Messa

The seer pezzo spettacolare, concordo in pieno

 

Suona (se esistono ancora) anche in un gruppo prog/funk anni 70 da prima che entrasse nei Messa, poi ha il suo progetto Little Albert dove fa appunto blues.

 

Alla fine stiamo parlando di lana caprina. Per chi ama il doom propriamente detto, ma che non disdegna influenze nuove, è un album perfetto: più di nicchia rispetto a The Spin, ma le redini ovviamente sono le stesse.
Come seconda preferita metto la sotterranea She knows, altro che la miriade di album abborracciati degli ultimi anni.

 

Si effettivamente è vero.
Trovo the spin più sperimentale,ma alla fine sono semplicemente gusti

 

Nel metal le innovazioni sono sempre arrivate da chi mischiava influenze diverse. La proposta dei Messa va senz'altro in quella direzione.

 

Non vorrei aver bollato Belfry, con la descrizione un po' sbrigativa visto che parlavo di altro, come un album "minore" tale da non rendergli giustizia.
Potrei citare la variegata Hour of the Wolf, che passa dal doom, ai titoli di chiusura di un film d'azione anni 90 a una chitarra in libertà in un mix di finissima qualità, ma i miei gusti atmosferici mi impongono di segnalare la nerissima Blood, dove una Sara Doom Occulta ci riporta indietro di 50 anni. Alla faccia del chiodo e dei jeans a zampa di elefante.

 

Nota a margine sul vinile in formato bianco. Peccato perché come realizzazione la trovo venuta male. Ho anche il cd in versione classica, benché come sappiamo il soggetto sia inflazionato (ma a loro piace e nelle interviste lo dimostrano), è venuto molto meglio.
Immagine sgranata, resa bruttina. Non so se l'idea originaria era questa oppure è venuta proprio male nella pratica.
Tutte le altre copertine degli altri 3 album sono perfette, le adoro, sia come soggetto che come resa e come fotografia del contenuto.