Band "pericolose"

Infatti fa cagarissimo

è molto più bello Blood inside :rississima:

e anche Shadows of the sun :risserrima:

 

Solo perchè rido alle cazzate? :sìsì:

 

Porco cacchio, blood inside lo preferisco a quello schifo trip hop di perdition city

 

mi son sempre chiesto: ma il trip hop è il salto dei panzoni?

 

Per questo è pericoloso

 

Il più pericoloso per me rimane Vasco Rossi, dopo aver detto di fare metal ci ha minacciati tutti. Ci ha condannato ad essere conquistati dai tamarri. Avete notato che da quando ha detto quella cosa molti gruppi metal si sono commercializzati? Ci ha dichiarato guerra XD

 

Fai bene ad arrabbiarti: ho centinaia di album e ascolto letteralmente migliaia di gruppi ma quando infilo nel lettore un CD di Savatage, Blue Oyster Cult o Riot, finisco sempre col pensare che per me quella è la musica migliore del mondo. Niente da dire contro Django Reinhardt o Muddy Waters, ascolto anche loro, ma l'apertura mentale finisce lì dove terminano i nostri gusti musicali e non puoi obbligare uno che – come me – odia il rap a farselo piacere. O uno che ascolta dark a farsi piacere i Freedom Call. Diverso è il preconcetto: “non so cosa sia questo funk ma non mi interessa perchè io ascolto solo metal” o “non so cosa sia questo speed metal ma non mi interessa perché io ascolto solo post punk”. Chiudersi in maniera aprioristica è sempre errato, quando si parla di arte in generale. E se si vuole fare un discorso oggettivo (la musica è oggettivabile?), allora meglio sapere di cosa si sta parlando. E la gente che frequenti tu non sa di cosa parla.
Per il resto... mai sentito dire, da uno che ascolta jazz, che gli altri ascoltatori di jazz sono degli zozzoni. O da uno che ascolta classica, che il fruitore medio della musica classica è un coglione. Ma da qualche anno a questa parte molti metallari (non tutti, per fortuna) si divertono a smontare i cardini attorno ai quali, per tre decenni, si è aggregata un'intera comunità di appassionati.
Sono i fan 2.0, suppongo.
La mia idea è che dietro certi ragionamenti ci sia la pretesa che uno ascolti tutto, ami tutto, si faccia piacere tutto, rispetti tutto. Con buona pace del senso critico. Non a caso oggi (anche ieri, ma oggi di più) siamo invasi da gruppi che definire discutibili è un elegante eufemismo. E se un tempo fenomeni da baraccone e operazioni biecamente commerciali venivano individuati e colpiti, oggi bisogna accettarli perché altrimenti “non sei aperto di mente, sei tvue, sei anni Ottanta”.
Boh. Io sono cresciuto con Queen, Zappa, Alice Cooper, David Bowie, maestri di musica e artisti a 360°. Ciononostante, non mi faccio piacere acriticamente qualsiasi cosa: penso anzi che, soprattutto oggi, occorra portare l'hard rock e il metal a conoscenza dei ragazzi, offrire loro un'alternativa alle mode musicali imperanti e ai biechi meccanismi (dai talent al “pay to play”) che offendono il concetto di Musica. Qualcuno verrà illuminato, ne sono certo. Accade sempre, e da sempre.
Concludo dicendo che non c'è genere musicale, tra quelli che ascolto, che sia stato bersaglio di insulti e ostruzionismi quanto il metal, da parte di chi ascolta con passione altra musica. Mi sorridono quando dico che amo il blues, sguardi d'ammirazione quando dimostro di conoscere Chet Baker o Debussy (che fanno molto "ascoltatore colto") o il riff di “C'è troppa guerra”, se canticchio un pezzo dei Clash o dei Pearl Jam o degli Stray Cats o degli Area qualcuno mi viene dietro, ma non appena si parla di metal...
P.S.
Adesso non ho tempo ma poi ti racconto qualche aneddoto (preso dal web) relativo al modo in cui i metallari vengono “percepiti” ancora oggi. Rimarrai sorpreso.

 

beh normalissimi...qualcuno c'è anche rimasto dentro...conosco certi soggetti che non sono una bella pubblicità per il genere
però pochi su tanti che non fanno statistica e ci sono in qualsiasi ambiente, pure in quello parrocchiale (anzi, li forse abbondano...)

 

La band più pericolosa in assoluto sono gli Arch Enemy perché hanno sdoganato anche nel metal "estremo" l'idea che puoi anche fare musica di merda, basta che metti un essere vagina-munito al microfono e venderai lo stesso migliaia di dischi.

 

Comunque anche in ambito prog (il mio) vi è spesso (ed è un paradosso, visto il termine) dell'ottusaggine... In tanti della vecchia guardia ad esempio sono rimasti fermi al 1977 e non conoscono il neo-prog e il prog-metal o gruppi innovatori come Porcupine Tree, Riverside, Haken, Leprous, ecc. Poi spesso non hanno quel livello di pazzia che un progger dovrebbe avere e spesso sono persone un po' troppo normali...

 

Quando penso ad un progger mi balena in testa l'immagine di un sessantenne magro in ciabatte ed accappatoio che se ne sta seduto su una poltrona a bere thè davanti al camino. Altro che pazzia

 

Gli occhi azzurri di Mariangela Pezzotta li ho ricordati per molti anni.

Trovo che il metal (come i più importanti generi musicali) sia un enorme contenitore, spesso dai confini labili, per cui è chiaro che tra i suoi infiniti ascoltatori ci siano appassionati di ogni risma, tanto si sa che fanno più rumore quei pochi piuttosto che la grande massa.
Anche nel piccolo mondo di Truemetal esistono grandi appassionati di metal che non frequentano almeno la metà delle sezioni. Ognuno di noi deve essere prima di tutto consapevole dei propri gusti e cercare di soddisfarli.
Nel corso di tanti anni ho smesso di seguire band che adoravo sia perchè ho cambiato gusti (Iron Maiden), sia perchè a mio avviso hanno smesso di fare musica di qualità (Slayer), sia perchè hanno cambiato genere scegliendone uno che non mi piace (Anathema).
Alla fine nulla è per sempre.
Dei gusti degli altri francamente non me ne importa, se non nella misura in cui siano utenti in grado di arricchire la mia conoscenza musicale in relazione al gusto del momento.

Band pericolose? Bisogna vedere in relazione a cosa: trovo che le più pericolose siano state tutte quelle decine di band clone da "seconda ondata" che hanno attirato il parco buoi e che hanno decretato la fine di questa o di quella corrente metal.

 

Ma infatti io penso sempre che il termine progressive viene utilizzato ormai erroneamente per indicare un genere ormai canonizzato e che quei vecchi progger in realtà non sono progger ma semplicemente "amanti di quel genere"; per quanto mi riguarda sono molto più progressive, sia nei gusti musicali che nell'abbigliamento e nel modo di pensare, i vari hipster, indie, ecc...