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A.O.R., Pomp Rock... la scuola della melodia!!!

Discussione in 'Hard Rock - AOR' iniziata da steel predator, 21 Aprile 2004.

  1. Thor-Indara

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    12 Giugno 2005

    ciao a tutti,
    sarei interessato a conoscere il periodo aor dei kansas, i cd degli anni 80. Tra i commenti sentiti c'è quello che afferma che i capolavori dei kansas sono quelli degli anni 70 e che i lavori degli anni 80 non sono paragonabili a quelli precedenti. Volevo sapere la vostra opinione e il disco x voi migliore! :)
     
  2. Savior

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    12 Giugno 2005

    Vorrei che mi deste un giudizio su Icon di Wetton/Downes...sono un appassionato degli Asia (ultimamente poi Alpha e Aqua sono spesso nel mio stereo) ma quello che ho sentito non mi ha molto convinto, mi è sembrato TROPPO simile a Rock of Faith di Wetton.
    Bel disco, per carità, ma ne ho già uno...di averne un altro uguale non ne sento il bisogno.
    Attendo vostri consigli.
     
  3. Journey

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    12 Giugno 2005

    Il periodo migliore dei Kansas coincide anche per me con la decade dei '70, con il loro hard rock sinfonico pomposo, a tinte prog, blues e jazz.
    Tuttavia, siccome la classe non è acqua, anche negli anni '80 (il cosiddetto periodo AOR) hanno prodotto fior di lavori.
    Su tutti, personalmente pongo "Drastic Measures" del 1983 (Pomp AOR), la cui canzone con cui si apre l'album, "Fight Fire With Fire", vale da sola l'acquisto, e "In The Spirit Of Things" del 1988, probabilmente l'album più AOR oriented della formazione statunitense, in cui trovano spazio due gemme come "One Man, One Heart", scritta da Mark Spiro e Dan Huff (Giant) e "Stand Beside Me", composta da Marc Jordan e Bruce Gaitsch, tutti nomi abbastanza rinomati in ambito AOR.
     
  4. Thor-Indara

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    13 Giugno 2005

    grazie x la risposta journey! :)
     
  5. Sammet

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    13 Giugno 2005

    che ne pensate di "out in the cold" di oliver hartmann? l'avrò ascoltato un paio di volte..per me è molto positivo
     
  6. Journey

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    13 Giugno 2005

    Il lavoro di Oliver Hartmann è molto buono. Lo preferisco sicuramente rispetto alle prove offerte negli Heat, mentre per gli At Vance sarebbe fuori luogo fare dei raffronti, visto che si tratta di generi differenti.
    Comunque un lavoro valido di buon hard rock melodico, senz'altro consigliabile.
     
  7. Iced Dreams

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    13 Giugno 2005

    non sono molto ferrato in questo genere ma ho una curiosità da chiedervi: i Supertramp e gli Alan Parsons Project c'entrano qualcosa qui dentro???
     
  8. Journey

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    13 Giugno 2005

    No, non c'entrano... ma restano due gruppi (o meglio, un gruppo e un progetto) di valore assoluto e universale, che travalicano i generi musicali.
     
  9. devil

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    14 Giugno 2005

    ottimo album, molto melodico
     
  10. devil

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    14 Giugno 2005

    straquoto :wink:
     
  11. Journey

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    14 Giugno 2005

    E grazie a Iced Dreams mi è venuta una irrefrenabile voglia di riascoltarmi "Breakfast In America" e qualche album sparso di Alan Parsons... però opere quali "Ammonia Avenue" e "Vulture Culture" qualche punto di contatto con il rock melodico di classe (in alcune singole canzoni) ce lo possono anche avere, anche se rientrano più nell'ambito Symphonic Pop.
     
  12. devil

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    15 Giugno 2005

    immenso "breakfast in america!" :wink:
     
  13. juliushark

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    16 Giugno 2005

    non mi ero accorto di questa richiesta, io aggiungo ai due dischi citati da Journedy anche Audiovisions (1980) e Vinyl confessions (1982), il primo perchè è un disco di passaggio ricco di sfumature progressive con un indirizzo decisamente AOR oriented con canzoni superlative come Hold on, Relentless e Curtain of iron
    Per quanto riguarda il secondo, don't play this game tonight e chasing shadows sono fra le canzoni dei kansas che prefeisco, secondo me vinyl confessions è anche superiore al successivo drastic measures
    per quanto riguarda il loro capolavoro in the spirit of things già citato da journey, non c'è una canzone sottotono e l'opera di steve morse alla chitarra è eccezionale
     
  14. Journey

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    20 Giugno 2005

    Artista/Gruppo della settimana:

    Beau Geste

    Band AOR canadese, di Montréal, quasi completamente sconosciuta, formata da Bryan Hughes, un multistrumentista di grosso talento, come Jeff Cannata.
    Il primo omonimo album, pubblicato solo in patria nel 1982, è cantato in lingua francese e, oltre a Bryan Hughes alla chitarra, vede la pertecipazione di Asher Fisher (batteria, percussioni), Roddy McManus (tastiere), Nick Prigino (voce, basso) e Rickey Rice (chitarra).
    Per il secondo album del 1986, costituito da dieci splendide composizioni vicine nello stile al pomp-rock, Hughes (voce, chitarra, tastiere, basso) ha usato vari musicisti di studio.
    Hughes ribadisce la stessa formula quattro anni dopo con un nuovo gruppo, comunque dominato dalla sua onnipresenza strumentale.

    Parzialmente da L'Enciclopedia Rock

    Discografia:
    - "Beau Geste" (1982 - Magada Héritage Int. Canada)
    - "Another Night In The City" (1986 - TGO/MaGaDa International)

    The Bryan Hughes Group
    - "Break The Rules" (1990 - Isba)
     
  15. Journey

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    26 Giugno 2005

    Artista/Gruppo della settimana:

    Margaret Becker

    La migliore cantante cristiana, seria rivale delle varie Sheila Walsh e Amy Grant, si può ascoltarla per la prima volta in duetto con Steve Camp sull'album AOR/pop-rock di quest'ultimo, "One On One".
    Cantautrice, chitarrista e vocalist, Margaret Becker ha avuto non meno di 14 superbi numeri 1 tra le hits radiofoniche e tre distinte Dove Awards, ha ricevuto quattro volte la nomination ai Grammy durante la sua straordinaria carriera di Christian rock performers, e nessun altro è riuscito a tanto.
    Nata da genitori tedesco/irlandesi, Margaret è cresciuta a Long Island, NY. Quando ha iniziato a suonare, ha fatto il circuito dei coffeehouse, esibendosi dove a quando poteva. Ha studiato giornalismo, ha insegnato musica, ha dato lezioni di opera e fatto altri lavori "strani", come lavorando per alcuni anni per conto di grandi magazzini come contabile, giusto per pagare l'affitto e avere da magiare sulla tavola.
    Nel 1985, soltanto dopo poche settimane che si era trasferita a Nashville in modo da impegnare tutte le sue energie nella musica, Margaret firma per la label Sparrow Records, ma come compositore, non come cantante. Tuttavia, nel giro di un anno, riesce ad ottenere il tanto sospirato contratto per registrare un album.
    Nel 1986 Margaret, grazie alla sua voce roca e alla forte presenza sul palcoscenico, inizia la sua ascesa verso il successo, combinando il suo talento con quello di Steve Camp sull'album "One On One". Va anche in tour con la Rick Cua Band, dando il suo contributo come background vocals.
    Subito dopo la Becker vede finalmente coronato il suo sogno del debut album nel 1987, con "Never For Nothing". Da quel primo album è stato estratto il singolo "Fight For God", prodotto dal cantante dei White Heart, Bill Smiley: lavoro di eccellente rock melodico, ma inferiore al successivo "The Reckoning". Su questo disco Margaret in prima persona si prende cura della maggioranza del materiale, anche se viene aiutata da musicisti del calibro di John e Tim Pierce, David e Dan Huff e Mike Beard. Da questo album vengono estratti altri due successi, "Light In The Darkness" e "Find Me". Il lavoro combina il pop-rock di Lisa Dalbello e Pat Benatar con l'efficace AOR di Fiona, Heart e Lisa Hartman. Alcuni dei suoi altri brani famosi sono "The Hunger Stays", "You Remain Unchanged", "Clay And Water" e "All I Ever Wanted".
    In seguito a "The Reckoning", Margaret Becker pubblica parecchi altri albums di successo, tra cui "Immigrant's Daughter", "Simple House", il best of album "Steps Of Faith", "Grace" e l'album in lingua spagnola "Fiel A Ti". Su "Immigrant's Daughter" la formazione dei Giant, che si era comportata così bene sui precedenti album, viene sostituita da diversi musicisti, alcuni dei quali sconosciuti. Il lavoro, seppur di buon livello, è costituito principalmente da ballate e risulta senz'altro meno bello dei precedenti. Dopo una pausa sabbatica di tre anni, ha pubblicato l'album "Grace" nel 1995. Ha iniziato parecchi nuovi lavori, inclusa la collaborazione come scrittrice per una serie per bambini, scrivendo articoli per il Campus Life magazine, e la scrittura di un libro, With New Eyes. Ha poi pubblicato l'album "Falling Forward" nel 1998 e il successivo "What Kind Of Love" nel 1999.
    Margaret Becker è stata in tour molto lunghi, che hanno toccato paesi come Germania, Sud Africa, Irlanda, Australia, Finlandia, Gran Bretagna, Olanda e ovunque negli Stati Uniti. Ha ricevuto anche diversi riconoscimenti come New Artist of the Year, Contemporary Album of the Year, Female Vocalist of the Year, Inspirational Song of the Year, Best Pop Gospel Album, Song of the Year, Best Rock/Contemporary Gospel Album, e molti altri.

    Parzialmente da L'Enciclopedia Rock

    Discografia:
    - "Never For Nothing" (1987 - Sparrow)
    - "The Reckoning" (1988 - Sparrow)
    - "Immigrant's Daughter" (1989 - Sparrow)
    - "Simple House" (1991 - Sparrow)
    - "Steps Of Faith 1985-1992" (1992 - Capitol), antologia
    - "Soul" 1993 - Sparrow)
    - "Grace" (1995 - Sparrow)
    - "The Early Years" (1996 - Chordant), antologia
    - "Falling Forward" (1998 - Sparrow)
    - "What Kind Of Love" (1999 - Sparrow)
    - "Just Come In" (2003 - Here To Him Music)
     

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