Spiritbox

Ma guarda che per me puoi anche dare 20/10 a questo album, mica l'ho criticato, infatti se leggi il mio commento a tal proposito ho chiaramente scritto che l'ho ascoltato per curiosità, non trovo niente di esaltante e che lo lascio a coloro a cui piacciono tali sonorità.
Ho semplicemente detto che la tua recensione (di cui ho letto il primo ed ultimo paragrafo) mi sembra quella di un fan del gruppo (ovvio) ma non particolarmente obiettivo, tutto lì.
Che poi sei sicuramente (tu e gli altri che scrivono sul sito) competente nel genere, bravissimo a scrivere (chapeau sulle tue recensioni, io non ne sarei in grado) non lo metto in dubbio anzi, semplicemente io non riesco più a leggere recensioni come facevo un tempo ed il perché l'ho già detto e spiegato.

 

fan del gruppo lo sono certamente. Obbiettivo, cerco di esserlo al massimo sempre (direi più che altro onesto intellettualmente perché la musica rimane cmq un qualcosa di soggettivo per molti aspetti) ovviamente l'hype e l'entusiasmo appare nella recensione, ed è innegabile, però quello che cerco sempre di fare è di essere onesto con me stesso. Anche perché quando uno dei miei gruppi preferiti fa uscire un disco mediocre sono il primo che rimane deluso e sicuramente per questo album degli spiritbox avevo aspettative altissime non lo nego, anche dai singoli usciti. Un disco mediocre o semplicemente buono per quanto mi riguarda mi avrebbe lasciato un senso di amaro in bocca che sarebbe certamente venuto fuori nella recensione.

Tornando al disco faccio un rapido track by track e valutazione dei singoli brani secondo il mio gusto

fata morgana. 8
black rainbow 10
keep sweet 9
perfect soul 9,5
soft spine 9
a haven with two faces 8,5
tsunami sea 8
no loss no love 9,5
crystal roses 9
ride the wave 7,5 (lunica che mi piace ma non ci impazzisco)
deep end 10

poi tanto se volete approfondire ci sta la recensione

 

Anche se è un genere del tutto diverso , a me ricorda lo stesso Hype che ci fu per gli evanescence. Tutto molto bello, moderno, pesante ma che si adatta al radiofonico, muri di chitarre con accordatura bassa e commistione fra diversi generi. Eppure nonostante abbiano avuto successo, rimangono un fenomeno di quegli anni e dopo 25 anni si può dire che non è che abbiano dettato legge

 

Ah dimenticavo, voce femminile

 

è necessario sempre trovare analogie con qualcosa, sempre guardarsi indietro, per parlare (male) di un album (che manco si vuole ascoltare)? è necessario stare a parlare di tutto tranne che dell'album in questione? aspettare anni prima di dire se un album vale o meno, manco fosse un vino dal grande potenziale di invecchiamento?
dico, Tsunami Sea dura 44 minuti. vi invito ad ascoltare semplicemente, risparmiate tempo e vi regalate davvero della gran bella musica. Poi, se non vi piace, magari non fa per voi. tutto qui. molte volte le cose sono più semplici di quello che sembrano.

 

Ho ascoltato l'ultima traccia, quella a cui Paolo ha dato 10 come voto.

Per me basta così

 

Guarda, faccio un altro esempio per capire cosa voglio dire.
Su altro sito, il Graz, alias Gianluca Grazioli, noto giornalista ex Metal Shock, ha dato all'ultimo album dei Majestica la bellezza di 9.5; sarà la sua opinione rispettabilissima, ma per me questo è un voto senza senso, da fan(boy) del gruppo (lo ha dichiarato lui stesso), per un disco che ho sentito ed è a dir poco derivativo senza essere quel capolavoro che lui ritiene. Ora, come posso prendere sul serio un simile giudizio? E parlo di un giornalista che ho sempre rispettato, ma se pure lui fa così allora proprio non riesco più a prendere seriamente le recensioni.

 

Piccola invasione di campo da parte mia, solo perché sto seguendo con interesse la discussione.

Ha sempre fatto così, già ai tempi di MS. Se pensava che un album dei suoi generi prediletti fosse bellissimo, piazzava voti da capolavoro del metal. Se pensava che un album al di fuori dei suoi generi prediletti facesse schifo, allora vai di 20 o 30 su 100.
I Bongzilla e altre band della scuderia Relapse sono state le sue vittime più illustri di fine anni '90.

Il Graz non è esattamente il primo nome che mi viene in mente quando si parla di neutralità, ecco; anzi è sempre stato abbastanza pletorico [cit.] nei suoi giudizi.
Per questo lo apprezzavo al tempo.

:fineOT:

 

E' proprio questo il problema, essere schierato.
E in questi anni ne ho lette di recensioni evidentemente di schierati, per questo mi chiedo quanto oggi possa valere una recensione quando la musica la puoi fruire in ogni dove e ogni momento, mentre un tempo erano l'unico mezzo per sapere come era un disco ben prima che uscisse.

 

Sinceramente non ricordo benissimo quello che recensiva e dava ai tempi di Metal Shock, i miei punti di riferimento al tempo erano più che altro Riva, Della Cioppa, Ariatti e Massara. E comunque all'interno di quel giornale c'erano lotte intestine clamorose altro che oggi

 

L’utilità delle recensioni al giorno d’oggi è questione puramente soggettiva, dipende da quelle che sono le esigenze del singolo ascoltatore.
Io, per esempio, pur non gradendo l’operato di gran parte dei recensori, continuo a leggerle perché trovo che siano uno strumento utile per orientarsi nelle scelte dei dischi da ascoltare, che sono tanti…
Tra l’altro, seguo svariati sottogeneri musicali, non utilizzo i servizi di streaming e non mi interessano neanche video, singoli e anticipazioni varie, ma mi concentro sugli album nella loro interezza, per cui forse sarà anche per questo che continuo a leggere gli scritti di quei pochi recensori che reputo preparati oltre che affidabili, ovvero non “schierati” (cit.).

 

Fata Morgana - 7,5
Black Rainbow - 7,5
Perfect Soul - 7
Keep Sweet - 7
Soft Spine - 5
Tsunami Sea - 8
A Haven With Two Faces - 7,5
No Loss, No Love - 6
Crystal Roses - 7
Ride The Wave - 6
Deep End - 7,5