Topic sui Dream Theater

Non capisco tutto il polverono tirato su da Topinambur, quando gli utenti che hanno criticato i DT, lo hanno fatto con rispetto, giustificando la propria opinione ed esprimendo un parere soggettivo sempre con garbo e maturità.

 

infatti.... nn poteva dirlo prima?

 

ehi coso ci hai fatto due maroni grossi come le grancasse di Portnoy x poi dire che nn 6 un fan dei DT, magari nn hai mai neanche sentito tutto quello che hanno fatto, e nn parlo delle chicche da intenditori tipo An Evening with JP and JR ma parlo di Awake o magari di Scenes from a Memory (te lo scrivo tutto il titolo dei cd perchè magari le sigle non le riconosci) ti dicono niente questi ultimi due nomi

 

Dai ragazzi, ignorate che non mi pare il caso...

Tornate a discutere come sempre che stava andando bene.

 

oks scusa

 

Guarda, evito persino di risponderti, visto che alla contestazione che ho fatto della tua idolatria per la tecnica Theateriana hai risposto dimostrando di non aver capito nemmeno a cosa stavo rispondendo di ciò che avevi detto. Per non parlare del fatto che sei stato almeno due pagine a tessere lodi e culto del quintetto, e ora affermi di non essere fan. Per la frase finale: io mi sento portatore della verità assoluta. Se non ti basta, pazienza: non ho bisogno della tua approvazione.

 

ahhhhhhhhhhhhh davvero ci hanno messo 3 settimane
1 pochino squallido ma va boh a mio parere ToT nn fa così cagare a qlc spunto valido, Stream e in the name sono meravigliose così come nn è male As I Am, sxo k per farlo in 3 settimane abbiano almeno suonato 23 ora al giorno

 

Ottimo The Shaman che ha scritto "merdato" per "mercato". Magari era un lapsus non voluto, ma devo dire che hai colto bene l'essenza del mercato discografico attuale.

 

Per sbaglio ho cancellato quel post, scusate!
Comunque, si: 3 settimane...anche loro sembrano stupiti(su tutti John Petrucci che dice: "Tre settimane???????? ").
Questo nuovo modo di comporre gli deriva dall'esperienza dei Liquid Tension Exepriment(pensate che il primo LTE lo composero in una settimana!!); si parte da un qualcosa(un ritmo, un riff...), inziano ad improvvisare, ascoltano le parti migliori, un taglio qua, una aggiunta là, un assolo di tastiera, uno di chitarra, linee vocali e via.
Il problema di TOT, che ha delle ottime linee vocali, sono proprio le parti strumentali; si sente che sono composte di fretta. Gli assoli di Petrucci sono davvero anonimi, buttati là, composti in fretta e furia; Petrucci poi dà il suo meglio nelle parti ragionate, composte in molto tempo, provate e riprovate...presente il solo di "Under A Glass Moon"?
Se in 3 settimane compongono in TOT, pensate alle potenzialità di un anno intero a comporre; mi viene ancora più rabbia!

 

già, anche a me!
speriamo che nel concludere con octavarium questo primo ciclo abbiano qualche mesetto per chiudersi in sala e tirare fuori qualcosa di spettacolare come i tempi passati... io continuo a sperare

 

Probabilmente avete ragione... il fatto è che componendo un anno cosa succederebbe? Ci sarebbero molte idee che dovrebbero essere scartate in quanto non abbastanza buone... diciamo un buon 60%, ossia 5 o 6 pezzi sugli 8 che di media vanno a comporre un loro album... cavolo, quei 5 o 6 pezzi li finirebbero comunque, per colpa dei fan stradesiderosi e della casa discografica vogliosa, su di un EP in stile Reload dei Metallica e noi ci ritroveremmo comunque con un'altra ciofeca.

Il richiamo dei soldi non può rimanere inascoltato...

 

E non scordiamoci "Vacant"!

Sottoscrivo.

Tuttavia ci sarebbe un lato positivo: almeno finiscono in un EP, che in ogni caso non è un album, che incide molto di più nella carriera di un artista. Non so se mi spiego.

PS
Spero non abbiate preso sul serio la mia frase qualche post fa. Fra il nervosismo e l'antipatia per chi adora rigirarsi malamente la frittata... certo che ne scrivo di cavolate.

 

Intervengo per dire la mia

ToT non sono mai riuscito a digerirlo - pesantuccio ma soprattutto poco vario per le mie orecchie melodiche (non ho mai digerito nè apprezzato più di tanto neanche il capolavoro Awake) - invece Octavarium mi ha fatto proprio felice.

In molti contesti ho steso lodi sperticate ad un disco (Octavarium) che è stato in cima alle mie preferenze per il 2005 e quindi non mi ripeto. Però ho trovato interessante l'accostamento fatto da qualcuno tra LTE e ToT...è vero, si sentono delle affinità compositive, in particolare il forte affidamento all'improvvisazione.

Octavarium mi sembra invece un album molto più ragionato nelle sue atmosfere melodiche e "intimiste" (virgolettato perchè trovo che l'aggettivo in questione si adatti molto male alla musica dei DT, essendo più adatto per un prog alla Porcupine Tree, ammesso che sia prog).

 

Beh,anche a me è piaciuto octavarium...
certo non è il migliore e ha tante influenze,ma chi non ne ha?
La musica va avanti ad influenze(diverse dai plagi)...

E' anche vero che appunto in 8v ci sono forti richiami ad altri gruppi...non me la sento di chiamarli scopiazzature,ma citazioni(anche perchè non credo che i DT siano tanto stupidi da non pensare che qualcuno se ne accorga prima o poi!)

Cmq,se sentite bene,ci sono richiami agli stessi DT in molte uscite recenti:prima su tutte Christ 0 dei vanden plas e the fullness of time dei redemption...non dico spudorate,assolutamente,ma ci sono molti richiami ad atmosfere theateriane...no?

Forse una critica che si può fare ai DT è quella di essersi un pò "montati" per fare un album auto-celebrativo...che comunque è sempre meglio di un altro live!

 

No, infatti. Sono molto più intelligenti, perchè hanno aggirato il problema che poni fregandosene del fatto che importi a qualcuno: il massimo del guadagno, il minimo sforzo, tanto ormai il nome "Dream Theater" è talmente consolidato che, anche se uscisse un album di sole registrazioni di sbronze di Portnoy, verrebbe comprato da qualcuno per forza.

In ogni caso, a me "Octavarium" non dispiace... ma mi dà fastidio il fatto che non sia loro. Intimista dal punto di vista dell'ascoltatore (hanno fatto leva soprattutto su questo), ma non dal punto di vista dell'artista, che si sente distante.