La vostra discoteca

Un CD musicale che ho comprato non sarà mai un semplice "pezzo di plastica".

Anche se avevo 14 anni e mi piacevano i Muse.

In realtà il disco peggiore che possiedo, secondo i mie standard odierni, credo sia

Anticipazione (Spoiler)

degli SKA-P

 

Incredibilmente io e Mordred87 siamo d'accordo su una cosa

 

Mea culpa, un po' me ne pento (più di aver venduto il tt) ma aveva un formato incompatibile con il mobiletto dei vinili e ho preferito cedere il box piuttosto che acquistare un mobile nuovo Comunque credo sia andato in buone mani.

Di doppioni, triploni, quadruploni ne ho parecchi soprattutto degli Arkona, fino a Yav, ho quasi tutte le edizioni ma ogni volta che decido di mettere in vendita qualcosa mi scoraggio e lascio perdere.

 

Io ho venduto un sacco di roba fino al... mah, direi all'incirca il 2005, quando si cominciava a ipotizzare che lo streaming avrebbe reso obsoleto il supporto fisico. Lì ho cominciato a temere di non poter più tornare indietro, in caso di ripensamenti. Di non poter recuperare certi album, insomma, per cui guidato dal saggio monito e se poi te ne penti? ho smesso.

Quasi tutti quei CD li ho ricomprati in seguito, di norma a un prezzo più basso rispetto a quello di vendita: questa è l'unica consolazione.
Ho ancora qualcosa da recuperare, tipo "Sin after sin" dei JP, però voglio aggiungere che:
1) a volte la vendita è dipesa dal deterioramento del supporto (mi è capitato con "Abigail" di King Diamond... non so quanto mi sarebbe durato);
2) alcuni album mollati lungo il percorso non mi piacciono affatto, tipo "From the inside" di Alice o "Subhuman Race" degli Skid Row (oggi assai rivalutato, mi sembra) o "Cyberchrist" dei Vicious Rumors, e non ho intenzione di tornare a spenderci soldi.

 

Se il criterio è "posso ascoltarlo su Spotify" possiamo tranquillamente smettere di comprare album in qualsivoglia formato fisico

 

Esattamente quello che ho fatto io

 

non è solo quello ma è anche quello. Oggi comprare i cd non è una cosa prettamente essenziale come lo era una volta dove se non lo compravi non lo ascoltavi. Per questo sapendo che ho un abbonamento a spotify , piattaforma tra l'altro a cui riservo la maggior parte dei miei ascolti, non mi va di avere in casa album che ascolto poco o niente o di cui me ne frega relativamente. Allo stesso tempo mi piace avere originale (qualche volta sia in cd che in vinile) album a cui sono legato emotivamente o cmq i dischi dei miei artisti preferiti. è sicuramente una bella sensazione ed il formato fisico da un senso di "completezza" all'ascolto musicale, con booklet copertine e altro. Però questo senso di completezza non sento di doverlo avere per tutto. Per alcune canzoni o artisti o album , mi va bene lo streaming e sono appagato così

 

Ora o cambi parete o cambi casa

 

Io fortunatamente ho ancora abbastanza spazio nelle due Billy mentre scarseggia un po' per i vinili :/

Anticipazione (Spoiler)

 

Cattle Decapitation-The Anthropocene Extinction
Converge-You Fail Me
Diamond Head-Lighting to the Nations
Killswitch Engage-Alive Or Just Breathing
Leprous-Coal
Negura Bunget- 'N Crugu Bradului
Paradise Lost-The Plague Within
Sargeist-Let The Devil In
Sonata Arctica-Silence
Summoning-Oath Bound
Tyr-Eric The Red
Wayfarer-A Romance With Violence

 

Mi aggrego a chi pensa che tu abbia fatto una pazzia, però lo accetto, anche se spero che tu non lo abbia svenduto. Io per esempio non ho un lettore CD (o modulo stand alone o HIFI di vecchio stampo) da anni e con il fatto che, sempre da anni non ho un portatile con un lettore CD, nè tanto meno in macchina, per cui i (pochi) cd che acquisto li apro e li sfoglio, perché è un rito, li metto via e non li ascolto. Ho un giradischi regalatomi (preso da Amazon) di qualità scadente, l'ho usato solo una volta per vedere se fosse una sòla o meno. E devo dire che prima o poi vorrei prendere un giradischi + amplificatori + diffusori senza spendere troppo. Anche perché starebbero il più del tempo a prendere solo polvere, però mi piacerebbe completare la mia passione per la musica con uno strumento adatto a sentire questi pezzi di plastica. Magari anche un giradischi e casse attive bluetooth così posso collegare anche l'iphone o un haardisk esterno, visto che ho gran parte della musica lì. Te che dici?

I live DVD non mi piacciono, preferisco immaginare la musica live. Decade of aggression, per me, è il miglior live che conosco.

La penso come te, sia per esigenze di spazio, sia per questioni economiche, sia per questione di tempo, ho rinunciato ad acquistare fisicamente tutto ciò che ascolto o che ho ascoltato, anche perché alcune cose che apprezzo molto sono introvabili fisicamente, per cui la collezione risulterebbe sempre e comunque monca. Anni fa ho deciso di limitare gli acquisti a tutto ciò che veramente merita nel mio cuore. Unica eccezione il completismo, meramente come missione di vita, per i The Gathering, quindi ho acquistato materiale (ovviamente recente o molto recente) per cui non provo assolutamente nulla.

Anch'io in passato ho venduto qualche titolo, anzi, più che venduto, scambiato con qualche rivenditore per acquistare a costo zero altri titoli. Alla fine saranno stati circa 10-12 cd, mi ricordo che anni fa avevo pure messo in vendita qualcosa qui, salvo poi mandare tutto all'aria dopo poco tempo perché non avevo voglia di starci dietro. E alla fine anche i titoli scambiati in qualche modo ho ripensato alla scelta, c'è stato del pentimento, non tanto per l'album in sè (erano effettivamente album che non mi piacevano più o che li avevo reputati sacrificabili per arrivare a qualcosa di più gradito), ma perché ho ripensato al periodo in cui li avevo acquistati e mi era venuta nostalgia.

Concordo. Da anni ho fatto un patto: d'ora in avanti acquisto un cd solo se ne vale veramente la pena, per tutta una serie di motivi e non strettamente collegati al piacere nell'ascoltarlo. E per i miei superfavoriti (sono meno di 20), se esistono, acquisto anche il vinile. Purtroppo per molti titoli non esiste il formato vinile.

Riguardo la marca dello scaffale esiste anche in altri colori e formati? Mi sembrano precisi per i cd nel classico formato, come fai per i digipack, booklet ed altre soluzioni di questo tipo non ortodosse? Per esempio io ho numerosi cd in slave di promo o radio edit dei The Gathering e Novembre.
So che ne avevamo già parlato anni fa, ma: come li hai catalogati? In ordine alfabetico?

Come si chiamano i porta vinili che hai?

Detto tutto questo, ho completato la discografia dei Messa, rigorosamente tutta in vinile. D'ora in avanti per chi ha un supermerito vado direttamente al vinile, prima che poi passa troppo tempo e poi diventino introvabili.
Vorrei acquistare il cofanetto di PULSE, ma costa una fucilata. Ne vale la pena eh, però detesto chi marcia sulle passioni altrui.

Tre mesi fa ho acquistato il vinile Then Comes the Sun di Elisa (sempre per il discorso fatto poco prima).

 

Sia per il boxset dei MS che per il gira, la mia reazione è stata più d’impulso e logica che per una reale necessità di monetizzare. In generale, quando possiedo qualcosa che utilizzo poco o sfrutto solo parzialmente, preferisco metterlo in vendita e magari reinvestire il ricavato in altri acquisti. In entrambi i casi, però, non ci ho rimesso troppo, fortunatamente, anche perché mi ero imposto un budget.

Come dico spesso, ho sempre avuto un sentimento di amore/odio per i dischi neri. Li ascoltavo con piacere, ma la mia sorgente principale è sempre stata quella digitale, avendo investito parecchio (almeno, per le mie finanze) in un sistema per riprodurre bene CD, SACD e streaming. Per l'analogico, ho sempre speso il giusto, l'ultimo era poco più che entry. Per esperienza però il vinile è il formato più difficile da far suonare decentemente e richiede qualche skills, passione, pazienza, e una certa disponibilità economica per apprezzarne i reali benefici rispetto al digitale. Benefici che, in realtà, sono legati più al rituale e al fascino del collezionismo che alla qualità sonora in senso stretto. Ovviamente, ognuno è libero di pensarla diversamente. Questo per dirti, in soldoni, che un sistema bluetooth per ascoltare LP oltre che anacronistico ha poco senso a livello audiofilo. Non è necessario spendere cifre astronomiche: diffusori passivi di buon livello, un ampli integrato che le piloti correttamente (parecchi nuovi modelli hanno anche uno streamer incorporato, volendo) e un tt che abbia tutte le regolazioni principali perché imho, se si sceglie l'analogico come sorgente, bisogna anche essere in grado di mettere in dima testina e braccio ^^

Il mobiletto modulare è questo (serie Eket IKEA):

https://www.ikea.com/it/it/p/eket-mobile-effetto-rovere-con-mordente-bianco-80428852/

Lo preferisco al classico kallax per via della compattezza, unico svantaggio che ci stanno solamente dischi standard.

 

Io ho sempre comprato tanta musica, in ogni periodo della mia vita, per cui se vendo un album... ne rimangono molti altri a ricordarmi il periodo X o il periodo Y.
La nostalgia per i primi anni universitari, giusto per fare un esempio, mi viene sia ascoltando "Spreading the desease" che "Handful of rain" o "Moving Target" dei Royal Hunt.

Per me il pentimento arrivava in virtù di voltafaccia continui e repentini [cit.] in merito alla qualità degli album: avevo la buona/cattiva abitudine di vendere un CD solo dopo averlo salvato su MC... e ogni tanto, a distanza di tempo, ascoltavo una di quelle musicassette e pensavo: "buon dio, che cosa ho fatto...".