Viking Metal / Pagan Metal

riapro il topic sulla differenza (se c'è) tra viking metal e pagan metal, sono davvero la stessa cosa o c'è una differenza a livello musicale oppure a livello di testi? e se c'è questa differenza quale è? su cosa consiste praticamente?

p.s.: non facciamo chiudere pure questo...

 

credo che il viking sia quello che tutti conosciamo, il pagan è quello sulla mitologia/tradizioni pagane differenti, come quelle dell'est europa.
la mia è solo un'ipotesi cmq

 

Ma tutte queste etichette sono davvero così necessarie?

 

per niente, ma è solo per capire la differenza tra uno e l'altro

 

Sia viking che pagan si riferiscono alle tematiche trattate che sono cmq abbastanza simili... In genere viking si accosta più facilmente a musicalità vicine al black... mentre pagan è accostabile a gruppi tipo Suidakra e Cruachan.

 

per me il Pagan non è nient'altro che una spina nel fiianco del Viking.

Primo perchè viene da paesi diversi.
Secondo le persone che lo suonano hanno un'altra mentalità rispetto a quelli ke fanno Viking.

 

Molto alla grezza, disco pagan = disco black con tematiche pagane non scandinave...
Per le differenze... bhè a mio modo di vedere siamo alle solite: il viking standard non esiste, quindi se per esempio gli Enslaved in Frost invece che parlare di Loki e del frassino avessero parlato di spiriti delle foreste dei Balcani quello sarebbe stato un disco pagan; mentre la stessa cosa però non la si può dire di un disco come Odin Owns Ye All...

 

aspetta, un conto è il pagan metal, un'altro è il pagan black metal

 

Secondo me il viking è un vero e proprio genere (anche se comprende gruppi molto diversi: tipo enslaved e amon amarth) mentre il pagan si riferisce di più all'aspetto "contenutistico" che tratta di temi folkloristici/religiosi non necessariamente nordici o vichinghi (basta pensare ai grandissimi Skyclad)....boh ma alla fine non credo sia così importante confinare una band in un genere...

 

Premesso che continuo a non capire la necessità di etichettare con tanta precisione, non saprei. Nel senso che un disco epic che racconta di divinità che so, greche, non lo definirei mai un disco pagan...

 

Ecco, il signor oppi fjellet qui ha detto un sacco di belle cose.
Ovviamente tutte queste etichette non servono, sia chiaro, però facciamolo per puro sofismo a questo punto.
Il viking è un genere fondamentalmente di concetto e di attitudine (ma possiede anche dei tratti musicali / spirituali ben definibili), ed è abbastanza chiaro. Il pagan ovviamente è un genere moooooooolto più esteso, e comprende il Viking.
Diciamo che è pagan tutto il metal europeo (mi spiace sono inamovibile in questo senso) che basa la propria ispirazione sui modelli pagani. Dei e mitologie nordiche, animismo celticoide, naturalismo est-europeo e tutte quelle belle band che mettono in risalto le proprie radici indigene, quando ancora non erano marcite e omologate dal cristianesimo, che definirei "la religione sbagliata al momento giusto" per tutta una serie di motivi.
Sì sì, anche una band italiana che facesse "Roman black metal" per me sarebbe pagan. Una bella band che ricordi i fasti di Roma, dell'Impero, degli déi, di Giove, Minerva, Afrodite, Apollo, e tutte quelle storie là... per me sarebbe un'emozione unica, e sarebbe una cosa che solo gli Italiani (più che mai) potrebbero fare.
L'Italia per quanto riguarda culti indigeni e potenza di culto non è seconda alla Scandinavia, e stesso si può dire della Grecia. Purtroppo gli italiani sono un popolo di bambacioni che guardano fuori casa invece di rendersi conto di quanto gloriose sono le proprie radici, e gettano alle ortiche delle occasioni uniche - per ignoranza e per mancanza di attaccamento alla propria cultura di massa - ma siamo in parte giustificati per via di una serie di "eventi" che non mi metto a discutere sennò finisco dopodomani.

Comunque! Per tornare strettamente in tema, Pagan è ciò che ricorda certi pantheon pagani, ed è una cosa strettamente non cristiana. Ora come ora si associa il "pagan" al black scandinavo e celticoide (vedi l'ultimo dei cruachan - più chiaro di così). Burzum è pagan black metal, i Darkthrone, gli Emperor, tutta questa gente qui è sì l'emblema del black, ma aggiungendoci anche la parola "pagan" non diremmo nulla di inesatto.

Il Pagan metal è una grande madre, un insieme, all'interno del quale si muovono diversi sottogeneri.
Sarebbe sbagliato dire "pagan è tutto ciò che è anticristiano", perché mi risulta un po' strano chiamare i Motorhead "pagan" per esempio - pagan è un'attitudine, un certo rigore e una certa mentalità - e richiamo a certi schemi.

Il Pagan black metal è pagan black metal, quindi pagan E black (i cruachan che tanto citate per esempio sono pagan E folk).

Il Viking è sempre pagan metal, ma con tematiche ancora più circoscritte. Pagan quindi è l'insieme culturale globale, Viking è l'insieme di tematiche e attitudini, black è l'insieme musicale. Ciò che è Viking è per forza Pagan, ciò che è Pagan non è detto che sia Viking. Il Viking Folk è anche Pagan Viking Folk, il Pagan Folk non è necessariamente Viking Folk. Chiaro? No? Bene

(tutto ciò è chiaramente la mia visione personale)

 

In pratica il Pagan è un insieme di molti gruppi di generi anche distanti tra loro che tratta temi pagani.Il Viking è un sottogenere del Pagan e comprende vari gruppi non necessariamente simili dal punto di vista musicale ma che trattano temi "vichinghi" e hanno una certa attitudine!Spero di aver capito bene.

 

Ci sono i Centurion che parlano dell'impero romano.....ma non sono tanto black...

Per quanto riguarda invece la mitologia classica pagana greca, beh consiglio caldamente La Caruta De Li Dei, side project di uno dei personaggi più carismatici della nostra scenza nazionale, Agghiastru degli Inchiuvatu.

 

La band italiana che si avvicina di più al "Roman metal" di Fenrir sono forse gli stormlord (li odio!!! ) ma non sono sicuro che parlano dei romani......

Comunque io sarei azzardato a dare al Pagan un'estensione anche al di fuori del metal....

 

Forse non sbagli,basti pensare al folk.Ma credo che sarebbe un insieme veramente troppo grande a quel punto.