Media

oddio speriamo di no, se non altro visto i risultati sugli allevamenti di polli in giro per il mondo...
il problema è che i media ci sguazzano che è un piacere su questi argomenti.

 

Non ho letto tutto il thread perchè molto lungo, ma vorrei proporre uno spunto di discussione (mettetemi alla gogna se è già stato affrontato)

Io credo che nonostante la presenza di internet, trovare della buona informazione sia abbastanza difficile per il cosiddetto "uomo della strada" (definizione nella quale rientro pienamente anche io, ovvero persona non dotata di intelletto sopraffino e capacità di discernimento superiori alla media).

Certo, un'idea si può cercare di farsela, ma a parte avvenimenti locali, circoscritti o che ci toccano da vicino è (quasi sempre) impossibile risalire alla cosiddetta "verità dei fatti", visto che da una parte o dall'altra le notizie ci arrivano già masticate, digerite e filtrate da qualcun'altro.

Le discussioni pro o contro determinate leggi che fanno bella mostra sui maggiori quotidiani, ad esempio, assumono una visione completamente opposta che si prenda (ne cito 2 a caso) L'Unità o Il Giornale, e l'uomo della strada dovrebbe andare a leggersi la normativa oggetto di critiche o elogi per poter avere un'opinione "vergine", ma non tutti siamo giuristi, e purtroppo certe cose ce le dobbiamo "far spiegare".

Sul fatto di doversi far spiegare qualcosa, interviene il secondo fattore, che solitamente è l'appartenenza politica (faccio un'analisi oggettiva, non sfioro l'argomento in sè).
In Italia bene o male c'è un terzo di votanti a sinistra, un terzo a destra ed un terzo di indecisi (i quali sono il vero oggetto delle campagne elettorali, visto che i due terzi precedenti sono già bene o male fissi, e tutti lo sanno).

Il fatto di essere schierati politicamente, nel 99% dei casi finisce per indirizzare le scelte su che programmi di informazione guardare e che giornali leggere.
Ora, questo è certamente un autolimitare la propria informazione, nel senso che sapendo già a priori che tipo di impostazione avranno le notizie lette, non si rischia da un lato di dover mettere in dubbio la bontà di certe affermazioni (è come un darsi ragione da soli in fondo) e dall'altra parte si evita accuratamente di mettere in funzione il proprio senso critico.

Purtroppo devo ammettere che spesso rientro anche io in questa categoria: finisco quasi sempre per leggere quotidiani legati alla mia parte politica, vuoi per affezione, vuoi perchè è mio padre che li compra, ma sono anche assolutamente sicura che certe notizie vadano prese con le pinze, proprio per via della parzialità già dichiarata in partenza (mi è capitato di dovermi ricredere sulla onestà di certi giornalisti dopo aver letto notizie su avvenimenti a cui ero presente, completamente travisate).
E' anche vero che non comprerei mai un giornale della parte avversa perchè mi verrebbe l'orticaria a leggere certe affermazioni. Sono limitata!

Obbiettivamente bisogna essere parecchio diffidenti verso chi scrive, bisogna sapere che dietro un giornalista c'è sempre un direttore, e dietro un direttore un editore o un partito, e nessuno di questi eviterà accuratamente di sbilanciare il peso di una notizia da una parte piuttosto che dall'altra. Come difendersi? Non lo so, ormai il giornale lo leggo per abitudine, qualche notizia la cerco su internet e in tv guardo tutti i telegiornali per vedere chi dice cosa, ma alla fine spengo e sono più incazzata di prima. Bah...

 

Lo sono sempre stati delle aziende... non è solo ora che è così!

Sull'ignoranza della maggior parte degli italiani posso anche essere d'accordo, ma che i media propinano quello che vuole questa maggioranza non è assolutamente vero; i dati di ascolto sono nella maggior parte dei casdi fasulli e comunque presi su un campione davvero ridotto... è un caso di statistica poco attendibile. La gente non vuole vedere i reality, gli vengono o imposti ( non fanno altro... ) oppure non guarda la tv!

La maggior parte delle entrate della rai arrivano dalle pubblicità credo... e come hanno già risposto basta tagliare le uscite a volte...

 

sono d'accordo con Knight ma solo a livello teorico.
1- premessa: indipendentemente da sedicenti esperti che potrebbero
sostenere il contrario, alcune materie sono tutt'altro che certe e che danno ampissimo margine interpretativo (una su tutte: l'economia).
2- sulle leggi bisogna discernere: cosa riguarda la legge?
esistono leggi che si pensa possano essere fallimentari per l'obiettivo che
si prefiggono e leggi di cui invece non si condivide il fine stesso.
è quindi impossibile una verità oggettiva a priori.
3- internet offre spesso interpretazioni azzardate ma è anche un mezzo
per leggere giornalisti che solitamente non hanno spazio proprio perchè
non si appiattisscono ad una linea di pensiero fortemente "convenzionale".
per me questo è "ossigeno per il cervello".
4- i media nazionali televisivi e giornalistici hanno punti fermi in comune
nonostante sostengano parti opposte.
ad es. uno dei punti fermi riguarda l'interpretazione di alcuni fatti storici e l'omissione di altri (anche sui libri di storia scolastici per la verità). la "tattica" adottata è far passare per assurde interpretazioni o peggio, fatti accertati, semplicemente ridicolizzando l'autore senza avere un reale confronto di prove.
di casi eclatanti ve ne sono innumerevoli, ad es, riguardo la 2a guerra mondiale (ci sono da entrambe le parti, così faccio par condicio ).

 

Chiaramente non posso essere sicuro al 100% di cio...

Però, già all epoca della "Mucca Pazza" parlai con un paio di medici che non si dissero per nulla preoccupati e che mi fecero notare che il farmaco per diagnosticare il morbo agli animali era parecchio costoso e veniva prodotto da una sola casa farmaceutica.

Chiaramente diversi stati ne acuistarono una quantità incredibile di dosi, vista la Psicosi che si era creata.

Mi pare che la stessa cosa sia avvenuta per questa "influenza aviaria".
All inizio non c era proprio nulla di chiaro, alcune notizie parlavano di 60 morti, altre(molte di più a dire il vero!) di pochissimi morti, tipo 4 in tutto l oriente, e di molti casi di malanni "sopetti".
Un morbo che fa 4 morti su miliardi di persone direi che non è per nulla preoccupante, penso che faccia più morti la normale influenza...

Eppure anche qui, come avete potuto notare, anche lo stato italiano ha acquistato milioni di dosi, che rimarranno sicuramente inutilizzate.

Ripeto, non posso essere sicuro al 100% di ciò, ma la mia impressione è che sia proprio una presa per i fondelli che sfrutta la psicosi diffondendola attraverso i media!
D altra parte si conosce bene il potere che hanno le multinazionali farmaceutiche...

 

Un ottimo concetto!

Anche io avevo notato questo atteggiamento molto chiaramente.

è evidentissimo per esempio quando nei Talk show si parla di droghe.
L atteggiamento comune è la tacita divinizazzione delle droghe leggere(mentre le sigarette vengono sempre e comunque condannate!).

Chi, tra gli ospiti di questi talk show, parla della pericolosità delle droghe viene puntulmente ridicolizzato quasi trasformando il suo intervento nell intemezzo comico della serata.

 

attenzione però, perchè io ho visto anche il contrario.
ad es. il fatto che le sigarette e l'alcool siano considerate non come droghe
deriva da una percezione "creata" come giustificazione alla loro legalità.
pochi inoltre sanno che pure cacao e zucchero sono, a tutti gli effetti, droghe (danno dipendenza).
altre droghe (LSD, DMT) sono percepite come "pesanti" e "dannose"
quando non danno effetti fisici permanenti e non producono dipendenza
ne fisica ne psicologica (i rischi sono unicamente legati alla scarsa predisposizione ad affrontare un'esperienza psichedelica).
ecc ecc.
è ovvio che tali percezioni, piuttosto arbitrarie, siano dovute all'impatto
sociale che determinate sostanze hanno nella società.

 

Si beh!
Chiaro anche questo! lunge da me voler mettere in discussione queste cose...

Il concetto chiave di ciò che intendevo sta in queste parole:

un particolare fondamentale, ma che viene sempre ignorato, visto che evidentementa è più comodo così...

 

Art. 21.​

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

 

premetto che non ho letto tutta la discussione per mancanza di tempo, ma voglio dare qualche nuovo spunto (se non è già stato affrontato questo argomento).
lavoro per un piccolo giornale di cronaca locale. non è politicamente schierato, nel senso che non c'è spazio per la "firma di opinione"; l'unico margine di giudizio sta nel poter dire quanto sia stata bella o no la recita dei bambini a natale, per intenderci.
non per questo, però, si può dire che su questo giornale i fatti riportati corrispondano in toto alla verità degli stessi fatti. e sto parlando di cronaca locale (nera e amministrativa), non del caso moro.
il fatto è che spesso le notizie devono uscire in un certo modo perché la fonte ufficiale le trasmette così. quindi se i carabinieri ti dicono che hanno arrestato tizio perché ha fatto questo e quello, devi bene o male scrivere così. anche se per altre vie sai che le cose, magari, stanno in un'altra maniera. certo, si può arricchire la notizia con altri particolari che la fonte ufficiale non ha fornito, ma devi esserne sicuro e, comunque, devi attenerti alla struttura della notizia che ti hanno fornito. questo perché? perchè in caso contrario perderesti una (l'unica) fonte di informazioni per quelle notizie che fanno poi vendere il giornale (arresti, incidenti mortali di giovani, rapine ecc...).
attenzione: non sto dicendo che i carabinieri (o i politici, o altri) manipolano l'informazione. solo che, anche a livello locale e su cose insignificanti, per motivi interni alla stessa arma (rapporti con le altre caserme locali, rapporti con l'autorità civile ecc), spesso forniscono versioni dei fatti non completamente corrispondenti alla realtà. piccole "modifiche" che, sostanzialmente, non stravolgono i fatti. esempio: sul giornale leggi che lo spacciatore è stato arrestato per strada? magari non è vero, in realtà sono andati a prenderlo a casa, però per determinati motivi la cosa non deve sapersi.
cazzatine, direte voi, e lo dico anch'io. però è una cosa che fa riflettere: l'informazione locale dovrebbe essere la più trasparente possibile, in quanto fonte e fruitore sono più vicini e il veicolo (giornale, in questo caso) non lascia spazio all'interpretazione del cronista; nonostante questo, non c'è poi tutta questa trasparenza. allora mi chiedo: se a livello di piccoli paesi e di fatterelli di cronaca che passano inosservati c'è questa leggera discrepanza tra notizia e fatto in sé, a livello nazionale cosa sappiamo di vero? e a livello internazionale?
ora vado che devo andare a una recita natalizia

 

Orwell diceva "bisogna difendere tutto quello che è inutile, ovvio e stupido"
proprio in relazione a questi atteggiamenti, tu puoi scrivere quello che vuoi e devi scrivere quello che vuoi. Prima sono i carabinieri che vogliono un taglio più corretto, poi cose molto più gravi...se non riusciamo ad imporci anche in questo modo...la carta stampata dovrebbe ringhiare addosso a tutti...mentre fa il comodo dei vari poteri.

 

Vi racconto un episodio io
...nell'occupazione del Righi (5-6) anni fa, noi studenti decidemmo di fare una cosa, almeno, rivoluzionaria. Invece di distruggere, accanirci, ubriacarci abbiamo ridipinto tutta la scuola (in modo classico, non murales, proprio da imbianchini) decorando qualche parete con delle greche color crema. Abbiamo aggiustato tutte le sedie ed i tavoli rotti, abbiamo levato le gomme appiccicate in disparate posizioni, abbiamo promosso dei corsi di cultura che hanno avuto un successo enorme. Il mio vecchio liceo (Righi-Via Boncompagni-Roma) è un palazzo protetto dalle belleArti e quindi non potemmo ridipingere la parte esterna.
Un Giornalista del "Giornale", mi sembra, è venuto da noi e ci ha fatto delle domande con poco senso, chiedendoci quante canne ci fumavamo al giorno più tante rozzate del genere, mi ricordo perfettamente che mi colpì incredibilmente la sua ignoranza, proprio una persona che non capiva un cazzo, facemmo un accenno agli argomenti che stavamo trattando nei corsi e lui non conosceva nulla. Ad un certo punto, durante questa chiaccherata "costruttiva" arrivò un nostro amico con un pennello, intinto nel bianco, a chiederci qualcosa...il giornalista divertito e soddisfatto ci abbandonò di colpo e tornò nella sua redazione per fare un articolo.

Beh il giornale parlava di ragazzi drogati che stavano riempendo di murales e Tag la scuola. Fa anche riferimenti alla nostra ignoranza, ribaltando un suo errore come nostro (questo ha veramente dell'incredibile, proprio cattiveria ed arroganza). Naturalmente il nostro stesso preside ha chiamato il giornale per parlare del nostro compito di ristrutturazione, ma nulla da fare, neanche mezza riga di rettifica, solo delle risatine ogni volta che la dirigenza scolastica chiamava.

Insomma, che schifo.

 

quoto NBC con tutto il cuore e sempre sia lodato Orwell.

 

avevano lo scopo di dare una certa immagine e se ne sono infischiati dei fatti.
a gente con una mente così ideologizzata e preconcetta c'è poco da fare.