzione che ormai praticamente quasi nessuno si prende la briga di ascoltare un pezzo o un intero album sul proprio impianto stereo a casa propria lasciandosi trasportare e coinvolgere dai pezzi quasi "studiandoli" uno ad uno..no ormai le canzoni si ascoltano con l'ipod, solo con le cuffie..ma questo non sarebbe neanche un male se l'atteggiamento di chi ascolta i brani non fosse distratto, non fosse svogliato e sfuggente, non fosse quello di uno che ha bisogno di un mero accompagnamento alle sue stronzatine di ogni giorno.

ma questo deriva dalla logica moderna di oggi i cui dogmi sono relativismo, velocità a scapito della qualità, consumismo esagerato, sinteticità estrema,pragmatismo esasperato in tutti i campi...e questa logica ha investito anche la musica ovviamente.

Concordo anche con la tesi di Asperger

 

Quale strada stia prendendo il metallo sinceramente non lo so dire. Non seguo mode e tendenze. Dove vorrei andasse? Di sicuro verso il Folk! Non c'è nulla di più bello che (ri)scoprire le proprie (e le altrui) tradizioni

 

se c' è un genere che a me personalmente (ripeto personalmente) non piace è proprio quello e quei gruppi che qui a TM tra l'altro hanno tanto seguito. Al di la di qualsiasi classificazione quel tipo di musica non mi è mai piaciuta (ribadisco :gusti personali) e pensate un po' non riesco neanche ad associarla al metal (lo so per voi questa è un eresia ma questo è ciò che provo ascoltando quelle band).