Francesco Guccini - Nomadi

concordo......io ho le cassette di guccini in concerto con i nomadi....che dire???danno una magnifica interpretazione vocale dei testi....formavano proprio una bella"coppia"....

 

Per quanto riguarda i Nomadi credo che, come proprio songwriting, stessero dando il meglio di loro proprio negli ultimi () anni di Augusto, grazie anche ai bellissimi testi del cantante (chissà perché non ha cominciato a scriverne prima??).


Anzi già che ci sono integro il nome al topic...sperando che il successo() ottenuto finora possa aumentare...

 

Non avrei mai pensato di trovare su un sito come truemetal una discussione su Guccini e Nomadi.
Anch'io sono un Metallaro ma devo dire che ho sempre apprezzato sia Guccini ma sopratutto i Nomadi (secondo me uno dei migliori gruppi italiani).
In effetti i tempi migliori erano quelli di "Gente Come Noi",ma anche ultimamente i nuovi Nomadi non sono niente male.
Perche in fondo un pò di POP c'è sempre dentro di noi, no?

 

Ci sono alcune canzoni che mi piacciono... trovo che sia un grande artista... ache se non il mio preferito...
Ha csritto delle gran belle canzoni!

 

cmq non so se sia una caratteristica di guccini che piace anche a voi,ma io apprezzo moltissimo la sua coerenza:non tanto la coerenza sulle scelte musicali,ma coerenza su ideali e scelte,come x esempio quella di non apparire mai in televisione(a parte alcune rare interviste x la promozione degli album o in alcuni programmi "diversi" come per esempio uno speciale andato in onda un paio di anno fa su rai3 in seconda serata che si intitolava,se la memoria non mi inganna, "suoni dal silenzio"e parlava dei suoni e rumori che si sentivano nei campi di concentramento e la ricostruzione di essi con l'aiuto di alcuni sopravvissuti)
e infatti quando mai lo si vede ospite in qualche show a cantare rigorosamente in playback come quei"colleghi cantautori eletta schiera che si vende alla sera x un po' di milioni..."di cui cantava sull'avvelenata?
eppure,pur non "vendendosi" ai media e' ancora uno dei pochi qui in italia che vende dischi e riempie i palazzetti(qui a padova ha fatto il tutto esaurito almeno un paio di settimane prima del concerto,sebbene gli organizzatori non l'avessero dato come probabile sold out,e pure gli altri due concerti a cui sono stata erano sold out)...
forse perche' fortunatamente c'e' ancora qualcuno che guarda alla qualita' della musica...

 

Reputo Francesco Guccini un vero e proprio poeta, compone canzoni che davvero suscitano emozioni... secondo me alcuni testi dovrebbero metterli sui libri di antologia della letteratura italiana!!!

Sono molto legata ai suoi lavori passati, ma anche Stagioni mi colpito molto.


Concordo pienamente con quanto scritto da Phantom Lady sulla coerenza :wink:
e comunque i suoi concerti sono veramente belli e anche divertenti, riesce a coinvolgere il pubblico alla grande (perlomeno quando l'ho visto qui a Roma qualche anno fa)

... peccato che non si può parlare di poltica...

 

Wow non sapevo ci fosse un topic su Guccini comunque secondo me è un grande cantautore e sono d'accordo con chi lo definisce un vero e proprio poeta..l'ho visto dal vivo per la prima volta pochi giorni fa a Bassano e ha fatto un concerto fantastico..di suoi album possiedo Via Paolo Fabbri 43 Folk Beat più una collection (The Platinum Collection)

P.S.
spero di non aver rispolverato un topic eccessivamente vecchio, in caso contrario chiedo scusa:P

 

Quest'album potrebbe segnare in qualche modo veramante la fine di un'epoca. Paradossalmente Guccini credeva o quanto meno cercava, di mantener vivo lo spirito di quelle canzoni; ritenendole più attuali nel 1979 che non quando furono scritte, e lo si può notare dalle parole di presentazioni dei pezzi, soprattutto prima di "Atomica Cinese" (mi piace chiamarla con il suo nome originale, pur non essendo scritta così nell'album...) e "Noi Non Ci Saremo". Altro pezzo mitico è Statale 17, un Blues maccheronico e molto di compagnia. La presentazione del pezzo da parte di Guccini, ogni volta mi fa morire dal ridere. Mette a confronto le atmosfere, i nomi americani dei personaggi, delle auto e delle città presenti in On the Road di Kerouac, con nomi italiani... viene fuori un quadro esilarante! Canzone per una Amica, l'ho sempre ritenuta una canzone in cui il basso avrebbe dovuto avere un ruolo fondamentale. La versione che c'è in questo album, suanata al basso da Umbi Maggi, secondo me è più "rispettosa" della canzone, che non le versioni di Ares Tavolazzi, ad esempio mi viene in mente quella che c'è in "Fra la via Emilia e il West". Lungi da me critcare Ares, e ci mancherebbe pure, (!) ma in questa canzone non mi piace la "violenza" con cui la suona.