Consigli per entrare nel mondo e nello spirito della musica metal

convinto te...

 

Per quanto riguarda l'attitudine, negli Anni 80, quando vivevo il metal dell'epoca, riconosco che era affascinante saperla riconoscere. Gli anni dell'adolescenza erano e servivano anche a quello. Sono anche cambiati notevolmente i tempi e i modi di aggregazione tra appassionati.
Col passare del tempo, però, non mi ha più colpito. A maggior ragione che ora di metal inquadrato non ne ascolto. Per cui, in effetti, sono anche poco utile nel suggerire come entrare nello spirito del metal. Mutandoni, spade e panda, da anni, li trovo ridicoli (nel concetto bonario del termine, ovvero senza il disprezzo che, invece, molti trasudano).

 

Ma cosa c'è da capire o essere convinti? È lampante.

Se una persona evita volutamente di approfondire anche solo un poco quelle che sono le radici e le fondamenta di questo enorme tipo di musica significa che non gli interessa questa cosa, non gli interessa capire a fondo il mondo e lo spirito del metal, volendo utilizzare le parole del titolo del topic, mentre a questo ragazzo interessa, e volendo dargli qualche consiglio bisogna tenere in considerazione questo.

 

Davvero a leggere certe cose rimango di stucco. Mutandoni, panda, spadoni...vai riuniamo tutti i cliché possibili, però mettiamoci dentro anche pianti e funerali, così il quadro è completo.

 

Ma sto spirito del metal che sarebbe?....perchè a me è sempre parsa musica tale e quale tutta l' altra, con gli stessi pregi e gli stessi difetti. Con la differenza che mediamente questa incontra i miei gusti con più frequenza dell' altra. Sti discorsi dello "spirito", dell' "attitudine" mi sono SEMPRE sembrate solo parole usate per tentare di darsi un importanza elitaria che non ha senso di esistere e francamente mi fa solo ridere da quanto mi sembra infantile come concetto. Ovviamente a sto punto mi si dirà che non ho capito nulla, che non mi sono dedicato abbastanza a studiare i classici e altre menate del genere, quindi meglio che mi allontani da sto topic, visto che mai vorrei intralciare il sapere che cadrà copioso sul nuovo arrivato. Io la mia l'ho detta e spero che gli sia di aiuto. Detto questo, divertitevi pure con lo spirito.

 

Vabbè, uno può sempre dare un'occhiata ai classici ma in assoluta libertà. Ovvio che poi se chiede qualcosa che sia un'icona del metal in generale spunteranno fuori consigli diversi che se avesse chiesto gruppi simili a Disturbed e Dragonforce...

ps: che sia musica come tutte le altre, solo che ci piace di più, sono d'accordo. Ma che ci siano dei gruppi e degli album più "classici", che immediatamente vengono associati alla parola metal, non mi sembra che contraddica per forza questa cosa se poi non incontrano i suoi gusti, pace.

 

Stai facendo la vittima.
Il tuo è un modo di vedere.
Quello che penso io è che in OGNI COSA ci sia un carattere, così come nella musica. Chiamarlo spirito, attitudine, in qualsiasi maniera si voglia, è un dettaglio. La musica metal è musica come ce ne sono tanti tipi, ma ogni tipo di musica ha la propria storia, e per me anche il proprio carattere, così come degli ovvi canoni stilistici.

Il metal, il punk, il jazz, il pop e altri tantissimi tipi di musica sono diversi stilisticamente ma anche "caratterialmente", così come una chitarra elettrica e un basso elettrico sono diversi "caratterialmente", così come una vecchia Fiat Panda e una Ferrari, anche se i primi sono entrambi strumenti musicali e le seconde entrambe automobili.

Chiamarlo "spirito" o in altro modo per me è solo un dettaglio.

 

E quale sarebbe sto fantomatico carattere? Sono proprio curioso di saperlo.

 

Il tuo non mi sembra esattamente l'atteggiamento di chi è ben disposto a dialogare, ma quello di chi pensa che io abbia detto solo scemenze.

 

beh, l'ho scritto prima cosa penso del concetto di "spirito", quindi direi che non ci sei andato lontano. Però se è vero che non cogliendo questo carattere mi perdo qualcosa di fondamentale sarei anche curioso di capire di cosa si tratta. Se poi continua a ricadere nel calderone di quelle che considero scemenze mi metterò l' anima in pace.

EDIT: è sufficiente qualche esempio, così magari capisco meglio

 

L'attitudine metal è qualcosa di molto difficile da definire, soprattutto adesso con tutti i vari filoni che si sono delineati nel corso degli anni, che hanno i loro specifici cliché, toccano corde emozionali diverse, evocano immaginari diversi.

 

Il metal è nato dal rock. Il rock era la musica del diavolo, o così la consideravano i benpensanti. Anche uno come Elvis Presley era considerato un ribelle, con quel ciuffo, quelle mosse del bacino e quei ritmi frenetici che facevano ballare le ragazze.
Le persone facevano crociate contro i concerti dei Kiss, considerati "Knights In Satan's Service".
Il metal ha estremizzato il concetto di essere dal lato "sbagliato" e sapere di esserlo. Era la musica sbagliata, del lato opposto rispetto a ciò che era nazional-popolare, e la consapevolezza che sarebbe stato così sempre.
Era spirito di ribellione estremizzato al massimo sapendo di essere considerati "sbagliati" e che la cosa non sarebbe cambiata, e questo faceva nascere anche la volontà di shockare, provocare, urtare i sentimenti.

Il punk era molto più sbruffone, più estroverso, più giovanile forse e vistosamente (e volutamente) ignorante.
Il jazz si è sempre considerato migliore rispetto a quasi qualsiasi altra cosa senza il minimo sforzo di negare ciò.
In entrambi i casi zero umiltà.

Chi si approccia al metal secondo me deve capire da cosa fossero mossi quei ragazzi che decine di anni fa suonavano metal e che sensazioni quella musica avrebbe dato alla gente.

Se a uno piace il blues non può non chiedersi da quali sentimenti umani sia nato (era la musica dei schiavi neri nelle piantagioni americane cent'anni fa), così come il jazz (simile al blues), così come il punk, e alla stessa maniera pure il metal.

In maniera più chiara di così non so spiegarlo, ma anche adesso chi si appassiona al metal viene visto diversamente rispetto a molti altri appassionati di musica. Se poi l'impressione è che siano comunque tutte scemenze pazienza, non possiamo percepire le cose alla stessa maniera.

Io dal mio punto di vista trovo che sia sbagliato ridurre il tutto a "è solo un tipo di musica come tanti altri, non ci sono differenze se non di gusti".

 

..possibile che sta affermazione (imho alquanto ''discutibile'', abbi pazienza Nerò.. ) sia sfuggita ai ''più''??

 

Mi sembra ovvio che quando ho scritto quella cosa non mi stessi riferendo a quei poveri cristi con le catene alle caviglie ma al modo in cui quel tipo di musica si è poi sviluppato quando ha cominciato a piacere anche ai bianchi che con la schiavitù non c'entravano alcunché e hanno trasformato quel tipo di musica da "povero" a qualcosa di ben più spocchioso.