C'é qualcosa nella tua vita per la quale valga la pena perdere tutto?

Penso che in cambio della mia salute (e anche dei miei cari) sarei disposto a perdere tutto ciò che possiedo di materiale.

 

io mi chiedo invece, si puo perdere qualcosa per uno zero? è possibile. Si puo mandare tutta una vita a puttane per qualcuno-qualcosa che è 0?
E' possibile.

morale: bisogna saper scegliere bene, benissimo. Ed anche quando credi che quel meraviglioso principio chiamato amore, ti ha guidato bene ed il tempo accorre come un suggello di istanti non crederti sicuro. Dicevano bene tutti quei poeti arcaici di Grecia da Simonide all'amico dello scudo e del vino, Tirteo, quando avvertivano dell'estrema fralezza del tutto..

di più non sono in grado di dire. Qualcuna ho letto, dice diessere diventata una persona migliore, io debbo ancora capirlo.
Resta di positivo che "scegliendo" inevitabilmente si arriva a momenti in cui si sfrondano le file ed allora se non la certezza hai la percezione di qualcosa di sensato che resta ed allora sì, puoi mettere ancora in gioco tutto o quasi.

Sarò insopportabilmente cinico ma è così, amen

 

Io ho stravolto la mia vita per uno "zero"... ho cambiato lavoro, ho cambiato paese, mi sono allontanata dalla mia famiglia e dai miei amici, ho dato tutta me stessa e ho ottenuto solo sofferenza e amarezza...Si è preso tutto mentre a me ha lasciato solo un grande vuoto e tante domande...
Non credo affatto che queste esperienze possano migliorare le persone, anzi...Io sono diventata più cinica e diffidente e oggi posso dire che non vale la pena sacrificare se stessi per qualcuno o qualcosa, mai.

 

mmm..mollare tutto.... dipende.. ..se mollare vuole dire ricominciare e rivedere la vita o la situazione..o qlsiasi altra cosa,secondo i propri dettami..si e soprattutto ricominciarla cn un criterio sensato..altrimenti è una grandiosa cavolata.. ^^

 

si , qualcosa c'è ... , ma non posso dirlo :\

 

pensavo di poter dire la stessa cosa tempo fa....invece poi tutto è andato male
ma esistono persone di cui ci si può fidare ciecamente? immagino di si ma i dubbi che mi vengono sono sempre maggiori

 

per me no

 

La tua famiglia.

 

Non posso biasimarti o puntarti l'indice contro dandoti della disfattista nè posso buonisticamente venirti a dire che nella vita si puo "ricominciare".
Non ne so niente e scrivi con un trasporto che non è celato; per questo hai il mio totale rispetto.

Se dovessi parlare accalorato, con la rabbia di un tradimento dell'anima dentro, vissuto e rivissuto in una notte durata un anno ti direi che nn si migliora, nn si migliora affatto; o meglio (ma qui già ragiono) si arriv aa compromessi con se stessi; un dai e togli con te stesso per risorgere ovviamente mutato.
PErò credimi, mi impongo con tutte le mie risorse di mettermi nel dubbio. Più non dico perchè da come parli tu hai vissuto qualcosa di molto più intenso a livello esistenziale.

L'ideale sarebbe provare a mantenersi degli spiragli; quanto al fidarsi bè, dovrei darti ragione; un anno di prove abbondanti ha creato un ottimo dossier per il fenicio.

 

Sì ma non è universalmente definto; le storie personali sono così sfumate; esistono così tanti tipi differenziati di esistenze e gruppi di esistenze che le relazioni interpersonali fin ai livelli più "radicali" (nel senso di radici, origine) sono diversissime.
Un rapporto col fratello, la sorella, i propri genitori puo diversificarsi secondo una miriade di fattori...

La famiglia come concetto ideale, per chi ci crede o almeno crede nell'idea di un nucleo puo esemplarmente essere qualcosa per cui fottere tutto ciò che si ha ma non sempre è valido; non sempre "puoi fidarti".

Ricordo sempre la frase lapidaria di Agrippina quando arrivano i sicari di suo figlio Nerone, secondo quanto scrive Tacito: "Ventrem Feri".
Colpisci qui, il mio ventre.

eheh


è tutto così relativo; i sentimenti più forti. Quanto relativo.

 

Per il doppio!

 

Personalmente penso che dovrei trovarmi nella situazione....così a freddo non saprei....