Anticristianesimo

Una vergogna, ma non solo per chi crede.

Oggi un uomo che stimo molto, commentando l'accaduto ha detto:

e ci ha dato in pieno.

Integrando...

e poi ancora:

ovvero la Bolla con cui UN PAPA aprì La Sapienza, che ora chiude i battenti alla figura del pontefice, quella figura che può parlare in libertà a Cuba e in Turchia, ma che non ha il diritto(secondo la borghesia intellettuale sinistroide che dice di detenere lo scettro della libertà di parola ma che dittatorialmente impone la sua ideologia con la violenza verbale e la minaccia) di parlare a Roma.

E' una vergogna per quest'Italietta, altro che per la Chiesa ingerente e cattivona.

 

chissà perchè, in nome della stessa libertà di parola, quando Odifreddi è venuto nella mia cittadina e ha presentato il suo libro davanti al duomo (è una piazza), il prete si è appellato a tutti i politicanti di città e provincia (oltre che al suo dio, of course) pur di farlo andare via. In quel caso si è tirato in ballo il "buon senso", la "sensibilità religiosa" e tante belle parole che per me significano solo due pesi e due misure.
Benedetto XVI non è stato minacciato di niente, al massimo avrebbe avuto una civile contestazione, legittimata anche questa dalla costituzione.
Poi che c'entri la politica con tutto questo io non lo so. Pensate che tutti i baciabanchi stiano a destra e i mangiapreti a sinistra?

 

Proviamo a fare un po di chiarezza, che sembra ce ne sia bisogno:
La protesta studentesca, A DIFFERENZA DEL DOCUMENTO (che certo dalle ricostruzioni pare imbarazzante, ma
-non è certo firmato da figli di papà, al limite ex dal momento che son professori
-esprime un sentimento che nel mondo scientifico è trasversale)
..non era a quanto risulta una manifestazione volta a PROIBIRE la partecipazione del papa, ma, salvo quelle che possono essere posizioni disingoli, una manifestazione di dissenso (e, se non sbaglio, una richiesta di permesso di manifestazione) paragonabile a quelle che si son viste all'arrivo di Prodi nell'università cattolica (anzi, per il momento non ancora perché in cattolica si son viste cose imbarazzanti per il mondo cristiano).

Se avete materiale che attesti cose diverse DATEMELO. In caso contrario..
beh, fate voi...

 

Beh, se è stato deciso addirittura di annullare l'intervento, è perchè c'era il rischio reale di scontri. Erano stati mobilitati plotoni di polizia, c'erano migliaia di giovani pronti a seguire il tragitto del Papa fino alla Sapienza, per "fare massa" ed evitare che qualche svitato facesse un casino.

Ah non lo so e non mi interessa, essendo essenzialmente apolitico.
So solo che a mobilitarsi son stati i collettivi di sinistra, e questo lo hanno sentito pure i muri.

 

beh qualcuno è d'accordo/in disaccordo col mio post?? :P

 

Il Papa ha tv, radio e giornale e nn mi risulta lo abbiano mai censurato... anzi, mi pare gli venga dato molto spazio sui media italiani

Hanno minacciato d bombardare il vaticano?

E' una vergogna che i poveri aumentino e che i politici se ne freghino.

 

In realtà non ci sono prove di rischio di scontri. La manifestazione non è stata annullara per motivi di sicurezza ma è il papa che ha deciso di rinunciare
( http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=a8e94780-c390-11dc-b859-0003ba99c667
..questa è la posizione di studenti cattolici della sapienza)
- comprensibilmente, forse ritenendo che ilo contesto chiassoso della contestazione politica non si addica al ruolo che rappresenta
- incomprensibilmente, se si considera che ambisce ad uno specifico ruolo politico
- vantaggiosamente, visto che ora risulta la vittima della situazione vittima e le forze laiche sono riuscite di nuovo a metterselo in quel posto

 

Ruolo Politico?

 

Mi riferisco alla questione "ingerenza diretta nella politica" in vuolazione del concordato. In base alla quale il da te stimato Ferrara in non mi ricordo che occasione ha richiamato Bagnasco che bollava come non mi ricordo se indegne o violente o cosa delle critiche nette al vaticano affermando che, volendo il papa inserirsi nel dibattito politico in modo specifico e non generico (penso al richiamo all'ordine del parlamentari cattolici con riferimento ai pacs), diretto e non indiretto (la cosa è tra l'altro considerata da Ferrara sacrosanta), deve anche saper stare alle critiche.
Certo, la mia affermazione aveva una vena provocatoria, ma più di un fondo di verità.

 

Ecco l'essenza della giornata

 

Beh, fondo di verità, ma fondo fondo eh? A meno che non sia pensiero comune che chi va a parlare ad un'inaugurazione di anno accademico ambisca ad un ruolo politico.

 

spetta! ho ho parlato di ambizioni politiche per i motivi che ho spiegato (insomma... non è un segreto che Ratzinger ritenga di dover far pressione sui legislatori..), non per la visita alla sapienza :P

 

AHAHAHAHAHA....fantastico come solo qui da noi si possa considerare martire uno che ha subito uno striscione (addirittura!).
Pazzi! Assassini! Terroristi! Lo spray è toooooooossicoooooooo

 

Ma nessuno lo considera martire e poi non mi sembra costruttivo ridurre la discussione al flame, Acid

E' solo disdicevole per chi ha un minimo di ragionevolezza che il Papa non abbia la libertà di parlare in università quando dalle cattedre della stessa università sparlano e sentenziano professoroni di dubbio valore che spesso e volentieri elaborano concetti che hanno la sostanza di un rutto.

Tra l'altro è interessante notare come non sia stata annullata un'Omelia, ma una cerimonia cui avrebbero presenziato personaggi come Mussi e Veltroni, che hanno lo stesso diritto del Papa, di parlare. Semplicemente una sconfitta per uno stato che dovrebbe avere i caratteri della democrazia.

 

Sono rimasta parecchio indignata di fronte a come si sono presentati i fatti. L'episodio non solo ha ferito e umiliato il Pontefice, la cui figura è ad ogni modo al di sopra di questo genere di miserie, ma è andato ad intaccare l'intera Università italiana e in generale lo Stato, che non si dimostra in grado di garantire la libertà di espressione alla massima autorità religiosa. Come cittadina italiana trovo avvilente che nel proprio Paese, a Roma in particolare, culla della civiltà cristiana, sia impedito al Pontefice di prendere parola.
Dagli ultimi episodi è emerso infatti come in alcune università italiane ci sia una combinazione tra squadrismo intellettuale e squadrismo fisico di gruppi di teppisti, aizzati da un insieme di cosiddetti professori, alcuni dei quali ex del sessantotto.
La decisione del Papa toglie a costoro un bersaglio, ma mette in risalto una situazione della quale tutti ci dobbiamo vergognare.
Sono rattristata dall' episodio, frutto di una campagna diffusa di educazione all'odio, mentre ciò di cui avremmo tutti bisogno è l'educazione al dialogo e al confronto con le diverse confessioni religiose. Impedire a chi la pensa in maniera diversa di esprimere le proprie idee è un comportamento indegno, già condannabile in genere, che diventa particolarmente offensivo sul piano culturale, etico e politico se, ad essere oggetto di tanto ostracismo sono addirittura il Papa e la Chiesa.
Chi non ha argomenti ha paura di quello degli altri e si affida alla violenza e all'intolleranza per evitare che venga espresso il punto di vista altrui.
Un sistema universitario dovrebbe essere permeato di docenti che dovrebbero insegnare e formare le nuove generazioni. Mi domando cosa possano insegnare questo genere di individui se non la tolleranza e l'odio.

Nessuno sarebbe stato obbligato a condividere le opinioni del Pontefice e nessuno sarebbe stato costretto ad assistere al suo intervento.

Io difendo la libertà di espressione, tanto più considerato che si tratta del Papa, riferimento spirituale di milioni di persona. L'intolleranza e le censure non fanno parte di una società che intende mettere a confronto le opinioni e non limitarle.

Insomma, Bush può andare in Iraq, il papa non può andare in un'università.