Film Horror

“Terrifier 3”

Nella sua ignoranza mi è piaciuto tanto, grazie anche alla cornice del mio cinema di fiducia, che ha avuto il "coraggio" di investire in un b-movie V.M. 18 (ma sono sicuro che almeno un paio di spettatori non avesse neppure 16 anni).

Ovviamente è uno splatter vecchio stampo, la trama lascia il tempo che trova e bisogna passare sui vari deliri dell'intreccio (sempre meglio di roba piattissima tipo “The sadness”, comunque) per godersi le meravigliose imprese natalizie di Art il Clown.

I primi dieci minuti sono fuori di testa, e non è un'espressione che uso a caso. Deludente invece il finale strascicato e grottesco.

La componente ironica è ora dominante, in tal senso Art è il nuovo Freddy Krueger, c'è poco da fare, ovviamente adeguato all'estetica creepy del XXI secolo. D.H. Thornton gigioneggia alla stragrande e come sempre è il vero valore aggiunto della saga.
La sensazione di essere a un passo dal trash, che mi ha colto guardando il secondo capitolo, qui è meno presente proprio grazie alla sfacciata ironia della sua performance.

Peccato che a 'sto giro non ci sia l'assistente-bambina (spirito guida?) che aveva reso più inquietanti i momenti migliori del secondo capitolo, ma sono sicuro che la ritroveremo nel quarto o nel quinto. Inoltre ho la netta sensazione che Damien Leone giri a vuoto con 'sta benedetta componente fantasy, secondo me non sa neppure lui come risolverla.

Per il resto, non credo di aver mai visto così tanto sangue sul grande schermo. La scena della doccia è tra le più violente mai approdate in un cinema nonché la migliore dell'intera saga.
Gli effetti speciali old school sono meravigliosi e contribuiscono, assieme alla recitazione mediocre di alcuni attori, ai dialoghi basici, alle musiche e a certe sequenze (la voragine nel pavimento, con tanto di vapori dal basso...) a rendere assolutamente credibile l'impressione di guardare un film fuori dal suo tempo.

Un film che sarà impossibile escludere dalle tipiche classifiche sui migliori horror natalizi, da qui in avanti.
Come già detto, penso di non avere mai smesso di sorridere durante la proiezione: guardavo lo schermo, guardavo le reazioni del pubblico... un divertimento che al cinema non avevo mai sperimentato.
Ero nel 1987 e nessuno mi aveva avvisato.

A memoria d'uomo non ricordo una saga partita così in sordina e migliorata man mano, di solito il primo capitolo è anche il migliore o giù di lì.
Non è questo il caso: al netto del continuum, “Terrifier 3” è il vero episodio vincente della saga.

 

Ottimo.
Il terzo episodio devo ancora vederlo.
Aspetto il momento e la voglia giusta per affrontare altre due ore piene di un film del genere.
Mi pare siamo tutti abbastanza d'accordo sulla durata esagerata.

 

Ho guardato un video collage con le uccisioni di "Terrifier" e "Terrifier 2"

Bisogna essere malati.

 

Sì.
Il terzo scorre meglio (forse perché è più divertente del secondo) ma qualche dialogo inutile poteva essere tagliato.

Blessed are the sick.

Considerando che l'anno prossimo giungeranno nei cinema i sequel di "M3gan" e "Black phone", direi di tenerci stretti Art il Clown.

 

In ambito horror, anni fa, qui nel topic chiesi di suggerirmi qualche lavoro di recente uscita e il sempre ottimo @elpata86 stilò un elenco parecchio lungo di film. Una cinquantina di titoli, credo.

Un terzo lo avevo già visto, il resto no e nel corso del tempo li ho recuperati quasi tutti. L'ultimo è stato “Starry eyes” (2014), tra i migliori della lista, storia di un'aspirante attrice che va a impelagarsi in una spirale di provini ambigui e inquietanti.
Devo dire che l'ultima mezz'ora di questa pellicola mi ha disgustato più di tutte le morti di “Terrifier 2”. Il livello di splatter è molto inferiore eppure è più... repellente, e senza dubbio meno spassoso.
La storia è semplice semplice, la metafora non nuovissima e gli ultimissimi minuti un pochino deludenti, telefonati, però nell'insieme l'ho apprezzato non poco, soprattutto perché i due registi ricorrono all'archetipo del personaggio femminile che cerca di sfondare nel mondo dello spettacolo (qualunque esso sia) senza ricorrere ai lustrini e all'estetica pop di film più recenti come “Smile 2”, “The neon demon” o “Ultima notte a Soho”.
In "Starry eyes" è tutto grigiore e disperazione, approccio che rappresenta il vero punto di forza di un film che a mia volta consiglio spassionatamente.

 

Attendiamo il quarto capitolo, "Ventotto secoli dopo": due ore di fermo-immagine su un deserto.

Comunque mai piaciuti quei due film, in particolare il primo (in virtù del successo esagerato che ha riscosso, non perché il secondo gli sia superiore).
Preferisco nettamente altri survival horror, precedenti e successivi.

 

Ricordo di aver visto il primo al cinema e il secondo a casa di amici ai tempi. Sinceramente dopo 20 anni per me sarà un film nuovo, dato che non ricordo assolutamente nulla della trama.

 

La mia memoria ormai fa cilecca, anzi ha sempre fatto schifo, ma il primo film (uno dei pochi horror guardati più di una volta) lo ricordo bellissimo, e per fortuna non sono l'unico
Il sequel mica tanto, invece
Occorrerebbe riguardarlo, prima di buttarsi sul nuovo, anche se magari c'è poco di direttamente collegato

 

Mi sorprende.
Hai sottolineato spesso il tuo odio per i film scarsamente plausibili (ricordo le invettive nei confronti di "A quiet place" e "Speak no evil") per cui credevo che anche questo, che nella seconda parte diventa il festival dell'implausibilità, lo avessi in odio.

Per me raggiunge a stento la sufficienza, in virtù di una storia totalmente riciclata, tenuta a galla da un'ottima fotografia e da un bravo attore protagonista. Particolare l'uso delle musiche. Alcune inquadrature poi, nell'eccellente mezz'ora iniziale, sono fantastiche.
Nella seconda parte invece c'è un tracollo, il film diventa proprio scemo.
Sarei rimasto delusissimo se all'epoca dell'uscita non mi avessero messo in guardia.

 

Ero giovane
Proverò a riguardarlo sulla base di questo spunto

 

Dai guardiamo un film che non ci eravamo accorti facesse cagare!

I primi due li avrei riguardati ben volentieri, ma su Disney+ c'è questa cosa divertentissima che c'è il secondo, ma non il primo. Che è una roba che non sta in nessuna logica.
Non ricordo assolutamente nulla del film se non che avevano zombie originali ma anche la solita stessa... Che nome ha?
Lo stesso inizio di altri film, ecco
Rivisto poi se non sbaglio sulle pagine di TWD

 

Ma chi te lo fa fare?
Serba buoni ricordi e guardati qualcosa di nuovo.

 

Dai, il primo 28 giorni è un buon film, nonostante non inventi nulla, ma figuriamoci essere originali con i zombi. Però ha un buon ritmo e una buona regia. Il secondo lo ricordo poco, ma con altro regista direi che sia trascurabile.