Iced Earth

E comunque:
Jon Nodtveidt era un assissino a sangue freddo, grandissimo musicista autore di album indimenticabili, ma piuttosto censurabile come persona;
Jon Schaffer e' un idealista ingenuo, che si e' dimostrato facilmente manipolabile in una situazione di contesa politica tossica, ma che in definitiva ha fatto del male solo a se stesso

 

Però bisogna decidersi, perché una volta si dice che erano un branco di coglioni guidati dallo sciamano con le corna in testa (cosa vera), dopo però, quando fa comodo, è un "tentato colpo di stato" (che a mio avviso una definizione ridicola, parliamo degli USA, non di una repubblica delle banane, prendere il potere con la forza sarebbe complesso perfino per l'esercito, figurarsi degli scappati di casa).

A me pare che Shaffer rivesta un ruolo di rilievo nella storia del metal, almeno per il sottoscritto.
Il trattamento che ha ricevuto "dalla scena" a mio avviso è molto, ma molto ipocrita.

"Abbiamo" perdonato le peggio cose negli anni agli artisti, lo dico da ascoltatore incallito di black metal, cresciuto con il mito del TNBM (poi con l'età, decisamente ridimensionato).

Ok, erano anche altri tempi, diversa sensibilità, ma la differenza è, ahimè, l'ideologia politica.

Per assurdo, si preferisce scannare Shaffer per le sue idee (balzane), che non biasimare dei violenti (veri violenti) sia nel linguaggio che nei fatti, che da sempre popolano il mondo del metal estremo.

Io sono sempre stato dell'idea che se la musica mi piace, il resto conta... il giusto, per cui Shaffer è uno dei tanti, e nemmeno tra i peggiori.

 

Si commenta il fatto perché recente, mentre sono trascorsi quasi trent'anni dalla condanna per omicidio di Nödtveid.
Nel periodo in cui si consumarono tutte le tragedie nel mondo del black metal, io giocavo con i dinosauri di gomma acquistati da mia madre alle bancarelle del mercato, pertanto non potevo prendere posizione e sembrerebbe ridicolo farlo oggi, a tre decadi di distanza.
Dopodiché, sì, mi ripugnano tanto i deliri nazisti dei figli annoiati della classe media norvegese (o svedese) quanto il conservatorismo criptofascista, infarcito di sciocchezze complottiste, dei "prodi" trumpiani.

 

il doppiopesismo non penso che sia nel mero commentare, ma nel diverso atteggiamento riservato ai due rei: per quanto a livello ideologico possano essere entrambe le posizioni discutibili, rimane un problema di offensività effettiva del reato perchè, alla fine, un Nodveidt resta un assassino a sangue freddo, uno Schaffer, come giustamente segnalato da @Sinner, "un idealista ingenuo, che si e' dimostrato facilmente manipolabile in una situazione di contesa politica tossica".
Il punto, imho, è l'offensività effettiva del caso concreto.

se poi volessimo aggiungere un altro punto, un Nodveidt non ha mai mostrato pentimento, uno Schaffer, forse sì

 

Dando per scontato che un omicidio totalmente gratuito sia una cosa terribile, è ovvio che il personaggio di Nodtveidt sia molto più affascinante di quello di Schaffer "dal punto di vista dell'osservatore"

Poi quello che fece lui appartiene al passato, lo guardiamo da una prospettiva diversa rispetto a cose che accadono adesso

 

Non seguendo molto il mondo del metal, potrei sbagliare, ma non mi pare di vedere in giro torme di appassionati pronti a spendersi per giustificare, magari a colpi di attenuanti, gli atti violenti di Nödtveid e di Varg Vikernes o a minimizzarne la portata. Gli omicidi sono stati archiviati come fatti di cronaca risalenti a trent'anni fa e legati a un ristretto gruppo di persone, senza implicazioni o ricadute generali.
Poiché, invece, la vicenda di cui scriviamo si inserisce in un contesto più ampio, ci coinvolge maggiormente (sempre con i giusti limiti, perché non mi arrovello certo le ore sulle sorti del cantante degli Iced Earth).
Non per forza un paio di casi isolati di disagio estremo, per quanto sfociati in efferati delitti, devono indignare o sollecitare il confronto più di altri accadimenti giudicati penalmente meno rilevanti.

 

posso capire che per alcuni Nodtveidt possa sembrare una personalità più affascinante. capisco, ma non giustifico, ecco

giustificare gli atti in sè, no, anche se alcuni apprezzano, almeno a livello teorica, la sua discutibile filosofia di vita.
L'ipocrisia di molti risiede, imho, nell'aver isolato o boicottato uno Schaffer, ma continuare a supportare musicalmente gente umanamente molto peggiore di lui. In altre parole, si torna al problema di scindere l'uomo dall'artista e non c'è una risposta "giusta": ognuno faccia quello che ritiene più opportuno, ma ci si aspetterebbe coerenza.

 

Non avevo capito cosa l'attinenza dei paragoni col tizio dei Dissection fino a questa frase visto che i reati erano totalmente differenti.

 

Io almeno l'ho interpretata così

 

A me nè Schaffer nè Nödtveid hanno fatto mai nulla di male, nè mi pare abbiano mai preso in giro i fans. Mi faccio più problemi a vedere gente che supporta artisti che da eoni prendono impunemente per il culo tutta la fanbase, posto che se ne sono creata una di babboni ai quali va bene qualunque cosa. Tollero tutto, ognuno fa quel che vuole, ma sono libero pure di provare fastidio e imbarazzo per certe situazioni, e spero di aver adeguatamente educato mio figlio per non cadere in certi trappoloni che purtroppo esistono anche nel mondo del metal. Voglio dire, da qualunquista, che esistono diversi modi per ammazzare l'umanità.
Ecco, con tutto quello che questi due possono aver combinato, io guardo all'integrità artistica, e spero che almeno quello dei due che può ancora farlo torni in sella al più presto. Meglio mille schaffer ex galeotti che uno solo di certi personaggi dei quali non faccio nomi e che mi smaronano con la loro continua esposizione su tutti i social senza possibilità di evitarli.

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Quindi il marmittone si è pentito.
Ma sì, mi va di credergli. In fondo non gli è convenuto esporsi proprio adesso, con l'ombra dell'uomo-pannocchia che s'allunga sulla Casa Bianca. Poteva attendere tempi migliori.

Spero impari a prendersi meno sul serio; spero che si ricordi qual è il compito di un musicista; spero che butti via un po' dei libri che ha letto (e riletto... e riletto... e riletto) negli ultimi anni.

Poi c'è da dire che, sincero o meno che sia, Jon e gli altri “idealisti ingenui” hanno 5 poliziotti sulla coscienza: uno colto da infarto durante i tafferugli e 4 che, a causa dei fattacci di Capitol Hill, sono entrati in depressione e si sono suicidati nei mesi successivi, in quattro palesi casi di sindrome da stress post-traumatico. Non hanno retto alle violenze e agli insulti subiti quel giorno.
Forse questo può aver contribuito alla presa di coscienza di Jon, anche se sai cosa gliene frega, alle famiglie di quei poliziotti, del suo pentimento (e di me che credo, o non credo, al suo pentimento).

Comunque un altro pretino era l'ultima cosa che ci serviva, nel metal, visti i risultati di quella roba natalizia che ci ha propinato pochi anni fa.
Jon ha deciso di andare alla deriva in più di una direzione, a quanto pare.
Poi oh, se c'è speranza che Gesù Cristo gli faccia tornare la vis creativa dei bei tempi, sarò il primo ad accendere un cero.

 

L'omicidio che ha commesso non è giustificabile (sticazzi invece del suicidio), ma appunto io parlavo del personaggio

Sarebbe sicuramente più interessante un film o un libro o un documentario... sul malvagio criminale Nodtveidt piuttosto che su Schaffer

 

non credo siano paragonabili e neanche gli artisti che prendono per il culo la fanbase hanno mai fatto nulla di male: basta non comprare i dischi e non andare ai concerti

hai voglia! un omicida con deliri mistici: tutte quelle serie true crime che ci sono oggi ci andrebbero a nozze, se fosse uno più famoso

 

Ma quanto è bello Night of the Stormrider