The Golden Age of R'n'R - La miglior canzone hard rock anni 70'

10 The Angels - Take a long line (nei primi tre posti tutti grandi pezzi ma ho voluto fare il podio in base alla sfigataggine
8 Rory Gallagher - Moonchild
6 Led Zeppelin - The ocean
4 Montrose - Rock the nation (ottima, di per se un classico
3 Bow Wow - Silver lightning (non male da approffondire
2 Slade - Gudbuy T'Jane (non mi dice molto
1 Deep Purple - Stormbringer (non sono i miei deep purple
0 The Dictators - Back to Africa (non mi piace

 

10 - Deep Purple - Stormbringer
Uno dei primi dischi che sentii da adolescente,un compagno di classe mi prestò la cassetta, mai più restituita

8- Montrose - Rock the nation
Il belli dei contest, trovi delle chicche che altrimenti non avresti mai sentito! Come spinge! Io Sammy Hagar lo conoscevo solo.per un pezzo sentito su Ritorno al Futuro II. Mea culpa!

6 - The Angels - Take a long line
Bei riff e bell'assolo, un pó meno il timbro del cantante altrimenti sarebbe sopra.

4 - Led Zeppelin - The ocean
Non sono un fan degli Zeppelin però almeno 4 punti qui devo darglieli.

3 - Slade - Gudbuy T'Jane
Divertente senza pretese

2- Rory Gallagher - Moonchild
Non nelle mie corde ma innegabilmente un gran lavoro di chitarra.

1 - Bow Wow - Silver lightning
Mh, niente di che ma meglio di quella sotto...

0 - The Dictators - Back to Africa
Non ci siamo.

 

Grande indecisione fino alla fine: sei pezzi su otto potevano stare al primo/secondo posto, in altri gironi.
Mio malgrado, voto così:

10 Rory Gallagher – Moonchild
Uno di quei casi in cui una canzone ti colpisce e ti affonda al primo ascolto. Pezzo bellissimo, con quelle melodie oblique così malinconiche...
Il cuore mi dice di piazzarla al secondo gradino ma ha più chance di passare il turno rispetto a una “Back to Africa”, quindi le concedo un primo posto ragionato che sa poco di strategia e molto di ex aequo.

8 The Dictators – Back to Africa
Hard rock, reggae e proto-punk in un'unica canzone: solo dei pazzi come i Dictators potevano uscirsene con una roba del genere, nel '75.
Ho un debole per l'album dal quale è tratta, ovvero il capolavoro “Go girl crazy!”, conosciuto grazie al volumetto sull'heavy metal curato da Signorelli per i tipi della Giunti: ne parlavano benissimo e la presenza in formazione di Ross The Boss, in epoca pre-Manowar, mi intrigava assai, per cui l'ho preso in CD non appena l'Epic s'è degnata di ristamparlo.
Ho la vaga sensazione

Anticipazione (Spoiler)

che sarò l'unico a piazzarla così in alto, d'altronde (per rispondere alla domanda di Carnival) sì, brani del genere mirano a divertire chi ascolta e quindi vanno approcciati col giusto spirito. Poi è chiaro che non tutti possono trovarla divertente.
“Rock ad alto potenziale e bassissima correttezza politica... in 25 anni non ha perso quasi nulla della sua carica eversiva e supremamente divertente”, scriveva Signorelli nel 2000: ora di anni ne sono passati 50 e “Go girl crazy” non sembra invecchiato di un giorno, grazie anche alla produzione del mitico Sandy Pearlman.

6 Bow Wow – Silver lightning
Gran pezzo, più heavy che hard. Conquista il podio al fotofinish, battendo gli Zep grazie al cambio di ritmo all'altezza dell'assolo (del guitar hero d'Oriente Kyoji Yamamoto), e a un ritornello melodico decisamente azzeccato.
Di questa band ho parlato nei miei libricini sul metal, però nell'incarnazione a nome “Vow Wow” (cambiarono nome e sound nel 1984).

4 Led Zeppelin – The ocean
Grandi riff (che poi i Pantera ricicleranno nella loro “I'm broken”, se non erro) e delizioso cambio di ritmo nel finale, col blues a mangiarsi l'hard rock, proprio come Saturno divora i suoi figli. Mi colpisce in negativo la voce di Plant, più sottile e meno potente del solito.
Li metto comunque davanti ai Deep Purple, ma i fanboy del dirigibile non ci si abituino.

3 The angels – Take a long line
Mi sono imbattuto negli australiani pochi anni fa, cercando CD su Medimops (c'era il classico “2 albums in 1 CD” a prezzo contenuto) ma dovrei approfondirli perché di lavori ne hanno pubblicati parecchi. La canzone in oggetto la conoscevo già per via della firma di Idol: grande rock 'n roll hardizzato, anche se il ritornello mi ricorda un po' troppo quello di “No feelings” dei Sex Pistols. Difficile rimanere fermi durante l'ascolto, perde il podio solo a causa della concorrenza (sleale) del girone.

2 Deep Purple – Stormbringer
Io invece non sono un fan dei Deep Purple mark III e mi faccio meno problemi a collocare qui un pezzo comunque eccellente come “Stormbringer”. In un girone nel quale la qualità media è molto alta, a fare la differenza sono i particolari: qui il suono delle tastiere mi crea un certo fastidio.

1 Montrose – Rock the nation
Non la mia preferita di quell'album ma comunque cazzuta e piacevole. Ricorda un po' “Kick out the jams”, se ci fate caso. Doloroso piazzarla quaggiù.

0 Slade – Gudbuy T'Jane
Questo pezzo, di per sé simpatico, mi ricorda più gli anni '60 che '70 ma al di là di ciò... mai piaciuti un granché, gli Slade. A inizio 2000 avevo una compilation, chissà che fine ha fatto. Ci riproverò più in là, magari spronato da altre loro canzoni qui nel contest.
Per ora, nella rivalità tra Sweet e Slade... Sweet tutta la vita.

 

Ma smettila, Machinead e In Rock chi li ha incisi mio nonno . Sono o no la sacra bibbia dell' hard rock?
Comunque fai bene a specificare che tutto è dovuto ai tuoi gusti personal

 

Ma io ho parlato di formazione, non di album, anche se Burn può stare accanto ai due che hai citato.
D'altronde Lord, Blackmore e Paice erano l'ossatura del gruppo, quelli per me fondamentali, e come voce The voice of rock la preferisco a Gillan, ma come detto sono gusti personali.

 

Consiglio: comincia dal disco dal vivo Live line, assolutamente fantastico.
Uno dei migliori che abbia mai sentito.

 

Ringrazio il dottore, accetto il consiglio e parto prima con quello (eccezionalmente!)

 

10-Led Zeppelin - The ocean: di sicuro gli utenti con maggiore “anzianità di servizio” ricordano un vecchio angolo di questa agorà in cui chi vi passava, spogliatosi di ogni inibizione, aveva la possibilità di consegnare ai posteri una opinione impopolare. Ebbene, quanto sto per scrivere troverebbe la giusta collocazione in quello spazio: per me il vero spartiacque della carriera dei Led Zeppelin, nonché il loro acme creativo, è rappresentato dal terzo disco, una circumnavigazione di Europa e Nord America compiuta solcando rotte blues, folk, bluegrass e psichedeliche. Dopo la consacrazione a livello planetario decretata dal quarto disco, a mio avviso una battuta di arresto, seppure ancora ascrivibile ai capitoli di massimo splendore del quartetto, Plant e compagni assumono un atteggiamento contenuto, eccessivamente cauto, come se le clausole di un contratto, non vergato su carta ma vincolante a tutti gli effetti, imponessero loro poche deviazioni di percorso (non a caso gli episodi più celebrati) e molti compiti a casa ben svolti. L’ascoltatore precipita, così, nel paradosso di non sentirsi in diritto di muovere critiche aspre, giacché i brani rispettano le regole della buona scrittura rock e il sigillo “zeppeliniano” assicura quel tanto di personalità che previene le delusioni, e al contempo di non poter fare a meno di istituire confronti tra il mordente selvaggio del passato e la, piacevole, professionalità del nuovo corso. Il pezzo in gara tende decisamente di più verso la seconda identità del quartetto. Un gran riff di apertura, forte di un tempo dispari (li adoro) e di un gustoso passaggio sulla “blue note” REb, insegna come, giocando col ritmo e le combinazioni, anche l’abusatissima scala pentatonica si rinverdisca. A seguire, un andamento più da mestieranti, nell’accezione riportata in precedenza, disturbato da un intermezzo vocale coinvolgente e da un finale che imbocca una direzione inaspettata. Un destino analogo a quello della vena compositiva del gruppo è subito dal timbro di Plant, prima ricco di sfumature e capace di colorarsi anche di frequenze medie, ora schiacciato sul registro acuto e al riparo dal conformismo rock solo grazie alle straordinarie peculiarità vocali del cantante (d’altronde, un mio amico dice sempre: “c’è chi sogna di rinascere Robert Plant e chi mente”). In conclusione, decadenza o non decadenza, poiché i purosangue non possono tramutarsi in ronzini e, per quanto trattenuti da briglie e pastoie, quando scendono in pista fanno mangiare la polvere ai concorrenti, dieci punti assicurati.
8-Rory Gallagher - Moonchild: Rory impugna le consuete armi, voce e chitarra, e scende nell’arena, ponendo la sua cifra stilistica al servizio di un rock più deciso e meno tinto di blues. Il risultato riesce nella difficile impresa di mettere d’accordo un buon numero di votanti, probabilmente grazie a un riff a gradi congiunti con tonica ribattuta tipico dell’hard che istruisce i futuri autori metallari (a me, invece, piace la risoluzione della strofa sul settimo grado maggiore) e a una linea vocale che cattura fin dal primo ascolto.
6-The Dictators - Back to Africa: varietà stilistica e spirito scanzonato punk strappano il terzo posto agli altri gruppi in lizza per il bronzo. La strofa mi piace più di tutto il resto.
4-The Angels - Take a long line: nonostante il ritornello faccia a pugni con i miei gusti, il resto funziona abbastanza e poi ho un debole per i racconti autobiografici e di formazione, per cui, in onore di Idol, quattro punti.
3-Bow Wow - Silver lightning: l'arrangiatore, credo un membro del gruppo o, più probabilmente, tutti quanti, commette un crimine e silura un pezzo, tutto sommato decente, con chitarre soliste e accelerazioni prive di qualsivoglia utilità. Ottimi, però, gli impasti timbrici delle sei corde.
2-Montrose - Rock the nation: energica, ma non lascia il segno.
1-Deep Purple - Stormbringer: per me, i Deep Purple del declino.
0-Slade - Gudbuy T'Jane: qui il ritornello aggiunge ai pugni tecniche di muay thai e di grappling.

 

Un bel girone.
I pezzi che ho messo nei primi 5 posti sono praticamente interscambiabili, o quasi.

10 Rory Gallagher “Moonchild”
Non conoscevo il pezzo e, lo ammetto, mi ha colpito parecchio. Mi è sembrato quasi di sentire i Rainbow, e poi ho scoperto che il disco è stato co-prodotto da Roger Glover.

8 Bow Wow “Silver Lightning”
Pezzo potente e melodico al tempo stesso, con un ottimo ritornello e grandi parti soliste.

6 Slade “Gudbuy T’Jane”
Se non fosse stato per gli Slade, secondo me non avremmo molto del glam/sleaze anni 80, di cui sono un grande appassionato. Per quanto riguarda la sfida Slade/Sweet, anche io scelgo gli Sweet (superiori in tutto), ma sono entrambe band fondamentali per la nascita del Glam Metal.

4 Dictators “Back to Africa”
Avrei voluto darle più voti, ma la concorrenza è agguerrita e voglio essere onesto con me stesso. Questa canzone però è geniale, a partire dal testo. Perché non parliamo mai di testi?
È in ogni caso la canzone più divertente del girone, senza ombra di dubbio.

3 Deep Purple “Stormbringer”
Eh, Steve Harris questa canzone la conosce bene, tanto da scopiazzarla per Wrathchild. Un classico per una band che si stava incamminando verso lidi rainbowiani...

2 The Angels “Take a Long Line”
Mai sentiti prima, e questo pezzo mi sembra tra il Power Pop e il Punk. Poi vado su RYM e mi parlano di Hard Rock, Pub Rock e Blues Rock, boh? Ascolterò tutto il disco, comunque pezzo orecchiabile ma non all'altezza dei pezzi sopra.

1 Montrose “Rock the Nation”
Grande riff. Un Sammy Hagar ancora acerbo, e c'è di meglio nel disco.

0 Led Zeppelin “The Ocean”
Mai stato un grande fan dei Led Zeppelin, devo ammetterlo.

 

Manco un quarto di nota:

 

So che farà rigettare la cena, il pranzo e pure la colazione a tutti, ma grandi pionieri dell'elettronica.

 

Potentissimi

 

10 Bow Wow - Silver Lightning: sempre avanti i giapponesi! Mi ha fomentato dal primo ascolto, una delle migliori scoperte finora.

8 Rory Gallagher - Moonchild: oh finalmente un po' di malinconia a spezzare tutto sto sudore! Gran classe, altra ottima scoperta.

6 Led Zeppelin - The Ocean: praticamente un pareggio con quella sotto, ci sono tantissimi altri pezzi dei DP che spingerò per cui in questo caso prediligo questa comunque ottima canzone.

4 Deep Purple - Stormbringer: altro pezzone della Mark III, che gli vuoi dire.

3 Montrose - Rock The Nation: carica.

2 The Angels - Take A Long Line: non è scattata la scintilla.

1 Slade - Gudbury T'Jane

0 The Dictators - Back To Africa: boh.

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Girone bellissimo in cui mi trovo a mettere sul podio tre pezzi di tre band che non avevo mai sentito nominare prima del contest

10 punti: The Angels - Take a Long Line
Grande scoperta, pezzo semplicemente irresistibile

8 punti: The Dictators - Back to Africa
Divertentissima con quel mood punkeggiante

6 punti: Bow Wow - Silver Lightning
Wow lo dico io, epicità che si taglia a fette

4 punti: Deep Purple - Stormbringer
La conoscevo per essere l'ispirazione di Wrathchild. Gran pezzo heavy ed epico

3 punti: Led Zeppelin - The Ocean
Riff da manuale dell'hard rock, ma ne hanno fatte tante che preferisco

2 punti: Rory Gallagher - Moonchild
Bella ed heavy ma non è stato amore

1 punto: Montrose - Rock the Nation
Carina ma in questo girone non può nulla

0 punti: Slade - Gudbuy T' Jane
Carina ma in questo girone non può nulla (X2)