Black Sabbath solisti (Iommi, GZR, Martin...)

A breve uscirà il nuovo album del bassista del Sabba Nero... ho scaricato parti di brano dal sito ufficiale e come stile dovrebbe essere molto moderno, stile "Iommi"... non sapete nulla di cosa ha fatto fuori dai Sabs? Questo è il terzo disco da solista... non ricordo i precedenti, ma so che sul primo c'era anche il cantante dei Fear Factory, Burton C. Bell... ma su TM di Geez non si parla mai? A breve usciranno anche i nuovi di Iommi e di Ward... e forse di Ozzy...

 

Francamente i Black Sabbath negli anni '90 hanno detto poco o nulla.
Io non capisco: dopo le tre buone prove con Tony Martin tra l' 87 e il '90 e l'aprezzabile "Dehumanizer" con Dio nel '92 (reunion che tuto sommato ci stava), si sono incasinati con Ozzy in 23.456 reunion di cui non si è capito quasi mai finalità e progetti...

Se l'album pseudo solista "Seventh Star" con Glen Hughes nell''86 fu una piacevole sorpresa per il resto molte cose lasciano il tempo che trovano
e sanno di evidenti operazioni commerciali...

Almeno una risposta questo topic l'ha avuta

 

Di Tony Martin ho Back Where I Belong (1992).
Non disprezzabile, ma non mi ha lasicato particolari sensazioni...

 

Un Paio di anni fa usci il primo effettivo disco solista di Ton Iommi che vedeva la partecipazione di diversissimi ospiti, in qualità di singer(Mi pare Phil Anselmo, Skin,Lo stesso OZZY,ecc), le recensioni furono confuse ma nel complesso buone, io non l ho mai sentito!

Da poco è uscito un suo vecchio lavoro, una demo che già circolava da anni per vie traverse, con Glenn Huges!

Il Lavoro G.Z.R. con Burton C.Bell all epoca fu molto ben accolto dalla critica ettenne un discreto successo(ricordo anche il video su "headbagers Ball"), io lo ascoltai ma non mi piacque tantissimo, troppo moderno...

 

Io ho tutti e due i cd di Geezer e il primo risente molto del thrash in stile Fear Factory, mentre Black Science si rifà un po' ad un classico thrash con qualche elemento dovuto sempre all'elettronica.
Sicuramente non sono trascendentali entrambi.
Quello di Iommi con tante guest star sinceramente è più riuscito.

 

Ti dimentichi però di un certo "Cross Purposes" del 1994, disco tutt'altro che disprezzabile, anzi. :wink:

Tony Martin è in assoluto fra i cantanti che più bramo: se qualcuno conosce bene le sue esperienze del dopo-Sabbath intervenga qui!

 

Si! Giusto! me lo son dimenticato! Non mi era dispiaciuto affatto.
Era "Forbidden" che mi lasciò a dir poco freddino...

 

Forbidden è uno schifo assurdo..

Tony Martin se non sbaglio fra un disco dei sabs ed un altro ha partecipato ad uno o due dischi con i Forcefield di Cozy Powell, con Misha Calvin e Ian Parry nel progetto Evilution, nel progetto Giuntini Project 2, e nei The Cage di Dario Mollo.

 

Di Iommi solista e' uscito "Iommi" nel 2000, ed e' un signor disco (prodotto da Bob Marlette,anche produttore di Reunion, ma anche di altri come Alice Cooper,Alice in Chains...) e te lo consiglio: devastante in particolare la track con Phil Anselmo alla voce,ma anche molte altre.

L'altro disco e' uscito l'anno scorso ed e' "DEP session" con alla voce Glenn Hughes: molto bello ma niente di eclatante.

 

Si, e' proprio una delle canzoni contenute in "Iommi" di cui parlavo nel post precedente. davvero bella

 

The eternal idol , Tyr, Headless cross e Cross purposes sono tutti album di ottimo livello il solo Forbidden è stato deludente e cmq sia Tony Martin ha un timbro stupendo, adoro la sua voce.
Invece credo che i Black sabbath con Tony M abbiano detto tantissimo sono stati il faro illuminante metre imperversava il grunge

 

I due album solisti di Iommy ( quello con Hughes e qiello del 2000) non mi hanno fatto per nulla impazzire. Ascoltati più di una volta, ma ora prendono polvere sugli scaffali.
Francamente mi sono rotto di tutte queste formazioni all-star che durano un album e poi cadono nel dimenticatoio.
Dario

 

Il solo di Iommi non mi è dispiaciuto. Ha dei momenti inutili ed altri molto più riusciti... la mia perplessità nasce dal fatto che mi aspettavo qualcosa di più distante dai canoni sabbathiani, più aalla Never Say Die, insomma.

le sessiond con Hugues, essendo dichiaratamente delle sessions più che dei lavori compiuti e finiti, le giudico con la benevolenza dell'appassionato, cui tutto sommato la pubblicazione era destinata.

K