Porcupine Tree

Sì, assolutamente da 7, che, per le mie aspettative, va benissimo così.

 

vi lascio questo mio esaustivo video sulla discografia solista di Steven Wilson

 

Non credo sia possibile dare un giudizio esaustivo sull'album the overview con pochi ascolti. Per me è un album che crescerà nel tempo e magari con l'ascolto delle due suite dal vivo si potrà avere (almeno per me) un giudizio definitivo.
I contenuti presenti sono tanti e vari.
Ha sicuramente un impronta cinematografica (un dettaglio importante che per chi ha visto il film a Roma può comprendere meglio) ma, a prescindere da ciò, questo album presenta tutte le influenze che Wilson ha avuto nei suoi progetti, c'è il prog ma non solo (e non serve che ci siano due suite per far sì che un album sia solo prog) e anche molte delle scelte stilistiche degli ultimi "bistrattati" lavori da solista.
E' un altro tassello della sua evoluzione, non lo vedo come "un ritorno al prog" come ho letto in giro.
Merita il suo tempo.

 

per chi volesse sbirciare la setlist della prima data del nuovo tour di Steven Wilson

Steven Wilson Setlist at Cirkus, Stockholm

 

Comunque qualcosa di più da questo The Overview me lo aspettavo. Quando ho sentito parlare di "due lunghe suite" mi immaginavo qualcosa di malato e cervellotico, roba tipo Mike Oldfield prima maniera o il krautrock. Invece si è limitato a tornare a cose più ordinarie tipiche del suo repertorio ma senza andare troppo oltre. Non c'è quel dinamismo ritmico e strumentale che due suite meriterebbero, le sezioni centrali di entrambe sembrano una sorta di lungo brano pop, come se da quel tunnel pop non fosse ancora uscito. Recentemente si era buttato più su cose elettroniche perché probabilmente non aveva ispirazione per comporre con strumenti più naturali (anche per sua stessa ammissione)... e direi che qua si sente, dato che le cose più interessanti le trovo proprio quando riprende i synth in diverse parti della seconda suite.

Per carità, è sempre un disco di Wilson e le melodie che lo hanno reso amato non mancano, è senz'altro degno del suo nome e lo sto ascoltando ben volentieri, ma sapete, dopo un'esperienza ricca e avventurosa quale era The Harmony Codex, le aspettative erano alte.