Black Francese e Legiones Noire

Anche nel migliore dei casi sarà inferiore al precedente, perché nel precedente non c'era un pezzo che non fosse superiore a questo. Però per me quel disco è stato una specie di miracolo. Il brano in sé non è male e potrebbe attenderci un disco alquanto godurioso.

 

Con la "La morsure du Christ" fu amore a primo ascolto e impatto visivo, l'ho ripreso pochi giorni fa e mi è sembrato ancora più bello.
Capolavoro del Black Metal moderno assolutamente.

Consiglio comunque sempre di riscoprire questa perla:

 

Vizi e virtù sembrano essere rimasti gli stessi; c’è tanto rumore di chitarre ma pochi riff degni di questo nome, le tastiere ululano ma non offrono spunti melodici di rilievo, il cantato è appassionato ma le linee vocali poco memorabili. Il cavallo di battaglia resta quell’atmosfera apocalittica e ricca di pathos che ha una grande urgenza drammatica nell’immediato ma rimane sostanzialmente uguale a sé stessa nel corso di tutto il brano (o di un disco intero nel caso del grottescamente sopravvalutato Morsure Du Christ) esaurendosi in un torpore.
Bene i suoni, più spaziosi e meno arrotolati tra loro che sul precedente.

 

Carino. L'altro brano in anteprima, però, è meno memorabile.

È stata già proposta l'introduzione del pulsante "non mi piace" sotto un post?

 

C'è la possibilità di segnalare un commento e far bannare chi lo ha scritto, cosa che bisognerebbe fare in questo caso

 

Morsure NON ha i riff e le soluzioni melodiche che giustifichino le levate di scudi in sua difesa; non ci sono, punto. La situazione era sospetta fin dall’inizio, quando recensori e commentatori al netto dell’esaltazione generale sembravano faticare enormemente a segnalare passaggi memorabili (uno dei sintomi più palpabili della cattiva critica); era tutto odiosamente vago, come il guitar work di quel disco.

 

Capolavoro incredibile
Il black metal non è solo riff di chitarra, non sono mica i Megadeth

 

I riff sicuramente aiutano; quando vengono a mancare il guitar work spesso decade in un dipanarsi di sbobba indistinta. Chi si prende il rischio di farne a meno dovrà per forza puntare le carte su qualcos’altro; ebbene qui cosa abbiamo che resta in testa? Certo non le linee di tastiera visto che sono relegate quasi esclusivamente ad un accompagnamento e non prendono mai le redini del discorso melodico. Dunque cosa? Ancora una volta si ripete il mantra del “capolavoro incredibile” senza citare un solo elemento a supporto

 

Cosa stai tentando di fare, precisamente? Convincerci con prove inoppugnabili che il disco non deve piacerci?

Comunque, dai, dato che sono fesso ti rispondo, anche se è una discussione che difficilmente porterà da qualche parte.
Cosa resta in testa? L'atmosfera (soprattutto), il fondersi di emozioni contrastanti (nichilista e fiabesco, euforico e malinconico), l'energia, il carisma, i suoni, la performance vocale, tutta la magnifica teatralità di cui è intriso e... i riff.
Cioè, i riff sono pazzeschi, ma di che stiamo parlando? Appena leggo il nome della band, nel cervello parte automaticamente la melodia principale della titletrack.

 

Guarda che semplicemente non piace a te, cosa legittima ma che è un problema tuo; quello che tu non senti non è detto che non ci sia

Quell'album è l'ultima cosa al mondo che potrebbe essere avvicinata alla parola "sbobba"

I riff sono lì, e se a te non restano o non dicono niente c'è poco da fare; non riuscirai però a convincere tutti gli altri del fatto che non sia chissà che grande album

Io penso al riff di "Metal noir" e impazzisco

 

Ma per piacere

 

No, non c'entra il mi piace/non mi piace; ci sono molti dischi che mi fanno impazzire ma per cui mai e poi mai spenderei termini come "miracolo" o "capolavoro". Morsure è un album con dei limiti evidenti.

Io parlavo di passaggi musicali memorabili, quelli che passano in loop nel cervello dalla mattina alla sera, che identificano un brano distinguendolo dagli altri. Energia, carisma e teatralità vanno benissimo ma sono elementi che devono elevare ulteriormente le composizioni e non fare da portata principale: a parlare devono essere prima di tutto le note sullo spartito.

Per carità no, se questi sono riff pazzeschi possiamo pensionare il genere. Ci sono innumerevoli passaggi in cui le chitarre si limitano al minimo indispensabile senza neanche provare a fare qualcosa di interessante; non arricchiscono il tessuto melodico nè hanno le ondulature necessarie ad avere una presenza ritmica.

Esempio:

quello che succede qui da 4:00 a 4:44 è di una povertà strumentale talmente flagrante da liquidare da solo tutta la retorica sperticata che si è spesa su questo disco

 

Guarda che forse non ti funzionano le cuffie

 

Guarda, l'ho notato da un po' che a te piace scrivere non per dire qualcosa, ma solo per mostrare a tutti che hai una comprensione tecnica della musica superiore alla media - che non hai.
Non c'è niente di male, neanch'io ce l'ho. Però non mi metto ad usare vocaboli a caso tipo "ondulature necessarie ad avere una presenza ritmica", perché uno o sa quello che scrive, o non scrive affatto. Anche se volevi intendere delle variazioni ritmiche interne al singolo riff, comunque sarebbe un criterio di valutazione che ammazza l'80% della musica rock e metal. Tipo, parlami delle "ondulature" (notevole anche l'uso di una variante desueta di "ondulazioni" per dare un tono più figo ed esperto) in Transilvanian Hunger.

Lasciamo perdere, dai. Un album può non piacere, si può criticare, ma queste polemiche inconcludenti e snob, che manco il forum di Ondarock, trovano davvero il tempo che trovano.

 

Io mi inserisco in mezzo per dire che da un lato leggo sempre con piacere le recensioni di DamageDone che critica, ma non spara a zero. Quando c'è da sottolineare qualcosa di positivo lo fa.
I suoi interventi mi danno un punto di vista sul quale riflettere.
Devo però ammettere che così tanti interventi sull'aspetto tecnico della produzione, del songwiring ecc sono, secondo me da addetto ai lavori; anzi a questo punto mi auguro che lo siano. Che dietro la maschera ci sia qualcuno del mestiere che oltre al gusto e all'infinito vocabolario abbia "il pezzo di carta" o una storia musicale che attesti l'esperienza.
Altrimenti sono parole che valgono tanto come le diagnosi mediche fatte al bar dal meccanico.
Tempo fa chiesi la stessa cosa in merito e mi fu risposto "Ho semplicemente le orecchie", ora mi auguro di saperne di più.