Black Metal

Kirottu,"Deity embers", Finlandia

Questo album sembra essere uscito direttamente dai begli anni novanta

Pare che questi tizi a quei tempi fossero in una band chiamata Dominion

 

Valido

 

Dal Canada un bel mix Finlandia-Norvegia-Svezia

 

Il disco completo non delude ma non esalta. C'è tutto tranne il guizzo di personalità, il riff che s'imprime nella memoria, il passaggio che ti obbliga a metter da parte tutti i pensieri e ascoltare soltanto. Manca il dolore vero oppure la teatralità di classe. Solo la prima traccia ha qualcosa di più, che promette e non mantiene. Di solito quando una band parte subito così perfettina, per il futuro non ci sono troppe speranze, nel senso che la tecnica e le rifiniture si imparano, ma spirito o ce l'hai o non ce l'hai. Ma ovviamente non sta a me castrare sul nascere dei ragazzi d'indubbio talento.

Il fatto è che ho ascoltato il terzo degli Aara, che invece erano partiti come una delle tante one-man band piene di passione e dai mezzi limitati. Ok, lo so, erano due, ma una si limitava a lanciare urla demoniache e l'altro suonava tutti gli strumenti, quindi l'effetto era quello.

L'ho sempre detto che avere un batterista respirante fa una differenza enorme. Il nostro (già presente come 'guest' nel disco precedente e ora entrato in formazione) è un anonimo "J.", ma dimostra tocco ed energia a sufficienza. Anche Berg ha limato le proprie capacità, la produzione è buona e il salto di qualità da "one-man-band e ½" a black band di serie A è compiuto. Solo la 'cantante' rimane meramente funzionale, tant'è che stavolta il missaggio la mette all'angolo, sommergendola con le chitarre e dando ampio spazio alla batteria.

D'altronde in Triade I la componente atmosferica è ridotta: stavolta i nostri vogliono tirare sganassoni da ring, senza però perdere l'afflato mistico e apocalittico del passato. Ci sono persino passaggi che fanno pensare al death più marcio e tirato (vedi il finale di Naufragus), quello della primissima scena svedese, tanto per farvi capire come la sostanza non manchi.

Unico problema? Pochi riff. Pochi ma buoni, certo, però spesso stiracchiati ad oltranza, e comunque lontani le idee grandiose che ci avevano colpito in So fallen alle Tempel. Ma questi ragazzi hanno fatto un disco all'anno, con una smania famelica di crescere e di affermarsi. Ci sono riusciti: questo è il disco che attesta la raggiunta maturità. Adesso, se puntano davvero in alto (e me lo auguro), dovrebbero fermarsi e lasciar sedimentare le idee più a lungo. Se sapranno fondere la padronanza dei mezzi raggiunta con quest'album a idee degne dell'esordio, ne vedremo delle belle.

 

Bello l'album degli Aara, segnalato nel topic atmosferico

 

È vero che ormai di atmosferico c'è poco, questo disco picchia.

 

Spectral wound, canadesi, terzo album ("A diabolic thirst") in uscita a brevissimo via Profound lore

Me lo segno

 

Toc toc

 

Ah, ecco dove li avevo trovati

 

Bella trovata per fare aumentare il post counter
Furbetto

 

Devo arrivare a 66.666 al più presto

 

Sentito le due anteprime degli Spectral Wound, davvero ottime

 

Un po' di tempo fa ho trovato per caso un album di una band svedese, Nidsang, mai sentita prima

Si intitola "Into the womb of dissolving flames", uscito per Pulverised records nel 2014, quindi non la classica uscita fresca fresca che i soliti canali spammano appena esce, e ad oggi è l'ultima pubblicazione di questa band (che però risulta essere ancora attiva)

Mi è piaciuto, è il classico album svedese e non saprei altrimenti come descriverlo

altri link

Anticipazione (Spoiler)

Playlist https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_mm5YF3bX5upx-PycHnTYkkKriqgsOq2sE

 

Anche i polacchi Angrrsth sono forti, è appena uscito il primo full lenght "Donikąd"

Il nome sembra tipo una parola onomatopea, ma li perdoniamo

Non so perché ma YouTube mi chiede di verificare la mia età, altrimenti non fa partire il video

Però c'è anche su Bandcamp Donikąd - Full Lenght Album, by Angrrsth

 

Nuovo album degli Spectral Wound promosso