Truth In Shredding...

Di Vinnie Moore ascoltai "Minds eye" e devo dire che mi piacque tantissimo...
Non posso dire la stessa cosa invece di "The Maze", tutta la parte ritmica di quel disco è veramente irritante.
Sembra che Vinnie si sia messo a comporre tutto su un tempo solo di batteria.

Non sono obbiettivo visto che ho ascoltato praticamente tutto in skip.
Non resistevo 2 min sulla stessa canzone.



Per quanto riguarda il nome sarebbe una figata "SHREDDERLAND"

 

Quotot tutto quello detto da shredder, il numero degli album fatti è un parametro che secondo me va considerato relativamente per giudicare un musicista, è chiaro cmq che 1 o 2 dischi restano comunque un pò pochi...poi tornando alla triade, lo credo che la loro discografia in confronto a chitarristi "underground" è sterminata, le case disografiche li hanno spremuti fino all'osso e va da se che con certe pressioni alle spalle si sono dovuti adattare e a comporre musica anche in periodi in cui le idee nn erano poi così tante da giustificare l'uscita di un disco...meglio pochi ma buoni! Vinnie Moore rulez!
Proprio in questo momento sto ascoltando Electrovision di Doug Aldrich, mi sta prendendo tantissimo, veramente stupendo senza contare poi il suono della sua chitarra che è da paura, molto bluesy....ne riparlo più avanti, prima preferisco ascoltarlo per bene ma se qualcuno ha qualche notizia o suggerimento a riguardo ben venga..

 

Preferisco ascoltare un chitarrista con uno o due album soltanto all'attivo di livello medio-alto, piuttosto che ascoltare un chitarrista più famoso che di album ne ha fatti una quindicina, ma con esiti alterni.
Dario

 

Boh, a me che un chitarrista abbia fatto 30 album o solo 2 poco importa.
Se in quei 30 ci sono 2 capolavori, è uno che ha fatto 2 capolavori. Se ne ha fatti 2 e sono dei capolavori, è uno che ha fatto 2 capolavori.

Io intitolerei il topic "Guitar Heroes: oltre la triade" :P

Andy è sensazionale, ha una ricerca della tecnica mirata all' espressività (oltre che nel modo più usuale da Shredder) spaventosa.

Lo considero uno dei migliori. Aspetto solo di poterlo vedere dal vivo, ma non in una clinic, un concerto vero senza restrizioni di "Marketing"

 

barney concordo in tuttto ciò che hai scritto!

 

Io direi che, in un mondo in cui internet impazza, se una persona ha voglia di conoscere un musicista ha tutti i mezzi per farlo.
Dario

 

Cavolo barney ha detto delle cose veramente giuste!! Sono prpoprio d'accordo! é stato detto però una cosa su cui nn sono molto d'accordo, si tratta del fatto che se uno vuole esplorare nuovi generi musicali, scoprire nuovi artisti ecc.... ha tutti i mezzi per farlo. Su questo nn sono molto d'accordo, è vero che esiste internet, le riviste (ne esistono veramente poche SERIE, me ne consigliate qualcuna oltre ai miei soliti acquisti Axe, chitarre e guitar club? grazie..) ecc... ma sta di fatto che la reperibilità e troppo scarsa, ci sono alcuni miei amici che seppur con la mente veramente aperta nn riescono ad andare oltre ai soliti nomi strafamosi del genere a cui sono appassionati e questo è dovuto anche dal fatto che 1) nn hanno internet (anche se ormai è raro nn averlo) 2)nn sanno che riviste poter prendere in edicola. Quindi si trovano automaticamente impossibilitati a scoprire nuovi artisti ecc... e poi diciamolo, anche le riviste "specializzate" (almeno quelle che prendo io ) nn fanno altro che parlare dei soliti noti, o nella peggior delle ipotesi si trovano costretti a parlare di "artisti" pop/commerciali che nn c'entrano proprio nulla con la rivista stessa, senza parlare poi dei negozi di dischi, una vera schifezza per poter comprare l'ultimo di Vai sono dovuto andare in un negozio a 25 km da casa mia se devo essere sincero di tutta la musica Shred/Strumentale che ascolto mai una volta sono riuscito a trovarla nei negozi, solo ed esclusivamente su internet, fate un pò voi....è veramente dura....grazie internet!

 

Secondo i mezzi ci sono tranquillamente. è chiaro che anche i giornali tenderanno sempre a parlare dei soliti nomi, hanno bisogno di vendere per campare. Però nel mezzo trovi anche qualcosa degli altri (anche se in modo sporadico)

Invece non sono d' accordo sulla suddivisione in classifica dell' ascoltatore. Nel senso che se uno ascolta sempre i soliti 3/4 chitarristi e si accontenta, significa che per lui è già abbastanza. Se invece va a cercare strade nuove è xchè deve appagare un bisogno, che i soliti 3 o 4 non sono più in grado di soddisfare.

è il bisogno che spinge alla ricerca, il fatto di non averlo non significa necessariamente essere migliore o peggiore degli altri.

 

Le riviste sono nella miaggior parte dei casi inutili, perchè parlano dei soliti nomi per il semplice fatto che, in questa maniera, vanno sul sicuro per quanto riguarda la vendita del giornale.
Personalmente ho scoperto più chitarristi postando qui che leggendo recensioni su internet o sulle riviste specializzate.
Dario

 

Sulla prima parte di dò ragione purtroppo, nel senso che per tirare avanti sono costretti a fare certe scelte che cmq nn condividio pienamente, secondo me potrebbero cmq azzardare un pò di più, per esempio aggiungendo una rubrica apposita ecc...qualcosa in più si può fare...
nella seconda parte nn sono completamente daccordo in quanto secondo me il bisogno di ricerca di nuovi artisti lo hanno tutti (quelli che la musica la ascoltano seriamente e non) il fatto è che secondo me nella prima categoria manca la voglia e la volontà di spingersi oltre e pertanto 4/5 artisti per ogni genere preferito sono già abbastanza, e che cmq con il passare del tempo saranno i media a sfornare qualche nuovo artista pronto per essere servito agli ascoltatori sfaticati, per quanto riguarda l'ascoltatore incallito nn bastano e oltre ad affidarsi a riviste, passaparola ecc...va di persona a cercare nuova musica in qualsiasi modo possibile, per quanto mi riguarda la cosa più bella è riuscire a scovare artisti underground che rispondano alle mie esigenze (anche se ogni giorno cambiano...) e poi ascoltare i loro dischi fino allo sfinimento per poi condividere la mia "scoperta" qui su questo forum, per me è una soddisfazione incredibile...sarò pazzo ma spero di nn essere l'unico qui a pensarla così, anzi sono sicuro che nn sono l'unico per fortuna..

 

Sono stanco morto (per me l'università è finita oggi), ma l'argomento è interessante e vorrei dire la mia: vi chiedo scusa in anticipo se scriverò qualche castroneria... :P

No che non sei l'unico!! :P

Viperpera, fondamentalmente sono d'accordo con te sul non giudicare in base al bisogno della ricerca, ma leggi bene cosa ha scritto Barney....

...credono di sapere già tutto: questa è la cosa grave! senza generalizzare, c'è veramente questa gente che, siccome è appassionata del mostro universalmente risconosciuto (vale anche per i gruppi, non solo per i chitarristi), allora pensa che guardarsi un pochino intorno sia una perdita di tempo; è triste, ma ne conosco tanti così...
per quanto riguarda invece i "finti appassionati" per me vale il classico non ti curar di loro, anche se poi il mercato effettivamente lo comandano loro, essendo la maggioranza; questo però non ci impedisce di stare qui a parlare della musica che noi amiamo quindi... :wink:
vabbè, torno a sentirmi "This Godless Endeavor" dei Nevermore!!

P.S.: "Oltre la triade" pare che piaccia... a me piace anche "Shredderland" proposto da Sixx77!

 

Non sei il solo, tranquillo. :wink:

 

Molte cose avete detto. Molte cose giuste.


Ne puntualizzo alcune.

Se fosse esagerato il movimento di quegli anni non posso dirlo, sarei poco obbiettivo. Certamente c' erano, accanto ai capolavori, dischi mediocri, come ci sono ancor ora (l' ultima bruttezza in cui mi sono imbattuto è l' esordio del chitarrista spagnolo Tony Baena, non compratelo! ). Però specifico quello che non mi piace della scena attuale: non è tanto il fatto che la chitarra ultra-tecnica non vada più di moda. Quello ci sta, le mode sono tali perchè cambiano con un batter di ciglio. Sta al buon ascoltatore, come avete detto voi, cercare di scegliere la musica più valida quali che siano le mode imperanti del momento.
Dirò di più: è vero come diceva Viper che i mezzi per andare oltre, per conoscere di più, insomma per fare dell' ascolto di buona musica una ricerca continua ci sono, anzi sono aumentati.
Negli anni '80 (io li ho vissuti in parte, ma badate che ero giovanissimo :P ) è vero che i chitarristi del genere si diffondevano a macchia d' olio, ma era un fenomeno basato sul passaparola dell' underground e su pochi antesignani che scrivevano a proposito su riviste specializzate. Reperire i dischi era qualcosa di inimmaginabile rispetto ad oggi nell' era internet (altro che 25 km Black! :P ).
Ma c'è un però. Allora il movimento era "libero". Libero nel senso che erano tutti artisti indipendenti, certo l' industria non ci aveva ancora ficcato il naso perchè sembrava poco appetibile. Chiunque, con un pò di fondi, poteva pensare di incidere i propri sogni attraverso una 6 corde. Poi l' industria ha fatto irruzione attraverso la strategia di cui sopra. Ed ha schiacciato i piccoli. Un pò come i grandi centri commerciali distruggono i piccoli negozi di amenità.
So che questo è fenomeno che interessa tutti i generi musicali. Ma alla sacralità e all' indipendenza del nostro ci ero particolarmente attaccato.

 

A proposito, mi sapreste consigliare qualche buon sito dove ordinare Cd del genere?

L ' ultima volta che sono andato in un negozio della zona per chiedere un cd è stato Frank Zappa. La risposta fu, "no, mi dispiace i cd di Zappa non li stampano più. Però ho qualcosa di jimi Hendrix"

Ora i mezzi ci sono, è anche vero che però una rubrichetta sui nuovi talenti della 6 corde farebbe comodo.

Il bisogno di nuova musica non ce l' hanno tutti. Ce l' hanno gli appassionati o cmq chi è abituato all' ascolto. Viene col tempo, forse.

3 giorni fa mi sono quasi incazzato con una che chiedeva se era possibile cambiare musica in un pub di amici. I cd disponibili erano Vaughan, B B King, Timmons e Coltrane. Lei preferiva la radio commerciale.
Ma dal suo punto di vista aveva ragione, xchè alla radio passavano canzoni orecchiabili e miste, mentre un cd intero di quegli artisti per lei suonava tutto uguale.

Lo stesso discorso vale anche per i neofiti, è normale. Devono imparare ad ascoltare, poi si possono apprezzare certe cose.

Che prima il mercato fosse più libero è vero, ma stampare un cd era più difficile. Ora se volessi anch' io potrei stampare un cd "The Viper anal Experience". Bastano un pò di soldi e qualche amicizia. E secondo me anche di questo si paga il prezzo nella musica. Ci sono molti più "nuovi talenti" di quanti ne meriterebbero. Pensate ai Demo.
Il 90% sono orribili, 15%mediocri, 4% buoni, 1%ottimi.
7anni fa qualsiasi coglione sapesse fare sedicesimi a 170Bpm faceva un demo. Ho dei demo autoprodotti che fanno pena solo per l' ispirazione, come se fare esercizi significhi essere Guitar Heroes.

Considerato che internet non era ancora diffuso come ora, uno tendeva alla ceca. Questo a portato ad una certa sfiducia verso la novità.
Xchè il 90% di ciò che circola e circolava è spazzatura.
Di questo si sono approfittate le case discografiche, dadoti nomi conosciuti come sinonimo di qualità. tra qualche anno magari si tornerà alla vera libertà, soprattutto grazie alla rete.

Uno ascolta, giudica e se piace compra. Il poter giudicare gratis è un grosso passo avanti. I siti indipendenti dove ascoltare pareri e consigli veri, senza manovre da parte delle Major idem.

 

Ciao!!
Dico solo che ha un tocco ed una scioltezza della madonna,lascio a voi la sentenza..
Me lo ha "fatto conoscere" un mio amico mentre era al cazzeggio,alla ricerca di nuovi talenti sul web..ma visto che non ha la linea veloce,sto filmato nun se l'è visto!

ve lo linko qua

http://markflagg04.home.comcast.net/mattvideo.htm

per chi credesse che esiste solo la malefica triade

ah,cmqe si chiama Matt Mills