Blood Incantation

Personalmente devo necessariamente premettere che questo tipo di death (intendo proprio le parti pesanti, lo stile di riffing, ecc) faccio fatica a digerirlo alla lunga, per cui in generale ben vengano sperimentazioni e influenze che "spezzano" e variano la proposta, a mio gusto.
Detto ciò, per quanto appunto ne apprezzi le idee di fondo, con i Blood Incantation riesco ad arrivare solo fino ad un certo punto poi c'è sempre qualcosa che si "inceppa"... non so bene come definirlo, ma viste le premesse si tratta molto probabile di un mio limite

 

Allora, ascoltato tutto.
Mi sembra di poter confermare il giudizio preliminare: eccellenti singole parti, totalmente sfasato l'insieme. Il che, purtroppo, non è un difetto trascurabile, essendo il disco diviso in due lunghe suite (ovviamente per nulla necessarie, dato che si poteva tranquillamente spezzettarle, come d'altronde è stato grossolanamente fatto).

Tante idee, a volte buone, a volte tirate per i capelli, ma giustapposte una dopo l'altra senza il minimo pensiero retrostante. Ora sei lanciato in mezzo alla battaglia, poi, improvvisamente, sei in un lounge bar e ti chiedi come ci sei finito. Peraltro certi momenti sono obiettivamente goffi, non solo quelli extra-metal, ma anche alcuni propriamente death (il che è meno perdonabile), tipo la seconda metà di Tablet I, che carica, carica tensione in un modo che capisci già che manco loro sanno dove vogliono andare a parare. Infatti non vanno a parare da nessuna parte.
Ho il grave sospetto che volessero imitare certi concept-album in cui la musica si sviluppa insieme ad una narrazione, esplicita o implicita; solo che qui non c'è nessuna narrazione e ci troviamo di fronte alla pantomima di un capolavoro, come un grande quadro copiato da un bambino, che riproduce tutti i dettagli senza capirne il senso d'insieme.
I nostri rimangono eccelsi deathsters, ma sputtanati dal loro ego, convinti di dover rivoluzionare chissà che. Perché è chiaro che non hanno cercato uno stile per raccontare qualcosa, ma hanno cercato qualcosa da raccontare per sfoggiare uno stile.

Se poi vogliamo parlare di semplice godimento, sono 43 minuti di coiti interrotti a ripetizione. Fate voi.

 

Domanda non polemica: tu quanta musica prog ascolti normalmente?

 

Poca, e non vedo il punto.
Stando a Wikipedia, il prog ricerca "un livello maggiore di complessità e varietà ritmica, compositiva, melodica, armonica e stilistica". Non vedo come l'assenza di equilibrio compositivo (anzi, diciamo pure l'assenza di qualunque pensiero compositivo) possa essere una caratteristica positiva del genere.

Comunque, ascolto parecchia musica classica, che è poi la fonte principale a cui il prog si richiamava.

 

L'ho pensato anch'io

 

Mai lette più inesattezze e pregiudizi in un solo post.

 

Elencali, prego.

 

Andare a cercare il significato di "prog" in wikipedia e applicarlo come categoria per giudicare un album senza avere reale dimestichezza col genere, insomma senza sapere che quel tipo di dinamica esiste da qualche decennio nel prog estremo e non a tutti i livelli (con risultati più o meno riusciti, ma non è questo il punto), non mi sembra il modo migliore di rispondere alla domanda di @LucaGiulio. Io credo che se uno non ascolta un genere (io non ascolto death puro e non mi azzardo nemmeno dipinto a dare giudizi) debba limitarsi ad ammetterlo o al massimo a dare un'opinione personale di gusto su un album che supera le barriere del genere. Inoltre, dire che la musica classica è la fonte principale a cui il prog si richiamava è ancora una volta applicare a un genere incredibilmente vario, complesso e storicizzato una nozione da Wikipedia, ignorando tutte le correnti e sottocorrenti che sono nate negli anni Settanta e alle quali è stata data l'etichetta "prog". Per non parlare del fatto che qui stiamo parlando di prog death, o comunque prog metal estremo: un genere dove l'influenza della musica classica (che vuol dire poi?) è più che mai secondaria.

 

Non c'è un punto, semplicemente, ho letto il tuo commento e pensato che più che una critica al disco sembrava una critica al genere stesso, che appunto, oramai è ben radicato e codificato, e che i Blood Incantation a mio avviso interpretano perfettamente.

Volevo semplicemente segnalarlo, perché non si sono inventati nulla, chi mastica di prog lo sa bene.

Qualcuno vedeva in loro i nuovi Morbid Angel, ho paura che diventeranno più simili ai BTBAM...

Poi che poi possa non piacere, non ci piove.

(Io godo come un matto).

 

Hai frainteso il mio post. Il riferimento a wikipedia è dovuto al fatto che la frase in questione, "livello maggiore di complessità e varietà ritmica, compositiva, melodica, armonica e stilistica" è del tutto generica, e mi sembra abbastanza funzionale. Alla fine, è quel che vogliono fare anche i BI. Possiamo discutere all'infinito se ci siano riusciti o meno. Dove invece mi sembra chiaro che abbiano fallito è la composizione: le varie influenze non sono ben amalgamate e nemmeno ben alternate. Sono buttate lì a casaccio, e si sarebbero potute scambiare di posto liberamente, non sarebbe cambiata una virgola. I climax sono continuamente spezzati, manca, come ho scritto, un minimo sviluppo della tensione, persino nelle parti specificamente death.

Posto che l'idea che uno debba essere intenditore di prog per aver diritto di giudicare un album (nemmeno fatto da progster) è uno snobismo ridicolo, il fatto che ascolti poco prog non vuol dire che non ne sappia nulla.
Ho ascoltato i miei King Crimson, Yes, Genesis, Caravan e Jethro Tull, persino i qui presenti Tangerine Dream, mille anni fa. Se poi ti riferisci al prog-metal, allora mi dispiace, ma hai toppato: conosco bene i (primi) Fates Warning e i Symphony X, ma soprattutto il prog-death, specie gli Edge of Sanity, che sono fra i miei gruppi del cuore, o gli Opeth, che non amo alla follia ma ci torno ogni tanto. E poi, ovviamente, una valagna di tech-death.
Tutta questa gente, chi più chi meno, si sforza di dare una struttura alla propria musica, specie quando si pasticcia con cose molto diverse fra loro. I BI no, niente, zero. È evidente che non sanno bene cosa stiano facendo.

Riguardo alla musica classica hai ragione, è un termine generico ed improprio, ma è entrato nell'uso. Io ascolto soprattutto musica barocca, in certi periodi persino più del metal. Il concetto di composizione nasce proprio con la tradizione colta occidentale, e non c'è dubbio che proprio il periodo barocco sia quello a cui il prog-metal ha guardato di più (basti pensare a tutto il metal neo-classico, che ovviamente qui non c'entra nulla, ma è una base per tutti).

 

Come, sopra, no, non è assolutamente una critica al genere stesso, è una critica al modo in cui lo interpretano i BI. Cioè, a mio avviso, male.

Ho detto che ne ascolto poco perché pensavo ti riferissi al prog classico (King Crimson, Yes ecc.). Se ti riferisci al prog-metal e specialmente al prog estremo, lo conosco, eccome. Per me non è un buon disco prog. In realtà dubito che sia un disco death-prog o che abbiano voluto fare una cosa alla Opeth. Penso che abbiano voluto mischiare il death con la psichedelia e lo space rock, e che non ci siano riusciti.

 

Ah, e sul fatto che non si sono inventati nulla, ovviamente è vero, ma loro non lo sanno:

È solo una nota di colore, ma conferma il sospetto che i nostri abbiano le idee alquanto confuse.

 

sul topic degli Spiritbox un utente ha scritto questo: "ci fossero piu ascoltatori musica intelligenti come noi,loroa vrebbero il successo di linki park Korn o Coldplay".

 

Boh, io quando ho tempo cerco di ascoltare ed assimilare questo nuovo lavoro dei Blood incantation e sbrodolo

Poi tutte 'ste pippe mi fanno pensare che si abbia molto tempo libero

 

Vabbe' non devi considerare quell'utente