Libri

In effetti no, non sono un grande fan del romanzo storico.
Finito ieri, comunque: mi ha regalato qualche momento di noia ma anche bei passaggi su cui riflettere. Poi trovo estremamente interessanti tutti quei lavori che esplorano la nascita del cristianesimo e illustrano in che maniera, e per quali motivi, quella che fu a lungo considerata una setta venne osteggiata dai romani anche nei periodi di massima tolleranza religiosa (e quello di Adriano fu uno di questi), al di là dei piagnistei dell'agiografia cattolica.

Adesso tocca a "Storie di ordinaria follia" di Bukowski.

 

Io invece ho appena completato Rayuela di Cortazar,altro super classico.
Una faticaccia,soprattutto per il modo in cui e' impostato..chi lo conosce sa di cosa parlo,lettura meno lineare mai fatta.
Per il resto,sicuramente da leggere almeno una volta nella vita,si percepisce il suo status di ''unicum'' nel mondo della letteratura sudamericana e non.
Ora dopo un bel po' riprendo Murakami con ''La fine del mondo e il paese delle meraviglie''..in realtà volevo leggere qualcosa di King,anche con lui fermo da mesi ma non sapevo cosa scegliere e ho rimandato alla prossima.

 

Ho ripreso in mano nuovamente il mammuth di Lovecraft, rileggo tutti ogni tot anni. Mi dimentico tanti dettagli e poi rileggendo mi diverto tanto. L'ultimo racconto riletto, "L'abitatore del buio", gran classicone, con tutti gli elementi tipici del nostro, e una gran tensione che va crescendo mano mano. Devo recuperare quanto possibile in lingua originale, leggendo il Signore degli anelli in inglese l'ho visto con una luce diversa, ancora più affascinante. Un esempio tratto da
The Haunter of the Dark
“Plodding through the endless downtown streets and the bleak, decayed squares beyond, he came finally upon the ascending avenue of century worn steps, sagging Doric porches, and blear-paned cupolas which he felt must lead up to the long-known, unreachable world beyond the mists.”

 

Anche questa raccolta bukowskiana torna in fretta sullo scaffale, lasciandomi assai perplesso.

Chissà perché la gente giudica interessante roba del genere: storie ripetitive, situazioni simili se non identiche, personaggi tutti uguali, dialoghi senza verve (a parte qualche aforisma qua e là). Bukowski ribadisce per 42 volte che l'essere umano si crede chissà chi ma è fatto di sangue, merda e fluidi vari: in effetti era chiarissimo già la seconda volta, poteva scrivere la raccolta più breve di sempre e invece...
Letto un racconto, letti tutti. O quasi, perché “15 centimetri” è in effetti qualcosa di diverso, in pratica la risposta di Bukowski a “Tre millimetri al giorno” di Matheson.

Ma il resto mi ha annoiato a morte, in particolare quegli pseudo racconti su cavalli e scommesse. Davvero c'è gente che riesce a seguire senza sbadigliare i consigli di Bukowski sulle corse dell'ippodromo?
Storielle senza via di uscita, ma soprattutto “storielle”: non fanno per me.

Però continua a starmi simpatico, Bukowski: è riuscito a farsi passare per grande narratore senza possedere un'unghia del talento dei grandi narratori cui si ispirava, e in più parlando di merda e pompini, illudendo la gente che quelle fossero storie vere (i suoi cinquantenni sono costantemente ubriachi ma si profondono in scopate multiple lunghe giorni: in pratica i personaggi di Bukowski non hanno la prostata).
Giusto che sia diventato ricco e famoso, ci vuole del genio per gabbare la gente e in fondo gli ho dedicato una settimana della mia vita, quindi ha fregato anche me.

Domani comincerò “Viaggio al termine della notte” di Celine.

 

Anche i classici della Feltrinelli sono in offerta fino al 7 luglio, e con lo stesso sconto, ma non riesco a copiare/incollare il banner.

 

Mi sto divorando "Nessuno uscirà vivo di qui", la bellissima e sconvolgente (come anche da sottotitolo del libro stesso) biografia di Jim Morrison.
Roba assurda veramente, ‘senza limiti‘ è la parola che meglio lo descrive.

Tanti anni fa avevo anche visto il film di Stone degli anni 90 ma non mi ricordo molto e lo voglio rivedere al più presto (anche se dubito facciano vedere anche solo un decimo delle cose scritte). @Dustx85 tu se non sbaglio sei fan dei Doors, è il musicista che si è spinto più di tutti o c'è qualcun'altro che è riuscito a fare meglio-peggio? Ho i miei dubbi sinceramente, si sente parecchio parlare del libro dei Mötley Crüe per dire (che non ancora letto ma che ho subito messo in lista) ma a sensazione un livello di crazyness così penso sia stato mooooolto difficile da replicare.

Una delle biografie rock più belle e incredibili che abbia letto, se non la più bella in assoluto. E non l‘avrei mai detto, soprattutto dopo un inizio in sordina.

 

Mah sinceramente Jim sembra una fiore di campo a confronto di Keith Richards, Mark Lanegan (la sua autobiografia mi ha sconvolto) e di riflesso pure Kurt Cobain e Layne Staley e da quello che dicono anche quella di Anthony Kiedis. Anche Miles Davis non scherzava.
Ah si, pure Dave Mustaine (e i Metallica soprattutto). Giusto quelle che mi ricordo al volo.

 

Le metto tutte in lista e le leggerò con molto piacere, ma non l’avrei detto sinceramente.

 

Ho letto Who Am I di Pete Townshend, niente male!

 

Quanti di questi hanno abbassato i calzoni e tirato fuori il cazzo ?

 

In senso lato tutti.. sul palco si dice nemmeno jimbo

 

Si ottima , anche se non ricordo niente di così devastante a parte le sbornie colossali di Remy Martin

 

Non è vero.

Non hai letto il libro o l’hai dimenticato?

 

Ho letto un paio di libri e visto anche il documentario. Non ricordo in quale ma si metteva in dubbio la cosa.