Sonata Arctica

Io sono ai primi ascolti ma mi sta piacendo. Molto melodico e scorrevole, a parte un paio di pezzi più articolati ma comunque riusciti.
Vedremo se raggiungerà il meglio del post 2004 (per me The Days of Grays e Pariah's Child), ma per il momento album promosso.

 

Segnalo Himmelkraft, nuovo progetto di Tony Kakko.
L'album uscirà il 7 marzo 2025 via Reaper Entertainment, mentre il primo singolo uscirà il prossimo 22 Novembre.

 

Video di Uranium, non ne sentivo il bisogno.
Comunque il cd era già uscito, in modo indipendente immagino, ad inizio anno e si può già sentire tutto in streaming.

 

Si, direi abbastanza dimenticabile come brano

 

Non che il resto dell'album sia meglio.

 

Ma che progetto è? Stesso stile dei Sonata post 2004?

 

Aggiornamento a freddo: non raggiunge il meglio del post 2004. Promosso sì, la sufficienza ci sta, ma l'ispirazione vera sta altrove. Nonostante lo stile più antico, la qualità non si discosta molto dagli ultimi lavori secondo me

 

Oggi riascoltando Clear Cold Beyond mi è venuto in mente un giochino. Credo sia la prima volta in assoluto che il songwriting dei Sonata Arctica torna indietro. Nel bene e nel male non si poteva proprio dire che gli album 2007-2019 fossero riciclati. Qui per la prima volta ho avuto questa impressione, che le canzoni si rifacciano un po' forzatamente a sonorità passate. Kakko questa volta si è proprio imposto a priori come dovesse suonare questo album secondo me. Nonostante l'album si faccia ascoltare con piacere, attenzione. Insomma pensavo che ogni canzone si rifà un po' a uno stile in particolare di un album passato. Quindi, con qualche forzatura (a volte il riferimento è solo a una canzone in particolare più che a un album intero):

First in Line - Winterheart's Guild
California - Silence
Shah Mat - Reckoning Night
Dark Empath - The Days of Grays
Cure for Everything - The Ninth Hour
A Monster Only You Can't See - Pariah's Child
Teardrops - The Ninth Hour
Angel Defiled - Ecliptica
The Best Things - Pariah's Child
Clear Cold Beyond - The Days of Grays

 

Clear Cold Beyond è un disco con il quale non vale la pena perdere tempo

 

Al cuor non si comanda

 

Però rispetto alle mestezze (mestizie+tristezze) che hanno sfornato negli ultimi 15 anni è una mezza boccata d'aria fresca.

 

Ci voleva anche poco eh!

 

Io non sono d'accordo, né sul bocciare tutti i dischi 2007-2019 né sul ritenere Clear Cold Beyond indistintamente superiore a tutto quello che hanno fatto in quegli anni. È solo il più power

 

Scimmiottare lo stile degli anni d’oro quando manca l’ispirazione necessaria a onorarlo degnamente è uno sfregio più grave delle stramberie degli ultimi album, lì per lo meno si poteva rispettare l’integrità artistica.

 

La penso uguale, almeno ha tentato di creare qualcosa di diverso perchè non voleva fare più power, ed è stata una scelta coraggiosa e che gli ha fatto perdere fan e soldi, immagino.
Ed in ogni disco post Unia trovo molte cose inutili ma anche varie canzoni belle, belle intuizioni ed un bel disco per intero, ovvero Pariah's Child.