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Judas Priest

Discussione in 'Heavy Metal' iniziata da oldmaidenfan73, 2 Ottobre 2003.

  1. paul harris 73

    paul harris 73
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    Thrasher old school!

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    1 Marzo 2005

    Anch'io mi credi??? L'ho portato al lavoro e me lo sono sparato.... :)
     
  2. Vinnie

    Vinnie
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    1 Marzo 2005

    Bah, a me l'album dei Judas mi sembra convincente. La confezione del digipack mi sembra bella, anche perchè sembra un libricino. La cosa che mi dà più fastidio è il voler scrivere a tutti i costi la formazione all'interno del bootleg: è scritta a caratteri cubitali. Suvvia, lo sanno tutti che Rob è rientrato nei Priest e il resto della band non ha bisogno di presentazione.
    Dario
     
  3. ryche74

    ryche74
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    1 Marzo 2005

    Telepatia :)
    le mi epreferite di quest'album sono oltre la title track "Private property"
    "Parental guidance" e "Out in the cold"

    "Angel" lo prendo a piccole dosi. Prima di dire qualsiasi cosa lo ascolto bene...
    con calma... :wink:
     
  4. Daniafterdeath

    Daniafterdeath
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    1 Marzo 2005

    Io credo ke i giudizi andrebbero un po' risparmiati cmq dopo aver ascoltato solo una versione su internet!Insomma,uno dovrebbe avere una visione globale,completa x poter giudicare un disco no?

    Cmq riguardo alla scaletta del tour...secondo me quella del gods era meglio,ma tanto s sa ke questi grandi gruppi deludono sempre una parte d fan xkè nn possono tecnicamente fare TUTTI i classici!E poi a ki piace + un periodo,a ki un altro,ki vorrebbe sentire il nuovo album live,ki vorrebe solo i classici...a me nn sembra una merda d scaletta,anke se mancano alcuni pezzi storici e alcuni album nn sn nemmeno stati presi in considerazione...

    Ho visto il video d Revolution e ho in parte rivaluntato la canzone,vedendola in quell'ambito nn deve essere male live!Xò il video nn sa d nulla,ne ho millemila d video dei judas live con le moto e le loro favolose sboronate,magari un video "serio" nn sarebbe stato male!
     
  5. Khaine

    Khaine
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    1 Marzo 2005

    Comprato e ascoltato un po' di volte...
    Che dire, speravo di meglio ma mi aspettavo di peggio :P

    Judas Rising e Deal With The Devil mi avevano fatto sperare in un discone, sono davvero ottime (e sono anche quelle più in linea con quello che speravo di sentire).
    Revolution continua a non piacermi tanto, penso che dal vivo potrebbe funzionare meglio ma proprio non mi smuove.
    Worth Fighting For mi è piaciuta, è un pezzo abbastanza atipico per i JP (mi ha ricordato la mitica Broken Heroes dei Saxon) ma ha delle belle melodie.
    Demonizer parte bene, anche se risente un po' dell'intenzione di imitare Painkiller, ma frana letteralmente sul ritornello.
    Wheels Of Fire è carina, una versione più pacata e oscura di pezzi come You've Got Another Thing Comin'. Peccato che anche qui non si siano sprecati granchè sul chorus...
    Angel è una ballad orecchiabilissima sulla falsariga di before The Dawn, mi è piaciuta anche se non me l'aspettavo.
    Per Hellrider vale lo stesso discorso di Demonizer: pezzo carino e trascinante con un brutto ritornello. In questo caso però il tutto viene nobilitato da un ottimo assolone tallo.
    Euology è ascoltabile ma non ho capito cosa ci stia a fare lì...forse fa da intro per Loch Ness, boh...
    Loch Ness: il pezzo che non ti aspetti. 13 minuti e mezzo molto sabbathiani ed ipnotici con un bel ritornello (anche lui abbastanza ipnotico). Nonostante la sorpresa mi è piaciuto abbastanza.

    Halford mi è sembrato abbastanza stanco ma fa ancora il suo e anche qualcosina in più, la classe non è acqua.
    T&D quando ci si mettono sanno ancora come si tira su un assolo tallo, peccato che ci provino davvero poco (l'unico assolo che mi abbia veramente colpito è quello di Hellrider, anche perchè in altri non c'è proprio, boh...). anche a livello di riffing siamo a livelli ottimi in genere ma sufficienti per loro.
    Hill e Travis fanno il loro dovere senza strafare, come al solito e come gli è richiesto.

    Nel complesso, se fosse un disco a caso di un'altra band meriterebbe un 7,5 o anche di più perchè è indubbiamente un disco godibile, ben suonato e ben prodotto (i suoni di chitarra sono abbastanza moderni ma mi piacciono). Però questi sono gli stessi signori di Defenders Of The Faith, di Ram It Down, di Sad Wings Of Destiny...
    Non ce la faccio a valutare obiettivamente, da una parte sono contentissimo di riavere i "miei" Priest; dall'altra, come ogni fan, pretendo sempre qualcosa in più di quello che arriva :)
     
  6. Vinnie

    Vinnie
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    1 Marzo 2005

    Io mi aspettavo proprio una schifezza ed, invece, sono rimasto soddisfatto del mio acquisto.
    Dario
     
  7. Mozgus

    Mozgus
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    1 Marzo 2005

    A me l'unica canzone che non piace proprio é Revolution...troppo ripetitiva.Se fosse durata due minuti di meno forse sarebbe stata anche fica.Menzione particolare x Lochness...ha un ritornello stupendo,ma perché ripeterlo all'infinito nell'ultima parte della canzone,quando la si poteva tranquillamente interrompere dopo l'arpeggio?Non metto in discussione le scelte dei JP,ma a me sembra proprio inutile...
     
  8. TEMPUS

    TEMPUS
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    1 Marzo 2005

    penso che sarò bannato a vita se esprimo il mio giudizio sull'ultimo disco dei judas
     
  9. Immanitas

    Immanitas
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    The Evil Thrasher

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    1 Marzo 2005

    Finalmente...sono tre giorni che volevo postare le mie idee sul nuovo album dei Priest (comprato sabato) e, causa server down, arrivo solo ora.
    Premetto di aver ascoltato attentamente il disco 5-6 volte, non è tantissimo ma a caldo posso dirmi davvero soddisfatto dal nuovo album.
    Angel Of Retribution è un album piuttosto classico, non osa particolarmente (anche a livello di sonorità, produzione esclusa), e forse questo può essere un punto a sfavore, nel senso che gli inglesi si sono sempre segnalati per aver sempre spinto in avanti il proprio sound, in costante evoluzione. Sotto questo aspetto il platter non è né un passo avanti né un passo indietro, ma sembra scritto semplicemente per soddisfare buona parte dei fan, specie quelli legati a sonorità più old-fashioned.
    Detto questo, trovo che la qualità media dei brani proposti sia più che buona, senza cadute di tono eclatanti.
    Il trittico iniziale per me è spettacolare: Judas Rising, scontata finché si vuole, è una marcia possente, a tratti ricorda persino Knights Of The Cross (il brano) dei Grave Digger. Deal With The Devil è tostissima, live farà scintille, ottimo riffing e prestazione grintosa di Halford, peccato solo per un refrain un po' banalotto: personalmente è la mia seconda preferita dell'album. Su Revolution si è detto di tutto e di più, da parte mia posso solo constatare come l'apprezzamento per questo pezzo sia cresciuto ascolto dopo ascolto; è un tentativo (centrato) di rivisitare certe atmosfere anni '70 presenti in dischi come Stained Class, e nel complesso è un capitolo particolare ma godibile all'interno della track-list.
    Worth Fighting For non mi fa morire (anche se l'attacco delle chitarre a metà è ottimo), ma nel complesso si lascia ascoltare senza troppe pretese. Idem dicasi per Demonizer, molto compatta ma sinceramente non mi ha colpito più di altri episodi, eccezion fatta per un finale molto metallico che mi ha ricordato certe sequenze di Painkiller.
    Wheels Of Fire è un altro brano che mi ha convinto pienamente, ruffiana ed accattivante in particolar modo nel refrain: e dire che dal titolo mi aspettavo tutt'altro (forse memore dell'omonima canzone dei Manowar?).
    Angel è una ballad standard, anche se non capita spesso di sentirne una in un disco dei Judas Priest: carina, si lascia ascoltare.
    Per Hellrider una sola parola: capolavoro! Per me è il pezzo più bello del disco, spettacolare nella strofa e a tratti epica nel ritornello. Sei minuti di goduria.
    Eulogy, se devo essere onesto, non la ricordo bene per poter dare un commento. Mentre sono benevolo anche LochNess, che, nonostante la lunghezza forse eccessiva, non mi è parsa una chiusura poco adatta.
    Spendo due parole per esaltare la prestazione ottima di Halford (filtrato finché volete...ma in certi passaggi è incredibile!) e del resto della band: buoni assoli (ma non esagerati) della coppia Tipton/Downing (che già per il fatto di scrivere ancora pezzi così tosti a 50 anni suonati andrebbero premiati, a differenza di certi colleghi) e prova tellurica di Travis, una garanzia.
    Lo so, da un nome così ci si aspetta sempre il capolavoro di turno: personalmente, considerando che si tratta del primo album post-reunion, mi sento di dare un bel 8 pieno (o 80 se vi piace di più) a Angel Of Retribution, fiducioso per il futuro.
     
  10. LeatherKnight

    LeatherKnight
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    1 Marzo 2005

    ...per quelli che si lamentano: onestamente, ma che volete di piu'? I JP non hanno da dimostrare niente, non devono favori a nessuno e non sono con la Sony per comporre una testata atomica musicale...

    l'album è potente, inconfondibilmente priestiano, R. Halford è R. Halford, e le nuove canzoni dal vivo faranno danni. Serve altro? :)
    Ok, ognuno ha i suoi sogni...manca violenza devstante qua e là, piu' vado avanti piu' sono convinto che Roy Z e il modesto io me viviamo su galassie distanti ma parallele e alla fine non è un disco che ti sconvolge la vita musicalmente....pero'..............

    JUDAS IS RISING

    mega salutoni \m/ >-< \m/
     
  11. ReD

    ReD
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    2 Marzo 2005

    Ho commentato nelle rece della home e dico...

    Tutto troppo forzato..eccessivamente.Sarà che non amo il suond dei Priest.
    Apparte questo è un buon disco :)
     
  12. ryche74

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    2 Marzo 2005

    Sto ascoltando il disco. Buone sensazioni. Ma per ora non mi spingo oltre.
    Però se "Dance of death" fu tanto osannato all'epoca della sua uscita anche "Angel of retrinution",non vedo perchè, non debba passare al check-in....

    E' inutile poi fare paragoni. Per un semplice motivo: degli artisti non possono non rimanere influenzati da quello che, anche musicalmente, accade loro intorno. Inevitabilmente il sound "risente" quindi di molteplici influenze che non necessariamente sono le stesse di vent'anni fa. E questo, banalmente, dice tutto.
    Detto questo il sound è puro Priest-Style. Senza dubbio di sorta.
    Vedrete dal vivo... :)
     
  13. jester01

    jester01
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    2 Marzo 2005

    24,90 euro!!!
    Ha senso? Peccato che pare ce ne siano molto pochi in giro, quindi bisogna affrettarsi a prenderlo.
    Le canzoni sono molto, MOLTO ruffiane nei confronti dei vecchi fan, ma io penso che un disco come Jugulator fosse molto coraggioso e per giunta ben riuscito. Halford, purtroppo, sembra la caricatura di se stesso. Almeno in Resurrection i suoi acuti ce li metteva ancora!!!
    E poi, per tirar fuori tutto, al rientro di Bruce Dickinson, ha eseguito alcune canzoni di Blaze, perchè non dovrebbe farlo anche Rob, e perchè hanno aggiunto nel Dvd Diamonds & Rust dopo che Ripper l'ha cantata in maniera fantastica dal vivo?
    Preferisco sicuramente il primo album degli Halford, che benchè ruffiano, aveva delle belle idee e dei gran suoni.
    Boh, ho bestemmiato ma anche gli dei sbagliano, no?
     
  14. Dark Schneider

    Dark Schneider
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    3 Marzo 2005

    Che disco, signori, che disco.

    Lochness è una delle cose più fantastiche che abbia mai sentito in vita mia.

    Judas Rising, Hellrider, Demonizer sono pezzi stratosferici.

    Revolution mi è sempre piaciuta parecchio...Deal With the Devil, Worth Fighting For e Wheels of FIre sono pezzi di classe assoluta.

    Per Angel ed Eulogy devo aspettare un attimino per commentare.

    I Priest tornano e si riprendono ciò che è loro. Peccato per il lavoro mediocre di Roy Z.

    Judas is Rising, pochi cazzi!
     
  15. Daniele "dani66" D'Adamo

    Daniele "dani66" D'Adamo
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    3 Marzo 2005

    Meraviglia delle meraviglie!
    In linea generale Angel Of Retribution è un album che definisce compiutamente Il Ritorno del Prete, ed è caratterizzato da un eccellente quanto insuperabile connubio fra freschezza ed esperienza. La classe è ai massimi livelli, così come il songwriting, che regala pezzi assai vari ed originali. Il livello qualitativo degli stessi pezzi è massima. La produzione è modernissima, i suoni sono pieni, potenti e caldi, quasi analogici. Le chitarre hanno un piglio decisamente feroce, determinato da un altissimo livello di compressione, e spesso cuciono riffs totalmente convulsi: sembra impossibile che vengano suonate da dei cinquantenni (sic!). Precisa e possente la sezione ritmica.
    Nella globalità il voto è 100.
    Judas Rising: cadenzato pezzo di ultra-metal, con cantato dai toni epici e potenza devastante determinata da un tappeto ritmico di doppia cassa continua, chitarre super-compresse. Voto 95
    Deal With The Devil: ritmo veloce e serrato, ritornello efficace ed orecchiabile, chitarre potentissime ed assoli continui. Voto 95.
    Revolution: stile decisamente retrò, ritornello penetrante, suoni moderni. Voto 90.
    Worth Fighting For: Cantato caldo ed avvolgente, ritmo che si srotola con dolcezza attorno al ritornello molto melodico. Sempre potentissima la sezione ritmica e la parte chitarristica dedicata alla ritmica stessa. Voto 95.
    Demonizer: ritornano i riff cacofonici dell’era Ripper, a determinare un pezzo semi-thrash, dai toni oscuri, mostruosamente cadenzato e da headbanging mozza-testa. Voto 100.
    Wheels Of Fire: pesantissimo nell’approccio, il pezzo ricalca fedelmente i dettami del Metal più ortodosso, con ritornelli orecchiabili e linee vocali molto classiche. Voto 90.
    Angel: mega-lento, che riprende la fine di Beyond, con la voce caldissima di Rob a farla da padrone e le chitarre a regalare parti soliste di primo piano. Voto 90.
    Hellrider: dopo la quiete, riprende l’inferno là dove era finito. Nuovamente le chitarre super-compresse del duo Tipton/Downing a devastare i timpani, unitamente al “solito” tappeto di doppia cassa di Scott, in una canzone che potrebbe benissimo far parte di Painkiller. Voto 95.
    Eulogy: interludio tastieristico d’atmosfera, con Rob a deliziarci i timpani con la sua voce calda ed avvolgente. Voto 90.
    Lochness: lunga horror-pieces d’atmosfera, dove le chitarre sono maledettamente distorte e dissonanti, quasi a rigenerare arcaici ed oscuri riffs di matrice sabbathiana in modo da generare la visione delle brume desolate del lago scozzese. Ritornello epicamente vincente e memorizzabile all’infinito. Il miglior pezzo. Vale da solo l’acquisto dell’album. Voto 100.
    Alla fine sono commosso per la rinascita, così riuscita, del mio gruppo preferito da venticinque anni: credo che al loro concerto del 10/04 mi verrà un collasso!
    JUDAS RISING FOREVER!!!
     

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